I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Componentistica marinizzata
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In un altro thread qualcuno aveva scritto di non usare i kit arduino perchè i componenti non sono marinizzati. Tutta elettronica standard.

Questa la scheda PCB di un ST70 che ho comprato perchè mi serve riciclare il suo involucro per fittare dentro un accrocchio in preparazione con arduino

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Disclaimer: L'accrocchio è un coso pro-regata, se schiatta mal che vada la perdo.....ma tanto le perdo ugualmente Smiley4
Beh, marinizzato E' marinizzato. Con tutto quel sale!
la scheda non è "tropicalizzata"
è come una qualunque sceda da apparecchio domestico che lavora in condizioni
ambientali ben diverse
noto dei componenti un po' datati...
(02-12-2014 13:00)Frappettini Ha scritto: [ -> ]noto dei componenti un po' datati...

Quali? Io vedo componenti ancora di uso comune.

gc-gianni. Ho aperto altri prodotti ray-marine, sono tutti componenti "standard", anche se molti sono in pozzetto o testa d'albero puntano tutto sulla protezione dell'involucro.
nei nostri devices non usiamo più quei condensatori smd,...ma è solo un' impressione dipende dalle tensioni in gioco.
a suo tempo facevo tropicalizzare le schede di controllo dei generatori elettrogeni con una spruzzata di resina epoxi
(02-12-2014 13:28)Frappettini Ha scritto: [ -> ]nei nostri devices non usiamo più quei condensatori smd,...ma è solo un' impressione dipende dalle tensioni in gioco.
a suo tempo facevo tropicalizzare le schede di controllo dei generatori elettrogeni con una spruzzata di resina epoxi

Nel tuo caso specifico forse la spruzzata di epoxy non è male, ma se non ricordo male IanSolo mi parlava di alcuni effetti malefici su circuiti con un clock .

Ghibli.... ti tengo d'occhio Wink
Ohh.. che bello... che bello...!!!
Solo adesso qualcuno sta cominciando a rendersi conto di quanto ci prendano per il K..o con la storia del marinizzato...!!!
Il 90% dei componenti "nautici"... non son altro che componenti di normalissimo uso quotidiano...
mentre il restante 10% (ad esser ottimisti) è di uso o derivazione automobilistica...
naturalmente fatti salvi alcuni accessori prettamente nautici... ma si possono contare sulle dita di una mano...
Se solo pensate che negli anni 70/80 già si resinavano, per immersione, i circuiti delle fotocellule dei cancelli automatizzati...
così come si resinavano i circuiti delle sirene d'allarme esterne...
così come si "tropicalizzavano" tutte le viti e gli accessori di montaggio esterno...
Oggi non si fa più neanche quello... oggi basta la parola marinizzato per aggiungere uno zero ad un qualsiasi frullatore... :-)
Concordo, l'elettronica è una. Una tecnica che può essere fatta per salvaguardare la scheda è quella di ricoprirla di silicone. Con Arduino non lo farei perché poi magari cambiano le esigenze e si vuol riprogrammare.
Se riesco a resuscitare la mia vecchia elettronica, cercherò di fare un multiplexer nmea 0183 con arduino, con uscite usb e wifi. Ho già trovato in rete codice ed esperienze.
(02-12-2014 15:47)lucafrosini Ha scritto: [ -> ]Concordo, l'elettronica è una.
Esatto. Però prima di sparare a zero su Raymarine bisogna specificare una cosa, altrimenti qualsiasi cineseria andrebbe bene al suo posto.

Il vero costo di una scheda finita, ritorno sui costi di investimento a parte, lo fanno anche il processo industriale.

Per le schede cosidette "automotive" esistono tutta un serie di vincoli che fanno lievitare i costi, il furlan che scrive sul forum può confermare:
- Componentistica bloccata, non ti cambiano qualche cosa sotto il naso dopo che hai fatto milioni di test
- Test post produzione magari anche a diversi range di temperatura
- Scarti di lotti in caso di fail

ed altro.

Questo per certo fa' lievitare i costi.

Quello che mi faceva ridere è che qualcuno pensi che i componenti fossero diversi, sono gli stessi, magari selezionati, magari utratestati ma quelli sono.
(02-12-2014 15:47)lucafrosini Ha scritto: [ -> ]Concordo, l'elettronica è una. Una tecnica che può essere fatta per salvaguardare la scheda è quella di ricoprirla di silicone. Con Arduino non lo farei perché poi magari cambiano le esigenze e si vuol riprogrammare.
Se riesco a resuscitare la mia vecchia elettronica, cercherò di fare un multiplexer nmea 0183 con arduino, con uscite usb e wifi. Ho già trovato in rete codice ed esperienze.

No, questo non è vero... c'è l'elettronica civile e/o industriale comune... c'è l'elettronica che è certificata per resistere a prove in base a determinati usi... dall'autotrazione alle norme Mil che certificano determinate caratteristiche...
Purtroppo NON ESISTONO SPECIFICHE NAUTICHE da rispettare... e quindi ognuno ci sguazza a modo suo...
Va da se che visti i costi ed la blasonatura "nautica" tutti pensano d'aver in mano il meglio del meglio... purtroppo così non è... e questo va a discapito sia di chi vorrebbe proporre prodotti seriamente certificati... sia di chi in buona fede li compra... pagandoli uno sproposito... al punto che neanche prodotti certificati a norme Mil costerebbero certe assurdità...
(02-12-2014 11:15)ghibli4 Ha scritto: [ -> ]In un altro thread qualcuno aveva scritto di non usare i kit arduino perchè i componenti non sono marinizzati. Tutta elettronica standard.

Questa la scheda PCB di un ST70 che ho comprato perchè mi serve riciclare il suo involucro per fittare dentro un accrocchio in preparazione con arduino

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Disclaimer: L'accrocchio è un coso pro-regata, se schiatta mal che vada la perdo.....ma tanto le perdo ugualmente Smiley4
Guarda che la regata é "15mg in solitario" non "15 mg in solitario con l'accrocchio" Smiley4 19 Smiley4
(02-12-2014 16:10)gourmet Ha scritto: [ -> ]No, questo non è vero... c'è l'elettronica civile e/o industriale comune... c'è l'elettronica che è certificata per resistere a prove in base a determinati usi... dall'autotrazione alle norme Mil che certificano determinate caratteristiche...
Purtroppo NON ESISTONO SPECIFICHE NAUTICHE da rispettare... e quindi ognuno ci sguazza a modo suo...
Va da se che visti i costi ed la blasonatura "nautica" tutti pensano d'aver in mano il meglio del meglio... purtroppo così non è... e questo va a discapito sia di chi vorrebbe proporre prodotti seriamente certificati... sia di chi in buona fede li compra... pagandoli uno sproposito... al punto che neanche prodotti certificati a norme Mil costerebbero certe assurdità...

Ok si in questo senso hai ragione, ma non ci sono componenti in grado di resistere all'acqua (o almeno non ne conosco) eventualmente si usano contenitori stagni.
(02-12-2014 17:44)lucafrosini Ha scritto: [ -> ]
(02-12-2014 16:10)gourmet Ha scritto: [ -> ]No, questo non è vero... c'è l'elettronica civile e/o industriale comune... c'è l'elettronica che è certificata per resistere a prove in base a determinati usi... dall'autotrazione alle norme Mil che certificano determinate caratteristiche...
Purtroppo NON ESISTONO SPECIFICHE NAUTICHE da rispettare... e quindi ognuno ci sguazza a modo suo...
Va da se che visti i costi ed la blasonatura "nautica" tutti pensano d'aver in mano il meglio del meglio... purtroppo così non è... e questo va a discapito sia di chi vorrebbe proporre prodotti seriamente certificati... sia di chi in buona fede li compra... pagandoli uno sproposito... al punto che neanche prodotti certificati a norme Mil costerebbero certe assurdità...

Ok si in questo senso hai ragione, ma non ci sono componenti in grado di resistere all'acqua (o almeno non ne conosco) eventualmente si usano contenitori stagni.

Ricordo che diversi anni fa (anni '80) alla fiera di milano una ditta di videocitofoni fece bingo esponendo il suo "posto esterno" montato su una faccia di un parallelepipedo di plexigas riempito "d'acqua"... o forse non era "Acqua..." che funzionava perfettamente... :-) intorno c'era la folla... 79
(02-12-2014 16:10)gourmet Ha scritto: [ -> ]
(02-12-2014 15:47)lucafrosini Ha scritto: [ -> ]Concordo, l'elettronica è una. Una tecnica che può essere fatta per salvaguardare la scheda è quella di ricoprirla di silicone. Con Arduino non lo farei perché poi magari cambiano le esigenze e si vuol riprogrammare.
Se riesco a resuscitare la mia vecchia elettronica, cercherò di fare un multiplexer nmea 0183 con arduino, con uscite usb e wifi. Ho già trovato in rete codice ed esperienze.

No, questo non è vero... c'è l'elettronica civile e/o industriale comune... c'è l'elettronica che è certificata per resistere a prove in base a determinati usi... dall'autotrazione alle norme Mil che certificano determinate caratteristiche...
Purtroppo NON ESISTONO SPECIFICHE NAUTICHE da rispettare... e quindi ognuno ci sguazza a modo suo...
Va da se che visti i costi ed la blasonatura "nautica" tutti pensano d'aver in mano il meglio del meglio... purtroppo così non è... e questo va a discapito sia di chi vorrebbe proporre prodotti seriamente certificati... sia di chi in buona fede li compra... pagandoli uno sproposito... al punto che neanche prodotti certificati a norme Mil costerebbero certe assurdità...

Non e' propriamente cosi' ... molte delle componenti certificate Militari non sono altro che "banale" elettronica di uso comune di almeno 1 se non 2 generazioni prima. La differenza la fanno i test che devono passare le componenti e la certificazioni di un tasso di errore basso (anche i chips hanno bug, molti di piu' di quel che si immagina).

Diversi anni fa acquistai un blocco di processori intel "militarizzati" ... unici disponibili eran pentium mentre per la comune gia' era due generazioni avanti ed il costo di "questa roba vecchia" era 4 volte il prezzo della "roba nuova".

L'elettronica quella e' ... la trovate anche nelle cineserie ... vien prodotta dai cinesi, coreani bla bla bla ... quel che conta come giustamente sottolinea ghibli4 son i test che le singole componenti e l'intero assemblaggio su scheda deva passare.

Tropicalizzare o resinare una scheda all'interno di un contenitore ip67 ha poco senso.

I test costano troppo ... meglio farli fare agli utenti paganti Smiley4 poi si corregge si fa ritestare etc etc ed infine si vende ai militari facendosi pagare il costo dei test Smiley4Smiley4Smiley4
(02-12-2014 15:47)lucafrosini Ha scritto: [ -> ]Concordo, l'elettronica è una. Una tecnica che può essere fatta per salvaguardare la scheda è quella di ricoprirla di silicone. Con Arduino non lo farei perché poi magari cambiano le esigenze e si vuol riprogrammare.
Se riesco a resuscitare la mia vecchia elettronica, cercherò di fare un multiplexer nmea 0183 con arduino, con uscite usb e wifi. Ho già trovato in rete codice ed esperienze.

Mo ti tengo d'occhio pure a te! Wink
(02-12-2014 18:17)Edolo Ha scritto: [ -> ]Mo ti tengo d'occhio pure a te! Wink
Guarda che di occhi ne hai solo due 19.
(02-12-2014 18:00)iraeit Ha scritto: [ -> ]
(02-12-2014 16:10)gourmet Ha scritto: [ -> ]
(02-12-2014 15:47)lucafrosini Ha scritto: [ -> ]Concordo, l'elettronica è una. Una tecnica che può essere fatta per salvaguardare la scheda è quella di ricoprirla di silicone. Con Arduino non lo farei perché poi magari cambiano le esigenze e si vuol riprogrammare.
Se riesco a resuscitare la mia vecchia elettronica, cercherò di fare un multiplexer nmea 0183 con arduino, con uscite usb e wifi. Ho già trovato in rete codice ed esperienze.

No, questo non è vero... c'è l'elettronica civile e/o industriale comune... c'è l'elettronica che è certificata per resistere a prove in base a determinati usi... dall'autotrazione alle norme Mil che certificano determinate caratteristiche...
Purtroppo NON ESISTONO SPECIFICHE NAUTICHE da rispettare... e quindi ognuno ci sguazza a modo suo...
Va da se che visti i costi ed la blasonatura "nautica" tutti pensano d'aver in mano il meglio del meglio... purtroppo così non è... e questo va a discapito sia di chi vorrebbe proporre prodotti seriamente certificati... sia di chi in buona fede li compra... pagandoli uno sproposito... al punto che neanche prodotti certificati a norme Mil costerebbero certe assurdità...

Non e' propriamente cosi' ... molte delle componenti certificate Militari non sono altro che "banale" elettronica di uso comune di almeno 1 se non 2 generazioni prima. La differenza la fanno i test che devono passare le componenti e la certificazioni di un tasso di errore basso (anche i chips hanno bug, molti di piu' di quel che si immagina).
Sicuramente i tempi son cambiati... ma ai miei tempi... (mamma come si vede che sto diventando vecchietto... :smiley57Smile le norme MIL prevedevano la resistenza a determinate vibrazioni... a determinate temperature... determinato numero d'azionamenti... dovevano resistere in nebbia salina per un tot di tempo... adesso non ricordo i valori... ma ricordo che esistevano delle "scale" da-a per il civile e/o industriale... da-a per l'automotive... da-a per i militari.. ecc... eccc...
Poi si sa che fatte le leggi son pronti gli inganni... e chi paga è sempre pantalone..



Diversi anni fa acquistai un blocco di processori intel "militarizzati" ... unici disponibili eran pentium mentre per la comune gia' era due generazioni avanti ed il costo di "questa roba vecchia" era 4 volte il prezzo della "roba nuova".

L'elettronica quella e' ... la trovate anche nelle cineserie ... vien prodotta dai cinesi, coreani bla bla bla ... quel che conta come giustamente sottolinea ghibli4 son i test che le singole componenti e l'intero assemblaggio su scheda deva passare.
Ed il bello è che funzionano anche... quando funzionano...!!!Smiley34
Infatti la mortalità più elevata dell'elettronica è nei primi giorni di vita... tanto che una volta (mamma ancora...) sui prodotti importati si eseguiva la cosiddetta bruciatura che consisteva nel lasciarli accesi qualche ora o giorno..


Tropicalizzare o resinare una scheda all'interno di un contenitore ip67 ha poco senso.
Dipende da chi e come vengono chiusi i contenitori...
Personalmente ho visto un "tecnico", oggi pezzo grosso di una grande compagnia, tentare ed ostinarsi a tentare a voler montare un coperchio quadro su una scatola rettangolare... Smiley3479Smiley34
Però il fatto che io fossi casualmente presente... è stata la sua fortuna...!!!89


I test costano troppo ... meglio farli fare agli utenti paganti Smiley4 poi si corregge si fa ritestare etc etc ed infine si vende ai militari facendosi pagare il costo dei test Smiley4Smiley4Smiley4

Bhè... sul costo dei test... ci sarebbe molto da dire e da ridire... ma certamente farli testare agli altri è + comodo... anche se poi costano gli interventi in garanzia pur se forfettizzati al centro di riparazione... ma sopratutto costa la perdita d'immagine commerciale... di affidabilità.. di serietà... tutte cose non immediatamente masticabili... ma che alla lunga portano il pane in tavola...
Per riuscire ad avere eletronica standard resistente ad ambienti "harsh" in passato avevo utilizzato un prodotto che si chiama Plasti DIP.
E' a base di silicone e si riesce a sigillare i circuiti in modo molto facile e senza attrezzature specializzate.
Esiste in due versioni: una che è rimovibile per cui in caso di prototipi si riesce a risaldare su PCB mentre l'altra è più "colla" e una volta che ha fatto presa per toglierla devi veramente rognare con il rischio di spaccare il PCB.

Inoltre è disponibile anche in diversi colori.
@gourmet: stiam a dire la stessa cosa. A meno che non siano cambiate le regole ultimamente esistono le scale militari, automotive etc etc ... i componenti elettronici di base pero' (microcontrollori, processori, resistenze) son gli stessi ma opportunamente verificati per il rispetto di standard piu' restrittivi (principalmente per bug o malfunzionamenti elettrici interni).

Il prodotto finito (che potrebbe essere anche un singolo disco magnetico per intenderci) e' altra cosa. Quello deve resistere a condizioni avverse.

Giusto per far un esempio che spero chiarisca quel che sto a dire.

Se prendo questo prodotto

http://www.panasonic.com/business/toughb...ook-31.asp

E lo comparo con un portatile consumer ... lo "stesso" processore intel ci trovo dentro, stesso chip umts, wifi etc etc.

Va da se che il panasonic lo posso usare nel deserto mentre piove mentre con uno consumer c'e' il rischio che si rovini a casa perche' gli rovescio sopra la tastiera il caffe'.

L'elettronica di base e' "la stessa" (non propriamente vero per via di differenti test che devono passare e di alcuni componenti non disponibili lato consumer ma e' per generalizzare) il prodotto finito e' completamente diverso.

Smontare i due portatili e trovarci dentro lo stesso processore non e' indice di nulla.
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