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Versione completa: Consiglio riduzione vele
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Un consiglio da quelli bravi. Quando il vento supera 20Kn dò una mano di terzaroli perché la barca diventa incredibilmente orziera sotto raffica, oltre che molto inclinata. Quando è opportuno ridurre anche il genoa ? In parallelo alla prima mano oppure....quando ? Grazzzzie !
20 nodi apparenti o reali? Andatura?
Di bolina si riduce prima a prua la quale diventa più leggera e il Centro Velico si sposta più a prua, meno orziera.
In genere le barche normali con 18 di app. riducono a prua, sono costrette con tutto l'equipaggio in falchetta se non c'è l'equipaggio anche prima.
La vela è un'oppppppinione.-
il comportamento orziero dipendo quasi esclusivamente dallo sbandamento.
comunque concordo con @bullo, si riduce prima a prua, anche perche di solito le barche con grandi genoa.. hanno piccole rande e prenderci la mano cambia un nulla.
per quale sia l' intensita giusta.. si capisce subito che Bullo con gli scogli da crociera ha poca esperienza.
L'unica barca che ho avuto per 4 anni, Oceanis 430, che poteva tener su tutto oltre i 18 di app. , aveva poca vela, loro dicevano 90 mq. ma mi risultavano 85 mq. disloc. 9 ton. scafo 12,65 x 4,22 .
Sbandava pochissimo e scarocciava niente.
La usavo per charter e noleggio, mi sono convinto che BRiand sia il migliore.
Il fatto che i miei nodi sulla velocità del vento sono differenti dai Vostri.
La vela è un'oppppppinione.-
penso che molto dipenda dal materiale delle vele, dal taglio e dalle capacita di regolazione. in regata fino a 25 nodi di reale si tiene su tutto, piu o meno con tutte le barche. certo se devi fare una bolina larga sei un po a disagio ma.. basta indersi, andatura, velocita reale del vento e qualita degli indiani, il resto so opppinioni.
altro che indiani... ci vuole una intera tribù di selvaggi ben pasciuti con 25 nodi

comunque guido, la mia principiantesca impressione é che all'aumentare del vento non é più la barca che porta te ma tu (e la tua tribù) che porti la barca, perciò diventa importante conoscerla, conoscersi, fare esperienza


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Ai miei tempi in regata tenevi su tutto ma I genova li cambiavi. Certi leggeri oltre I 10 di reale li potevi buttar via dopo
Ricordo che la vela è equilibrio, la barca deve andar da sola, il timone non dovrebbe servire che a piccole correzioni. Ciò implica conoscere il piano velico e il comportamento dello scafo, ogni singolo esemplare è diverso. Centratura corretta a parte, se hai un gran genoa e una piccola randa dovrai agire prima a prua, se invece hai il contrario... Se la barca sbanda troppo sarà dura da tenere in rotta, scarroccia e cammina poco...
Ma queste sono indicazioni di base, devi far miglia per entrare in sintonia con la tua, conoscer i difetti delle tue vele. BV!
25 di reale 30 di app. non ho mai avuto il piacere di navigare con barche che abbiano questa stabilità, forse ora ci sono una volta sicuramente no.
Però ripeto la velocità del vento è un'opppppppinione.-
Con la mia, 13m, 11ton a pieno carico, 2,40m di pescaggio con pinna in piombo antimonio di 5ton, arrivo a 15kn di apparente. Poi devo ridurre genoa. Se rinforza ridurre ancora e terzarolare.
Falchetta in acqua e, pur essendo una barca molto equilibrata e leggera al timone (e che non parte in straorza), si sente che non è l'andatura ottimale se non tolgo un po' di tela.
Per bullo...forse ho capito male.... se riduci a prua, di bolina, il centro velico si sposta a poppa.... la barca diventa, quindi PIU orziera....o sbaglio?
angelo2 sarebbe vero se la barca fosse (e rimanesse) sempre con lo stesso sbandamento, ma così non è. Il punto di applicazione della forza del vento (centro velico) è molto lontano dal centro di deriva, perchè è spostato all'esterno e quello che conta è il momento di applicazione della forza. E la barca più sbanda, più tende all'orza.
Tieni anche presente che con i genoa a grande sovrapposizione, una grande superficie velica è molto arretrata, quindi quando riduci il genoa il centro velico si sposta a prua.
Forse con le barche con fiocco molto piccolo (ad es. gli autoviranti), ben davanti all'albero e grande randa il discorso potrebbe essere diverso ma bisognerebbe sapere la posizione della deriva.
Fermo restando che per il discorso leve rende più orziero uno spostamento del centro velico sottovento (sbandamento) che prua-poppa, è errore comune pensare che diminuendo la sovrapposizione del fiocco aumenti la tendenza all'orza, probabilmente dovuto alla semplificazione in sede di corsi di vela che la randa fa orzare e il fiocco poggiare, quindi meno fiocco = meno poggiero. In realtà se consideri che il centro velico è dato dalla somma dei centri velici delle singole vele, capisci che essendo il centro velico del fiocco più a prua di quello del Genoa anche il centro velico dell'insieme delle di vele si sposta a prua diminuendo la sovrapposizione di quella di prua.


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(16-06-2017 17:48)shein Ha scritto: [ -> ][...] In realtà se consideri che il centro velico è dato dalla somma dei centri velici delle singole vele, capisci che essendo il centro velico del fiocco più a prua di quello del Genoa anche il centro velico dell'insieme delle di vele si sposta a prua diminuendo la sovrapposizione di quella di prua.


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Non è detto... è certamente vero che riducendo il genoa sposti il suo centro velico più a prua, aumentando il braccio di leva, ma contemporaneamente però diminuisci la forza applicata, quindi l'effetto è dato dalla combinazione delle due azioni; in pratica la variazione del momento applicato dipende da quale dei due effetti prevale.

BV,
Casper
La riduzione di tela è un'opppppinione
Ne ho parlato qualche giorno fa anche con il mio velaio che conferma la estrema differenza di gestione fra barche e vele diverse e talvolta la imprevedibilità delle azioni poste in essere.
Lasciamo da parte la teoria e veniamo alla cruda pratica.
Il mio Oceanis 381, genoa circa 150%, randa avvolgibile, di bolina ovviamente.
Fino a 15 nodi (reale) tutto bene, quando il vento sale anche di poco il timone diventa duro e devo portarlo in poggia, troppo.
Provato diverse soluzioni ma l'unica utile è ridurre prima la randa (circa due/tre giri), la barca si equilibra e il timone ridiventa gestibile.
Attorno ai 18/20 qualche altro giro di avvolgiranda e questa volta riduzione di genoa.
Non sono un teorico, ma come diceva Sikorski (elicotteri) "il calabrone per sua forma, peso, potenza non può volare ma il calabrone non lo sa e vola lo stesso".
La riduzione non sarà conforme ai principi di aerodinamica ma il risultato mi basta.
Inoltre la randa, avvolgibile o no, è più ostica da ridurre di un genoa avvolgibile e prima la si riduce e meglio è, prima che sia tardi.
(16-06-2017 17:06)angelo2 Ha scritto: [ -> ]Per bullo...forse ho capito male.... se riduci a prua, di bolina, il centro velico si sposta a poppa.... la barca diventa, quindi PIU orziera....o sbaglio?
no,se riduci a prua il centro velico si sposta a prua e la barca diventa meno orziera...quando senti il timone leggero quasi che lo puoi lasciare hai la condizione ottimale
che bel forum.... vi leggo con molta attenzione....
la prossima volta provo.....se c'è un vento giusto, riduco genoa e vedo la ruota che cosa fa!! teoria o pratica?? comunque grazie
Zk... 25 di reale e tieni su tutto.. Con la Moby sicuro?
25 km/h ?
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