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Versione completa: metodi per togliere umidità dalla carena
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a parte il solito sistema di fare una copertura poi mettere le lampade o il deumidificatore ecc. ho scoperto in rete l'HotVac che è un macchinario che, attraverso dei cerottoni riscaldati, mette in sottovuoto pezzi di carena e un po' alla volta assorbe umidità in tempi molto più brevi dei sistemi tradizionali.
Qualcuno ne ha sentito parlare o lo ha usato?
In Italia lo commercializzava la Doricamarine, ho cercato di contattarli ma credo che abbiano chiuso.
Mi sembra strano che, se era un sistema valido, non si sia diffuso e nessuno lo commercializzi in Italia.
Sei mesi fuori dall'acqua, in inverno al nord ed in estate al sud e vedi quanto risparmi.
Rispolvero questa discussione per un quesito a tema.

Credete che durante la sosta in terra possa essere utile per asciugare la barca fare andare un deumidificatore all'interno? Può aiutare?

Grazie, Ciao
(05-05-2017 01:35)Edolo Ha scritto: [ -> ]Rispolvero questa discussione per un quesito a tema.

Credete che durante la sosta in terra possa essere utile per asciugare la barca fare andare un deumidificatore all'interno? Può aiutare?

Grazie, Ciao

Credo che avrebbe senso nel caso la barca fosse completamente sigillata.
(05-05-2017 09:43)andream Ha scritto: [ -> ]
(05-05-2017 01:35)Edolo Ha scritto: [ -> ]Rispolvero questa discussione per un quesito a tema.

Credete che durante la sosta in terra possa essere utile per asciugare la barca fare andare un deumidificatore all'interno? Può aiutare?

Grazie, Ciao

Credo che avrebbe senso nel caso la barca fosse completamente sigillata.

In effetti la terrei chiusa...
(05-05-2017 01:35)Edolo Ha scritto: [ -> ]Rispolvero questa discussione per un quesito a tema.

Credete che durante la sosta in terra possa essere utile per asciugare la barca fare andare un deumidificatore all'interno? Può aiutare?

Grazie, Ciao

Dipende da come è fatta la barca e da dove devi rimuovere l'umidità.
Cosa intendi casper da come è fatta la barca?
Posso dirti che le cabine hanno vetroresina smaltata rivestite di skai (anzi di sghei visto cosa mi è costato ritappezzarla Big Grin), bagno col controstampo, pochissima sentina (tra pagliaio e scafo ci sta forse una lattina di birra sdraiata tranne nella ghiotta).
La barca è un first 300 spirit, generalmente, malgrado l'albero passante, le sentine son sempre asciutte, anche se non so quanto incida questo sullo scafo.
Il fatto di non aver mai avuto osmosi, oltre ad una buona stratificazione, mi fa pensare che non sia mai stata zuppa.
Ma forse intendi altro?
(06-05-2017 23:59)Edolo Ha scritto: [ -> ]Cosa intendi casper da come è fatta la barca?
Posso dirti che le cabine hanno vetroresina smaltata rivestite di skai (anzi di sghei visto cosa mi è costato ritappezzarla Big Grin), bagno col controstampo, pochissima sentina (tra pagliaio e scafo ci sta forse una lattina di birra sdraiata tranne nella ghiotta).
La barca è un first 300 spirit, generalmente, malgrado l'albero passante, le sentine son sempre asciutte, anche se non so quanto incida questo sullo scafo.
Il fatto di non aver mai avuto osmosi, oltre ad una buona stratificazione, mi fa pensare che non sia mai stata zuppa.
Ma forse intendi altro?

In parte ci hai azzeccato, dipende se lo scafo è in monolitico o sandwich, se rivestito internamente, controstampato o in vtr a vista, se l'umidità è esterna o interna. Il deumidificatore interno funziona se hai problemi di umidità all'interno (magari dovute a ristagni di acqua in sentina, ma questo mi pare escluso nel tuo caso) e soprattutto se non hai gelcoat o controstampo all'interno. Se il problema invece è all'esterno il deumidificatore all'interno non fa nulla nella migliore delle ipotesi; nella peggiore ti rallenta la deumidificazione esterna o addirittura ti provoca una migrazione di vapre acqueo verso l'interno in quanto crea un gradiente di pressione di vapore contrario all'effetto che vuoi ottenere.

BV,
Casper
Ok grazie Casper. L'unico controstampo è in bagno. Comunque idea abortita. Resterà in secca 2 settimane, lasciamo fare al tempo il suo lavoro, anche perché fortunatamente dovrebbe sempre far bello ed inoltre lo scafo non dovrebbe aver motivo per essere eccessivamente umido. Era solo un'idea... malsana Big Grin
Grazie. Ciao
Non sarei d'accordo con Casper.
Per curare l'osmosi si usa spesso svuotare il più possibile la barca e mettere un deumidificatore all'interno naturalmente tenendo chiusi osteriggi e tambucio. L'ho visto fare e ha funzionato con ottimi risultati.
Ma Sergio doge che fine ha fatto?
Lui aveva sperimentato un metodo infallibile per l'umidità.

Mi è balzato in mente così.
(08-05-2017 21:12)Francesco Ha scritto: [ -> ]Non sarei d'accordo con Casper.
Per curare l'osmosi si usa spesso svuotare il più possibile la barca e mettere un deumidificatore all'interno naturalmente tenendo chiusi osteriggi e tambucio. L'ho visto fare e ha funzionato con ottimi risultati.

Io sulla mia non lo farei, poi fate voi.
Ognuno è libero di fare i danni che vuole sulla propria barca, ma se un cantiere mi proponesse un intervento di quel tipo... 72
(08-05-2017 21:12)Francesco Ha scritto: [ -> ]Non sarei d'accordo con Casper.
Per curare l'osmosi si usa spesso svuotare il più possibile la barca e mettere un deumidificatore all'interno naturalmente tenendo chiusi osteriggi e tambucio. L'ho visto fare e ha funzionato con ottimi risultati.

E' vero che quando si fa un trattamento osmotico alla carena molti suggeriscono di mettere delle stufette anche dentro, l'hanno detto anche a me. Ho il dubbio che ciò derivi però da una confusione tra umidità e osmosi. L'acqua è una molecola molto piccola che riesce lentamente a penetrare attraverso il gelcoat "impermeabile" e anche, piu' lentamente, attraverso l'epossidica. Curare l'osmosi (bolle, delaminazione) significa rimuovere le molecole che si sono create quando l'acqua è penetrata sotto il gelcoat (se va bene) o sotto il gelcoat e i primi strati di mat (se va male), ha trovato magari dei vuoti dovuti a lavorazione imperfetta e negli anni si è combinata con sostanze residue generando pressione e delaminando in alcuni punti la barca, creando dei rigonfiamenti pieni di liquido acetico. Le molecole di questo liquido acetico sono molto piu' grandi della molecola d'acqua, motivo per cui si generano delle bolle. Altrimenti la pressione le farebbe uscire e non ci sarebbe delaminazione o bolle. Per gli stessi motivi queste molecole grandi non vanno quasi mai, per fortuna, oltre il mat (vedi Pascoe). Il tessuto è troppo compatto per farle passare. Ne consegue che asciugare l'interno può servire solo a impedire che con il tempo (se ad esempio la sentina non è impermeabilizzata) l'acqua penetri dall'interno. Non vi è nessun modo in cui le molecole osmotiche possano transitare attraverso tutta la barca e uscirsene dall'interno. L'unico modo di rimuovere tali molecole è di eliminare (pelando, frullinando o sabbiando) gli strati sotto i quali sono intrappolate, lavare la barca (anche qui si capisce che il problema non è l'acqua!) per qualche settimana o mesi e poi impermeabilizzare per bene. Se una barca osmotica (quindi con liquido acetico e delaminazione del gelcoat / mat) viene tenuta un paio di anni in secca oppure con stufette e lampade al quarzo e quant'altro allora il processo si inverte le molecole si scompongono e l'acqua se ne va passando attraverso il gelcoat. Ma non si è risolto proprio nulla. L'osmosi non è guarita perché le sostanze di cui sopra sono rimaste dove erano e il gelcoat/mat è rimasto delaminato. La rimetti in acqua e dopo una stagione è piena di nuovo di bolle (questo per esempio è stato il caso della mia, in secca per tre anni, apparentemente senza bolle ma dopo una stagione di nuovo gonfia).

Per rispondere alla domanda originale, anche farla asciugare tenendola in secca serve a prevenire o rallentare una futura osmosi, non a curarla, proprio perché fa uscire solo acqua. Una stufetta può servire se hai umidità dentro e vuoi evitare che ti marcisca qualcosa, specialmente di inverno. Dopodiché devi capire da dove ti entra l'acqua (serbatoio acqua che perde, oblò p passa uomo che non tengono quando piove, infiltrazioni dall'attacco delle lande ecc.) altrimenti non risolvi un granché.
(16-05-2017 06:53)corto-armitage Ha scritto: [ -> ]...
L'acqua è una molecola molto piccola che riesce lentamente a penetrare attraverso il gelcoat "impermeabile" e anche, piu' lentamente, attraverso l'epossidica. Curare l'osmosi (bolle, delaminazione) significa rimuovere le molecole che si sono create quando l'acqua è penetrata sotto il gelcoat (se va bene) o sotto il gelcoat e i primi strati di mat (se va male), ha trovato magari dei vuoti dovuti a lavorazione imperfetta e negli anni si è combinata con sostanze residue generando pressione e delaminando in alcuni punti la barca, creando dei rigonfiamenti pieni di liquido acetico. Le molecole di questo liquido acetico sono molto piu' grandi della molecola d'acqua, motivo per cui si generano delle bolle. Altrimenti la pressione le farebbe uscire e non ci sarebbe delaminazione o bolle. Per gli stessi motivi queste molecole grandi non vanno quasi mai, per fortuna, oltre il mat (vedi Pascoe). Il tessuto è troppo compatto per farle passare. Ne consegue che asciugare l'interno può servire solo a impedire che con il tempo (se ad esempio la sentina non è impermeabilizzata) l'acqua penetri dall'interno. Non vi è nessun modo in cui le molecole osmotiche possano transitare attraverso tutta la barca e uscirsene dall'interno. L'unico modo di rimuovere tali molecole è di eliminare (pelando, frullinando o sabbiando) gli strati sotto i quali sono intrappolate, lavare la barca (anche qui si capisce che il problema non è l'acqua!) per qualche settimana o mesi e poi impermeabilizzare per bene. Se una barca osmotica (quindi con liquido acetico e delaminazione del gelcoat / mat) viene tenuta un paio di anni in secca oppure con stufette e lampade al quarzo e quant'altro allora il processo si inverte le molecole si scompongono e l'acqua se ne va passando attraverso il gelcoat. Ma non si è risolto proprio nulla. L'osmosi non è guarita perché le sostanze di cui sopra sono rimaste dove erano e il gelcoat/mat è rimasto delaminato. La rimetti in acqua e dopo una stagione è piena di nuovo di bolle (questo per esempio è stato il caso della mia, in secca per tre anni, apparentemente senza bolle ma dopo una stagione di nuovo gonfia).
...

Pregevole intervento: bravo corto-armitage!
(16-05-2017 06:53)corto-armitage Ha scritto: [ -> ]Una stufetta può servire se hai umidità dentro e vuoi evitare che ti marcisca qualcosa, specialmente di inverno. Dopodiché devi capire da dove ti entra l'acqua (serbatoio acqua che perde, oblò p passa uomo che non tengono quando piove, infiltrazioni dall'attacco delle lande ecc.) altrimenti non risolvi un granché.

Una stufetta è cosa molto diversa da un deumidificatore...
(20-03-2017 19:57)Francesco Ha scritto: [ -> ]a parte il solito sistema di fare una copertura poi mettere le lampade o il deumidificatore ecc. ho scoperto in rete l'HotVac che è un macchinario che, attraverso dei cerottoni riscaldati, mette in sottovuoto pezzi di carena e un po' alla volta assorbe umidità in tempi molto più brevi dei sistemi tradizionali.
Qualcuno ne ha sentito parlare o lo ha usato?
In Italia lo commercializzava la Doricamarine, ho cercato di contattarli ma credo che abbiano chiuso.
Mi sembra strano che, se era un sistema valido, non si sia diffuso e nessuno lo commercializzi in Italia.

Gentile Signor Francesco,
la Doricamarine non ha mai smesso di commercializzare il sistema Hotvac in Italia, come può vedere sul mio sito http://www.doricamarine.it. Nel caso le interessi avere più informazioni a riguardo mi contatti pure, al 328 3093186 o per email all'indirizzo g.pozzesi@doricamarine.it.
Buona serata. Gianni Pozzesi
la ringrazio ma come vede il post è del 2017.
Adesso ho risolto ma a suo tempo ricordo che vi cercai molto; sinceramente adesso non ricordo bene come è successo che non abbia trovato il vostro sito
Francesco
URL di riferimento