I Forum di Amici della Vela

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Ho appena rialberato dopo un inverno in cui ho revisionato un bel po di cose
Qualche consiglio con modesta esperienza
Gia che è a terrza sostituite tutti i cavi elettrici e usate del materiale adatto. Io quel lavoro l ho fatto fare ad un elettricista. L unico lavoro che non ho fatto da me
Smontate tutte le pulegge e revisionatele. Se sono consumate sostituitele
Le drizze fatele passare da dentro come da suggerimento di fabrizena
Luci in testa, fanno anche delle luci su due livelli. Tripla di via e sopra luce di fonda. A led grande risparmio. Su internet si trovavdi tutto
Una controllata al sartiame non guasta già che siete a terra. Io l ho fatto fare nuovo da un riggher e poi me lo sono messo su da solo. È molto semplice
Controllate tutta la rivetteria. Se vedete ossido, una trapanata e saltano via e poi rivetti nuovi con duralac
Date una bella ripulita all albero con decappante per alluminio molto diluito, poi una abbondante sciacquata.
Pulegge in testa. Se sono bloccate e irrecuperabili sostituitele

Tutto il fattibile fatelo. Quando è su, tutto diventa più complesso.
Ho ridato uno sguardo con più calma alle carrucole in testa d'albero, allora:
C'è ne una interna(dentro la piastra nera piegata) verso poppa x la randa, altre 2 interne verso prua per genoa e spinnaker, poi sempre verso prua ci sono installati 2anelli dove sono appesi 2 bozzelli (forse per due drizze di riserva?!?!?!)

Analisi giusta? O ho toppato?

Scusatemi se scrivo ma ad ogni vostra risposta impare qualcosa!!!
forse è per una drizza di rispetto.
lo spi ha bisogno che il punto di drizza possa ruotare di 90° per passare il tangone da "strallato" (più o meno al traverso) a squadrato (più o meno di poppa), per cui la drizza di spi dovrebbe passare in un bozzello esterno incocciato a quelle specie di anelli orizzontali in testa d'albero (che sono appunto rivolti a prua).
se la drizza passasse nella cavatoia a fianco dell'uscita della drizza del genoa, lavorerebbe male con tangone strallato.
quindi la drizza di spi potrebbe essere quella che già esce dalle pulegge rosa e passa per il bozzello che è già incocciato in testa d'albero (come da foto ).
grazie, ovviamente da novellini no conosciamo molto l'uso del tangone...ma ho capito abbastanza bene che in base alla posizione del tangone la drizza ha bisogno di muoversi e stando su un bozzello esterno lavora meglio!!!

cercheremo di sistemare bene il tutto anche se per usare lo spinnaker penso che passera ancora molto molto tempo!!!!!191919
buona sera ragazzi,

una domandina semplice semplice, il nostro pierrot è fornito di un vecchio (ma molto vecchio:19Smile anemometro con dei vecchi vecchi strumenti velici di misurazione...adesso vi posto un paio di foto,

voi mi sapreste dire se secondo voi riuscirò mai a farli ripartire???

magari con l'aiuto di qualche amico elettricista!!!!

non fate caso all'anemometro che ha le palettine smontate!!!
non credo ti convenga ripararlo, tramite la convenzione ho acquistato un nuovo strumento della Nasa con circa 300 euro.
in effetti vorrei mettere un anemometro nuovo con uno strumento nuovo...ma non ho la più pallida idea di cosa mettere...reymarin costano una vera e propria botta...conoscete qualcosa di più bilanciato come rapporto qualità prezzo?!?!?!?
Ferma un attimo Danilo, prima di buttar soldi ... gli strumenti non vanno mai acquistati singolarmente o poi e' un bagno di sangue. Prima chiarisciti di quali strumenti vuoi dotare la tua barca e poi acquistali ma tutti da uno stesso produttore. Purtroppo vuoi per i piu' o meno supposti limiti di NMEA vuoi per politiche commerciali ogni produttore ha il suo bus e farli interagie e' un bagno di sangue che spesso non porta a nulla.

Quindi per prima cosa ... scegli tutta l'elettronica che vuoi metter su ... poi cerca un produttore che abbia tutto quello che ti serve, e magari anche un'uscita NMEA per leggere i dati.

Qui lo dico e qui lo nego, raymarine fa parte della fascia bassa della strumentazione.

Ci sono alcune cose che puoi mischiare, altre no. Ma per mischiare deve sapere cosa stai facendo altrimenti corri il rischio di trovarti strumenti incompatibili tra di loro.
Segui il consiglio di Iraeit che e' molto sensato, aggiungo solo che nella fascia di basso costo di accettabile qualita' ci sono gli strumenti NASA e che nell'usato si riesce a trovare roba discreta a prezzi abbordabili (dai periodicamente un'occhiata alla sezione "Mercatino").
(01-11-2014 09:00)IanSolo Ha scritto: [ -> ]... nella fascia di basso costo di accettabile qualita' ci sono gli strumenti NASA
Già dato, in quattro anni ho dovuto cambiare due volte il trasduttore in testa d'albero, e sono di nuovo... a piedi.
Ma per 2 novellini cosa è importante veder scritto su un displey???

poi andare in testa all'albero ad installare un nuovo trasduttore è molto complesso?!?!? O è una cosa che si fa tranquillamente con un'imbracatura ed un amico che ti tira un po in su?!?!?!?

Scusate le domande banali ma sto cercando di capire cosa e meglio fare!!
Per due novellini basta leggere la profondità, non spendere soldi a vuoto.
(01-11-2014 13:41)Danilo85 Ha scritto: [ -> ]Ma per 2 novellini cosa è importante veder scritto su un displey???

poi andare in testa all'albero ad installare un nuovo trasduttore è molto complesso?!?!? O è una cosa che si fa tranquillamente con un'imbracatura ed un amico che ti tira un po in su?!?!?!?

Scusate le domande banali ma sto cercando di capire cosa e meglio fare!!
per un giovane di 28 anni, andare in testa non è difficile ma bisogna farlo con cautela e intelligenza per evitare di farsi male. Lavorare in testa invece è complicato soprattutto se devi forare, rivettare, ecc. ecc, maledirai ogni istante passaso in testaSmiley4 e te lo dice uno che ci sarà salito almeno 50 volte.
Per quanto riguarda la strumentazione, avendo l'albero a terra è un'ottima occasione per montarla anche se oggi siete 2 novellini domani potreste apprezzare le informazioni che vi risulteranno disponibili. Se non vuoi anticipare la spesa, predisponi almeno un messaggero dentro l'albero per il futuro cavo del trasduttore di testa.
:53:ciao gente,

dopo una mattinata intensa di lavoro cominciano a sorgerci dei dubbi...

stiamo scartavetrando con 2 orbitali tutta l'pera viva(dopo aver raschiettato tutto coe sgrossatura) i nostri dubbi sono solamente sul fatto che il gelcoat ci sembra in alcuni punti crepato ed altri punti addirittura presenta dei piccoli cerchietti che si presentano molli (non tutti, qualcuno inmezzo a tanti)...ed avendo paura che si trattasse di osmosi abbiamo iniziato a rompere quei cerchietti molli...ma non usciva niente è non c'èra odore di nessun genere.

secondo voi potrebbe essere osmosi???o un principio???perche il gelcoat (in qualche piccolo punto) si distacca dalla vtr????

oltretutto ogni tanto rinveniamo delle pezze di stucco...una enorme la notate tra le foto....cosa dovremmo fare???

guardate le foto e ditemi cosa vi viene in mente....

SENZA PIETà...222222
(02-11-2014 17:23)Danilo85 Ha scritto: [ -> ]:53:ciao gente,

dopo una mattinata intensa di lavoro cominciano a sorgerci dei dubbi...

guardate le foto e ditemi cosa vi viene in mente....

SENZA PIETà...222222

siete certi che state lavorando sul gel coat e non su uno strato protettivo messo in opera successivamente come preventivo/cura dell'osmosi???

io mi sono fatto qst'idea..

aspetto il parere degli altri

ciao e buon lavoro, hai bisogno di un augurio di qsto tipo19
Premesso che NON si fanno diagnosi per foto, se non si misurano
i dati di umidità e verifica la presenza di liquido nello stratificato
NON è serio dare pareri, poi: da quanto la barca è a secco?
Avete due vie: stuccare e attendere gli eventi, con la possibilità
di dover intervenire in un futuro più o meno prossimo, oppure
chiamare un perito e agire di conseguenza. (In caso di vizio non
dichiarato alla vendita la trafila presume avvocato ecc.)
Però andateci leggeri con l'abrasivo, mi pare che ci sia rimasto
pochino del gelcoat...
incab!
la barca sara in secco da massimo 2 mesi...questa estate se lè navigata tutta!!!siamo stati molto attenti a scrutare l'opera viva prima dell'acquisto, non vi era assolutamente traccia di bollicine....(neanche 1 piccolissima)!!!

può succedere che una carena sia afflitta da osmosi, ma le bollicine non siano visibili perche coperte da diversi anni di antivegetative + primer!

p.s. il giallino che vedete in foto è il primer non la vtr....quindi il giallino chiaro significa che ancora dobbiamo arrivare al gelcot!!!1919

non rimane che misurare questa benedetta umidità!!!!!!2222
ragazzi...ieri ho scoperto che la barca in sentina è un po bagnata...e nel gavone che si trova all'estrema prua(sotto al gavone dell'ancora) c'è depositata un pò d'acqua (parlo di 1 bicchiere d'acqua massimo 2)...

la domanda a cui vorrei una risposta è questa...QUALE è IL MODO MIGLIORE PER ASCIUGARE COMPLETAMENTE LA SENTINA DI UNA BARCA???

io avevo pensato di buttarci giù un po di segatura poi aspirarla con un bidone aspiratutto...rischio di attappare qualche foro di passaggio sulle costolature dello scafo????
Vai di spugna e straccio, se proprio vuoi la vita comoda: compra un siringone da 200 CC collegaci un tubetto di gomma e vedrai che svuoti anche gli angoli più remoti. Dopo prendi un termoventilatore e lascialo acceso in barca per asciugare bene tutto.
Lo scafo sembrerebbe essere stato oggetto di un trattamento "preventivo" un po' raffazzonato oppure molto vecchio. E potrebbe essere quel trattamento che si stacca.
Misurate con molta cura l'umidità dello scafo e segnate i valori con pennarello nei punti di rilevazione.
Piano con la rotoorbitale!!!!!!!!!!!!!!
Fossi in voi toglierei via, se è quello che vedete "dal vivo", tutte le schifezze che coprono il gelcoat.
Se l'umidità è bassa rifate una protezione epossidica. Occhio a quello che mettete, leggetevi le molte discussioni sul forum.
Un po' d'acqua in sentina, poca da quello che dite, può essere insignificante.
So che fa schifo, ma è dolce o salata? Se è sotto al pozzo dell'ancora, ci può essere una via di ingresso da li e in quel caso può essere dolce o salata.
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