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Versione completa: come si regola la randa ai laschi?
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(04-09-2019 00:56)Tatone Ha scritto: [ -> ]Quello che non quadra è semplice, io ho interpretato il traverso come andatura, non come direzione del vento apparente, quindi in quell'ipotesi era certamente giusto il 3,57 di reale e le performance sarebbero state giustamente eccessive per il mezzo. Se invece l'apparente arriva dai 90 gradi, come in effetti è scritto, allora è perfettamente OK il vento reale di 6.1 nodi da 125 e la prestazione assai più plausibile e, a mio avviso, non così deprimente.
Comunque, mi sembra stiamo parlando di un sun odyssey 32, se portato strabene forse fa mezzo nodo in più in quelle condizioni, non è sicuramente un Melges 32!
Per fare più velocità l'unico modo è andare di orza e poggia continue, come ha ben spiegato ZK, solo che contro la fisica è dura... Smiley4

Forse avevo troppe aspettative sul Gennaker che mi hanno venduto, me lo avevano presentato come miracoloso salvacrociera ma in realtà, almeno questo e sulla mia barca, fa guadagnare solo qualcosina...
(04-09-2019 01:11)Fabio Toy Ha scritto: [ -> ]Forse avevo troppe aspettative sul Gennaker che mi hanno venduto, me lo avevano presentato come miracoloso salvacrociera ma in realtà, almeno questo e sulla mia barca, fa guadagnare solo qualcosina...

Si, forse hai ragione, è sempre illusorio aspettarsi miracoli dal semplice acquisto di una vela, migliorare significativamente le performance di una barca richiede un intervento sempre più ampio.
Comunque, con il gennaker alle portanti tieni conto che anche la conduzione fa molto. L'aumento di superficie si sente se riesci significativamente ad aumentare il vento apparente giocando sulla velocità della barca e questo è ancora più importante e sensibile sulle barche da crociera (ho anche io un sun odyssey...). Per aumentare il vento apparente il segreto è semplicemente quello che ti ha indicato ZK, con il gennaker orzare sicuramente almeno fino ai 90 gradi sul reale, in questo modo sposti l'apparente a circa 45 gradi con un importante incremento di velocità del vento e, di conseguenza, della barca. Raggiunta una velocità più elevata, a quel punto poggi, cercando comunque di mantenere una buona velocità e continuamente orzando e poggiando facendoti guidare dal log... Idealmente, con così poca aria il vento apparente dovrebbe essere sempre a prua del traverso, mentre quello reale a poppa del traverso, altrimenti non "scendi"...!
Vedrai che facendo così migliorerai di molto! Thumbsupsmileyanim
il concetto e' che se sei veloce puoi approfittare delle opportunita.
la curva delle polari in prossimita della poppa e della bolina e' molto "piatta" per tutte le barche, se sei veloce puoi approffittare delle piccole variazioni, onde raffichette e rotazioni, se sei lento sei solo lento.
le vele di prua vanno gestite, l' accoppiata con la randa e' fondamentale, e la randa... non e' un orpello, e0 sicuramente la parte del motore piu rilevante, nel filmatino sta li appesa, appesa per appesa quando ti trovi in quelle situazioni prova a gestirla.. se cazzandola si gonfia un po... in qualche modo vedrai che aiuta.

una delle cose piu importanti in quelle condizioni e' la pulizia della carena, basta poco, anche una settimana di fermo in porto ti toglie il mezzo nodo.
(04-09-2019 08:10)Tatone Ha scritto: [ -> ]Si, forse hai ragione, è sempre illusorio aspettarsi miracoli dal semplice acquisto di una vela, migliorare significativamente le performance di una barca richiede un intervento sempre più ampio.
Comunque, con il gennaker alle portanti tieni conto che anche la conduzione fa molto. L'aumento di superficie si sente se riesci significativamente ad aumentare il vento apparente giocando sulla velocità della barca e questo è ancora più importante e sensibile sulle barche da crociera (ho anche io un sun odyssey...). Per aumentare il vento apparente il segreto è semplicemente quello che ti ha indicato ZK, con il gennaker orzare sicuramente almeno fino ai 90 gradi sul reale, in questo modo sposti l'apparente a circa 45 gradi con un importante incremento di velocità del vento e, di conseguenza, della barca. Raggiunta una velocità più elevata, a quel punto poggi, cercando comunque di mantenere una buona velocità e continuamente orzando e poggiando facendoti guidare dal log... Idealmente, con così poca aria il vento apparente dovrebbe essere sempre a prua del traverso, mentre quello reale a poppa del traverso, altrimenti non "scendi"...!
Vedrai che facendo così migliorerai di molto! Thumbsupsmileyanim

Thumbsupsmileyanim
Grazie per i preziosi consigli....
Farò le prove che suggerite tu e Zk.
Orzare è il segreto mentre io mi concentravo più a farlo portare bene mantenendolo il più possibile alla poggia.
(04-09-2019 08:24)ZK Ha scritto: [ -> ]il concetto e' che se sei veloce puoi approfittare delle opportunita.
la curva delle polari in prossimita della poppa e della bolina e' molto "piatta" per tutte le barche, se sei veloce puoi approffittare delle piccole variazioni, onde raffichette e rotazioni, se sei lento sei solo lento.
le vele di prua vanno gestite, l' accoppiata con la randa e' fondamentale, e la randa... non e' un orpello, e0 sicuramente la parte del motore piu rilevante, nel filmatino sta li appesa, appesa per appesa quando ti trovi in quelle situazioni prova a gestirla.. se cazzandola si gonfia un po... in qualche modo vedrai che aiuta.

una delle cose piu importanti in quelle condizioni e' la pulizia della carena, basta poco, anche una settimana di fermo in porto ti toglie il mezzo nodo.

Si infatti penso che guadagno poco anche perché quando sono di Gennaker la randa la regolo in maniera che mia dia meno fastidio possibile invece dovrò trovare la giusta combinazione perché contribuisca.

Carena fortunatamente pulitissima, Coppercoat ridato quest'anno, la barca è per ora un' "anguilla" altrimenti altro che 3,5 nodi in quelle condizioni...
(04-09-2019 08:33)Fabio Toy Ha scritto: [ -> ]Carena fortunatamente pulitissima, Coppercoat ridato quest'anno, la barca è per ora un' "anguilla" altrimenti altro che 3,5 nodi in quelle condizioni...

Che elica hai? se hai pale fisse ad esempio, in quelle condizioni butti via anche più di mezzo nodo!!!
http://jieter.github.io/orc-data/site/?#ITA/ITA17417

qui trovi (in fondo il dato numerico) le polari di una barca che credo molto simile alla tua (quella del profilo).
tanto per citare un numero.. con 6 nodi a 120 gradi dovresti fare 4,77 nodi.
con queste tabelline se non sei in barca a goderti il vento ti consiglio di giocarci un po, se non raggiungi il targhet... inutile dare la colpa all' attrezzatura, vanno migliorate le risorse umane.
occhio che il vento e' sempre caratterizzato da un gradiente di velocita, quando leggi 6 nodi in testa d'albero ci sara il caso che sia quasi uguale a livello del mare ma c'e' pure il caso che a livello del mare ci sia calma piatta.
su quel link proprio in fondo trovi anche il csv, sono le polari gia pronte per i sistemi di routage, in regata servono poco se non hai da dargli da mangiare roba molto buona ma in crociera un buon routage ti consente di scegliere l' ora della partenza minimizzare i tempi e sopratutto le ore di motore.
io uso qtvlm che per pc e' gratuito, i file grib li trovi in rete... di bello hanno che, sono leggeri da scaricare e durano spesso almeno un paio di giorni col programmino oltre che pianificare una rotta puoi anche vederti le previsioni of line su intervalli di tempo che scegli tu.
(04-09-2019 10:09)Tatone Ha scritto: [ -> ]Che elica hai? se hai pale fisse ad esempio, in quelle condizioni butti via anche più di mezzo nodo!!!

Jprop e quando vado a vela innesto la retro bloccando l'asse per aver la certezza che le pale si mettono a bandiera.
Spengo anche il motore....ovviamente ??
(04-09-2019 11:24)ZK Ha scritto: [ -> ]http://jieter.github.io/orc-data/site/?#ITA/ITA17417

qui trovi (in fondo il dato numerico) le polari di una barca che credo molto simile alla tua (quella del profilo).
tanto per citare un numero.. con 6 nodi a 120 gradi dovresti fare 4,77 nodi.
con queste tabelline se non sei in barca a goderti il vento ti consiglio di giocarci un po, se non raggiungi il targhet... inutile dare la colpa all' attrezzatura, vanno migliorate le risorse umane.
occhio che il vento e' sempre caratterizzato da un gradiente di velocita, quando leggi 6 nodi in testa d'albero ci sara il caso che sia quasi uguale a livello del mare ma c'e' pure il caso che a livello del mare ci sia calma piatta.

Grazie Zk molto interessante la tabella.

Per quanto riguarda Csv e sistemi di routage...è roba troppo avanti per un crocierista della domenica quale sono io39Smiley4
Comunque ragazzi, come già detto molte volte, se si parla di navigare per target, orzare nelle calme e poggiare nelle raffiche è corretto con venti reali tra i 10 e i 15 nodi circa, quando l'angolo ottimale di navigazione cambia vistosamente ad ogni variazione di velocità del vento reale; sotto i 10 nodi reali, poiché per quasi tutte le imbarcazioni l'angolo ottimale di navigazione rimane fisso attorno ai 140° rispetto la direzione del vento reale, è più corretto lavorare di scotta sulle variazioni del vento, mantenendo una rotta stabile.
ciao a tutti
(04-09-2019 19:35)einstein Ha scritto: [ -> ]Comunque ragazzi, come già detto molte volte, se si parla di navigare per target, orzare nelle calme e poggiare nelle raffiche è corretto con venti reali tra i 10 e i 15 nodi circa, quando l'angolo ottimale di navigazione cambia vistosamente ad ogni variazione di velocità del vento reale; sotto i 10 nodi reali, poiché per quasi tutte le imbarcazioni l'angolo ottimale di navigazione rimane fisso attorno ai 140° rispetto la direzione del vento reale, è più corretto lavorare di scotta sulle variazioni del vento, mantenendo una rotta stabile.
ciao a tutti

dalle mie parti.. e credo anche dalle tue, quando il vento scende sotto i 6 nodi ruota continuamente e arriva a bolle, se ti metti su una rotta ti ritrovi per forza in controfase.
io non sono nato velisticamente ieri.. tuttavia quando la barca e' lenta faccio piu fatica a seguire le variazioni di direzione del vento e pure quel salire e scendere di intensita.
e' giusto seguire con le scotte ma quel minimo di velocita va perseguito piu dell' obbiettivo.. bene o male che vada una strambata si puo sempre fare.. anzi anche se piu difficile con le ariette spesso ci sta di farne diverse... tanto c'e' la calza, si tira giu si stramba e si ritira su.. una volta presa la mano e' un gioco da ragazzi.

ciao mitico einstein... so proprio contento di leggerti.Smiley32Smiley32Smiley32
Però con poco vento c'è un trucco.-
(06-09-2019 10:03)bullo Ha scritto: [ -> ]Però con poco vento c'è un trucco.-

il motore silenzioso?
si.. un paio ne ho visti e funziona.
No motore. Il manico.-
(06-09-2019 11:57)bullo Ha scritto: [ -> ]No motore. Il manico.-

E un po' di sacrificio Smiley4
(06-09-2019 11:57)bullo Ha scritto: [ -> ]No motore. Il manico.-

Sara anche manico ma... vedessi come ci rimani che so 4 ore li che ciondoli e arriva uno a 3 nodi ti vira davanti e appena a mezzo miglio riparte a sette.
Ciò ma prima gli avevo dato 12 miglia di distacco?
(06-09-2019 17:21)bullo Ha scritto: [ -> ]Ciò ma prima gli avevo dato 12 miglia di distacco?
Forse... pure di più. 4 ore tutte
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