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Versione completa: il dislocamento... gioie e dolori
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ma perche le barche leggere costano piu di quelle pesanti?
in generale la roba costa... se ne usi di meno, perche non costano di meno?

forse vengono usati materiali diversi, forse c'e' piu accuratezza nella progettazione, forse sono piu estreme e si sfasciano se uno gli chiede di piu o forse... ne fanno poche e i motivi stanno nel numero di pezzi prodotti?



sono andato a vedere qualche barca che ancora ero sposato con la mia ex. certe barche direi "nude" non piacciono alle donne, ci vuole un po di legno a vista dentro senno si sentono all' ospedale, si accontentano di poco in verita... una buona impiallicciatura e le fai felici...specie se di mogano o comunque ho avuto la sensazione che gradiscano lo scuro.

si ragiona di 3 quintali di legno? diciamo 5?
la lavatrice la vogliamo portare? e un po di ricambi? un po di acqua? un gruppo elettrogeno?

ho come la sensazione che quelli che le progettano non lavorino a caso, sono poche le barche che nascono per navigare, nascono per fare da seconde case, per questo non e' raro trovare piani cucina in marmo e stive da traversata atlantica.

si configurano due modi di vedere la barca a vela.
quelle che basta galleggino e che spesso ono anche le piu piccole che bastino alla "famiglia" e le altre... quelle piu grandi che puoi permetterti, che se non le riempi di gente qualcosa da portarsi si trova comunque.
caro @nape... non e' un problema di cessi o di durabilita, e' un problema di prezzo al kg, a parita di cifra spesa meglio abbondare con la quantita e cosi succede che per molti e' meglio la birra del vino.
(solo per non inquinare oltre il 3d sullo scarroccio)
Sul problema di prezzo non dico nulla perchè è abbastanza oggettivo.
A parità di ordine di spesa io comprerei una barca costruita con i miei parametri, di una metrata o due più corta, rinunciando al locale per la stagionatura dei salami e così pure all'aria condizionata o alla passerella idraulica (domenica ne ho vista una su un 46', direi a vela, che se provo solo ad appoggiarla a centro barca da me è possibile che vada a fondo). Soddifatto questo, all'indulgere a qualche comodità o vezzo per signora non ci trovo nulla di male. Alla fine, ZK, forse non è nemmeno più una questione di soldi ma di dove si assegnano le priorità e anche di come si è disposti a spenderli, ma il mondo è poi bello anche perchè vario.
Anche per i telefonini era così.
Appena usciti più erano grandi, meno costavano.
Si vede che il ragioniere dell'azienda sbaglia a far di conto! Smiley4Smiley4Smiley4Smiley4Smiley4Smiley4

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Che foto!!!!
I pesi a bordo dovrebbero essere mobili.

Mi vengono in mente i SANDBAGGER,larghi e piatti, dove l'equipaggio, oltre che stare sopravvento, spostava con se anche sacchi di sabbia.

Al contrario i CUTTER, cosa affilati e dislocanti (parecchio pesanti in fondo) che quando prendevano abbrivio non si fermavano più. Vedi Il cutter Satanita.

Ora siamo ai foil ma per me non è barca.
Le navi a vela prendono il nome dall'armamento, es.: fiocco e randa = sloop; Fiocco + trinchetta e randa = Cutter;
Uno sloop si puo armare a cutter con due fiocchi a prua e diventa cutter,-
Le carene vengono proggettate in funzione del disloc., sono diventate più piatte perchè i nuovi materiali e il tipo di costruzione ha permesso un forte diminuzione del peso.
Purtroppo i proggettisti hanno le mani legate dai regolamenti di stazza.
Il disloccamento è un'opppppppinione.-
le barche dei navigatori a lungo raggio sono stracariche per necessità, quindi evidentemente male non devono andare visto che ci girano il mondo

le barche nei nostri marina sono stracariche per "vezzo", passatemi il termine e penso che vadano bene uguale a chi tiene di più all'aria condizionata in banchina piuttosto che al dissalatore e al parco eolico per lunghe soste in rada

poi ci sono le barche di chi va a vela per correre o per diletto e che di solito sono le più leggere possibile perché funzionano certamente meglio (a vela)

Si può realizzare una barca leggera per navigazioni a lungo raggio? mi sembra molto difficile stante le necessità delle persone imbarcate di dover soggiornare a lungo a bordo con gli annessi e connessi che pesano

si può realizzare una barca da regata pesante? certamente no

concludo dicendo che tra tutta la tecnologia imbarcata a bordo, quella dedicata a scafo e appendici é certamente quella più antiquata e meno raffinata IMHO
(03-05-2019 16:05)bullo Ha scritto: [ -> ]Le navi a vela prendono il nome dall'armamento, es.: fiocco e randa = sloop; Fiocco + trinchetta e randa = Cutter;
Uno sloop si puo armare a cutter con due fiocchi a prua e diventa cutter,-
Le carene vengono proggettate in funzione del disloc., sono diventate più piatte perchè i nuovi materiali e il tipo di costruzione ha permesso un forte diminuzione del peso.
Purtroppo i proggettisti hanno le mani legate dai regolamenti di stazza.
Il disloccamento è un'opppppppinione.-


Hai ragione Bullo ma si tratta di evoluzione della forma degli scavi che appunto oggi nuovi materiali permettono costruzioni ardite.

Però proprio andando indietro nel tempo la storia ci insegna che la definizione SLOOP e CUTTER era in relazione alla forma dello scafo. Vedi esempi delle immagini che posto tratte dal libro di SCIARRELLI.

Oggi è diventata una consuetudine dare questi nomi in base all’armamento ma si dovrebbe dire “armamento a sloop” o “armamento a cutter” per ricordare che quei termini definiscono una forma di scafo, una di tradizione americana: lo sloop e una di tradizione tipicamente inglese: il cutter

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