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Versione completa: Montaggio Regolatore su Carica Batteria
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Ho acquistato il Pannello Foto Voltaico ed il Regolatore di carica MPPT da 20A con il terzo gruppo di acquisto ed adesso vorrei montare il tutto da me. Ho bisogno del vostro consiglio perché l'uscita del regolatore ovviamente deve arrivare ai poli della batteria e non vorrei passare nuovi cavi. Attualmente ho un carica batteria che ha già i cavi della giusta dimensione che arrivano alla batteria ed è alloggiato in un gavone ventilato e facilmente ispezionabile in cui c'è spazio per alloggiare anche il regolatore di carica MPPT ed i due breaker da me previsti. Il dubbio che ho è questo: posso connettere l'uscita del regolatore all'uscita del carica batteria senza danneggiare entrambi?
Dalle specifiche mi sembrano compatibili ed inoltre i due non saranno mai funzionanti contemporaneamente per ovvi motivi.
Allego una foto dello schema che ho in mente e riporto le specifiche più importanti.
Infine, potreste cortesemente indicarmi quale tipo di breaker montare? che non siano di dimensioni eccessive.

Specifiche MPPT 20A: Carica veloce 14,2V; mantenimento 13,2V; corrente di uscita di carico max 30A.

Specifiche Quick SBC 250: Corrente di uscita con tensione a valore nominale 27A; Corrente max di uscita 30A; Tensione di carica in absorption 14,2; tensione di carica in float 13,4.
Grazie in anticipo
BV JimSim
E' molto probabile che si danneggi l'uno o l'altro. La cosa migliore è montare un deviatore industriale 1-0-2 per collegare le batterie alle varie sorgenti,che è molto più economico di avere dei magnetotermici controazionati (il primo incluso esclude l'altro). Va scelto un modello ovviamente heavy duty da 40A bipolare (deve avere sei contatti) tipo Palazzoli o simili.
Grazie Liberfo per la risposta, ma la tua preparazione è troppo grande per me e quindi non riesco a seguirti.
Cerco di spiegarmi meglio, parlo di una sola batteria quella dei servizi da 200Ah circa.
Perché gli strumenti si dovrebbero danneggiare? quando la batteria è carica misura ben 13 V e di A ne ha.
Cosa sono i magnetotermici controazionati ? Chi è Palazzoli?
A risentirti
Grazie di nuovo
JimSim
se non ricordo male IanSolo ha rassicurato più volte sulla possibilità di collegare le uscite del regolatore e del caricabatterie..

sempre se non ricordo male, un deviatore azionato sotto carico potrebbe causare danni.. di sicuro li può causare sull'alternatore..

cmq domande già poste, basta cercare un po' sul forum
Grazie 1978marcello,
ho usato la funzione cerca con le virgolette, ma non mi è uscito niente, forse mi manca la parola giusta da inserire. Con Regolatore di carica vengono fuori tutte discussioni sui pannelli solari su dove e come metterli, ma niente su come collegarlo alla batteria.
Se conosci la parola magica mi farebbe piacere conoscerla.
Farò un nuovo tentativo per nome di ADV, ma sarà lungo lo stesso, si parla di uno che conosce la materia e ama istruire chi non sa, come me.
Comunque grazie
JimSim
Non c'e' alcun problema nel collegare piu' sorgenti contemporaneamente alle batterie, ogni regolatore/generatore contiene di per se le protezioni necessarie ad evitare guasti e questo per la semplicissima ragione che anche la batteria che gli colleghiamo e' a tutti gli effetti un generatore di corrente che puo' avere anche una tensione abbastanza alta quando a piena carica e quindi collegare ad essa una sorgente di energia NON DEVE produrre guasti: va di per se' che il progetto di un caricatore (di qualunque genere sia, anche di bassa qualita') tiene conto di tale situazione.

Unico problema si porrebbe se tutti i generatori di ricarica fossero attivi contemporaneamente su un banco batterie piuttosto scarico, in questo caso le batterie (sarebbero loro le "vittime") riceverebbero una corrente pari alla somma delle correnti erogabili da ciascun generatore che, se troppo dimensionati (diciamo tali che la somma delle correnti massime possa superare un valore in Ampere pari alla meta' della capacita' in Ah del banco batterie), potrebbe essere eccessiva producendone un riscaldamento ed eventualmente produzione di gas riducendone (normalmente poco) la vita utile, si tratta pero' di un caso raro visto che solitamente i generatori di ricarica sono dimensionati per correnti pari a circa 1/10 e ce ne vorrebbero almeno 5 in parallelo per arrivare in tali condizioni.

Qui una vecchia discussione sull'argomento (ce ne sono anche altre):
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=53540
Ipse dixit Big Grin



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Grazie a tutti e onori a Iansolo che ha intuito a distanza il mio problema e subito è arrivata la risposta.
Per dare anche soddisfazione a Iansolo ho riguardato il mio schemino e la mia domanda e mi sono accorto che avevo detto: "Ho bisogno del vostro consiglio perché l'uscita del regolatore ovviamente deve arrivare ai poli della batteria e non vorrei passare nuovi cavi". Ma se anche passassi i nuovi cavi, comunque regolatore e carica batteria sarebbero collegati, in quanto le uscite di entrambi arrivano ai poli della batteria e li sono in contatto; quindi morale della favola: i nuovi cavi non servono a niente.
Mi è rimasto un problema relativo ai breaker o ad un interruttore di emergenza. Qualche ulteriore consiglio è sempre ben accettato, tenendo in considerazione che comunque nel mio caso il pannello FV è sempre soggetto a rimozione.
BV JimSim
secondo me i due breakers sono inutili
perchè vuoi metterli?
(25-04-2016 15:12)Resolution Ha scritto: [ -> ]secondo me i due breakers sono inutili
perchè vuoi metterli?

Per più motivi:1-perchè leggendo il manuale del regolatore sono consigliati;
2- perché il pannello FV non sarà fisso ma mobile e questo può avvenire anche più volte al giorno, dipende dal tempo, dal vento, dalla pioggia etc.etc.
3-nella sequenza di smontaggio è necessario prima scollegare il pannello verso il regolatore e poi le batterie;
4- anche se il consumo non è significativo il regolatore senza breaker o interruttore aperto rimane sempre acceso e non lascio mai niente acceso se non sto in barca.
Io inizialmente l'ho chiamato breaker, ma non credo che sia l'oggetto migliore e per questo chiedevo informazioni al forum.
l'uscita del regolatore (pannello solare) la mandi a un fusibile ed eventualmente a un interruttore poi vai alle batterie o cavi
che arrivano dal carica batterie.
(25-04-2016 21:10)Discola Ha scritto: [ -> ]l'uscita del regolatore (pannello solare) la mandi a un fusibile ed eventualmente a un interruttore poi vai alle batterie o cavi
che arrivano dal carica batterie.
Grazie Discola, mi sembra di capire che è meglio (o più conveniente) usare un fusibile ed un interruttore piuttosto che un breaker.
Se è così, comunque me ne occorrono sempre due perché anche l'uscita del regolatore verso le batterie per me va interrotta se voglio.
BV
JimSim
se metti un fusibile e relativo portafusibile, ti è facie sezionare l'impianto
togliendo semplicemente il fusibile.
se il regolatore ha 2 uscite, 2 fusibili e relativi portafusibili sui rispettivi + che
vanno alle batterie.
puoi mettere un fusibile anche tra pannello e regolatore, male non gli fa! Smile
(25-04-2016 22:25)Discola Ha scritto: [ -> ]se metti un fusibile e relativo portafusibile, ti è facie sezionare l'impianto
togliendo semplicemente il fusibile.
se il regolatore ha 2 uscite, 2 fusibili e relativi portafusibili sui rispettivi + che
vanno alle batterie.
puoi mettere un fusibile anche tra pannello e regolatore, male non gli fa! Smile

Mi sembra un buon suggerimento questa del fusibile con porta fusibile, un 30 A dovrebbe essere sufficiente. Mi metto alla ricerca, vediamo cosa trovo.
Ciao JimSim
30A mi sembrano tantini come fusibile.

Io ho messo 10A (o meglio mettero').

Considera che il mio pannello e' 135W con una ISC (corrente di corto del pannello FTV) di 6,75A. Ho lo stesso tuo regolatore di carica.
(25-04-2016 09:29)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Non c'e' alcun problema nel collegare piu' sorgenti contemporaneamente alle batterie, ogni regolatore/generatore contiene di per se le protezioni necessarie ad evitare guasti e questo per la semplicissima ragione che anche la batteria che gli colleghiamo e' a tutti gli effetti un generatore di corrente che puo' avere anche una tensione abbastanza alta quando a piena carica e quindi collegare ad essa una sorgente di energia NON DEVE produrre guasti: va di per se' che il progetto di un caricatore (di qualunque genere sia, anche di bassa qualita') tiene conto di tale situazione.

Unico problema si porrebbe se tutti i generatori di ricarica fossero attivi contemporaneamente su un banco batterie piuttosto scarico, in questo caso le batterie (sarebbero loro le "vittime") riceverebbero una corrente pari alla somma delle correnti erogabili da ciascun generatore che, se troppo dimensionati (diciamo tali che la somma delle correnti massime possa superare un valore in Ampere pari alla meta' della capacita' in Ah del banco batterie), potrebbe essere eccessiva producendone un riscaldamento ed eventualmente produzione di gas riducendone (normalmente poco) la vita utile, si tratta pero' di un caso raro visto che solitamente i generatori di ricarica sono dimensionati per correnti pari a circa 1/10 e ce ne vorrebbero almeno 5 in parallelo per arrivare in tali condizioni.

Qui una vecchia discussione sull'argomento (ce ne sono anche altre):
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=53540
mi riallaccio a questo intervento di Iansolo, che leggo solo adesso, per proporre un dubbio sul funzionamento contemporaneo di due sorgenti di carica ad una stessa batteria. Prendiamo il caso classico di funzionamento contemporaneo dell'alternatore e di un carica batterie elettronico a 220 V. Ian, seppur limitando la casistica alla condizione di una batteria piuttosto scarica, dice che si potrebbe ottenere una carica pari anche alla somma delle correnti erogabili con raggiungimento di valori troppo elevati.
Senza aver verificato in questa situazione un pò limite, più in generale ho notato che nel funzionamento contemporaneo di due sorgenti, in genere poiché una di queste impone un voltaggio di carica per esempio di circa 14.5 V (carica batterie elettronico), l'altra sorgente (alternatore), sentendo questo voltaggio elevato, abbatte immediatamente il livelli di carica in termini di A.
Quindi accade che non tutte e due le sorgenti si esprimono per il massimo delle loro potenzialità.
Qualcuno ha potuto verificare situazioni simili?
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... nel funzionamento contemporaneo di due sorgenti, in genere poiché una di queste impone un voltaggio di carica per esempio di circa 14.5 V (carica batterie elettronico), l'altra sorgente (alternatore), sentendo questo voltaggio elevato, abbatte immediatamente il livelli di carica in termini di A.
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Questo (sempre parlando di batterie al piombo) e' vero nel caso (il piu' frequente poiche' non scarichiamo mai troppo le nostre batterie) in cui ci si trovi in prossimita' della piena carica o (purtroppo prima o poi ci capita) con una batteria avente alta resistenza interna (quindi in cattive condizioni per parziale solfatazione) o con batteria troppo piccola per le correnti erogate dalle sorgenti di ricarica (caso di corrente totale di intensita' superiore a 0,5C).
Nel caso normale una batteria impiega un certo tempo a caricarsi, tempo durante il quale la sua tensione sale gradualmente fino a raggiungere quella impostata sul regolatore di carica http://www.xmx.it/sylcell-2.gif . Durante tale tempo e finche' non e' stata raggiunta la tensione di soglia di uno dei regolatori tutti agiscono come previsto per una batteria alla tensione rilevata e forniscono la corrente prevista dalla loro impostazione.
URL di riferimento