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Versione completa: Batteria esplosa
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Sabato cambio la batteria motore; aveva solo 3 anni ma un paio di scariche totali l'avevano resa quasi inutilizzabile (il battery tester dava il 5% di efficienza).
Come ultimo tentativo e per curiosità, porto a casa la vecchia e la lascio in carica con un Optimate5...
Dopo 1 giorno entro in garage e trovo pezzi della batteria sparsi in giro.
Addirittura l'esplosione ha spaccato anche la bacinella di protezione per batterie.
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Un accumulatore in carica libera idrogeno, un elemento in corto provoca il surriscaldamento e boom.
Studiai il caso di una rimessa per camion, una batteria messa in carica con i cavi, fù staccato una pinza in tensione: scintilla, esplosione, operatore in ospedale.
Le istruzioni dicono AREARE!
Pensavo alle mie batterie che sono in un vano sotto la cuccetta. Come ventilarle senza fare fori ne mettere vicino un ventilatore con motore a spazzole ?
senza fare fori mi pare difficile. Altrimento punta a tazza e ventolina da PC attaccata sul retro...è utile anche per asciugare dall' umidità...
Praticamente ci portiamo in barca delle piccole potenziali bombe!
Immagiono che il rischio esplosione sia maggiore in quelle sigillate che quindi trattengono l'idrogeno che si crea....
Il manuale dell'Optimate5 fra le cautele per evitare rischi di esplosione dice di verificare che non salga la temperatura della batteria durante la ricarica in un tentativo di recupero, di rabboccare l'elettrolita prima di iniziare l'operazione e assicurarsi che la tensione salga regolarmente e che corrisponda alla tensione prevista per la batteria (che in caso di un elemento in cortocircuito puo' essere anche molto bassa pure a fine carica). Indica anche di operare in area ben ventilata.
Immagino che nel caso in discussione vi fosse uno o piu' elementi in cortocircuito e questo abbia sottoposto le celle ancora attive ad una tensione troppo alta generando una consistente elettrolisi del loro liquido e un contemporaneo discreto surriscaldamento, e' quindi bastato un "niente" perche' l'ossigeno e l'idrogeno generati reaggissero in modo esplosivo. Un trattamento di recupero di batterie compromesse (si dice che "un paio di scariche totali l'avevano resa quasi inutilizzabile") richiede costante attenzione e continua verifica del trattamento che, visto lo stato dell'oggetto, e' rischioso.
Non trovo tutte queste indicazioni nel manuale (ma l'italiano ha una cattiva traduzione quindi forse ti riferisci all'inglese).
Concordo comunque che sono tutti suggerimenti utili a limitare i rischi (con qualsiasi caricabatterie credo).
Sono più di 10 anni che ho l'Optimate5 (TM220) l'ho usato innumerevoli volte con batterie mal messe, data la sua bassa corrente (2,8A max) l'avevo sempre considerato innocuo, infatti il manuale dice di prestare particolare attenzione con batterie piccole dei motocicli, anche se rileggo ora per la fase di recupero la tensione viene portata fino a ben 20V, sicuramente alta e pericolosa in caso di celle in corto.
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