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Versione completa: Timone a vento Windpilot Pacific Plus
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Sto pensando di mettere questo timone a vento che ha anche il timone ausiliario.

Qualcuno ha già realizzato questo lavoro, magari anche con la spiaggetta a poppa come da foto, tratta da internet su un HR 42?
... l'idea è che, invece di riparare il vecchio pilota automatico Neco (vecchio di oltre 30 anni), preferirei un bel timone a vento con pala di timone ausiliario. Quando non c'è vento metterei al posto della banderuola un piccolo autopilota elettrico Autohelm 1000 che ha ridottissimi consumi (l'autopilota agisce sul servopendolo, che comanda il timone ausiliario).
Per far questo, oltre a rinforzare lo specchio di poppa vorrei non rinunciare ad una piccola spiaggetta come quella vista in foto ....
Sul sito di windpilot trovi un sacco di foto di applicazioni, è arduo darti qualsiasi consiglio senza sapere di che barca si tratta e se vuoi andare a fare il giro del mondo o un giretto a pescare.

A mio modo da vedere il pilota a vento non ha nessun senso per gironzolare in mediterraneo, con i progressi dell'elettronica molto meglio un buon autopilota.

Se hai in mente il giro del mondo il pilota a vento potrebbe essere interessante ma ormai non lo usa quasi nessuno, meglio un buon autopilota con magari un secondo di scorta e un buon assetto di produzione elettricità con pannelli, generatori a vento o idrogeneratori.

Se vai a vedere come sono attrezzati per le regate attraverso gli oceani non vedi più piloti a vento.

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(24-12-2015 19:11)RMV2605D Ha scritto: [ -> ]Se vai a vedere come sono attrezzati per le regate attraverso gli oceani non vedi più piloti a vento.

ciao RMV,
il motivo è essenzialmente perché il timone a vento funziona con l'apparente, in una barca da corsa moderna che plana o comunque ha forti accelerazioni le variazioni di angolo apparente sono tali che la barca verrebbe governata molto male, con quel tipo di barche un'elettronica "buona" è praticamente indispensabile (se uno vuole un pilota)

bv
(24-12-2015 19:11)RMV2605D Ha scritto: [ -> ]Se hai in mente il giro del mondo il pilota a vento potrebbe essere interessante ma ormai non lo usa quasi nessuno, meglio un buon autopilota con magari un secondo di scorta e un buon assetto di produzione elettricità con pannelli, generatori a vento o idrogeneratori.

Se vai a vedere come sono attrezzati per le regate attraverso gli oceani non vedi più piloti a vento.

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Ma che dici ???? In giro per il mondo troverai quasi soltanto barche che fanno totale affidamento sul timone a vento. Per esprimersi con cognizione su tale argomento sarebbe bene navigare in giro per il mondo: scopriresti una realtà diametralmente opposta a quanto hai affermato; scusa se ti contraddico, però ciò che affermi è l'esatto opposto della realtà ! Le regate non hanno alcuna valenza rappresentativa della navigazione normale, perché oggi sono fatte con barche che non hanno alcun riscontro nella realtà pratica dei comuni navigatori
Hai ragione, in giro per il mondo si vedono un sacco di vecchie barchette senza alcuna strumentazione salvo il pilota a vento.

Se però guardi barche moderne con impianti elettrici completi e strumentazione elettronica sofisticata difficilmente vedi piloti a vento.

E' troppo più affidabile, efficiente ed anche comodo un moderno autopilota con regolazione proporzionale, integrativa e differenziale rispetto ad un pilota a vento che ha solo regolazione proporzionale.

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L' hai già installato o ti servono ancora consigli? Io ho avuto sia il Pacific plus, come da foto, che il mustafà di malingri, e direi che il mustafa, a trovarme è molto più pratico, mentre il Pacific plus aveva parecchi inconvenienti sopratutto per la pala del timone che quando non utilizzato si ruotava dall' asse, rallentando e costringendo a correggere con timone principale, e dalla difficoltà di recupero della servopala. C' è da dire che il mio che poi ho sbarcato penso che avesse una trentina d' anni, quindi usura, e anche se il concetto è sempre lo stesso delle modifiche per il sistema di ingranaggio sono state fatte. Per la spiaggetta l' avevo costruita mettendo delle assi che io chiamo tek, ma che in realtà erano pezzi d' asse della banchina cambiati per manutenzione, e di lunghezza a me consona, sui supporti del timone, andava bene, ovviamente era un po' alta.
Per la mia barca ideale, la configurazione migliore sarebbe Mustafa abbinato ad Authoelm 1000, con costo totale vicino ad un buon autopilota inboard, ma molto più affidabile, poi se avanzano soldi anche un bell Authoelm interno, per lasciare il 1000 per le lunghe traversate, o di rispetto.
(01-06-2017 08:10)RMV2605D Ha scritto: [ -> ]Hai ragione, in giro per il mondo si vedono un sacco di vecchie barchette senza alcuna strumentazione salvo il pilota a vento.

Se però guardi barche moderne con impianti elettrici completi e strumentazione elettronica sofisticata difficilmente vedi piloti a vento.

E' troppo più affidabile, efficiente ed anche comodo un moderno autopilota con regolazione proporzionale, integrativa e differenziale rispetto ad un pilota a vento che ha solo regolazione proporzionale.

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Ma qui al questione non è fra chi timona meglio (timone a vento o elettrico); i due sistemi sono tutt'altro che incompatibili, anzi sono pienamente convinto che per chi pratica lunghe navigazioni debbano essere entrambi presenti; al timone a vento viene riservato il lavoro della lunga ed infaticabile gestione della barca nei grandi trasferimenti per via della sua affidabilità enormemente superiore e dell'assenza di consumi elettrici; al timone elettrico viene riservata la breve navigazione che richiede normalmente il mantenimento di una rotta bussola, dove i consumi elettrici sono limitati dalla brevità della navigazione e dove il sistema è probabile che arrivi a destinazione senza andare in avaria (cosa che invece normalmente avviene quando la navigazione supera le 500 miglia col mare mosso alle portanti)
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