I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Bolle sulla chiglia
Al momento stai visualizzando i contenuti in una versione ridotta. Visualizza la versione completa e formattata.
Salve a tutti,
mi rivolgo al forum dopo quattro anni, da quando cioe' ho chiesto aiuto per il trattamento completo della carena del mio Beneteau Oceanis 320.
A quel tempo ho fatto il seguente trattamento Pesle/Marlin sulla chiglia: sabbiatura, due mani di epossidica Primepox, stuccatura con stucco epossidico, tre mani di Barrier (isolante epossidico), una mano di Fiberglass Primer (primer antivegetativa), due mani di antivegetativa Marlin TF.
Quest'anno mi sono comparse parecchie bolle sulla chiglia, vedete le due foto allegate:
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Per "bolla" intendo un distacco di qualche millimetro di diametro di tutti gli strati applicati fino alla ghisa. Facendo scoppiare la bolla esce un po' d'acqua e sotto trovo un po' di ruggine.
Ho due domande da rivolgervi:
1. Di che fenomeno si tratta? Ho sbagliato qualcosa nel trattamento fatto quattro anni fa? O lasciare per due anni la barca in acqua come ho fatto puo' produrre questo inconveniente?
2. Cosa posso fare ora? Vorrei evitare se possibile di rifare tutto il trattamento e cercare piuttosto di trattare solo le bolle, anche se tante.

Grazie,
marchetto
secondo me è osmosi dell'antivegetativa applicata,niente di serio cosiad occhio.
Oltre all'antivegetativa penso che parte sia anche imputabile alla ghisa. Ho avuto il bulbo ghisa per diversi anni e nonostante la sabbiatura e i trattamenti a me capitava lo stesso (anche l'anno successivo).
Dicono che la ghisa fiorisce sempre, comunque sono d'accordo con franco53 non è niente di serio.
la ghisa delle chiglie è la peggiore in assoluto.
ha una porosità notevole e quando comincia a fiorire
si sviluppano vere caverne e una sabbiatura non risolve il problema.
bisogna lavarla con pressione prima della sabbiatura,
lavaggi con acetone dopo per togliere per pulire le caverne,
magari un giro con decapanti seri,
poi si iniziano i trattamenti..pregando.
nel tuo caso è ruggine che lavora dentro poi arriverà fuori
comunque bisogna dire che di ghisa ce n'è tanta che perderne qualche grammo
non compromette nulla se non l'aspetto estetico
Marchetto finita la sabbiatura quanto tempo dopo hai dato il primer?
Grazie per i rapidissimi commenti. Rispondo per ordine:
- franco53. Pensavo che l'ormosi fosse un fenomeno tipico della vetroresina, dove l'osmosi ha la sua ragione "chimica" di manifestarsi.
- andros: penso che sia successo proprio quello che dici tu.
- bullo: finita la sabbiatura sara' passata al massimo un'ora prima di dare la prima mano di epossidica Primepox. La seconda l'ho data il giorno dopo. Il resto del trattamento e' stato fatto nei giorni successivi.

La domanda che mi pongo ora e': come trattare le singole bolle?
apri,pulisci,acido muriatico,diluente,aria compressa,stucco,avegeto.
Mi unisco alle cose già dette.
Stesso problema tuo, deriva in ghisa e bolle, due anni fa le ho aperte per bene e allargate, acetone, convertitore, Primepox Pesle (2 mani) e poi Coppercoat, dopo due anni perfette...
Ogni tot anni bisogna riprendere le bolle, non c'è nulla da fare: ghisa!
(31-03-2016 09:39)marchetto Ha scritto: [ -> ]- bullo: finita la sabbiatura sara' passata al massimo un'ora prima di dare la prima mano di epossidica Primepox. La seconda l'ho data il giorno dopo. Il resto del trattamento e' stato fatto nei giorni successivi.

Il problema è qui, dopo la sabbiatura va fatto un ciclo di passivazione con un prodotto a base di acido fosforico anche detto CONVERTITORE (il ferox è quello più comune per usi casalinghi). L'acido agisce sull'ossido di ferro convertendolo in fosfato ferrico, un sale insolubile in acqua, a quel punto si parte con i cicli di primer

ACIDO MURIATICO MEGLIO DI NO (nome commerciale dell'acido cloridrico), crea cloruro ferrico e promuove la corrosione intergranulare delle leghe ferrose.
Quindi, stante l'ultimo intervento, la procedura, per il bulbo in ghisa, sarebbe questa (usando prodotti MARLIN PESLE):

1) Sabbiatura (oppure spazzolare la superficie con una spazzola d'acciaio a tazza montata su frullino o trapano) di tutto il bulbo

2) Pulire il bulbo dalla polvere rilasciata dalla sabbiatura/spazzolatura.

3) Due mani di passivante CONVY-FOX. ATTENZIONE: ri-spazzolare piccole porzioni e dare immediatamente il CONVY-FOX

4) 2 mani di PRIMEPOX Marlin

5) Stuccatura con STUCCO EPOSSIDICO Marlin

6) 3 mani di BARRIER Marlin (isolatore epossidico)

7) 1 mano di FIBERGLASS PRIMER

8) 2 mani di AV TF Marlin

Thumbsupsmileyanim
dunque,quest'anno ho messo mano anch'io l bulbo.
discatura a fondo (un lavoraccio)
prima mano di acido fosforico-attesa-lavaggio-attesa per asciugatura
controllo- ridiscatura nelle zone rimaste umide (soffiature quindi sale negli interstizi)
acido-attesa-lavaggio-asciugatura-controllo-discatura profonda nelle zone umide-acido.
terzo controllo-niente zone umide.
cartavetro 40 passata per togliere la polvere .
immediatamente prima mano leggera di primer (la prima mano deve essere leggera "per un grip chimico" specifiche del primer)
6 mani di primer-avegeto bagnato su bagnato.
primi 5 mesi tutto perfetto.
fu un lavoro definitivo?ai posteriori l'ardua sentenza.
(30-03-2016 23:21)marchetto Ha scritto: [ -> ]Salve a tutti,
mi rivolgo al forum dopo quattro anni, da quando cioe' ho chiesto aiuto per il trattamento completo della carena del mio Beneteau Oceanis 320.
A quel tempo ho fatto il seguente trattamento Pesle/Marlin sulla chiglia: sabbiatura, due mani di epossidica Primepox, stuccatura con stucco epossidico, tre mani di Barrier (isolante epossidico), una mano di Fiberglass Primer (primer antivegetativa), due mani di antivegetativa Marlin TF.
Quest'anno mi sono comparse parecchie bolle sulla chiglia, vedete le due foto allegate:
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Per "bolla" intendo un distacco di qualche millimetro di diametro di tutti gli strati applicati fino alla ghisa. Facendo scoppiare la bolla esce un po' d'acqua e sotto trovo un po' di ruggine.
Ho due domande da rivolgervi:
1. Di che fenomeno si tratta? Ho sbagliato qualcosa nel trattamento fatto quattro anni fa? O lasciare per due anni la barca in acqua come ho fatto puo' produrre questo inconveniente?
2. Cosa posso fare ora? Vorrei evitare se possibile di rifare tutto il trattamento e cercare piuttosto di trattare solo le bolle, anche se tante.

Grazie,
marchetto

come dicevo la ghisa è un brutto cliente proprio per la sua conformazione.
ad esempio, nel libro di istruzioni del mio comet danno il tempo di 4\5 anni
di durata per un lavoro fatto bene.53
è tutto dire...
Su queste pagine avevo già scritto la mia esperienza a proposito di bulbo in ghisa.
Confermo i suggerimenti di Andros.
Sinteticamente:
- la ghisa ha tante micro-porosità che trattengono il sale (considerato uno dei migliori distaccanti).
- prima di tutto bisogna togliere gli strati di vernice o con discatura o con sverniciatore; la sabbiatura tappa le microporosità con dentro il sale che, in breve tempo genera le bolle di distacco della vernice;
- lavare molto ma molto bene con idropulitrice ad altissima pressione (230 bar, 500 bar sarebbe meglio) e testina rotante; questa operazione serve a lavare le microporosità dal sale;
- a questo punto, dopo aver asciugato con aria compressa, se proprio si vuole aumentare il grip, si può sabbiare, ma non è indispensabile;
- asciugare con aria compressa e passare subito una prima mano di fondo epox con additivi (*);
- altre due o tre mani di fondo epox con additivi, ma senza aspettare tanto, in modo di fare "bagnato su bagnato" per evitare la indispensabile carteggiatura fra una mano e l'altra.
- segue carteggiatura ed altre mani del ciclo previsto.
Io ho fatto questa operazione da ormai una decina di anni ed ancora sembra nuova!
(*) io ho usato il ciclo Cecchi con i suoi additivi, ma ci sono cicli equivalenti.
B.V.
Grazie ancora dei recentissimi suggerimenti e delle esperienze vissute.
Per ora convivo con le "bollicine" aprendole e trattandole con convertitore e quindi con Universal Primer della Marlin ogni volta che faccio carena. Per ora non ho avuto un aumento preoccupante del fenomeno tale da giustificare un nuovo trattamento completo radicale della chiglia. Ma quando lo faro' seguiro' senz'altro alla lettera le vostre preziose indicazioni.

Buon vento a tutti,
marco

PS: ma quando smetteranno di fare queste maledette chiglie in ghisa? 47
URL di riferimento