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Versione completa: Epossidica, vinilestere , poliestere: compatibilità e ricostruzione base albero
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Buongiorno a tutti,
premessa: di queste cose ne so poco, cerco di documentarmi nel vasto mare del web...

DOMANDA
da quel che ho capito le barche vecchiotte venivano prodotte con resine poliestere o vinilestere , questo genere di resine non sono compatibili con le attuali epossidiche pertanto qualunque lavoro sullo scafo deve essere fatto con le resine di cui lo scafo è composto, giusto o sbagliato?

come faccio a capire cosa ho davanti? vinilestere? poliestere? sto' mettendo mano alla base dell'albero che si era flessa (problema progettuale, sotto non c'erano rinforzi), mi sono bloccato proprio a causa di questo mio problema con le resine.
l'idea era di ricostruire da zero tutto, nella foto si vede che ho "piallato" tutta la zona creando uno smusso molto largo, poi procederò a incollaggi sovrapposti di fibra e resina...ho però il dubbio su quale resina usare per avere un buon grip.

grazie!
a secco sono tutte compatibili, l'ordine con cui le nomini é proprio l'ordine di qualità adesivitá, resistenza e costo
dalle foto non si capisce moltissimo ma se quella é una struttura in sandwich. cioè vetro legno vetro, devo accertarti di asportare e quindi ricostruire sicuramente tutta la zona distaccata e/o inumidita e anche qualcosa di più, altrimenti l'umidità cammina indietro e rischia di scollarti la riparazione che hai appena fatto

la epossidica val bene i soldi che costa in più, io userei quella, se hai manico, budget limitato o poco interesse nella riparazione puoi usare anche la poliestere


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Ciao Marco, la struttura che vedi in foto è un sandwich ma dentro non c'è legno, ...è tipo una plastica morbida, al tatto assomiglia a quelle spugne verdi che servono per inumidire i fiori , cedevole in quel modo...
ma non è bagnata, anzi: tutto all'interno del sandwich è estremamente asciutto.

il problema è sorto in quanto la base dell'albero appoggia solo parzialmente su un rinforzo, quindi durante il tempo ha ceduto questa sorta di "spugna morbida".

quindi mi confermi che la epossidica ha presa sulla poliestere, giusto?
scusa se sono ridondante: stiamo parlando della base dell'albero e non vorrei far sbagli...son punti delicati...
dovendo fare una riparazione con l'epossidica non puoi che trovare vantaggi , dal tempo di catalisi alla resistenza finale .
senti anche il fornitore di resina per l'eventuale compatibilità , ma credo non ci sia problema , l'importante è che sia tutto super asciutto
non credo di aver mai visto un cocaletta in vita mia, però da quello che vedo c'è del mat e perciò la resina utilizzata era certamente poliestere
mi sembra strano ci sia una schiuma nel sandwich di una barca così vetusta, penso che la balsa dovrebbe farla da padrone, ma tant'è...
non è assolutamente normale che la schiuma si sbricioli così, le schiume di PVC, anche le più leggere, anche le più scarse e antiche hanno una consistenza robusta, che se dovessi grattarla via con un cucchiaio non ci riusciresti assolutamente, riusciresti solo ad ammaccarla con il bordo di codesto cucchiaio, non so se rendo l'idea
quindi trattandosi del piede d'albero, trattando di sandwich, la faccenda si fa un pò complicata
teoricamente dovresti tirare via la schiuma e la fibra esterna intorno alla zona ammalorata fin quando non trovi schiuma sana, andare oltre ancora un po, applicare con la resina epossidica addensata della schiuma nuova o della balsa nel giusto spessore con il sacco del vuoto e quindi laminarci sopra non obbligatoriamente con il vuoto questa volta
praticamente... senti qualcuno esperto in zona che ti consigli fin dove impelagarti, potresti riempire tutto quello scavo che hai fatto di mat e resina poliestere come viene viene, levigare, verniciare e tirare a campare benissimo, io forse farei così per evitare di rifare tutta la coperta per poi accorgermi che...

resto in ascolto di suggerimenti più qualificati, che qui ci sono ADV superesperti di cocaletta
Ciao.
Mi accingero' a fare praticamente la stessa cosa sul mio Brigand 7.50.
Tra i video messi a disposizione da Cecchi ce n'è uno per la riparazione della tuga che fa al caso tuo/nostro. Loro usano pannelli di PVC. ..ci mettero' compensato marino credo.
Buon lavoro e vento!

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si, alla fine farò fare il lavoro ad un cantiere qui nella zona, l'unico di cui mi fido, dato che tutti gli altri alla fine mi han fatto più danni che altro....
in ogni caso la procedura che volevo (e alla fine farò fare) fare è proprio quella descritta da Marco: fare un blocco di vtr alla base, stuccare tutto e andare avanti così.

l'unico mio dubbio era sul tipo di resina da utilizzare in quanto al cantiere mi hanno detto che useranno la vinilestere proprio per via della compatibilità... ma in giro sul web continuo a trovare pareri contrastanti....
Il problema è dove scarica la scassa dell'albero, ci dovrebbe essere un puntello che scarica in chiglia o una o due paratie dove scaricare lo sforzo di compressione dell'albero.
Puoi usare la resina poliestere che costa molto meno, non c'è problema di osmosi in coperta.-
Il tuo problema non è che resina usare, ma come ovviare
alla debolezza della coperta. Se il sandwich ha ceduto si
vede che ha subito o sforzi non previsti o degrado per altri
motivi. Quello che è tassativo se non vuoi ritrovarti tra
un paio di stagioni nelle stesse peste è, come ti hanno già
detto, trovare il modo di sostenere il piede d'albero,
dove si concentrano i maggiori carichi di punta.
Ma se ricordo e non ha subito modifiche la paratia sotto
l'albero c'è ed è abbastanza robustina, al limite puoi
rinforzarla, ma non è la schiuma che deve lavorare.
La compatibilità è una ooppinione...economica26
(11-04-2018 18:57)oudeis Ha scritto: [ -> ]Il tuo problema non è che resina usare, ma come ovviare
alla debolezza della coperta. Se il sandwich ha ceduto si
vede che ha subito o sforzi non previsti o degrado per altri
motivi. Quello che è tassativo se non vuoi ritrovarti tra
un paio di stagioni nelle stesse peste è, come ti hanno già
detto, trovare il modo di sostenere il piede d'albero,
dove si concentrano i maggiori carichi di punta.
Ma se ricordo e non ha subito modifiche la paratia sotto
l'albero c'è ed è abbastanza robustina, al limite puoi
rinforzarla, ma non è la schiuma che deve lavorare.
La compatibilità è una ooppinione...economica26

ricordi bene! infatti la paratia c'è ed è robusta,
il piede d'albero però poggia un pezzo sulla paratia, un pezzo , quello a poppavia, sulla schiuma ed è li che flette.
farò fare una base di vetroresina che rinforzi tutta la zona.
(12-04-2018 11:39)Federico82 Ha scritto: [ -> ]ricordi bene! infatti la paratia c'è ed è robusta,
il piede d'albero però poggia un pezzo sulla paratia, un pezzo , quello a poppavia, sulla schiuma ed è li che flette.
farò fare una base di vetroresina che rinforzi tutta la zona.
Sì, ma se continua ad appoggiare sopra la schiuma perdi tempo e $.
Forse dovresti controllare cosa c'è tra l'appoggio dell'albero e la paratia,
anche se non sono perfettamente allineati potrebbe bastare una tavoletta
ben fissata, o un supporto metallico. Uno strato di vtr potrebbe non essere
abbastanza rigido...forse.
Concordo in toto, verifica che ci sia una continuità di materiali compatti(no schiume) tra base albero e paratia strutturale interna, se non c'è apri ulteriormente la coperta, e resini dentro o compensato o una lastra di alluminio.
Per riempire dove hai rimosso il resto della schiuma puoi usare le schiume di pvc che vedi nei video della cecchi (airex e simili) e poi finisci di resinare.

L'epossidica attacca su tutto, a patto che sia veramente asciutto e pulito, la rugosità (che aumenta la superficie di incollaggio) sarà già sufficiente dopo aver carteggiato e spazzolato.
si, alla fine ho fatto creare un blocco di VTR collegandolo sia alla struttura superiore della paratia che creando un'ulteriore base per scaricare il peso lateralmente....quando cadrà un meteorite sopra la barca, forse la base d'albero sarà l'unica cosa che rimarrà intatta Big Grin
ora va che è una meraviglia, ho notato un netto miglioramento anche di bolina (questo anche grazie alla maggiore tensione applicata alle sartie)
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