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Versione completa: Impieghi alternativi dell'AIS
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Forse non tutti sanno che... Smile l'AIS viene sempre piu' usato dai centri di controllo del traffico e MRCC per creare dei radiosegnalamenti specifici, con numeri MMSI specifici.
Ci sono troppe immagini da copiare, se interessa ne ho messe un po' qui, con una descrizione generica:

https://sybrancaleone.blogspot.com/2019/...ntari.html

Oppure cercare 992276201 come MMSI in Marinetraffic per esempio, e appare questa balena alla deriva 48

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bv r
Grazie, interessante
Ciao Rob, sempre ad illuminarci, molto interessante, infatti in adriatico oramai tutti i fari e le boe strategiche "emettono" segnale ais, e mi chiedevo come alcune potessero uscire con segnale visibile, tipo le ODAS, che sono dei dischi tipo ufo alte 50 cm sull'acqua senza pertica od altro. (infatti di giorno con onda non si vedono.....genialata).
Per curiosità sono andato a vedere Marine traffic e Vassefinder, sembrerebbe non vedessero fari e boe, magari si tratta di attivarli in opzioni ma non ne vengo fuori.
CHE FURBATA!!!!

Mi sa che sarà diventerà una soluzione sempre più usata negli stati più risparmiosi Smile

Ragionando sulle coste sabbiose del nord Adriatico, in cui le barre di secca si spostano anche di diversi metri da un anno all'altro, si potrebbe anche ragionare sul creare dei percorsi di approccio virtuali che siano gestiti dalla CP con rilevamenti sul luogo? No?
L'idea e' buona ma le commissioni che studiano il problema della codifica MMSI osservano che (e ci sono gia' proposte in merito) il codice attuale a 9 cifre e' vicino ad essere insufficiente per definire univocamente tutti i "bersagli" rilevabili poiche' essendo 3 le cifre di nazionalita' ne rimangono solo 6 da assegnare a ciascun apparecchio, ora se consideriamo che negli Stati Uniti d'America vi sono piu' di 16 milioni di imbarcazioni anche contando che solo il 10% si munisca di AIS o di EPIRB o di VHF con DSC (guarda caso assegnano codici speciali per aggirare il problema) non c'e' la possibilita' di codificarle tutte e tantomeno di aggiungere altre "sorgenti" di segnale. Usare quindi codici AIS per altri "bersagli" porta inesorabilmente alla necessita' di aggiornare il sistema aggiungendo altre cifre per coprire le necessita'. La conseguenza e' che i vecchi ricevitiori non potranno identificare le emissioni con il nuovo codice ( i nuovi e' prevedibile che possano riconoscere i due sistemi).
(22-11-2019 10:28)mhuir Ha scritto: [ -> ]Per curiosità sono andato a vedere Marine traffic e Vassefinder, sembrerebbe non vedessero fari e boe, magari si tratta di attivarli in opzioni ma non ne vengo fuori.

Eh non so, penso i dati siano filtrati in qualche modo; da me il ricevente ais integrato alla radio ha per esempio un minidisplay dove gli AtoN non vengono mostrati, pero' quando lo collego al pc con opencpn li mostra tutti.

Uh le ODAS, ce n'e' una quantita' anche in mezzo all'oceano, ancorate magari in migliaia di metri di profondita'. 48



Per i codici, questo tipo di trasmissione 99MIDTxxx ha solo tre/quattro cifre disponibili, pero' essendo un riferimento principalmente fisso locale potrebbero anche ri-usare una stessa cifra in luoghi a una certa distanza, nel senso usare uno stesso codice per una boa davanti a Genova, una meda in Sardegna, un'altra in Sicilia, Taranto Ancona Trieste e cosi' via, essendo lontani non c'e' rischio di confusione.

Un altro caso visto qualche anno fa, collisione/affondamento nella Manica, hanno subito inviato quattro AtoN virtuali tutt'attorno al relitto.

Appena trovato questo per caso, se qualcuno passa da quelle parti puo' verificare (?)
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Il sistema AIS così standardizzato può essere utilissimo. Per come già sperimentato con l'APRS radioamatoriale non bisogna però esagerare. Troppi oggetti fanno confusione ed alla fine vanificano l'effetto.

Speriamo che venga utilizzato con giudizio e che non si segnalino cose poco utili. L'inserimento di ostacoli, come ad esempio un container sommerso, virtualmente risulterebbe impreciso.

E sempre viva l'AIS che ci rende la navigazione più sicura, specie di notte o con scarsa visibilità, meglio del radar.
(22-11-2019 13:28)spinner Ha scritto: [ -> ]Il sistema AIS così standardizzato può essere utilissimo. Per come già sperimentato con l'APRS radioamatoriale non bisogna però esagerare. Troppi oggetti fanno confusione ed alla fine vanificano l'effetto.

Speriamo che venga utilizzato con giudizio e che non si segnalino cose poco utili. L'inserimento di ostacoli, come ad esempio un container sommerso, virtualmente risulterebbe impreciso.

E sempre viva l'AIS che ci rende la navigazione più sicura, specie di notte o con scarsa visibilità, meglio del radar.


e si sta diffondendo fra i diportisti,
quindi il rischio di intasamento è reale....

forse si dovrebbe limitare la portata di trasmissione in base all'unità, una barca a vela non ha senso trasmetta più in la di un 10 mg,

certo che se usi come trasmittente l' antenna intesta d'albero, ti vedono a 50....
Filo di qualche anno fa, esempio di oggi:

buco nel gasdotto Nord Stream
[attachment=50512]


messaggio AIS per segnalarlo, chiaro il messaggio viene inviato da una stazione posizionata in altro luogo (molto probabilmente una costiera), ma con le coordinate per farlo apparire proprio lì
[attachment=50511]


Filmino dei militari danesi
https://www.forsvaret.dk/en/news/2022/ga...altic-sea/
(22-11-2019 12:08)IanSolo Ha scritto: [ -> ]L'idea e' buona ma le commissioni che studiano il problema della codifica MMSI osservano che (e ci sono gia' proposte in merito) il codice attuale a 9 cifre e' vicino ad essere insufficiente per definire univocamente tutti i "bersagli" rilevabili poiche' essendo 3 le cifre di nazionalita' ne rimangono solo 6 da assegnare a ciascun apparecchio, ora se consideriamo che negli Stati Uniti d'America vi sono piu' di 16 milioni di imbarcazioni anche contando che solo il 10% si munisca di AIS o di EPIRB o di VHF con DSC (guarda caso assegnano codici speciali per aggirare il problema) non c'e' la possibilita' di codificarle tutte e tantomeno di aggiungere altre "sorgenti" di segnale. Usare quindi codici AIS per altri "bersagli" porta inesorabilmente alla necessita' di aggiornare il sistema aggiungendo altre cifre per coprire le necessita'. La conseguenza e' che i vecchi ricevitiori non potranno identificare le emissioni con il nuovo codice ( i nuovi e' prevedibile che possano riconoscere i due sistemi).

Tutto vero quanto scrivi se utilizzi un solo MID per nazione...purtroppo. Aggiungo che proprio per questo motivo l'ITU ha previsto un'eventuale ulteriore assegnazione di un nuovo MID proprio per evitare quanto hai evidenziato (immagino anche io con grossi problemi con i vecchi ricevitori) : "When the resources of a MID allocated to an administration have been exhausted it may request the Radiocommunication Bureau to allocate the second or subsequent MID. However, it should not be requested unless previously allocated MID is more than 80% exhausted in the basic category of three trailing zeros (RR19.36 and RR19.36.1). Administrations seeking additional MID resources must meet the criteria of having notified all previous assignments, in accordance with RR20.16.
(22-11-2019 12:59)rob Ha scritto: [ -> ]Per i codici, questo tipo di trasmissione 99MIDTxxx ha solo tre/quattro cifre disponibili, pero' essendo un riferimento principalmente fisso locale potrebbero anche ri-usare una stessa cifra in luoghi a una certa distanza, nel senso usare uno stesso codice per una boa davanti a Genova, una meda in Sardegna, un'altra in Sicilia, Taranto Ancona Trieste e cosi' via, essendo lontani non c'e' rischio di confusione.

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In Italia è già così
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