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Versione completa: Dubbi sulla tensione di caricamento delle batterie
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Devo cambiare le batterie e sto per fare la fatidica scelta (che non ripropongo) tra Acido Libero, AGM e GEL.
Il mio caricabatterie del 2004 prevede solo le posizioni Acido - GEL; qualcuno dice che con la posizione GEL si possano caricare anche le VRLA-AGM, ma ho dei dubbi.

Le domande che vorrei fare agli esperti del forum sono le seguenti:
a) ci si pone correttamente il problema della adeguatezza del caricabbatterie a 220V, ma per quanto riguarda l'alternatore, esiste un problema analogo? Dubito.
b) e per quanto riguarda il caricamento con i pannelli solari? Dubito anche qui.
c) allora perchè il problema si presenterebbe solo con il caricabatterie a 220v?

Grazie delle eventuali risposte.

Se l'argoento è già stato trattato, chiedo venia ai moderatori.
Ciao Antonio,

dipende dal tipo di regolatori che hai sui singoli apparecchi, da me sia quello dell'alternatore, sia quello dei pannelli, sia il caricabatteria 220v hanno la possibilità di scegliere la tensione massima di lavoro fra una serie di valori diversi.
L'alternatore ha un regolatore esterno (aggiunto io) che permette di fare il settaggio, ma anche senza di quello ci sarebbe una vitina integrata al regolatore originale dell'alternatore che permette comunque di regolare la tensione massima. Se fosse un alternatore più basico probabilmente ha tutto fisso, allora quando fai una bella smotorata aspetta che sia tutto carico e poi vai a misurare la tensione che butta fuori l'alternatore e vedi se ti va bene per le batterie nuove.

bv
Grazie rob, controllerò sui singoli apparecchi. Dubito però che si possano regolare.
Attenzione sopratutto per le batterie al GEL che in ricarica devono avere una regolazione particolare (mentre quelle normali se sovraccaricate perdono acqua e si può integrare, quelle al gel una volta perso il gel non è reintegrabile).

Con un regolatore apposito per l'alternatore, con sonda di temperatura sulla batteria si sfruttano al meglio e durano una vita.

898989
yep se non hai possibilità di controllo di tensione max sui vari sistemi di carica, è molto probabile che abbiano settaggi "standard" quindi poco adatti alle batterie al gel, le lascerei perdere

oppure cambi anche tutti i regolatori Big Grin

bv
(02-06-2016 09:01)RMV2605D Ha scritto: [ -> ]quelle al gel una volta perso il gel non è reintegrabile
Scusa, ma da dove lo perdono il Gel?
BV!
(02-06-2016 11:15)pepe1395 Ha scritto: [ -> ]
(02-06-2016 09:01)RMV2605D Ha scritto: [ -> ]quelle al gel una volta perso il gel non è reintegrabile
Scusa, ma da dove lo perdono il Gel?
BV!
In tutte le batterie al piombo, comprese le AGM e al GEL, durante la carica, oltre ad una certa tensione si innesca, accanto alla reazione utile di deposizione del piombo sulle piastre, quella di decomposizione dell'acqua con sviluppo di Idrogeno ed Ossigeno.

Poco male in quelle normali dove basta reintegrare l'acqua persa, tanto male in quelle al Gel in cui il reintegro non è facilmente eseguibile e che vengono portate a morte prematura.

Per questo per le batterie al Gel, se si vuole sfruttarne a pieno le favorevoli caratteristiche, è tassativo l'impiego di un regolatore opportuno che, se "intelligente", oltre a preservarne l'integrità, minimizza i tempi di carica regolando la tensione alla batteria tenuto conto della sua temperatura.

898989
Forse non ho posto bene la domanda. Uso batterie Optima al gel dai primi anni '90. All'inizio non arrivavano in Italia e si importavano direttamente dalla Svezia. Le montavamo sulle auto che partecipavano ai trofei di HiFi Car.
Le Optima sono perfettamente sigillate, hanno una valvola anti esplosione non ripristinabile e basta.
Ripeto la domanda, da dove esce il gel in caso di sovraccarico?
BV!
(02-06-2016 14:38)pepe1395 Ha scritto: [ -> ]Forse non ho posto bene la domanda. Uso batterie Optima al gel dai primi anni '90. All'inizio non arrivavano in Italia e si importavano direttamente dalla Svezia. Le montavamo sulle auto che partecipavano ai trofei di HiFi Car.
Le Optima sono perfettamente sigillate, hanno una valvola anti esplosione non ripristinabile e basta.
Ripeto la domanda, da dove esce il gel in caso di sovraccarico?
BV!
Come in tutte le batterie al piombo l'elettrolito è una soluzione di acido solforico diluito, nelle batterie normali l'acido è libero tra le piastre, nelle AGM tra le piastre c'è un mezzo "spugnoso" imbevuto dell'acido, in quelle al Gel l'acido è "gelificato" .

In caso di sovratensione, non sovraccarico, in tutte le batterie si sviluppa idrogeno ed ossigeno per decomposizione elettrolitica dell'acqua, nelle batterie ad acido libero i gas escono dai fori dei tappi, in quelle VRL si ricompongono ad opera di catalizzatore contenuto nei tappi se in piccola quantità, comunque l'acqua persa può essere ripristinata, in quelle al gel il ripristino non è previsto e quindi devono essere gestite in modo da evitare la perdita di acqua (non di gel) dall'elettrolita.

Gli impianti delle auto sono molto più semplici di quelli fatti bene delle barche, una volta fatto l'avviamento tutti i consumi sono pareggiati dall'alternatore il cui semplice regolatore appena raggiunta la tensione riduce al minimo la ricarica alla batteria che in pratica rimane sempre carica a parte una brevissima elevatissima erogazione per l'avviamento, in pratica la batteria ha sempre una tensione ridotta e non si presentano fenomeni dovuti a sovratensione.

Fino a non molto tempo fa anche gli impianti delle barche erano simili a quelli semplicissimi delle auto con la conseguenza che, visto che nelle barche a vela i consumi ci sono anche e sopratutto a motore spento, le batterie si scaricavano molto e per ricaricarle a motore ci voleva una vita e, se la scarica era profonda e frequente, le batterie morivano presto, anche perché erano tutte del tipo automobilistico non adatte ad un uso ciclico.

Con l'adeguamento degli impianti alle esigenze dei velisti si sono montati alternatori di potenza o imbrogliati i regolatori per fargli erogare di più e messe batterie per i servizi diverse da quella per il motore, più adatte a utilizzo ciclico.

Così la ricarica era più veloce ma erano in agguato i problemi di sovratensione che sono stati superati con regolatori più sofisticati in grado di massimizzare la carica "facendo il filo alle tensione di bolla" (quando comincia a elettrolizzarsi l'acqua) tenendo anche conto della temperatura della batteria, che influenza fortemente il fenomeno.

Ora con impianti ben fatti e batterie idonee sia per il motore che per i servizi non è più un problema la disponibilità di corrente a bordo e le batterie durano più a lungo, per esempio io solo eccezionalmente mi attacco in banchina e le mie batterie servizi (due da 6 V in serie da 270 Ah Sonnenshein al Gel) vanno per i 14 anni mentre quella del motore (12 V 110 Ah 800 A ad acido libero) ha superato i 20 anni.

Mi accorgo che mi sono lasciato trascinare un po' dall'argomento ma sono un po' di parte essendomi laureato in ingegneria chimica, indirizzo elettrochimico nel lontano 1966 al Politecnico di Milano.

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(02-06-2016 08:43)ITA-16495 Ha scritto: [ -> ]Grazie rob, controllerò sui singoli apparecchi. Dubito però che si possano regolare.
come ho postato in un altro post esiste un regolatore della Cteck che uso con soddisfazione da diversi anni, che ti permette di ricaricare sia con il carica batteria da banchina sia con l'alternatore. Inoltre gestisce la ricarica con più fasi, ha un controllo di temperatura sulla batteria e non ultimo ha un ingresso per pannelli solari con regolatori mmpt.

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(01-06-2016 17:58)ITA-16495 Ha scritto: [ -> ]Devo cambiare le batterie e sto per fare la fatidica scelta (che non ripropongo) tra Acido Libero, AGM e GEL.

Per mantenere inalterato il sistema di ricarica, ed anche l'impianto originale della barca, è preferibile utilizzare batterie del tipo tradizionale. Anch'io ho un sistema con due sole regolazioni e quindi ho scelto batterie AGM senza manutenzione ma tradizionali con carica a 14.5 v massimi. Sia caricatore che alternatore mi vanno a 14.4 in settaggio L (gel AGM). Il ciclo di ricarica sembra ottimale e rispetta le specifiche delle FAI che ho installato per quasi 600 Ah.

Sarò tradizionalista ma l'impianto old style mi sembra meno delicato rispetto a quelli più sofisticati e parecchio meno costoso. Se mi capita di accendere il motore con i servizi od anche salpare l'ancora non accade nulla. Faccio solo attenzione a non scendere troppo di tensione in modo da non superare la soglia critica di scarica.
Ho anche sbarcato le deep cycle servizi in quanto mi sono reso conto di non poterle usare per come progettate e quindi fanno più danno a loro stesse che altro. Peraltro ne avevo una partita difettata e mi ha molto deluso. Mi sono reso conto, sia i uso che dalle caratteristiche dichiarate, che se non esegui i cicli regolarmente le deep non gradiscono come neppure se per qualsiasi motivo gli attacchi un carico troppo elevato per breve tempo, vedi accensione, salpa ancore o inverter potente.

Non mi resta ora che verificarne la durata negli anni ma avendo investito circa 1000 euro non cifre astronomiche per batterie diciamo automobilistiche ma potenziate il rischio economico è limitato. Peraltro anch'io le tengo in carica solo nel porto base, in crociera non vado mai nei porti. Con questo sistema ho notato che alla fine la batteria motore non la uso quasi mai e rimane essenzialmente come riserva di accensione che utilizzo quando i servizi sono un po' bassi. Non ho alcun pannello solare che no saprei dove mettere.
Occhio che AGM a 14,5 e' un po' tanto ...

Se alternatore fa i 14,4 e' gia' meglio (quello 0,1 quasi insignificante ad una prima occhiata ... fa tantissimo che e' la parte appunto che divide fra ... gassificazione / non che con le sigillate [quale AGM e'] fa la differenza).
La gassificazione va evitata come la peste su batterie sigillate (AGM / GEL ancora piu' delicate e vogliono ancora - 0,2 volt / VRLA in generis).
Con acido libero invece problemi non ce ne sono che anche se si va in gassificazione ... poi si riaggiunge acqua distillata e via ... (le mie acido libero vanno caricate fino a ben 14,82).

Conviene cmq. sempre leggere sk tecnica o sentire produttore come mi sembra @spinner abbia fatto correttamente (lo scrivo perche' poi rimane per chi ci legge).

Mi spiace per lo sbarco prematuro delle deep-cycle servizi che solitamente sono la scelta ottimale (e giustamente, come dici, non per salpa / winch elettrici / bow che le deep-cycle non hanno spunto e dovremmo avere banchi BS enormi per averne un po' di spunto) ... ma d'altra parte ... "non tutte le ciambelle riescono col buco" (se puoi, mi piacerebbe sapere che difetto avevano ... giusto per capire)
(02-05-2023 10:22)... Ha scritto: [ -> ]Occhio che AGM a 14,5 e' un po' tanto ...

Si è il limite da non superare. Io in effetti sono a 14.4 massimo da entrambe le fonti. Non va tenuta neppure troppo bassa sicuramente non sotto i 14.2.

La questione Ciclo è dubbia. Nella pratica accade che: arrivo da un trasferimento con batterie al 100%. Sto fermo due/tre giorni in rada e le porto al 60%. Poi mi muovo poco non riesco a riportarle al 100%. Per farlo avrei bisogno di molte ore motore che non posso assicurare, ed intanto consumo ancora e faccio quello che la vacanza o le condizioni chiedono.

Il ciclo non avviene e si vaga tra ricariche incomplete e scariche profonde. Viene perso il senso delle deep che si danneggiano.

Con le batterie tradizionali non è chiesto di rispettare il ciclo. Le carico prima che scendano ai livelli dell deep e postandomi a motore magari ogni giorno per anche un oretta riesco a mantenere la capacità e la tensione a livelli utili senza danneggiare le batterie che non necessitano obbligatoriamente del ciclo completo e ripetuto.

Spariscono i patemi per dimenticanze di uso batterie con carichi violenti. Costano anche molto meno. Ma perchè devo usare le deep cycle ? Non ho mica un muletto od una golf car che, finito il ciclo, ricarico al 100%. Ho una barca/casa con le 1000 variabili del caso. Ecco questo il ragionamento che mi ha spinto a tornare sulla vecchia strada. Non solo ma anche con le Litio ci si trova in imbarazzo, se per caso gli carichi di colpo troppo per una qualsiasi ragione rischi di far fuori una fortuna.
Giusto per confrontare esperienze (costruttivamente).
Premetto che non so che sistema di ricarica hai.
Io uso delle deep-cycle della Trojan acido libero. Il ciclo completo e ripetuto per queste batterie non e' richiesto (e non ho mai seguito particolari attenzioni) e anzi ... son meno delicate. Vero e' che lasciandole ... ho sempre un pannellino e l'eolico e le ritrovo sempre cariche (attacco raramente il CB 220 volt e quando lo attacco a volte lo lascio piu' a lungo per consentire equalizzazione [almeno due volte l'anno ma anche qualcosa di piu']).
Credo che l'uso di partire con batterie cariche al 100% (tipico da CB di banchina) ... scaricare nei 2-3 gg in rada successivi ... ripartire ... sia un po' la norma per tutti (ho dall'anno scorso dei pannelli importanti [oltre il pannellino di mantenimento] ma, appunto, fino all'anno scorso facevo cosi' come te/tutti e le mie deep-cycle sono al 5^ anno in piena salute).

Per la ricarica, se non e' un sistema ottimizzato tipo con DC-Dc o regolatore intelligente (cioe' che fa le tre fasi Bulk 14,82 - Absortion 14,82 - Float 13,50 ) ... e' normale che partendo da un 60% di SOC non ce la fai a ricaricarle piu' di tanto (con alternatore ... o hai altro sistema di ricarica ?).

Il ciclaggio ... (le batterie deep-cycle ... quelle diciamo veramente deep) lo dovrebbero reggere molto meglio (rispetto a batterie da START).
Di seguito due fra le importanti raccomandazioni Trojan :
- Shallow discharges will result in a longer battery life.
- Many experts recommend operating batteries only between the 50% to 85% of full charge range. A periodic equalization charge is a must when using this practice.


Sono sempre molto interessato a nuovi (o diversi) modi di gestione ... pero' non ho capito ... 69

Se usi AGM normali (quindi da START) ma fino al 60% di SOC (volt 12,5 ca.) ... quanto ti durano ? Piu' di altre batterie dichiarate deep-cycle ?
Questo non tornerebbe ... AGM di suo ... se non e' costruita deep-cycle ... non ha alcun vantaggio se non il fatto (comodo) di essere sigillata e di non sversare ne' richiedere manutenzione pero' e' piu' delicata (in ricarica) che non deve gassificare e non puo' praticamente essere equalizzata la cui cosa e' invece molto importante nel tempo (va sempre considerato che in realtà' le batterie non sono da 12 volt [o da 6 volt come uso io] ma da 2 volt x cella ... e se non si equalizzano ogni tot tempo ... si va a "consumare" piu' alcune celle a discapito di altre creandone poi la fine prematura).

Per curiosità', che batterie avevi esattamente e che batterie AGM hai adesso ?

Sono d'accordo assolutamente che le deep-cycle non si adattano ai grandi consumatori tipo il salpa a meno di avere banchi BS importanti (cosa che non ho perche' ho i BS divisi in due 260 Ah e 225 Ah ed infatti io per il salpa uso la BM che e' una batteria AGM Optima 55 Ah 870 A di spunto in MCA ... dual sia START che deep-cycle ... e rigorosamente sotto ricarica alternatore a buon regime [misurando con pinza amperometrica : dalla batteria esce poca o nulla corrente ... sopperisce tutto alternatore !!])
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