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Versione completa: Anodi sacrificali
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Nella mia barca in vtr sono installati 2 zinchi sull’elica di manovra, 1 nell’elica, 1 sull’elica/linea d’asse, 1 sul circuito di raffreddanento ad acqua di mare del frigo.
Circa 1 m sotto la linea di galleggiamento, in prossimità del baglio max e collegato con una bandella di rame al quadro elettrico (probabilmente al negativo, ma da verificare), c’è una piastra di zinco 200x80x22H (non è una piastra in bronzo poroso).
A fine stagione ho trovata la piastra coperta di 2 mm di calcare (sembra), molto coriaceo. Nella stagione precedente non l’avevo notato.
Vi è mai capitato?
Grazie per la collaborazione e b.v..
Gianni
In una nota del 2014 sul sito di "Cruising World" dicono: "While that's adequate in most cases, zinc anodes possess one flaw: When used in brackish or fresh water they are prone to developing a calcareous coating, a whitish material that essentially puts a zinc anode to sleep. Many sailors mistakenly perceive these especially “long-lived” zincs as effective." che tradotto: "Sebbene siano adeguati nella maggior parte dei casi, gli anodi di zinco possiedono un solo difetto: quando vengono usati in acqua dolce o salmastra sono soggetti allo sviluppo di un rivestimento calcareo, un materiale biancastro che mette essenzialmente un anodo di zinco a dormire. Molti marinai percepiscono erroneamente questi zinchi specialmente 'longevi' come efficaci." da cui si deduce che probabilmente visto che il tuo porto di stazionamento e' proprio nei pressi della foce di un fiume dove l'acqua e' certamente a bassa salinita' ti trovi di fronte al fenomeno descritto. Nessun problema, si bisogna solo ricordarsi di dargli una grattatina ogni tanto.
(05-01-2019 01:09)Frangi Ha scritto: [ -> ]Nella mia barca in vtr sono installati 2 zinchi sull’elica di manovra, 1 nell’elica, 1 sull’elica/linea d’asse, 1 sul circuito di raffreddanento ad acqua di mare del frigo.
Circa 1 m sotto la linea di galleggiamento, in prossimità del baglio max e collegato con una bandella di rame al quadro elettrico (probabilmente al negativo, ma da verificare), c’è una piastra di zinco 200x80x22H (non è una piastra in bronzo poroso).
A fine stagione ho trovata la piastra coperta di 2 mm di calcare (sembra), molto coriaceo. Nella stagione precedente non l’avevo notato.
Vi è mai capitato?
Grazie per la collaborazione e b.v..
Gianni

Succede anche a me, però non credo sia calcare (puoi verificare mettendo un pò di acido cloridrico o muriatico se produce effervescenza ovvero anidride carbonica è calcare) ma ossido di zinco bianco che comunque è permeabile e non impedisce l'azione dello zinco interno.
(05-01-2019 11:54)IanSolo Ha scritto: [ -> ].... visto che il tuo porto di stazionamento e' proprio nei pressi della foce di un fiume ...
Perbacco, ho dimenticato di aggiornare il mio profilo, Aprilia è ormai un bellissimo ricordo.
Questa crosta di zinco non ha visto acqua dolce nelle ultime due stagioni, solo Egeo e solo quest'anno.
Mi stupisce che questa piastra sia stata fissata in prossimità del baglio max e collegata con una bandella di rame al quadro elettrico, non ci sono nelle vicinanaze parti metalliche da proteggere. Mi sembrerebbe più corretto in questa posizione, molto vicina a tutti gli strumenti di bordo, installare una piastra in bronzo poroso, come invece è stato fatto vicino a poppa per la massa della radio HF.
Grazie per il vostro parere.
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La massa porosa dovrebbe stare al centro e lo zinco a poppa . Misteri delle barche.
se l'anodo si è ricoperto di calcare significa che non lavora, ossia che non da corrente di protezione ad altri metalli piu' nobili immersi dello scafo

la causa è evidentemente perché cio' non è necessario

ma l'effetto è anche che diventato isolante, per effetto dello strato di calcare, non è piu' efficiente in caso di bisogno

bisogna quindi pulirlo periodicamente
Ho messo la piastra nell'aceto e il giorno dopo è apparsa una piastra in bronzo poroso.
Adesso tornano i conti: uno zinco a metà carena era proprio originale. Per due stagioni non me ne ero accorto!
B.v.
Gianni
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