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Versione completa: Quando ridurre la randa... non la solita domanda
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Almeno spero ..
La mia barchetta fino a 17-18 nodi di vento apparente riesco a tenere di bolina tutta la randa , ma scarrellando e lascandola molto...comunque la barca con quel fnto va veloce intorno a 7 knt ..

superati i 18 nodi devo ridurre in quanto la randa troppo lascata inizia a vibrare non so se mi spiego .. quindi nell'ultima navigazione dcido di ridurre e prendere una mano , manovra eseuita bene senza problemi ..
La barca pur con una mano e complice il vento che diventato 20-24knt di apparente filava via bene dempre intorno a 7knt ..
La domanda è :
Quando conviene ridurre la randa invece di lascare e sacarellare?
pensando alla velocità e sicurezza..
spero di non aver fatto una domanda stupida...
Ti do la solita risposta: la prima volta che ti viene il pensiero di farlo.
Il quando, se stai attento, te lo dicono la barca, l'andatura, la vela di prua, lo stato delle vele, lo stato del mare, la destrezza tua e di chi hai a bordo, eccetera eccetera.
Anche io prendo la prima mano intorno ai 18.
non ho trasto randa e quindi per appiattire balumina di bolina cazzo molto il vang. Quando voglio far svergolare la randa, ultima regolazione per restare a tutta tela prima di prendere una mano, lasco vang.
Quando, pur poggiando maledettamente, la barca va all'orza, nel mio caso molto dolcemente, non ho più scelta, devo prendere una mano....e siamo intorno ai 18
Direi che dipende anche dal fatto se sei in crociera magari con equipaggio ridotto (e qui sarei daccordo di ridurla non appena si ha la sensazione di essere troppo invelati) in modo di evitare che un eventuale aumento di vento ci colga troppo sovra invelati e con un equipaggio non all'altezza .
Se si é in regata prima si smagrisce tutto il possibile , si cambia eventualmente in genere la vela di prua fino ad avere la più piccola e magra possibile e da lì si ragiona sulla randa.
In genere con barche da regata parliamo di oltre i 25 kn prima di ridurre, andrebbero però valutate le velocità in entrambi i casi per valutare l'esatto momento per ridurre .
la domanda invita a dare una risposta piu evoluta del solito.
gli aspetti da valutare sono due:
strategia
prestazione

l' aspetto strategico riguarda il tempo:
cosa farai tra qualche minuto:
magari giri una boa, o poggi su un capo, o.. sai che se prendi una mano metti in allarme l' "equipaggio", ci sono veramente tante regolazioni propedeutiche alla presa di terzaroli, direi che quasi tutte le barche di bolina stretta riescono ad arrivare vicine ai 30 nodi di reale, a quel punto c'e' sempre da capire se convenga ammainare piuttosto che prendere la mano.

l' aspetto prestazione per chi fa crociera viene spesso ignorato, mi piace che tu associ prestazione e sicurezza, e mi piacerebbe entrare nel vivo del problema.
una vela che fileggia non collabora alla spinta, anzi genera una vorticita che fa da freno.
entrando nel vivo di questo concetto l' andatura conta parecchio.
l' aria e' un fluido viscoso, la randa modifica in modo importante l' angolo di attacco del vento sulla vela di prua, questo di bolina e' quasi l' unico contributo che da, e' un contributo importante, rivolto oltre che alla velocita, all angolo dell' andatura.
quando la balumina della randa nonostante le regolazioni non porta piu il suo contributo diventa negativo, la barca rallenta e il genova vede un apparente piu da prua. e' questo il momento della scelta.
se arrivi a quel punto di bolina stretta, con paterazzo, cunningham, base e svergolamento al massimo la prima mano sara inefficiente (questo lo do come parametro di riferimento, se con la prima mano risolvi i problemi di sbandamento.. vuol dire che ti devi migliorare nelle regolazioni) tuttavia questo modo da sparaboe puo non essere giusto se l' andatura e' piu poggiata della massima, la bolina larga e' una brutta bestia, ci vuole la mano anche con vento di intensita minore dei 18 che in molti vedono come "tagliola".

in generale se riesci a vedere la randa come "convogliatore" del vento sul genova, diventa evidente che quando il vento rinforza e' piu efficace il cambio della vela di prua, col rulla questa modalita non funziona per problemi di profilo, funzionerebbe avvolgere tutto e avere un solent su un altro strallo... ovvero armare alla partenza in base alle previsioni una vela di prua piu piccola o scavata in alto.

per tonare al problema iniziale, quando cioe i gradi contano val bene la presa della seconda (ovvero della mano detta "oceanica") che ti consente di mantenere se non addirittura di migliorare l' angolo al vento. io in generale armo solo le borose della seconda, (anzi la prima tendo proprio a non farla mettere al velaio).

ci si ritrova cosi alla valutazione dell' onda.
l' onda secondo me conta molto nella scelta, un onda importante richiede vele molto drizzate per spostare il grasso in avanti e renderle meno sensibili alle variazioni di rotta che si fanno nel prendere l' onda, la potenza diventa importante, una barca sottoinvelata soffre e si pianta, ad averci un randista tosto io ci penserei parecchio prima di prendere la mano se non c'e' burrasca, questo di da la potenza per accelerare, se il randista e' stanco.. la mano ti tocca.

senza onda, meglio drizze piu lasche, si stringe di piu e si sbanda meno.

penso che, come introduzione puo bastare, e' volutamente un po in polemica con il normale senso della "mano" che i velisti "oceanici" considerano un dato legato solo all' intensita del vento.

il danno a tenere su troppa tela e' solo il rischio di qualche straorza per distrazione o pilota mal regolato, o di andare troppo al vento un decimino piu lenti, quando si prendono le mani le sollecitazioni sull' attrezzatura aumentano anche di molto, e' un aspetto poco considerato ma specie con la drammaticamente famosa terza le possibilita statistiche di tirare giu il palo diventano molto alte.

in soldoni.. la mano si prende per andare piu forte quando si ha davanti un lungo bordo specie se di bolina larga, specie se al timone c'e' un pilota automatico, potendo scegliere prima si scalano i fiocchi.
(21-08-2017 09:13)Tonyst Ha scritto: [ -> ]Anche io prendo la prima mano intorno ai 18.
non ho trasto randa e quindi per appiattire balumina di bolina pifferino molto il vang

Più volte è stato detto che con alberi rigidi questa manovra ti porta ad un effetto contrario, quindi se vuoi appiattire la vela svergola subito lascando scotta e vang (che di bolina non dovrebbe essere cazzato).
ciao
(21-08-2017 10:58)einstein Ha scritto: [ -> ]
(21-08-2017 09:13)Tonyst Ha scritto: [ -> ]Anche io prendo la prima mano intorno ai 18.
non ho trasto randa e quindi per appiattire balumina di bolina pifferino molto il vang

Più volte è stato detto che con alberi rigidi questa manovra ti porta ad un effetto contrario, quindi se vuoi appiattire la vela svergola subito lascando scotta e vang (che di bolina non dovrebbe essere cazzato).
ciao
Sulla mia barca non ho trasto randa.
tendo sempre a non cazzare molto la scotta randa e a far correre così la barca. ne consegue un angolo di bolina larghina, diciamo > 50°.
se oltre a lascare scotta mollo pure il vang il boma va verso l'alto e la mia vela diventa una mutanda. Dici comunque di provare a mollare vang ?
Volevo farti notare che se tu cazzi molto il vang con alberi rigidi, è come se cazzassi molto la scotta, col risultato di spostare il grasso verso la balumina, quindi rendendo la vela più potente e non appiattendola come si usa fare con alberi flessibili.
Corretto è invece in mancanza di trasto fare uso del vang sheeting per un corretto svergolamento e angolo di incidenza.
ciao
Discorso complicato e controverso.
Cominciamo a separare le barche attrezzate da quelle semplici, cioè la maggior
parte dei plasticoni da crociera. I quali con la scusa di non avere manovre difficili
viaggiano sempre faticosamente.
Ai tempi felici del frazionato potevo dare alle vele
la forma che volevo, tira, molla, tre metri di trasto ecc: ogni errore lo pagavo salato22
Con il palo rigido e senza altro che scotta e vang c'è poco da inventarsi, una volta che
il vento ti sbanda troppo o molli o riduci. Sono allergico alle vele che frustano (e si stracciano)
Però però, un uso attento di vang e scotta può ottenere lo stesso effetto di un bel trasto:
voglio la vela piatta e un po' aperta? vang cazzato e scotta lasca.
voglio svergolare in alto? mollo vang quanto basta e lavoro di scotta.
Provare, ogni caso a sè il risultato non è univoco e sempre una oooooooopppinione!
Anche scafo e appendici entrano in gioco, bulbi corti richiedono
poco sbandamento per non scarrocciare, al vmg e non ai mq di tela bisogna dar fede91
(21-08-2017 10:51)ZK Ha scritto: [ -> ]la domanda invita a dare una risposta piu evoluta del solito.
gli aspetti da valutare sono due:
strategia
prestazione

hai centrato in pieno lo spirito della domanda..
noi croceristi comunque non disdegnamo di arrivare 30 minuti prima ...
non dobbiamo andare troppo sbandati ..

io con il mio Hanse342 ho un piccolo fiocco e una randa importante chiaramente lascando la randa raddrizzo la barca in maniera efficace , di ridurre il fiocco non mi è mai nata l'esigenza..

riflettevo quei 30 secondi prima di decidere se prendere una mano , che stavo viaggiando di bolina con una randa esageratamente lascata .. probabilmente avessi preso una mano prima e navigando più cazzato avrei avauto la stessa velocità ed un angolo migliore..da qui la domanda prendere una mano è segno di viltà e debolezza 53o può essere una tattica valida ovviamente con vento sul filo di prenderla o non prenderla...
sul 470 c'è la regola empirica che quando non riesci a tenere il boma in barca (ovvero: laschi ed esce oltre lo spigolo dello specchio poppa, visto da poppa) allora è ora di cambiare la regolazione per il range di vento superiore.
magari esiste una regoletta simile, quando succede un "tal evento" (lo stesso boma fuori dalla barca per esempio) è ora di ridurre.
(21-08-2017 12:11)Scetti Ha scritto: [ -> ]
(21-08-2017 10:51)ZK Ha scritto: [ -> ]la domanda invita a dare una risposta piu evoluta del solito.
gli aspetti da valutare sono due:
strategia
prestazione

hai centrato in pieno lo spirito della domanda..
noi croceristi comunque non disdegnamo di arrivare 30 minuti prima ...
non dobbiamo andare troppo sbandati ..

io con il mio Hanse342 ho un piccolo fiocco e una randa importante chiaramente lascando la randa raddrizzo la barca in maniera efficace , di ridurre il fiocco non mi è mai nata l'esigenza..

riflettevo quei 30 secondi prima di decidere se prendere una mano , che stavo viaggiando di bolina con una randa esageratamente lascata .. probabilmente avessi preso una mano prima e navigando più cazzato avrei avauto la stessa velocità ed un angolo migliore..da qui la domanda prendere una mano è segno di viltà e debolezza 53o può essere una tattica valida ovviamente con vento sul filo di prenderla o non prenderla...

la vilta in barca a vela e' non uscire per paura del mare.
sono pochi i crocieristi che capiscono che il mezzo nodo in piu non e' solo un piacere ma e' sicurezza, una finestra meteo piu ridotta e una manovrabilita di molto superiore.
perche non prenderla, se, come e quando ti va, penso che le differenze sui tempi di percorrenza per come ne parli, siano minimaliste, molto dipende dal materiale della vela, dalla possibilita di appiattirla e di piu.. da come questo fa sentire a suo agio l' equipaggio, in fondo tu sei il comandante, ma l' ammiraglio che porti in vacanza conta piu di tutto il resto, specie se.. la differenza puo essere tra continuare a portartelo o vendere.
Mentre la "regoletta" di ADL può essere una valida condizione di partenza per decidere quando ridurre?
io navidavo con un bel pezzo di boma fuori... probabilmente con la regola ADL avrei ridotto intorno a 15knt..
poi vele in dracon di 12 anni non contribuiscono.... abbastanza (molto) smutandate difficili da appiattire...
Scetti, senti a me...
Usualmente il crocierista crociera con la signora.
Te lo dice lei quando è il momento di ridurre la randa...
Infallibile.
A me, da quando ha imparato che la barca deve essere portata piatta come una deriva non dice più che è sbandata... ma che non cammina!!!!!!!!!!!! 53
a me sembra che sia la solita domanda alla quale è stata data giustamente la solita risposta.

e mo chiedi quando bisogna togliere le mani, ma non fare la solita domanda

Smiley34Smiley34Smiley34

e la risposta sarà sempre la stessa

quando pensi che sia il caso di dare una mano, dalla subito
quando pensi che sia il caso di togliere una mano, aspetta mezz'ora
no mckewoy , la domanda è più tecnica.
quando è convenente (se vi è vantaggio) a prendere una mano e cazzare la randa rispetto ad avere randa piena e molto lascata .
La moglie non centra ora .. per ora almeno...
(21-08-2017 16:14)Scetti Ha scritto: [ -> ]no mckewoy , la domanda è più tecnica.
quando è convenente (se vi è vantaggio) a prendere una mano e cazzare la randa rispetto ad avere randa piena e molto lascata .
La moglie non centra ora .. per ora almeno...

bella, io non sono un regatante ma il vento è uguale per tutti.

allora te ne dico un'altra che è più tecnica e meno di sicurezza per la barca e per l'equipaggio.

se stai su quella andatura significa che quella è la tua rotta.

lascare e poggiare ti fanno aumentare la velocità ma ti portano a scadere


orza, orza, strigni il vento che a poggiar c'è sempre tempo

e questo vale sui rinforzi ma anche semplicemente sulle raffiche perchè significa "prendere il sopravvento".

e poi magari il vento fa un salto che favorisce quello che aveva poggiato Smiley57Smiley57Smiley57
bravo , siamo sulla rotta che voglio fare , di bolina , aumenta il vento io lasco .. lasco ancora ancora un po .. ok barca in assetto randa che un pochino sbatacchia boma un po fuori dalla barca velocità buona ..
decido di ridurre la randa , prendo una mano , cazzo la randa , non sbatte tengo sempre la mia rotta.. e viaggio in modo maggiormente confortevole e alla stessa velocità...
da qui la domanda se avessi ridotto la randa prima che quest'ultima gridasse vendetta , probabilmente non avrei perso mai niente in velocità, quindi tolta la pigrizia di prendere o meno una mano , mi chiedevo se pottesse essere utile prenderla anticipatamente e viaggiare più cazzati in assetto canonico da bolina...senza perdere velocita ne angolo o addirittura viaggianto con una mano addirittura andare più veloci.. sempre con venti intorno a 16-20knt
tutta questa considerazione senza avere la falchetta in acqua ... o tanto angolo di timone alla poggia..
ma se non si parla della barca e del mare dove naviga che senso ha parlare della sola randa?
é rigida alla tela o no?
é leggera o pesante?
ha volumi immersi da camper marinizzato o é una lama?
c'è onda o mare piatto?
ecc ecc

per dire che se la sensazione della moglie é quella di una barca che vuole meno tela in quel momento, la valutazione multiparametrica che la moglie ha fatto é sicuramente più affidabile del consiglio dell'ADV

ciao


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E allora io faccio la mia domanda...sn ormai 2 anni che ho il mio plasticone Bavaria Farr 40. Il siatema scotta randa è sdoppiato. Sulla tuga. Nin c e trasto. Ho letto tanto in merito ma ancora.nn ho capito quello che da più parti è scritto e cioe che qst siatema ( che NON È alla tedesca) possa insieme al vang sheeting sopperire alla mancanza del trasto nelle condizioni subito PRIMA di ridurre. Qualcuno potrebbe cercare di farmi capire meglio il da farsi?

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