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Versione completa: desolfatatore
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Ho letto qua e la sul forum ma ho trovato pareri contrastanti ed a volte diametralmente opposti.
La domanda è "cosa ne pensate dei desolfatatori? "
Secondo alcuni è un soluzione miracolosa che arriva a salvare batterie ormai compromesse se non perse.
Secondo altri, in genere attenti ed attendibili, i desolfatatori distruggono le batterie.
Per il momento io ci sto pensando e sto valutando questo
http://www.conrad.it/ce/it/product/25017...ulser-12-V
Mi date qualche parere ?
Ciao grazie e BV
Io ho comprato questo (quello da 99) il tipo con cui ho parlato sembrava serio, non so ancora dirti come ha lavorato l'aggeggio.....
Mi piaceva perché è completamente sigillato...
Lascia perdere...
Molto probabilmente non fanno i miracoli, ma altrettanto probabilmente usati in maniera preventiva possono aiutare, insieme ad un sistema di carica tampone (pannelli o altro), a far vivere un po' di più le batterie.
Questo è il motivo per cui io lo ho istallato.
C'è da dire che nel mio caso il costo del Desolfatatore e' irrisorio rispetto a quello delle batterie....
Ai posteri l'ardua sentenza....
(29-02-2016 08:30)robertobaffigo Ha scritto: [ -> ]Molto probabilmente non fanno i miracoli, ma altrettanto probabilmente usati in maniera preventiva possono aiutare, insieme ad un sistema di carica tampone (pannelli o altro), a far vivere un po' di più le batterie.
Questo è il motivo per cui io lo ho istallato.
C'è da dire che nel mio caso il costo del Desolfatatore e' irrisorio rispetto a quello delle batterie....
Ai posteri l'ardua sentenza....

per mie prove su batterie ben solfatate (dimenticate in garage in un angolo) hai qualche miglioramento (tensione a vuoto e sotto carico certamente superiore), ma la batteria sicuramente avrà altri problemi di vecchiaia (magari solo su qualche elemento) per cui non recupererai mai la capacità originaria.
Per la funzione preventiva durante il rimessaggio, male non fa, ma devi alimentare la batteria in tampone, azione che dovresti fare anche in assenza di desolfatatore se vuoi preservare la batteria. A quel punto non sai se la batteria è in buono stato grazie al ciclo di mantenimento oppure grazie al dispositivo miracoloso.
L'unica certezza è che hai qualche decina di euro in meno in tasca, a quel punto autoconvincersi che il dispositivo funziona ed utilizzarlo....
Davide
grazie per le gentili risposte.
A questo punto l'autoconvinzione mi tenta ma la decisa contrarietà di Kermit mi distoglie. :-)
Nel mio caso, parlo di 2 batterie acido 170 Amp, solo uno degli elementi di una batteria raggiunge un livello di verde nel densimetro appena sufficiente ed inferiore a quello degli altri elementi. A questo punto mi chedevo se il desolfatatore potesse essere utile a far riprendere la completa funzionalità a quest'elemento.
ciao e BV
sergio
I desolatori in genere riducono la vita alle batterie perché lentamente le demoliscono cioè spezzano le lamelle di piombo. Probabilmente con delle batterie stazionarie a piastra positiva tubolare qualche minimo effetto di ringiovamento lo si ottiene ma con le batterie classiche no perché le piastre sono troppo sottili e deboli
(29-02-2016 14:08)kermit Ha scritto: [ -> ]I desolatori in genere riducono la vita alle batterie perché lentamente le demoliscono cioè spezzano le lamelle di piombo. Probabilmente con delle batterie stazionarie a piastra positiva tubolare qualche minimo effetto di ringiovamento lo si ottiene ma con le batterie classiche no perché le piastre sono troppo sottili e deboli

quindi tu dici che non vanno bene per le batterie da avviamento ma possono funzionare con le batterie a piastre più spesse tipo deep cicle se ho capito bene.
e in merito al funzionamento del desolfatatore in funzione del tipo di elettrolita, acido gel mat, cosa dici?

grazie
Ci sono dati fortemente contrastanti sull'efficacia di un tale oggetto, cio' che so e' che negli impianti installati da un'azienda produttrice di impianti per telecomunicazione (centrali telefoniche), con la quale ho operato per molti anni, nel il parco batterie di mantenimento non era previsto e non veniva installato se non su specifica richiesta del cliente.
Io personalmente sono convinto che serva a ben poco, forse (con molti miei dubbi) a far durare un po' di piu' batterie in non troppo cattivo stato, quasi di sicuro non recupera batterie rovinate e di sicuro i suoi impulsi (funziona immettendo rapidi e intensi impulsi con tensione anche oltre i 20V e di corrente abbastanza elevata) possono non essere benefici per strumentazione non adatta a operare con alimentazione affetta da rapidi transienti.
Per prove fatte personalmente, non per sentito dire, molto sovente si riescono a ottenere risultati piuttosto sorprendenti - e duraturi.

'molto sovente' pero' non vuol dire sempre e servono una certa quantita' di accortezze che rendono il gioco meno facile di quanto viene spesso rappresentato.

Attaccare uno scatolino alle batterie ancora collegate e sperare nel miracolo funziona molto di rado. Staccare le batterie, portarle in ambiente controllato e trattarle una per una per tempi lunghi (e lunghi puo' voler dire un giorno al chilo...) gia cambia parecchio la faccenda.
(29-02-2016 16:45)lfabio Ha scritto: [ -> ]Per prove fatte personalmente, non per sentito dire, molto sovente si riescono a ottenere risultati piuttosto sorprendenti - e duraturi.

'molto sovente' pero' non vuol dire sempre e servono una certa quantita' di accortezze che rendono il gioco meno facile di quanto viene spesso rappresentato.

Attaccare uno scatolino alle batterie ancora collegate e sperare nel miracolo funziona molto di rado. Staccare le batterie, portarle in ambiente controllato e trattarle una per una per tempi lunghi (e lunghi puo' voler dire un giorno al chilo...) gia cambia parecchio la faccenda.

Se si tratta di operare su batterie non in circuito per tentare di recuperarle e' probabile che qualcosa si possa ottenere (non sempre ma talvolta si) cio' che ritengo illusorio (sempre parere personale) e' che si possa ottenere qualche reale vantaggio da un apparecchio operante stabilmente su un banco in servizio ("in maniera preventiva") e su questo mi sembra che l'esperienza riportata sia chiara.
(29-02-2016 16:45)lfabio Ha scritto: [ -> ]Per prove fatte personalmente, non per sentito dire, molto sovente si riescono a ottenere risultati piuttosto sorprendenti - e duraturi.

'molto sovente' pero' non vuol dire sempre e servono una certa quantita' di accortezze che rendono il gioco meno facile di quanto viene spesso rappresentato.

Attaccare uno scatolino alle batterie ancora collegate e sperare nel miracolo funziona molto di rado. Staccare le batterie, portarle in ambiente controllato e trattarle una per una per tempi lunghi (e lunghi puo' voler dire un giorno al chilo...) gia cambia parecchio la faccenda.

la mia situazione era questa:
12 batt da 100 Ah 12 V in serie per un motore elettrico, più una per i servizi.
i lavori sulla barca si sono allungati a dismisura ed il mio tempo a disposizione si è accorciato parecchio, risultato la barca è ancora a terra...
dopo un anno anche se tenevo abbastanza sotto controllo la carica delle batterie, alcune hanno cominciato a dare segni di leggera solfatazione:
nella carica in serie avevano una tensione di circa 1 V superiore alle altre, ho interpretato, anche grazie ai consigli di un esperto ADV questo fatto come un aumento della resistenza interna delle batterie probabilmente dovuto appunto ad un inizio di solfatazione.
per correre ai ripari in modo semplice ho ricollegato tutte le batt in parallelo, dopo averle portate tutte alla stessa tensione, e le ho attaccate a due pannelli da 50 W con due regolatori (per essere sicuro che almeno uno funzioni) ed in più ci ho aggiunto l'aggeggio in questione....
che devo dire?
speriamo bene!
personalmente dubito che un desolfatatore fatto per lavorare su 100 Ah possa far danni ad un sistema da 1300 Ah, tutto al più non serve a molto, ma avendo 4k euro di batterie da mantenere, 400 kg di batterie da spostare e ricablare, due pannelli da comprare e montare.. aggiungerlo non mi è costato molto!
In passato ho utilizzato diversi desolfatatori su impianti solari stand alone, noi utilizzavamo batterie deep cicle a piastra positiva tubolare con elementi da 2 volt e da 800 ah, dei parallelepipedi alti quasi un metro cioè delle bestie enormi.
Con questi elementi combinati insieme si formavano un genere pacchi batteria da 24 volt (12 elementi) o da 48 (24 elementi ) ecc ecc
Tra i vantaggi di queste batterie c'era il fatto che il contenitore era trasparente e ti permetteva di vedere come lavorava la batteria, solfatazione e tante altre belle cose.
Dovete sapere che i desolatori in genere danno delle potenti pulsazioni per cercare di rompere i cristalli di zolfo sulle piastre, peccato che tali pulsazioni frantumano anche la lega di piombo e dopo qualche tempo notavamo un crescente deposito sul fondo delle batterie fatto di particelle di piombo.

Insomma non mi sembra un buon metodo per mantenere le batterie sane

Oltre a distruggere gli elementi poteva succedere che tale deposito si innalzasse fino a portare gli elementi in corto
mi avete convinto tutti!
vuol dire che, per par condicio, dopo averlo lasciato lavorare un paio di mesi lo smonterò...
magari poi come cavia uso la batt della macchina che tanto ha due anni e costa 80 euri....
Iansolo, sono assolutamente d' accordo con quanto affermi, che ancora una volta coincide con la mia esperienza. Compreso il fatto che comunque funzioni 'talvolta', certamente non sempre.

kermit, e' abbastanza difficile fare fuori la lega di piombo con le pulsazioni che da un desolfatatore normale. E' piuttosto facile invece che cadano le scaglie di ossido che poi , appunto dovrebbe ricombinarsi sulle piastre stesse a seguito di reazione chimica. Con i desolfatatori (pure provati) 'industriali' che usano la 220 o la 380, se ne vedono di diverse, ma quello e' un altro mondo.

Il discorso degli elementi in corto in realta' non e' legato al deposito quanto, solitamente, ai cd. 'dendriti'. Prova ne sia che con opportuno circuito che li tolga di mezzo, il problema non si presenta.

Pero' siamo molto distanti dal baracchino da 20 eur attaccato alle batterie in uso, come abbiamo detto un po' tutti...
(01-03-2016 00:38)lfabio Ha scritto: [ -> ]Pero' siamo molto distanti dal baracchino da 20 eur attaccato alle batterie in uso, come abbiamo detto un po' tutti...

99 euro può essere già meglio? http://www.toratorashop.net/contents/it/d77.html
Puoi/potete consigliarci un prodotto migliore?
Magari, se è un oggetto che non deve lavorare di continuo, facciamo un mini gruppo di acquisto tra Adv e lo usiamo a rotazione....
Altra domanda per voi esperti: il pannello solare con regolatore e' un buon sistema per mantenere le batterie o è meglio un caricatore con funzione dedicata?

Grazie

Bv
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il pannello solare con regolatore e' un buon sistema per mantenere le batterie o è meglio un caricatore con funzione dedicata?
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Dalla mia esperienza (anche pratica) il pannello solare mantiene benissimo le batterie, da quando ho cominciato ad usare tale sistema, che inizialmente era di bassa potenza a compensazione dell'autoscarica e poi molto piu' performante, la durata delle mie batterie e' cresciuta sostanzialmente tanto che hanno raggiunto quasi i 10 anni e le ho cambiate solo perche' la loro autonomia (intesa come tempo per scendere a circa 11,5V dalla piena carica) risultava poco piu' che dimezzata pur essendo ancora perfettamente utilizzabili.
(01-03-2016 10:24)IanSolo Ha scritto: [ -> ]----
il pannello solare con regolatore e' un buon sistema per mantenere le batterie o è meglio un caricatore con funzione dedicata?
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poi molto piu' performante

100W di pannelli per 1300 Ah sono sufficienti?
Una batteria al piombo in buone condizioni ha un'autoscarica certamente inferiore all'1% al giorno (tipico dichiarato dai costruttori fra 0,1% e 0,3%, per taluni tipi anche meno ancora) da cui, riferendoci al parco da 1300Ah e nel caso peggiore (batterie proprio al limite) vanno recuperati 0,01x1300=13Ah al giorno che per 10 ore medie di illuminazione significano una corrente di 1,3A solamente. Naturalmente un pannello solare non ha mai il massimo rendimento sia per l'intensita' solare disponibile (ogni tanto e' nuvolo e piove) sia per l'angolo non sempre ottimale sia per possibili ombreggiature, diciamo quindi (butto la' molto a spanne e lo peggioro fortemente a naso) che si possa contare mediamente su un quinto della sua massima corrente erogabile che nel caso di un pannello da 100W equivale a 100/12x1/5=1,7A (spanna piu' spanna meno), un tale pannello lo reputo quindi adeguato in tutto il periodo dell'anno considerato il sia pur rozzo ragionamento pero' fatto per un caso veramente pessimo.
Grazie, poi comunque le mie sono al gel, che se non sbaglio, dovrebbero avere meno autoscarica...
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