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Versione completa: Ricerca dispersione elettrica
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Partendo dalle istruzioni del Serafini (impianto elettrico di bordo) sto cercando eventuali dispersioni dell’impianto elettrico.
Sono partito dalla batteria servizi e levando il morsetto + e frapponendo il tester mi segnala i 12 volt. Tutte le utenze chiuse, staccabatterie aperto. Ho tre pompe di sentina collegate direttamente alla batteria che comunque ho interrotto staccandone i relativi fusibili.
Il tester non dovrebbe dare zero come valore? Questo dice il serafini...
(19-08-2019 04:59)kpotassio Ha scritto: [ -> ]Partendo dalle istruzioni del Serafini (impianto elettrico di bordo) sto cercando eventuali dispersioni dell’impianto elettrico.
Sono partito dalla batteria servizi e levando il morsetto + e frapponendo il tester mi segnala i 12 volt. Tutte le utenze chiuse, staccabatterie aperto. Ho tre pompe di sentina collegate direttamente alla batteria che comunque ho interrotto staccandone i relativi fusibili.
Il tester non dovrebbe dare zero come valore? Questo dice il serafini...
Frapponendo il tester tra cosa?
Fra l'altro i moderni tester hanno un'impedenza altissima (assorbono corrente quasi nulla) e puo' bastare la perdita insignificante prodotta da un po' di umidita' per leggere la tensione che trovi. Una misura corretta comunque NON si fa' di tensione ma di corrente: si pone una lampadina (serve da protezione se ci sono problemi) in serie al tester che sara' impostato su misura di corrente, si collega e si legge quindi la corrente che passa riducendo, se e' il caso, la portata per avere una buona lettura. Dal valore misurato si deduce se c'e' dispersione esagerata da controllare (un po' c'e' sempre in ambienti umidi) o se la si puo' trascurare.
(19-08-2019 06:44)kermit Ha scritto: [ -> ]Frapponendo il tester tra cosa?

Spiego meglio: ho staccato dal polo positivo il cavo che va allo stacca batterie. Collego i puntali del tester uno al + della batteria e l’altro al cavo staccato in precedenza. Come da istruzioni del Serafini. Mi pare.. Smiley57
Da notare però che il cavo del positivo una volta uscito dal banco servizi passa per un fusibile, poi si collega ad un dispositivo che dovrebbe essere un ripartitore di carica, al quale sono collegate le altre batterie, un pannello solare. Poi va allo staccabatterie servizi che porta poi al quadro. Le utenze sono tutte scollegate, penso... almeno da quadro è così.
L’impianto è piuttosto.... complesso, diciamo....
(19-08-2019 11:04)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Fra l'altro i moderni tester hanno un'impedenza altissima (assorbono corrente quasi nulla) e puo' bastare la perdita insignificante prodotta da un po' di umidita' per leggere la tensione che trovi. Una misura corretta comunque NON si fa' di tensione ma di corrente: si pone una lampadina (serve da protezione se ci sono problemi) in serie al tester che sara' impostato su misura di corrente, si collega e si legge quindi la corrente che passa riducendo, se e' il caso, la portata per avere una buona lettura. Dal valore misurato si deduce se c'e' dispersione esagerata da controllare (un po' c'e' sempre in ambienti umidi) o se la si puo' trascurare.
Scusa la mia ignoranza: la lampadina come si collega? Il tester deve mostrare gli A?
La metti su uno dei terminali del tester, un filo al terminale e l'altro per misurare, il tester ovviamente su A. In pratica: primo punto di misura -> lampadina -> tester -> secondo punto di misura
Non ho capito
(19-08-2019 19:34)IanSolo Ha scritto: [ -> ]La metti su uno dei terminali del tester, un filo al terminale e l'altro per misurare, il tester ovviamente su A. In pratica: primo punto di misura -> lampadina -> tester -> secondo punto di misura

Scusa ma così non leggi l'assorbimento della lampadina?
(19-08-2019 22:07)kpotassio Ha scritto: [ -> ]Non ho capito
In pratica invece che collegare direttamente l'amperometro (il tester su "A") fra il morsetto positivo della batteria al cavo che hai staccato da quel morsetto gli inserisci una lampadina (fra il morsetto della batteria e il terminale del tester) in modo che se la corrente fosse troppo forte per il tester la lampadina la limita evitando danni allo strumento. Per correnti molto basse tipiche di un'eventuale dispersione e' come se la lampadina non ci fosse.

(20-08-2019 00:30)gorniele Ha scritto: [ -> ]Scusa ma così non leggi l'assorbimento della lampadina?
Solo se la misura avvenisse fra positivo e negativo di batteria ma non e' questo il caso: la misura qui viene eseguita interrompendo il circuito positivo (morsetto "+" della batteria staccato) e inserendo l'amperometro fra il morsetto liberato e il cavo, in questo caso si misura se c'e' e quanta corrente passa fra il positivo di batteria e il circuito di bordo nel quale Kpotassio ha provveduto a spegnere tutte le utenze: se non c'e' dispersione non si misura nulla (o una corrente estremamente bassa tipicamente meno di qualche milliAmpere), se c'e' dispersione o, peggio, una perdita importante se ne misura l'entita' e si puo' cercare di identificarne la causa per eliminarla.
Grazie Ian Solo!!! Appena posso faccio il test
(20-08-2019 08:51)IanSolo Ha scritto: [ -> ]In pratica invece che collegare direttamente l'amperometro (il tester su "A") fra il morsetto positivo della batteria al cavo che hai staccato da quel morsetto gli inserisci una lampadina (fra il morsetto della batteria e il terminale del tester) in modo che se la corrente fosse troppo forte per il tester la lampadina la limita evitando danni allo strumento. Per correnti molto basse tipiche di un'eventuale dispersione e' come se la lampadina non ci fosse.

Solo se la misura avvenisse fra positivo e negativo di batteria ma non e' questo il caso: la misura qui viene eseguita interrompendo il circuito positivo (morsetto "+" della batteria staccato) e inserendo l'amperometro fra il morsetto liberato e il cavo, in questo caso si misura se c'e' e quanta corrente passa fra il positivo di batteria e il circuito di bordo nel quale Kpotassio ha provveduto a spegnere tutte le utenze: se non c'e' dispersione non si misura nulla (o una corrente estremamente bassa tipicamente meno di qualche milliAmpere), se c'e' dispersione o, peggio, una perdita importante se ne misura l'entita' e si puo' cercare di identificarne la causa per eliminarla.

Ottimo, ho capito il senso della lampadina.
Grazie
Premetto che non ho ancora fatto il test come mi ha suggerito Ian Solo. Però ho misurato con il tester la resistenza collegando il tester al negativo e al morsetto staccato dal + della batteria.
Come indica il serafini.
La cosa che non ho ben capito è questa:
Con tutte le utenze staccate mi risulta un valore di 1.400 Ohm. Il che direbbe che c’è una dispersione elettrica prima del quadro.
Quando attacco la prima delle tre pompe di sentina la resistenza va a 0.Stessa cosa succede dopo aver fisicamente staccato la pompa dall’impianto. Ma rimangono attaccati i fili al quadro. Ho tolto la pompa.
Da notare che allo stesso interruttore è collegato uno di quegli interruttori che funzionano a immersione. In pratica quando è immerso fa partire una pompa.
Ripeto cio' che dissi: un tester moderno opera con impedenze estremamente alte e per questo anche in misura di resistenza utilizza correnti molto molto basse (dell'ordine di alcune decine di microAmpere e nei migliori ancora meno), basta quindi una perdita estremamente piccola per leggere valori che possono impressionare. Misure fatte in quel modo non portano ad alcuna conclusione ne' positiva ne' negativa. Il libro che citi ha la sua ultima revisione nel 2008 ma fu scritto molti anni prima quando i comuni tester erano con indicatore ad ago e i piu' sofisticati (anche i primi digitali) alle portate di cui parli avevano impedenze di qualche KiloOhm mentre oggi anche il piu' economico tester ha impedenza almeno mille volte piu' alta.
Chissà se nel nuovissimo testo di Davide Zerbinati si trova qualche indicazione più aggiornata?
Ho letto oggi che è disponibile! Fresco fresco
Ho fatto io test della lampadina e niente. Zero
Boh
Con il tester su che portata? (se non sai dare una risposta metti una foto)
Comunque se hai operato correttamente e hai trovato zero sulla portata piu' bassa e' la conferma che non hai perdite significative e cio' che trovavi era solo dovuto allo "scorretto impiego" degli strumenti che, troppo sensibili, non possono essere impiegati in quel modo (come piu' sopra ho spiegato).
Ho messo tutte le portate. Però il dubbio circa le dispersioni mi rimane dato che ho uno zinco a immersione collegato alla piastra porosa che si consuma a vista d’occhio.
Con questo test ho provato solo fino al quadro perché le utenze sono tutte staccate. Dovrei provarle una ad una. Almeno così dice sempre il Serafini.
Di che materiale e" la piastra porosa?
Se e' in rame o suo leghe (bronzo, ottone, ecc.) hai una bella pila in cui lo zinco e' l'elettrodo solubile ed e' normale cio' che osservi, non e' un problema di dispersione ma di "semplice" corrosione galvanica che si ha quando due metalli diversi collegati fra loro vengono immersi in un elettrolita (acqua di mare in questo caso).
Mi spiego meglio: a quella piastra, rame penso, è collegata la terra e arrivano i cavi da un impianto di bounding che fu fatto a regola d’arte. Poi l'impianto elettrico di bordo è stato pesantemente rimaneggiato, non so come è nemmeno perché.
Di fatto ho un consumo esagerato degli zinchi, e sono preoccupato per le altre parti connesse.
Da qui i tentativi di trovare una dispersione e il test con lo zinco collegato alla piastra.

Sto pensando di eliminare il bonding.
Se alle varie parti in acqua non arrivano collegamenti separati (e parlando di sistema di "bonding" lo escluderei anche se va' verificato) resterei della mia idea ovvero che si tratti di corrosione galvanica forse derivata da alterazione del sistema di bonding originale, di piu' non si puo' immaginare senza vedere. Esiste traccia di come era in origine il circuito? Se si prova a cercare le differenze.
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