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Versione completa: Caricabatterie + Inverter
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86 non fucilatemi (almeno non subito) !
ho cercato ma non ho trovato e comincio a non capirci nulla.

Attualmente tutte le utenze della barca sono alimentate solo dalle batterie
1) installo un caricabatterie: in questo modo, all'ormeggio, usando la colonnina carico le batterie e uso tutte le utenze che voglio senza scaricare nulla. E' corrente a 12 v
2) installo l'inverter: per avere corrente a 220v a bordo

Possono coesistere ?
Devo creare una linea elettrica per portare un paio di prese 220v a bordo ?

Siate clementi se vorrete rispondermi, sono un analfabeta elettrico, ABC non arrivo ancora alla E !
Grazie e BV

PS: sento arrivare una scarica elettrrica ... che siano i moderatori che mi bacchettano già mentre sto scrivendo ":smiley62: ?
Buondi'... La situazione normale per una piccola barca e' avere tutto l'impianto elettrico a CC, in genere 12 V (le batterie piu' usate). Su q
Tutta la (corrente che vuoi)è relativo, dipinde dalla potenza del caricabatteria, un piccolo caricabatterie da 40 Watt, avrai 40 watt di potenza, il resto lo prellevi dalle batterie.
Idem con l'inveter.
Spero di esserti stato utile, ma non hai postato alcun dato su cui stimare il tuo impianto.
Buondi ridinuovo: ho premuto un tasto sbagliato! Su questo tipo di impianto un caricabatterie di quelli usuali per nautica, e' ben sufficiente, purche' possa essere anche un "alimentatore" (non ricordo la dizione esatta, ma il concetto e' ben espresso quando si leggono le caratteristiche dell'aggeggio: "puo' essere usato per alimentare le utenze di bordo") Il fatto deriva che un carica batterie semplice, deve avere un sistema di regolazione sensibile alla tensione effettiva della batteria.
Avere un inverter vuol dire prelevare dalla rete a 12 V CC una certa potenza (se vuoi mettere una stufa elettrica da 3 kW 220 V AC ... non lo fare!). La rete 220 V AC a bordo, con collegamento alla colonnina in porto. Si fa, e per particolari utenze e' utile. Attenzione pero' che l'impiantistica di bordo difficilmente puo' prevedere siano rispettate le norme standard per gli impianti elettrici! Un esempio: in casa una presa 220 V non deve essere troppo vicina alla doccia o al lavabo: sulla mia barca, ho trovato predisposta (solo i fili, ma non installata) una presa 220 V a 35 cm dal lavandino e a 45 cm dalla toilette, nel vano toilette/doccia che ha una superficie utile di meno di 1 m2. Penso che molti (soprattutto donne) vogliano usare il phon dopo la doccia a bordo: una mia amica un giorno mi informo' che un phon deve avere almeno 2 kW, per lavorare bene i capelli.... Riassunto: se hai uno yacht o un panfilo non credo Tu abbia da pensare a tale problema, su una barca come i comuni e normali diportisti velici.... un caricabatterie serio, ben abbinato alla capacita' delle batterie, e' ben sufficiente!
(07-03-2016 19:24)pepilene Ha scritto: [ -> ]Tutta la (corrente che vuoi)è relativo, dipinde dalla potenza del caricabatteria, un piccolo caricabatterie da 40 Watt, avrai 40 watt di potenza, il resto lo prellevi dalle batterie.
Idem con l'inveter.
Spero di esserti stato utile, ma non hai postato alcun dato su cui stimare il tuo impianto.

grazie Pepilene.
Tra le specifiche del caricabatterie che sto osservando (quick SBC 250 ADV Plus) non trovo da nessuna parte dati relativi ai W
E' importante il dato di "corrente uscita max" di 25A ?
Le mie utenze sono le luci (led) di bordo e il frigorifero in estate, una stufetta (max 750W) in inverno
(07-03-2016 19:30)refosco Ha scritto: [ -> ]Buondi ridinuovo: ho premuto un tasto sbagliato! Su questo tipo di impianto un caricabatterie di quelli usuali per nautica, e' ben sufficiente, purche' possa essere anche un "alimentatore" (non ricordo la dizione esatta, ma il concetto e' ben espresso quando si leggono le caratteristiche dell'aggeggio: "puo' essere usato per alimentare le utenze di bordo") Il fatto deriva che un carica batterie semplice, deve avere un sistema di regolazione sensibile alla tensione effettiva della batteria.
Avere un inverter vuol dire prelevare dalla rete a 12 V CC una certa potenza (se vuoi mettere una stufa elettrica da 3 kW 220 V AC ... non lo fare!). La rete 220 V AC a bordo, con collegamento alla colonnina in porto. Si fa, e per particolari utenze e' utile. Attenzione pero' che l'impiantistica di bordo difficilmente puo' prevedere siano rispettate le norme standard per gli impianti elettrici! Un esempio: in casa una presa 220 V non deve essere troppo vicina alla doccia o al lavabo: sulla mia barca, ho trovato predisposta (solo i fili, ma non installata) una presa 220 V a 35 cm dal lavandino e a 45 cm dalla toilette, nel vano toilette/doccia che ha una superficie utile di meno di 1 m2. Penso che molti (soprattutto donne) vogliano usare il phon dopo la doccia a bordo: una mia amica un giorno mi informo' che un phon deve avere almeno 2 kW, per lavorare bene i capelli.... Riassunto: se hai uno yacht o un panfilo non credo Tu abbia da pensare a tale problema, su una barca come i comuni e normali diportisti velici.... un caricabatterie serio, ben abbinato alla capacita' delle batterie, e' ben sufficiente!

grazie Refosco. Ho un 30 piedi, pensavo a prese per corrente 220v per la stufetta (in inverno) per usare ogni tanto l'aspirapolvere per le pulizie, per ricaricare il PC ...
WATT = Volt X Amper =
WATT = 12 x 25= 300
Addio stufetta, e questi sono valori nominali.
Per fere lavorare quella stufetta in condizioni accettabili, ti servirebbe un inverter da 2,5 / 3 kw, e un pacco batterie da 500/1000 Amper, 24/48 volt. I dati che scrivo sono solo per farti desistere, ti consiglio una prolunga 220 v quando sei in banchina.
Per il resto non hai problemi.
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