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Versione completa: Bicchierino spezzato.
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Mai prestare la barca 47
I geni a cui ho prestato la mia deriva, una Roga Estel una barchetta spagnola molto simile al Laser, la tenevano sulla spiaggia e per non faticare troppo lasciavano l'albero inserito nella scassa e per calzare la vela (l'armo è lo stesso del Laser) inclinavano lo scafo di lato fino a portare l'albero a toccare la sabbia sottoponendo il bicchierino ad uno sforzo per cui non era progettato.
Dagli e dagli il bicchierino si è spezzato a circa due terzi dell'altezza...
Ho bisogno di consigli per ripararlo, grazie in anticipo a chiunque mi darà il suo parere!
Forse una foto potrebbe aiutare, soprattutto quelli che non conoscono quella barca, ma magari potrebbero avere un'idea buona per la riparazione.
In effetti non ho fornito abbastanza informazioni, domani provvederò a fotografare il danno e a descriverlo con più dettagli.
Per ora allego un paio di immagini della barca trovate in rete, la mia è uguale in tutto e per tutto.
Stamane ho fatto due foto dall'esterno e due dall'interno;
di fuori si vede la frattura e che il cilindro del bicchierino si è disassato, mentre di dentro si vede una specie di disastro.
I colpevoli hanno tentato una riparazione volante in spiaggia mediante un kit di vetroresina peggiorando ulteriormente le cose oltre che macchiando la coperta di resina...
A questo punto, ammesso sia possibile una riparazione, mi chiedo se togliere quell'inutile pezza di vetroresina con un flessibile con spazzola d'acciaio e poi tentare di rimettere il cilindro in asse per poi fare una riparazione a regola d'arti a più strati oppure se non sia il caso di segare via quasi tutto il bicchierino e ricostruirlo dall'interno uno strato la volta utilizzando un tubo che faccia da controstampo.
Sono abbastanza sconfortato Smiley26
Capisco che nessuno risponda, è un vero disastro.
Comunque penso di fare così: Taglio il bicchierino dall'interno e pulisco tutto poi inserisco un tubo di alluminio o pvc da 66 e sempre dall'interno lo spennello con un distaccante e passo una mano di gelcoat a pennello.
Asciugato il tutto sempre dall'interno stendo 3 o 4 strati di vetroresina e rimuovo il tubo che ho usato come controstampo.
L'unica altra soluzione che mi viene in mente è tagliare ugualmente il bicchierino dall'interno e, invece di ricostruirlo in vtr, fissare in qualche modo sulla chiglia una scassa metallica tipo quelle dell'Optimist ma non saprei come impermeabilizzare il tutto.
Qualche parere?
Presta attenzione all'attacco del bicchierino sia in coperta che all'opera viva. SUll'opera viva dovrebbe esserci (se è come il laser) una specie di incastro. Fai in modo che funzioni anche con il tubo nuovo.
PS all'interno i laser hanno un supprto metallico per evitare l'usura.
Certo che è un bel lavoro.

PS il bicchierino si rompe quando sforza con l'albero inserito solo in parte.

Comunque un lavoraccio...
Ah... all'interno deve essere a gelcoat altrimenti si consuma in fretta con l'attrito dell'albero.
Io pensavo, ma forse sbaglio, di segare solo il segmento danneggiato lasciando due tronconi di qualche centimetro su cui risaldare gli strati di vtr; rimuovere tutto per poi ricostruire ancorando alla chiglia ed alla coperta è al di sopra delle mie possibilità di riparatore e impossibile per chiunque lavorando dal foro del gavone di coperta che è di soli 17 cm, bisognerebbe tagliare via parecchia superficie per poi applicare uno sportello stagno ma si complica tutto di brutto.
Prima di iniziare vorrei fare un altro tentativo però: vorrei, ammesso che lo trovi, inserire nel bicchierino un tubo del diametro del foro (66 mm) di rame o alluminio e vedere se nel poco spazio rimasto l'albero gira a costo di assottigliare gli anelli in teflon. Se funziona silicono tutto e va bene così ma esistono tubi di quel diametro?
Per fare un bel lavoro, io toglierei il vecchio tubo spezzato e ne metterei uno nuovo. Dovresti trovare un tubo adatto dal diametro interno giusto, tipo albero windsuf, misurando il diametro del tuo albero.
Il problema, più che altro, è lo spazio ristretto per lavorare all'interno.
Il diametro del foro è di 66 mm, quello dell'albero è di 57 che, con gli anelli in teflon, arriva a 63.
Io ho lo stesso problema con un byte, bicchierino sfondato, o per spiegarmi meglio si può dire che è fratturato proprio alla base, se ficco la mano da fuori e faccio leva col braccio il bicchierino si muove e sento il gradino della frattura con le dita. Il peggio è che non ho un foro d'ispezione, quindi devo farne uno e resinare alla cieca infilando un braccio dentro. Il tuo caso mi smbra simile, però (ormai avrai già risolto) io non eliminerei il vecchio bicchierino, piuttosto aggiungerei un paio di giri di mat con epossidica attraverso il foro d'ispezione fascettando bene sul fondo e sulla coperta.
Tu come hai risolto?
Dalle foto 1 e 2 si vedono scollamenti in alto e a metà, non so in fondo.
gli sforzi sono grandi, se non dai un buon appoggio in coperta e sotto la base è facile che si rompa nuovamente. Se trovi un tubo per fare da guida
è più facile, ma non va bene di plastica o rame, la resina ci attacca poco.
si vendono in vtr o alluminio (da scartavetrare).
se no procurati del tessuto e rinforza bene con quello, che è
più rigido del mat. La schifezza fatta dai tuoi ...amici toglila pure.53
L'estelle ha qui due o tre estimatori e qualche troll, ma è parecchio che
non si vedonoSmiley64
Il tubo di polietilene est. 75 int. 66 è una misura commerciale e si trova facilmente.
Tagli il meno che puoi di quello storto che resta e presenti in asse il tubo di poliestere.
Infili nella scassa un tubo/bastone (o lo stesso albero) fasciati di plastica, così non resini anche quelli, che facciano da guida per tenere tutto in asse.
Nella distribuzione degli sforzi, la parte resinata alla coperta e la parte resinata alla chiglia (i bicchieri) sono quelle che tengono lo sforzo, il tubo restante è solo per tenere in asse il tutto.
Gratti quel che si può per irruvidire la zona di resinatura.
Con la mano guantata tieni una striscia di tessuto già ben impregnato di resina e ce la avvolgi intorno.
Anche col buco piccolo la manovra dovrebbe riuscire.
Se proprio vuoi, finito quello descritto sopra, tagli a metà due spezzoni di tubo del diametro interno uguale al diametro esterno della mappazza risultato della prima resinatura, li accosti riempiti di epossidico e li stringi con due fascette, tirando bene.
A stucco secco, volendo, ci fai un'altra fasciatura come la prima.
E' un lavoro da orologiaio, ma può funzionare.

"La barca, la moglie e il rasoio non si imprestano mai" ... non è mia, l'ha detta qualcuno e non ricordo chi.
@oudeis Qualcuno mi ha chiamato ? E' da un po' che non mi faccio viva e quest'inverno non sono riuscita ad uscire prima del 25 aprile, data in cui ho inaugurato la nuova stagione. Thumbsupsmileyanim
@Alessandro Mastroianni Finalmente un estelliano !!Smiley34Smiley34Smiley34Smiley34
Mi dicono che l'estel ha alcuni punti critici tra cui proprio il bicchierino. D'altronde se è una barca fuori produzione FORSE ci sarà pure un motivo. Dalle mie parti le rotture di albero e della coperta (zona tuga) sono all'ordine del giorno, forse anche perchè gli estel che gravitano sono tutti degli anni 70.222222
Gran bella barca comunque secondo me!!!
Mi spiace ma io per le riparazioni mi affido ad amici più esperti...resta a me solo la piccola manutenzione e quest'anno scarteggiata e bicomponente sulla deriva e timone in legno...
Albero normale con vela regolare ?
Bentornata! Siamo un po' scarsi a ragazze di carattere ed era un peccato non sentirti più.Smiley34
L'estelle ha scontato la potenza commerciale altrui, ma non era male per l'epoca, anche se poi il cantiere ha subito vicissitudini amare.
@ Alessandro:
Sulla riparazione vedi Dapnia, è un lavoro scomodo ma non impossibile. Raspa via l'appiccico da spiaggia e rifazzoletta meglio.
Se proprio ti sembrasse debole puoi farci due triangoli di legno per distribuire l'appoggio.
Posso chiedere: Sei di S.Giorgio a Liri?
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