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Versione completa: Collegamento strumenti con bus seatalk
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Salve,
Vorrei collegare due strumenti tramite bus seatalk utilizzando un unico cavo per alimentazione e dati come da schema allegato. Desideravo sapere se questa soluzione circuitale è ammissibile o se può creare qualche problema.
Grazie,
Andrea
Nessun problema.
BV!
E' esattamente cio' che prevede la Raymarine per il collegamento degli strumenti, basta usare un cavo di sezione adeguata (neanche tanto grosso visto il basso consumo) del tipo coppia di fili schermata e niente di piu'.

P.S. - bentornato ! sei di nuovo stabilmente qua o riparti "ramingo" ? Fatti sentire.
Io ho usato un cavo di rete ftp e funziona benone.
Ciao
Grazie a tutti per la conferma.

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P.S. - bentornato ! sei di nuovo stabilmente qua o riparti "ramingo" ? Fatti sentire.
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Per il momento sono stanziale... non so quanto durerà, spero almeno fino a tutto ottobre un abbraccio e a presto!
Altro quesito sul bus seatalk.
Vorrei realizzare un telecomando per il pilota automatico ST1000+ così da poter fare piccole correzioni di rotta senza essere obbligato a tornare in pozzetto. Prima di mettere mano a circuti e firmware volevo "vedere" dal vivo un segnale seatalk, mi spiego meglio, se collego l'uscita seatalk di uno strumento Raymarine ( ho a disposizione un tridata) ad un oscilloscopio mi aspetto di vedere un treno di impulsi con ampiezza 0-:-12V... corretto?
In altre parole è corretto ritenere che gli strumenti muniti di Seatalk appena accesi automaticamente iniziano a a trasmettere dati?
Grazie,
Andrea
Qui trovi tutte le informazioni che ti servono :

http://thomasknauf.de/seatalk.htm
(19-09-2017 23:06)Andomast Ha scritto: [ -> ]Altro quesito sul bus seatalk.
Vorrei realizzare un telecomando per il pilota automatico ST1000+ così da poter fare piccole correzioni di rotta senza essere obbligato a tornare in pozzetto. Prima di mettere mano a circuti e firmware volevo "vedere" dal vivo un segnale seatalk, mi spiego meglio, se collego l'uscita seatalk di uno strumento Raymarine ( ho a disposizione un tridata) ad un oscilloscopio mi aspetto di vedere un treno di impulsi con ampiezza 0-:-12V... corretto?
In altre parole è corretto ritenere che gli strumenti muniti di Seatalk appena accesi automaticamente iniziano a a trasmettere dati?
Grazie,
Andrea

rTi posso dire la mia esperienza.
Principalmente per il cavo di collegamento tra gli strumenti in seatalk la Ray Marine mi ha imposto di utilizzare il back bone e le relative ciabatte, non so se funzionano anche con cavi di rete come sostiene l'amico di ADV se fosse ci potrebbe dare le dritte. In tal caso sul plotter compare l'icona dei rispettivi strumenti installati che puoi regolare direttamente con il touch screen del plotter posizionato nella dimette
Ho inteso correttamente la tua richiesta?
(20-09-2017 10:39)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Qui trovi tutte le informazioni che ti servono :

http://thomasknauf.de/seatalk.htm

Grazie IanSolo, mi è già capitato di visionare il tutorial di Thomas Knauf. Il punto è che guardando con l'oscilloscopio il seatalk di un tridata ST 60 e un speed ST50 non vedevo i livelli 0V 12V come descritto nel tutorial. Ero quasi convinto che questi strumenti trasmettessero i dati "on demand" anche se è scritto chiaramente che nella rete seatalk non c'è un master. Questa sera ho verificato il segnale del pilota (che poi è quello che serve er il progettino che vorrei realizzare) ed effettivamente si vedono i livelli corretti che ti aspetti da un segnale seatalk. A questo punto con un level shifter bidirezionale proverò ad istruire il pilota tramite micro. Un telecomando (rigorosamente cinesino) a quattro canali comanderà altrettanti I/O e il gioco è fatto... staremo a vedere.

Grazie MAC222 la tua esperienza mi ha quasi convinto che gli strumenti utilizzati per i test preliminari devono avere qualhe guasto sulla trasmissione dati.
(20-09-2017 21:00)mac222 Ha scritto: [ -> ]
(19-09-2017 23:06)Andomast Ha scritto: [ -> ]Altro quesito sul bus seatalk.
Vorrei realizzare un telecomando per il pilota automatico ST1000+ così da poter fare piccole correzioni di rotta senza essere obbligato a tornare in pozzetto. Prima di mettere mano a circuti e firmware volevo "vedere" dal vivo un segnale seatalk, mi spiego meglio, se collego l'uscita seatalk di uno strumento Raymarine ( ho a disposizione un tridata) ad un oscilloscopio mi aspetto di vedere un treno di impulsi con ampiezza 0-:-12V... corretto?
In altre parole è corretto ritenere che gli strumenti muniti di Seatalk appena accesi automaticamente iniziano a a trasmettere dati?
Grazie,
Andrea

rTi posso dire la mia esperienza.
Principalmente per il cavo di collegamento tra gli strumenti in seatalk la Ray Marine mi ha imposto di utilizzare il back bone e le relative ciabatte, non so se funzionano anche con cavi di rete come sostiene l'amico di ADV se fosse ci potrebbe dare le dritte. In tal caso sul plotter compare l'icona dei rispettivi strumenti installati che puoi regolare direttamente con il touch screen del plotter posizionato nella dimette
Ho inteso correttamente la tua richiesta?

Scusa eh... ma mi stai dando del falso? Se dico che funziona con un cavo FTP, non lo dico per sentito dire, ma perché sulla mia barca ho usato proprio quel cavo visto che ne avevo a disposizione e funziona. Del resto non è che nei cavi raymarine scorra l'oro: quello scorre dal tuo portafoglio al loro conto in banca.
La prova più banale che si fa per sapere se il collegamento è stabilito, come scritto sui manuali del resto, è quella di variare illuminazione da uno strumento, se varia anche negli altri, tutto è ok.
Dritte non ce ne sono molte da dare. Un filo per il 12v (raymarine usa il rosso), un filo per il negativo (Ray usa il nero) ed uno per il seatalk (Ray usa il giallo).
Raymarine ti dirà sempre di usare i loro cavi così come la Volvo ti dirà di usare sempre il suo olio da 17 euro/kg, anche se Volvo di olio non ne ha mai prodotta una goccia.
E pure l'oste non ti dirà mai che il vino fa schifo Big Grin Big Grin
Si chiama marketing
(20-09-2017 22:00)Andomast Ha scritto: [ -> ]
(20-09-2017 10:39)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Qui trovi tutte le informazioni che ti servono :

http://thomasknauf.de/seatalk.htm

Grazie IanSolo, mi è già capitato di visionare il tutorial di Thomas Knauf. Il punto è che guardando con l'oscilloscopio il seatalk di un tridata ST 60 e un speed ST50 non vedevo i livelli 0V 12V come descritto nel tutorial. Ero quasi convinto che questi strumenti trasmettessero i dati "on demand" anche se è scritto chiaramente che nella rete seatalk non c'è un master. Questa sera ho verificato il segnale del pilota (che poi è quello che serve er il progettino che vorrei realizzare) ed effettivamente si vedono i livelli corretti che ti aspetti da un segnale seatalk. A questo punto con un level shifter bidirezionale proverò ad istruire il pilota tramite micro. Un telecomando (rigorosamente cinesino) a quattro canali comanderà altrettanti I/O e il gioco è fatto... staremo a vedere.

Grazie MAC222 la tua esperienza mi ha quasi convinto che gli strumenti utilizzati per i test preliminari devono avere qualhe guasto sulla trasmissione dati.

Ciao Andomast. Io proprio in sti giorni sono appresso al mio autopilota ST2000+ per delle manutenzioni/riparazioni e sto pure montando una schedina RF con 4 relè che banalmente sfrutteranno i contatti NA in parallelo ai tasti. L'idea di sfruttare la rete seatalk però, seppur più difficile da realizzare, mi stava stuzzicando l'appetito... anche se ora sono in ballo e finirò il lavoro come descritto, tanto l'operazione è facilmente reversibile.

Comunque se cerchi "seatalk remote" trovi dei bei progettini, dalla visualizzazione al controllo, anche se dei veri e propri how-to non li ho trovati, anche perché la ricerca era più esplorativa che di ricerca vera e propria.
Nel mio peregrinare però ho trovato sto sito che credo ti possa dare un po' di spunti
http://www.vermontficks.org/pic.htm
I progetti sono in fondo alla pagina.
Fammi sapere se ti sarà tornato utile, la cosa interessa anche me.

Ciao
(20-09-2017 22:00)Andomast Ha scritto: [ -> ]Grazie IanSolo, mi è già capitato di visionare il tutorial di Thomas Knauf. Il punto è che guardando con l'oscilloscopio il seatalk di un tridata ST 60 e un speed ST50 non vedevo i livelli 0V 12V come descritto nel tutorial. Ero quasi convinto che questi strumenti trasmettessero i dati "on demand" anche se è scritto chiaramente che nella rete seatalk non c'è un master. Questa sera ho verificato il segnale del pilota (che poi è quello che serve er il progettino che vorrei realizzare) ed effettivamente si vedono i livelli corretti che ti aspetti da un segnale seatalk. A questo punto con un level shifter bidirezionale proverò ad istruire il pilota tramite micro. Un telecomando (rigorosamente cinesino) a quattro canali comanderà altrettanti I/O e il gioco è fatto... staremo a vedere.

No, i dati sono trasmessi quando disponibili senza master ne' priorita', e' solo gestito il conflitto: il primo che parla ha il controllo del bus e niente di piu' sofisticato.
I livelli sono "quelli che sono" intendendo che l'uscita e' fornita di collettore da un transistore che opera verso un generatore di corrente sul positivo, l'escursione viene quindi limitata dalla soglia del ricevitore e spesso non arriva ai +12V ma e' normale.
All'interno delle (tante) pagine di Thomas Knauf ci sono riferimenti che portano a piu' progetti di controllore gia' realizzati di cui il migliore e' quello indicato da Edolo.

Per vedere bene i segnali ti suggerisco di realizzare la semplice interfaccia che Thomas Knauf suggerisce con la quale sei sicuro (l'ho fatta a suo tempo) di cosa passa per il bus. Anche il breve programmino che fornisce per leggere le stringhe con il PC ha il suo valore, deve pero' essere modificato per presentare su schermo invece che scrivere su file ma e' cosa molto facile.
(20-09-2017 21:00)mac222 Ha scritto: [ -> ]rTi posso dire la mia esperienza.
Principalmente per il cavo di collegamento tra gli strumenti in seatalk la Ray Marine mi ha imposto di utilizzare il back bone e le relative ciabatte, non so se funzionano anche con cavi di rete come sostiene l'amico di ADV se fosse ci potrebbe dare le dritte. In tal caso sul plotter compare l'icona dei rispettivi strumenti installati che puoi regolare direttamente con il touch screen del plotter posizionato nella dimette
Ho inteso correttamente la tua richiesta?

Buono Mac222, non mi fare incaz.... Edolo ?

Probabilmente fra di voi c'è stata incomprensione e forse tu ti riferivi alla nuova serie di strumenti Ray che usa il protocollo Seatolk-Ng (Nmea 2000) e per quello servono cavi black-bone e relative ciabatte.

Però sempre forse, non ti sei accorto che il 3D richiedeva consigli sul collegamento della vecchia serie che invece lavora con il primitivo protocollo Seatolk e basta.

Per quel tipo di strumenti ha ragione Edolo, funzionano anche se li colleghi con il filo di ferro

19
(21-09-2017 12:19)orteip Ha scritto: [ -> ]Buono Mac222, non mi fare incaz.... Edolo ?

Probabilmente fra di voi c'è stata incomprensione e forse tu ti riferivi alla nuova serie di strumenti Ray che usa il protocollo Seatolk-Ng (Nmea 2000) e per quello servono cavi black-bone e relative ciabatte.

Però sempre forse, non ti sei accorto che il 3D richiedeva consigli sul collegamento della vecchia serie che invece lavora con il primitivo protocollo Seatolk e basta.

+1

Citazione:Per quel tipo di strumenti ha ragione Edolo, funzionano anche se li colleghi con il filo di ferro

Beh, è vero che il Seatalk è di bocca buona, ma non esageriamoSmiley2
BV!
Al link sottostante trovi vari progetti che riguardano strumentazione Seatalk tra i quali un telecomando senza fili.

http://berreizeta.blogspot.it/2017/01/se...oller.html

BV, Dino
(21-09-2017 13:29)pepe1395 Ha scritto: [ -> ]
Citazione:Per quel tipo di strumenti ha ragione Edolo, funzionano anche se li colleghi con il filo di ferro

Beh, è vero che il Seatalk è di bocca buona, ma non esageriamoSmiley2
BV!

Acciaio inox ?....
Scusate naturalmente parlavo di strumenti nuovi che nei manuali di installazione vincolano la garanzia non solo all'utilizzo nel montaggio di materiale RM ma addirittura impongono come installatore il tecnico autorizzato RM. Mi spiace che Edolo abbia mal interpretato il mio intervento ma non mi sembra difficile da comprendere.
Personalmente continuo ad osservare le direttive della casa fornitrice almeno fino a quando le garanzie non saranno più applicabili.
poi.... beh.. allora posso andare in ferramenta a recuperare del fil di ferro così risparmio ma avrei bisogno di capire come devono essere collegato.... E QUANTO INTENDEVO DIRE QUANTO PARLAVO DI DRITTE
Osservazione corretta ma se si osserva lo schemino presentato da Andomast si intuisce subito che si tratta di strumenti della serie ST60 oggi non piu' in produzione e quindi certamente fuori garanzia, il problema quindi non si pone e la risposta di Edolo e' appropriata per il quesito posto.
(21-09-2017 21:53)mac222 Ha scritto: [ -> ]Scusate naturalmente parlavo di strumenti nuovi che nei manuali di installazione vincolano la garanzia non solo all'utilizzo nel montaggio di materiale RM ma addirittura impongono come installatore il tecnico autorizzato RM. Mi spiace che Edolo abbia mal interpretato il mio intervento ma non mi sembra difficile da comprendere.
Personalmente continuo ad osservare le direttive della casa fornitrice almeno fino a quando le garanzie non saranno più applicabili.
poi.... beh.. allora posso andare in ferramenta a recuperare del fil di ferro così risparmio ma avrei bisogno di capire come devono essere collegato.... E QUANTO INTENDEVO DIRE QUANTO PARLAVO DI DRITTE

Sono a casa con una bella bronchitina, non mi va nemmeno di perder del tempo con chi usa la benzina per spegnere il fuoco.
(21-09-2017 21:53)mac222 Ha scritto: [ -> ]Scusate naturalmente parlavo di strumenti nuovi che nei manuali di installazione vincolano la garanzia non solo all'utilizzo nel montaggio di materiale RM ma addirittura impongono come installatore il tecnico autorizzato RM. Mi spiace che Edolo abbia mal interpretato il mio intervento ma non mi sembra difficile da comprendere.
Personalmente continuo ad osservare le direttive della casa fornitrice almeno fino a quando le garanzie non saranno più applicabili.
poi.... beh.. allora posso andare in ferramenta a recuperare del fil di ferro così risparmio ma avrei bisogno di capire come devono essere collegato.... E QUANTO INTENDEVO DIRE QUANTO PARLAVO DI DRITTE

Mac222.... hai sbagliato e continui a sbagliare.

Primo, ti sei infilato in un discorso che non ti riguarda senza comprendere che si parla di un certo tipo di strumenti e tu invece ne hai un'altro e poco importa che sia della stessa marca ma, visto i protocolli diversi è come parlare di strumenti di due marche diverse.

Secondo, ti hanno fatto notare in modo cortese differenza e tu invece continui ad insistere sulla modalità di collegamento continuando a non comprendere che i tuoi strumenti hanno una modalità completamente diversa da quella in cui si parla nel 3D.

Terzo ed ultimo, invece di fare tesoro di quanto avresti potuto apprendere e poi approfondire, rispondi in modo arrogante puntualizzando sulla richiesta di eventuali dritte.

A questo punto, visto che (purtroppo) ancora non hai compreso, sperando di riuscire a chiarirti le idee, anche se sono già semplici di loro comunque io provo a spiegarti le cose in modo molto più elementare come ho fatto a mio figlio di 10 anni che ha compreso.

Gli strumenti Raymarine della nuova generazione parlano una lingua molto complessa (Seatalk-NG), facciamo l'esempio che parlino aramaico.
Gli strumenti Raymarine vecchia serie parlano invece una lingua molto semplice (Seatalk senza NG) facciamo l'esempio che parlino Italiano.

Bene, dato che i tuoi strumenti parlano una LINGUA PARTICOLARE, ANCHE QUANDO LA GARANZIA E' SCADUTA, DOVRAI SEMPRE CONTINUARE A COLLEGARLI FRA LORO CON APPOSITI CAVI BLACK-BONE E CIABATTINE CHE HANNO 6 FILI E PER LORO NON C'E' ALTRO MODO DI COLLEGARLI E NON CI SONO DRITTE DA DARE.

Per gli strumenti VECCHIA SERIE che incece parlano una lingua molto più semplice la cosa è diversa. Loro hanno un cavo a 3 fili e siccome anche lo schema originale lo prevedeva, il collegamento veniva fatto con dei fastom piccoli e non solo, ogni strumento aveva un'ingresso ed una uscita.
Dovevi collegare tre strumenti: entravi nel primo e poi, con un semplice cavo a tre fili schermato, da uno andavi all'altro. Addirittura potevi tagliare e giuntare il cavo creando una derivazione e tante altre cose che NON PUOI invece fare con la serie di strumenti nuova.

P.S. Visto che ha palesemente compreso male non solo il titolo del 3D ma tutti gli altri vari post e visto che lo stesso 3D non ti riguarda perchè parla di un tipo di linguaggio mentre tu ne hai un'altro, a me non interessa nulla perchè la cosa fino ad ora non mi tocca ma dato che qui ci sono dei guru in merito ai quali hai dato l'impressione di una certa arroganza, io se fossi al tuo posto qualche scusa gliela porgerei.

Poi fai tu ... Smiley4Smiley4

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