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Versione completa: Cambiare di bordo dal gran lasco con una virata
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Prendo spunto da quanto accaduto alla Middle Sea Race relativamente all'UOMO A MARE, con capacità felicemente recuperato. Con un ferito però e abbandono della regata.

Si è parlato anche di tenere o memo su la randa, in quelle condizioni.

Da qui testualmente leggo, dal resoconto del naufrago: abbiamo preferito "strambare con una virata". Per timore appunto della gestione della randa, anche con due mani.

Questo però significa prestarsi al traverso al Mare per due volte.
Rallentando parecchio l'andatura, dunque trovandosi alla mercé dei marosi.

Penso piuttosto (ma forse è davvero difficile) che un'abbattuta in surfata, quando le vele hanno meno pressione, possa essere la manovra più sicura.

Anche perché si parte da un'andatura che si sta tenendo da un po' di tempo. Il timoniere così ha avuto modo di sincronizarsi col rimo delle onde e sapere quando parte e quanto dura mediamente ogni surfata.

Solo a pensare di orzare fino prua al vento, mi vengono i brividi.
Però condivido i timori sulla gestione della randa in una strambata classica.

Per questo sono per il solo fiocco.
con che albero bisogna fare i conti?
si chiama "Granny's gybe"
Credo che tutto nasca per non mandare in crisi la randa, una strambata classica con 30 nodi con randa con 2 mani a mio parere è fattibile, il solo fiocco se vai a spasso si se sei in regata non la vedo come soluzione, ho navigato anche con 40 nodi in 2 con 2 mani alla randa e forse un terzo di fiocco e era una situazione molto equilibrata, molto penso che dipenda dalla barca
Mi sorge una domanda, ma i dubbi riguardo alla gestione della randa durante abbattuta con mare e vento erano rivolti alla salvaguardia dell'attrezzatura piuttosto che al timore di innescare una strambata involontaria nel momento sbagliato e non riuscire a gestirla?
Un equipaggio preparato non dovrebbe avere problemi a fare una strambata atnche con molcto vento, quello che puo' creare grossi problemi credo sia il mare. Se c'e' una bella onda credo sarebbe piu' facile virare che non streambare, pensando, come dice Rob dipende molto dall'armo.
(25-10-2018 07:11)Plasson Ha scritto: [ -> ]Mi sorge una domanda, ma i dubbi riguardo alla gestione della randa durante abbattuta con mare e vento erano rivolti alla salvaguardia dell'attrezzatura piuttosto che al timore di innescare una strambata involontaria nel momento sbagliato e non riuscire a gestirla?

Credo che una sia conseguente all'altra !
La decisione di virare, così ho letto, è scaturita per una miglior e più sicura gestione delle volanti.

Bisogna essere a bordo, conoscere la barca (non come modello ma perchè ci si ha navigato sopra) per capire cosa è meglio fare e perchè in funzione di vento e mare.
Tutto come sempre va contestualizzato.
Navigare con 30 nodi e' un cosa, navigare con 40 e' proprio un' altra.
40 nodi con un fetch che parte dalla Francia ed arriva in Sicilia, cambiano di parecchio lo scenario.
In virata passi da un angolo morto dove le vele non portano, in strambata quest'angolo non c'è.
Con un armo con crocette acquartierate, strambare e spaccare una crocetta tirando giù l'albero in mezzo ad una burrasca e' un rischio da considerare. Se poi l'albero fosse in carbonio, come penso abbia Neo, ci pensi proprio bene prima di metterlo a rischio.
Si citano le volanti come dice kawua75.
A lasco finche sei veloce le pressione sulle vele e ' data dall'apparente, se perdi velocità per un qualsiasi motivo, ti ritrovi tutto il reale sulle vele.
In una regata da 600 miglia, per quanto tirata, ritengo opportuno valutare i rischi prima di fare qualsiasi manovra.
La scelta di virare e' certamente stata ponderata.

Leggendo il resoconto dell'incidente, mi e' sembrato di intuire, forse una incomprensione a bordo, sull'inizio della manovra. E'solo un mia ipotesi. Smiley57
40 nodi 77% di più che 30 nodi; 3x3=9; 4x4=16;
In poppa una decina di nodi in meno e anche di più durante le planate.
La scelata di virare anzichè abbattere? Loro conoscevano la barca.
Giustissima la stima sulla conoscenza della barca, Bullo, ma con le barche di oggi, leggere e molto larghe di poppa, offrire gratis per due volte la fiancata a quel mare che poteva esserci la vedo di gran lunga peggio di una normale strambata. Anche le posacavi stanno dei giorni prua a mare piuttosto che dare la fiancata quando sono in situazioni limite.
io sul mio catamaranello da 75kg e 9,5 metri di albero scuffio solo di poppa. per evitare di scuffiare andando al lasco o in poppa in modalità "salvataggio" metto il boma al centro e navigo con la scotta molto lasca, in pratica randa tutta aperta dal primo terzo a salire. abbatto senza toccare niente e non ho neanche il paterazzo, solo sartiame acquartierato, saranno 20 gradi, che la scotta comunque aiuta a tenere la randa e l'albero su.
domanda da profano: si può fare una abbattuta con il boma al centro e la randa tutta aperta senza spaccare niente?
io onestamente dubito che le volanti e paterazzo siano indispensabili per tenere su tutto in una abbattuta (in una ingavonata si certamente) su un armo acquartierato con boma al centro seppure con tanto vento, ripeto boma al centro ma randa tutta aperta. chiaramente si parla di andatura di conserva senza spinnaker
(25-10-2018 14:51)marcofailla Ha scritto: [ -> ].... si può fare una abbattuta con il boma al centro e la randa tutta aperta senza spaccare niente?
...

l'anno scorso durante il corso ADV con la burrasca abbiamo abbattuto con ben più di 30 nodi reali (Gaia Benello, due mani alla randa e tormentina, no volanti) ed ho verificato che portando la randa al centro non si riesce a rendere verticale la scotta, rimane sempre un certo angolo; quando si cambiano mura il boma spazza per meno di un metro ma da una botta incredibile che non ti immagineresti pensando alla corsa ridotta; è assolutamente necessario che la ferramenta della scotta sia in ordine, eventualmente due grilli in tessile come backup del grillo dei paranchi può essere una buona idea per stare più tranquilli
chiaro, sul cat la scotta é molto corta ed è anche in varea, la barca comunque é molto veloce e dunque il botto non si sente per niente. però certo, l'attrezzatura deve essere in ordine e adeguata a certi "giochini"
Non capisco tre cose:
La prima: Il timore di virare con mare. E' questa una caratteristica delle nuove barche? Ma se fosse cosi' come fanno quando gareggiano per andare sopravento.
La seconda: Se quello che ho detto sopra non ha senso, quale e' la differenza di virare con mare quando si gareggia e quando si deve virare per recuperare il MOB.
la terza: Se ho capito erano al gran lasco, sono dovuti risalire al MOB e quindi avrebbero dovuto virare almeno un'altra volta, oppure arrivati dove avrebbero dovuto fare l'angolo avrebbero dovuto abbattere per andare di bolina come facevano gli antichi velieri?
Ho constatato con la mia poca esperienza che ci sono poche cose in barca dove la differenza tra teoria e pratica e' piu' grande di un recupero di un MOB.
Quando strambi devi filare tutta la scotta che puoi immediatamente, appena il boma passa, possibilmente senza fargli prendere la mina altrimenti il rischio di passare da strambata a straorzata senza passare dal via è elevato.
... e piatta di vang quanto basta.
(25-10-2018 14:40)nape Ha scritto: [ -> ]Giustissima la stima sulla conoscenza della barca, Bullo, ma con le barche di oggi, leggere e molto larghe di poppa, offrire gratis per due volte la fiancata a quel mare che poteva esserci la vedo di gran lunga peggio di una normale strambata. Anche le posacavi stanno dei giorni prua a mare piuttosto che dare la fiancata quando sono in situazioni limite.

Concordo pienamente.
Proprio del confronto tra queste due scelte, con le rispettive conseguenze, volevo parlare.
Conoscendo la barca bisogna saperlo già prima, magari con le previsioni meteo che danno rinforzo, ed ammainare la randa.
Così non si presentava neanche il dubbio tra le due diverse decisioni.
Ma in regata in effetti si spinge verso il limite della barca e di se stessi.
Se sei a vele bianche virare di prua ti facilita la vita in quelle condizioni.... sempre. Il problema è quando hai a riva gennaker o Spy, ma allora il vento non dovrebbe superare i 25 nodi.
Non sono d'accordo sul "sempre" perché dipende dalle onde, dalle quali stai fuggendo.
Poi te le ritrovi a prua ma soprattutto, in due momenti, al traverso.
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