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Versione completa: Quesito "idraulico"
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Quanta acqua potrebbe entrare dal passascafo di carico del WC con un portagomma diametro interno 14mm?
Lo chiedo poichè ho acquistato ad un prezzo molto conveniente un WC vacuum elettrico e vorrei tentare di installarlo sulla mia piccola (9mt) senza installare anche una pompa di carico acqua. Il costruttore dice che ci vuole per forza e che devo garantire almeno 10 lt al minuto. Se come penso dal foro ne passano di più, mi basterebbe mettere un'elettrovalvola dopo la valvola a sfera...
che ne dite?
Semplice levi il tubo metti un recipiente sotto il portagomma vedi quanta acqua esce in 1 minuto.Smiley32Smiley32::
(13-03-2015 19:56)ulixe Ha scritto: [ -> ]Quanta acqua potrebbe entrare dal passascafo di carico del WC con un portagomma diametro interno 14mm?
Lo chiedo poichè ho acquistato ad un prezzo molto conveniente un WC vacuum elettrico e vorrei tentare di installarlo sulla mia piccola (9mt) senza installare anche una pompa di carico acqua. Il costruttore dice che ci vuole per forza e che devo garantire almeno 10 lt al minuto. Se come penso dal foro ne passano di più, mi basterebbe mettere un'elettrovalvola dopo la valvola a sfera...
che ne dite?
L'elettrovalvola non ti funziona perché in genere sono a predisposizione elettrica ed ad azionamento idraulico, non ti aprirebbe perché non hai sufficiente pressione, devi considerare inoltre che se pure aprisse un'elettrovalvola ha notevoli perdite di carico che ridurrebbe la portata.
Il sistema che dici tu deve funzionare per forza con una pompa
Grazie kermit, quindi se ho ben capito non potrei usare un'elettrovalvola nemmeno per la presa a mare del motore?
Devo essermi rincoglionito io: non capisco la domanda, oppure mi sfugge qualcosa che agli altri è invece evidente...

Se ho bisogno di 10 l/min, non basta guardare quanta acqua passa per una sezione diametro 14 mm: devo anche vedere quanto sono sotto al livello libero dell'acqua (cioè a che pressione idrostatica si trova quella presa a mare, e quindi quel "buco") e a che altezza devo poi portare il tubo attaccato a quella presa a mare. Nel caso limite che l'altezza fosse pari al livello libero dell'acqua all'esterno dello scafo, da quel buco non passa neanche una goccia, anche se la valvola è aperta e la fine-tubo è libera.

Se il wc ha bisogno di acqua in pressione per il risciacquo, gliela devo portare in pressione (a meno che non mi trovi ben al di sotto del livello libero dell'acqua all'esterno dello scafo, ma di che barca parliamo?): non è che lasciando aperto il "buco" posso ottenere una pressione superiore a quella idrostatica (ad es.: un metro sotto al pelo libero, ho 1/10 di bar, che è poco; 30 cm sotto, ho 1/30 di bar, che è moooolto poco). Se il bordo superiore della tazza (più o meno dove viene immessa l'acqua per il risciacquo) è sopra al livello dell'acqua del mare, senza pompa non passa proprio niente.

La questione delle elettrovalvole è indifferente: se si tratta (come sarebbe ovvio per un'applicazione di questo genere) di una elettrovalvola "normalmente chiusa" questo vuol dire che l'otturatore della valvola è tenuto chiuso da una molla e viene aperto da un magnete solo quando questo è eccitato. La pressione esterna dell'acqua non modifica (se non minimamente) il comportamento dell'elettrovalvola.

Il caso del motore è diverso, perché il motore trascina una pompa di raffreddamento che aspira acqua di mare e la manda in circolo in pressione, appunto.

Cosa mi è sfuggito?

LG
Niente ! In effetti la formulina recita che la portata si calcola tenendo conto della sezione x la pressione !
Quindi, se ho capito bene, non posso usare l'elettrovalvola per il WC, mentre per chiudere la presa a mare del motore si, naturalmente a monte metterei comunque una valvola manuale per sicurezza, l'unica cosa che mi preoccupa è che se la valvola "normalmente" è chiusa per rimanere aperta avrà un consumo di ampere in continuazione e questo va a discapito dell'alternatore, questo consumo è importante oppure trascurabile (parlo di una valvola da 1/2 pollice)?
Il consumo di una elettrovalvola è cosa veramente minima. Ininfluente.
il problema, piuttosto, è un altro: una elettrovalvola ad otturatore lineare (che si muove su e giù, senza ruotare, come invece fa una valvola a sfera) è destinata a presentare in breve tempo problemi di imperfetta tenuta a causa del fatto che sul seggio di tenuta si depositano minuscole incrostazioni e sporcizia, inevitabili con l'acqua di mare.
I cantieri non usano installare cose del genere, sia per motivi di costo (è sostanzialmente un doppione della valvola a sfera che devono comunque mettere), sia per questo motivo di tenuta incerta nel tempo, sia perché costringendo l'utilizzatore ad andare a chiudere e riaprire la valvola a sfera quando si vuole usare il motore (il manuale del proprietario da queste istruzioni, generalmente) si porta a dare un'occhiata alla condizione generale del vano motore, e da ultimo la valvola a sfera resta più facilmente in buone condizioni, se viene usata di frequente.
Inoltre, se l'utilizzatore si abitua a non usare la valvola a sfera (perché tanto c'è l'altra) prima o poi, se resta bloccata chiusa l'elettrovalvola fa fuori per surriscaldamento qualche parte del motore, garantito.

LG
Credo tu abbia ragione da vendere, è che mi secca tutte le volte alzare il carabottino, aprire il vano motore che poi è l'intero pavimento del pozzetto, calarmi nel fondo per aprire e rifare il tutto alla sera al rientro (io sono uno che chiude sempre le prese a mare :smiley53Smile
Vabbè me ne farò una ragione...
Grazie comunque per le sollecite risposte!
Ci sono anche elettrovalvole a sfera normalmente chiuse con manettino di apertura manuale (per esempio quelle che il Rina vorrebbe fossero montate sui serbatoi del gasolio.
Per l'uso sulla presa a mare della pompa del circuito di raffreddamento (diretto o indirettto), il punto è un altro: per montarla, è necessario avere sul rompisifone, sulla valvolina che sfiata l'aria (per rompere il sifonamento) un tubicino che mentre il circuito è pieno (la pompa gira) scarica un filo d'acqua in un piccolo passascafo (o sfiato visibile) dalle parti della timoneria, così che si abbia sempre la certezza che l'acqua circoli e la valvola sia aperta.
Diversamente, se la valvola per qualsiasi ragione non si apre (tutto quello che dipende da un contatto elettrico in barca può non funzionare abbastanza facilmente) se ne ha l'immediato segnale dall'acqua che non esce.
Ogni altro sistema di allarme, ricade nella vulnerabilità dell'elettrico a bordo.
Il cesso sopradescritto, necessita di una certa pressione di acqua in ingresso affinché il lavaggio/espulsione del defecato, sia efficace con poca acqua; cosa che si ottiene con le pompate manuali, a visione diretta del risultato, dei cessi tradizionali.
L'elettrovalvola in ingresso, a valle della manuale, potrebbe essere ridondante perché è possibile che già sulla pompa ci sia una qualche marchingegno di ritegno, la qual cosa va verificata.
Non capisco, però, la sequenza valvola manuale - elettrovalvola, perché comunque la prima deve esser aperta prima dell'utilizzo e chiusa alla fine o lasciando la barca, l'unica, forse, ragion d'essere della prima è data dal dover/poter intervenire in una qualche riparazione a valle senza alare, ma allora, forse, non vale la spesa/fatica di elettrificare una seconda chiusura....ma è una mia opinione.
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