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Versione completa: Autohelm ST50 Wind
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Ciao a tutti, qualcuno sa dirmi che differenza c'é tra l'ST50 e l'ST50+?
Mi spiego meglio, ho sostituito il mio ST50 Wind non più funzionante con uno ST50+ (acquistato online...non sapendo che fosse diverso dal mio), ho provato comunque a collegarlo al mio impianto, ma non funziona.
Riceve l'alimentazione, ma la direzione del vento rimane bloccato e il display della velocità presenta due trattini (--).
Il sito di Ramyarine effettivamente fornisce solo il manuale del nuovo strumento ma non del vecchio: la principale differenza fra i due strumenti e' che Autohelm ST50 Wind nella versione "Plus" può passare da vento vero a vento apparente mentre la vecchia versione ST50 ha solo l'indicazione vento apparente altre differenze, in particolare di connessione, non risultano esserci o almeno non ne ho trovate poiche', pur non disponendo del vecchio manuale ma solo degli schemi elettrici, non mi risultano differenze nelle connessioni.
Una differenza c'e' nella taratura che e' uguale solo per la direzione e calibrazione standard ma richiede modalita' diverse per la calibrazione estesa (quandi si preme CAL per 12 secondi).
Non ci devono essere quindi problemi se lo strumento funziona e i cablaggi sono a posto e ricordo che gli strumenti Raymarine/Autohelm presentano trattini "--" (in qualcuno molto veccho presentavano "F1") quando il cavo non e' collegato o e' in cortocircuito.
Nel caso prospettato esaminerei molto bene le connessioni e magari proverei a collegargli il trasduttore (portato giu' dall'albero per semplificare la prova) con un pezzetto di cavo nuovo.
Pensavo e speravo che il problema fosse legato ad una diversa configurazione del connettore con il trasduttore.
Ho scoperto...cavo tranciato.
Ora il problema è come ripararlo dal momento che non c'è spazio per fare una giuntura???
Due sole possibilita':

- sostituire il cavo (la piu' ovvia e costosa)
- estrarre per un tratto (se non tutto) il cavo fino al punto che consente di lavorarci e giuntare (aggiungendone un pezzo se necessario), poi reinserire in modo che la giunta (isolata per bene con autoagglomerante) rimanga in zona protetta. L'operazione (fastidiosa) va eseguita ovviamente con l'estremita' del cavo fissata ad un messaggero. Per non estrarlo dalla testa d'albero e' talora possibile "catturarlo", aiutandosi con un gancio di filo di ferro, attraverso una delle fenditure attraverso cui passano le drizze, cio' riduce di molto la quantita' di cavo da far scorrere e permette la reinserzione facile della giunta che, ingrossata dall'isolamento, potrebbe non rientrare agevolmente attraverso il suo foro originale ma che sicuramente passa in tali (piu' grandi) fenditure.

Ricordarsi di effettuare le giunte scalandole in modo che ogni saldatura (i fili vanno saldati) trovi alla sua altezza gli altri fili isolati, la calza non e' necessario che ricopra i fili per un tratto cosi' breve e la si puo' a sua volta isolare con un pezzetto di tubetto termorestringente.
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