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Versione completa: come si regola la randa ai laschi?
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Bullo, vola basso. Smiley4
Una volta i capitani di lungo corso Triestini che viaggiavano il mondo definivano i capitani su navi impegnate in navigazione nel golfo di Trieste "Capitani de cadin". (Capitani di catino). Smiley4
Bullo tu sei un nostromo "de cadin"? Smiley4
(27-04-2019 09:05)bullo Ha scritto: [ -> ]A occhio, mai avuto strumenti, lo so io sono un mostro.
Strumenti? Sempre in ritardo, l'unico il log sulle barche grandi.
Sotto spi vado con la scotta legata e sto più basso di tutti facendo camminare lo stesso la barca, se ho equipaggio mi serve che regolino la mura, base parallela alla coperta. La randa? dipende anche dalla forma, allungamento e concavità, saprai certamente che alta e stretta angoli d'incidenza piccolo, bassa larga concava angolo d'incidenza più grande.-

dici che e' l angolo di incidenza che modifica l' effetto della randa sulla vela di prua?

o dici che e' la randa che spinge la barca al lasco?

cosa regoli prima la randa o lo spi quando vuoi scendere? e come la tieni sta randa rispetto allo spi? hai un protocollo o tutte le volte improvvisi?
Regolo prima lo spi. per la randa vedo dalle vibrazioni se ha lo scorrimento laminare.
E' ovvio che quando si cambia l'assetto a una vela che sia di prua o di poppa poi devi devi mettere a segno anche l'altra, ovvio che se hai la randa tutta lasca appoggiata sul sartiame e crocette di più non puoi lascarla e regoli solo quella di prua.
Ocio che il log ti dice sempre se hai fatto bene o male.-
Spesso vedo mini o imoca che vanno ai laschi giù di reacher a cannone con una o due mani alla randa. In questi casi dietro al reacher a prua spesso c'è anche un fiocco. Quindi molto invelati di prua e ridotti di randa. É una questione di superficie velica o cercano un assetto che ignoro? Grazie
Parliamo di 25 nodi di reale, l'apparente sarà diverso tra un mini e l'imoca, il mini a 10 nodi, l'imoca a 20.
Si riduce la randa per rendere la barca meno orziera.
Giusto, grazie Bullo
(27-04-2019 13:18)bullo Ha scritto: [ -> ]Regolo prima lo spi. per la randa vedo dalle vibrazioni se ha lo scorrimento laminare.
E' ovvio che quando si cambia l'assetto a una vela che sia di prua o di poppa poi devi devi mettere a segno anche l'altra, ovvio che se hai la randa tutta lasca appoggiata sul sartiame e crocette di più non puoi lascarla e regoli solo quella di prua.
Ocio che il log ti dice sempre se hai fatto bene o male.-

e' ovvio per chi ha usato una randa che l' angolo di incidenza e' un fattore astratto.
e' l' angolo della linea di portanza nulla.. difficilino da definire per un ala di tela.

fa strano che un istintivo lo citi e infatti non ci caschi, non descrivi la regolazione con quello... ma con le "vibrazioni" un modo nuovo.. tutto da scoprire.
cosa ti aspetti succeda allo spi se cazzi randa? e se la laschi?
e viceversa.. succede qualcosa alla randa se laschi scotta spi o se la cazzi?
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cosi.. tanto per occupare un po di memoria del sistema.
Zk hai fatto l'esempio con vele bordate per la bolina! No ghè semo.-
bada Amico mio... che vale pure per le vele bordate da lasco... anche se mi pare che non te ne sei ancora accorto.
il tuo modo: timono da solo in poppa con tutto murato ti ha tolto il piacere di usarle in "sinergia" e non saprai mai cosa ti perdi.
Ma ti capissi cossa che digo o no, fame l'esempio con le vele al lasco, quale lasco non si sa mai quale, non si sa l'intensità del vento non si sa con che barca, praticamente non si sa un c----so.
Le domande devono essere specifiche se si vuole una risposta precisa.-
la circoscriviamo?
apparente al traverso.
intensita vento reale 8 nodi con onda relativa
barca: match 30

mi piacerebbe sapere a che angolo di incidenza tieni la randa e a quale il fiocco ovvero randa e spi, svergolamenti e velocita targhet.
grazie... se ti manca qualche altro dato chiedi.
Tangone 15°/20° aperto rispetto all'asse longitudinale, tangone in altezza che mi faccia fare l'orecchio sulla spalla, randa leggermente svergolata con i fili in balumina che escono dritti, non che si pieghino sotto vento, Angolo d'incidenza della randa sui 20°, tenere presente che la randa riceve un vento deviato dallo spi perciò un pò più cazzata rispetto al segnavento in testa.
Non so cosa sia la velocità targhet, so che a questa andatura con barche e vele uguali io cammino di più.-
come angolo di incedenza della randa, intendi l' angolo della corda o l' angolo rispetto a quello di portanza nulla?
tieni il tangone piu quadrato rispetto alla normale col vento appaente di 15 e piu gradi? che angolo di incidenza ti aspetti cosi? dipende forse dalla forma dello spi?
perche dici che la randa "riceve un vento deviato dallo spi"? non valeva solo di bolina?

se i nastri escono dritti in balumina significa che sei in regime non turbolento o solo che le stecche fanno il loro lavoro? voglio dire quella storia delle vibrazioni.. perche non la spieghi?
Intendo l'angolo con la corda.
Tengo il tangone più quadrato come fanno tutti i grandi campioni, lo spi tira più in avanti, se il vento è più forte 20 nodi, la barca tende meno all'orza.
No, anche lo spi lo devia.
La randa in entrata causa l'albero ha sempre un regime turbolento, ocio a tutte steccate che tranno in inganno, non lascarla troppo,
Quando c'è lo scorrimento laminare la randa vibra, bisogna avere l'occhio per vederlo.-
bullo se ci usi le polari ...
stai andando a circa 5,8 nodi piu o meno per 135 gradi sul reale e hai in barca piu o meno 5 nodi di apparente.
se poggi fino a 4,5 nodi.. scendi per 148 gradi e "peggiori" la tua vmg di un paio di decimi.

come regoletta gia che sei li... i 5 nodi di apparente... ce ne vuoi parlare?

con 20 nodi con quella regolazione credimi... te la metti per cappello.
hai definito la regolazione standard dell' esperto velista lni. complimenti.
Con 20 nodi di reale dipende dalla barca, se ho un frazionato 7/8 ce la faccio, al limite lasco la randa e se non ce la faccio poggio di qualche grado e se vado in straorza tiro su il genoa.
La vmg io ce l'ho nella testa, il vento non è mai regolare ne in direzione ne in forza e poggio e orzo continuamente con la scotta ferma, se solo, legata.
Quando bolini tieni la prua fissa e uno cazza o lasca il fiocco? Credo di no.
Orzi o poggi al cambiamento del vento, direzione ed intensità. lo stesso si fa in poppa se hai il vento in fil di ruota e vuoi stare più basso e fare il percorso nel minor tempo possibile.-
(28-04-2019 21:25)bullo Ha scritto: [ -> ]Con 20 nodi di reale dipende dalla barca, se ho un frazionato 7/8 ce la faccio, al limite lasco la randa e se non ce la faccio poggio di qualche grado e se vado in straorza tiro su il genoa.
La vmg io ce l'ho nella testa, il vento non è mai regolare ne in direzione ne in forza e poggio e orzo continuamente con la scotta ferma, se solo, legata.
Quando bolini tieni la prua fissa e uno cazza o lasca il fiocco? Credo di no.
Orzi o poggi al cambiamento del vento, direzione ed intensità. lo stesso si fa in poppa se hai il vento in fil di ruota e vuoi stare più basso e fare il percorso nel minor tempo possibile.-

la barca e' il match 30! 20 nodi con l' apparente a traverso? tantovale che ci racconti di quella volta che hai sverniciato babbo natale..perche chiedi di specificare e poi voli dove ti pare?
e certo che con 8 nodi il tailer sta sulla scotta.. ci mancherebbe!
Vorrei scoprire se si trova senza pagare un trattato teorico, un modello o un riassunto di osservazioni fatte magari in tunnel del vento dove si osserva e si esperimenta specificatamente il tema: Interazione tra le vele quando si va' al lasco. Aggiungo egoisticamente: ben profondamente al lasco su una barca dislocante. Smiley4
Trovo utile qualche volta visualizzare un fenomeno in maniera piu' pura e teorica possibile ed eliminare altre variabili esterne tipo ondine, raffichette e wind shifts per poi passare alle discussioni pratiche.
Fino adesso ho trovato questo ma costa $25 per fare il download.
"The interaction of downwind sails"
https://pennstate.pure.elsevier.com/en/p...nd-sails-2
Grazie mille.
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