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Versione completa: Autopilota raymarine evolution
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Buongiorno a tutti, possiedo attualmente un pilota a barra Simrad tp20 installato su un first 27.7 che non funziona bene e soprattutto non regge il carico di lavoro già con 10-15 nodi. Vorrei installare un pilota ev-100 tiller. Vorrei sapere da chi già utilizza questo tipo di pilota con giroscopio se effettivamente cambia radicalmente sia con vento che con onda formata in tutte le andature. So che è sovradimensionato per il mio first (3 tonnellate) . Vorrei fare questo acquisto in quanto solitamente navigo in 2. Consigli? Opinioni? Grazie a tutti
Ciao, l’ho installato su un Comet 303 e davvero cambia la vita. Preciso con vento (anche sotto raffica) e con onda formata al giardinetto. Lo uso con il comando a distanza S100 e qualunque manovra diventa semplice. L'installazione è facile, l'unica attenzione riguarda il passaggio dei cavi. Poi non c’è bisogno di alcuna calibrazione: le uniche due cose da fare (semplicissime) sono regolare il tempo da banda a banda del timone e linearizzare la bussola: più facile a farsi che a dirsi.
BV, Marco
grazie Magellan! e per farlo parlare con l' S100 come lo connetti?
È molto semplice, basta connettere alla linea backbone in convertitore SeaTalk 1 / SeaTalk NG e il pilota trova automaticamente S100. Il kit di conversione è questo: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Ti ringrazio! Hai dovuto comprare altri cavi spur o backbone per collegare il pilota ad altri strumenti? Se non sbaglio sono compresi solo quelli base per il pilota
Ovviamente dipende da quali strumenti devi collegare alla rete. Sono certamente compresi tutti i cavi necessari per connettere gli strumenti del pilota (p70s, EV1 e ACU100), mentre sia le altre derivazioni della backbone, sia i cavi spur di connessione agli strumenti (nel mio caso: i50, i60, Ais, Plotter, S100, ecc.) gli ho dovuto acquistare a parte. Per questo consiglio di progettare con attenzione l'impianto in modo da valutare tutto quello che servirà.
(02-11-2019 14:56)Magellan Ha scritto: [ -> ]Per questo consiglio di progettare con attenzione l'impianto in modo da valutare tutto quello che servirà.

+1 Dovrebbe valere sempre, ma con NMEA 2000 più che mai.
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Allora se ho ben capito, questi collegamenti sono corretti? vi ringrazio per il prezioso supporto!!!
Scusate, ma domanda in tema :
Il cavo back bone in uscita da un computer ev 200/400, collegato anche ad un convertitore st1/stng, è in grado di alimentare i vecchi strumenti st1 (tridata e wind) oppure la tensione va presa magari da una derivazione dell alimentazione dell Axiom?
Grazie.
Il manuale dice che l’Ev non fornisce alimentazione!
Il 100 sicuramente, ma se la memoria non mi inganna il 200 invece alimenta il backbone
Consiglio di attendere il giudizio di pepe1395 (vera autorità in materia), ma gli strumenti St60 non sarebbe meglio connetterli con SeaTalk invece che con Nmea? Trovi un kit di conversione che dovrebbe semplificarti la procedura: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Per il resto mi pare che lo schema sia corretto. Buon lavoro
Guarda che il kit di conversione lo ha disegnato in colore giallo.
Errore mio, ho scritto Nmea..intendevo SeaTalk. La ciabattina con il giallo è il kit di conversione! Attendo Esperti per conferma!
Ok, ma siccome nello schema c'è scritto Nmea/spur, mi sembrava utile precisare. Anche perché esiste un convertitore Nmea0183/SeaTalkNG che ha anch'esso l'attacco di colore giallo. E' il convertitore con codice E70196, ma può essere utilizzato soltanto per il collegamento del VHF.
Ad ogni modo, se è tutto chiaro, bene così.
BV, Marco

(03-11-2019 15:01)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Guarda che il kit di conversione lo ha disegnato in colore giallo.
Non esiste differenza tra il convertitore STNG/ST1 (codice E22158) e quello STNG/NMEA 0183 (codice E70196) a parte la presenza del classico connettore tripolare ST1 per il primo ed il cavo spellato per il secondo da inserire nel connettore giallo al centro. La ciabattina convertitore si comporta sempre a questo modo: se entro 15 secondi non rileva segnali Seatalk passa automaticamente in modalità NMEA 0183, passando però solo i segnali GPS per un eventuale VHF con DSC. L’EV100 non alimenta il Seatalk NG, mentre i piloti di categoria superiore, EVO 200 e 400 hanno un interruttore che permette di decidere se alimentare o meno il bus STNG. Ricordo che il Seatalk NG, così come l’NMEA 2000, DEVE essere alimentato in un solo punto possibilmente al centro del bus. RayMarine inoltre raccomanda di NON alimentare il bus STNG dal Seatalk I se presente il convertitore mentre invece il contrario è possibile. Spero di essere stato utile.

P.S. non sono certo che i secondi siano proprio 15 ma il concetto è quello.
Tutto chiaro, grazie mille!
Grazie del valido aiuto! Se qualcun’altro ha esperienza con questo pilota è benvenuto!
Ciao a tutti,
Anche io ho un first 27.7, ed ho installato da poco un ev 100,devo dire che con poco mare si comporta molto bene, ma con onda inizia ad impazzire. Adesso ho montato il sensore angolo di barra, ma per colpa della quarantena non l'ho ancora provato. Speriamo di provarlo presto!
In un altro thread si affrontava il problema della stabilità del pilota in mancanza del trasduttore di barra: http://forum.amicidellavela.it/showthrea...455&page=2
In quella discussione Pepe1395 ci informava di un aggiornamento del software per i piloti EVO proprio per risolvere questo problema. Il link al sito Raymarine è: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Causa Covid-19 non sono ancora riuscito a fare l’aggiornamento, ma l'ho scaricato e appena sarà possibile vedrò se migliora la risposta con onda.
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