I Forum di Amici della Vela

Versione completa: First 51 "Reder Mor": grave incidente e spunti
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Ieri notte un incidente grave: un 50' di ritorno dalla Galizia verso la Bretagna si e' trovato in condizioni difficili, meteo duro, panne di elettricita' totale, disalberamento, una persona di equipaggio in arresto cardiaco (poi deceduta), un'altra in gravi condizioni. Ho messo qualche immagine e dettaglio qui:Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
In breve dalla dinamica dell'incidente (quel che si sa' al momento):
la barca aveva solo mezzi di navigazione elettronici, la panne generale di elettricita li ha resi incapaci di conoscere la propria posizione.
In avvicinamento alla costa, hanno creduto essere in una posizione XY ma si trovavano a 20-25 miglia di distanza, hanno potuto comunicare la posizione (errata) al CROSS tramite telefono cellulare. Non avevano ne' AIS ne' VHF (causa disalberamento?).
Non si sa al momento se avessero un epirb a bordo (obbligatorio per il tipo di navigazione che stavano facendo) o se fosse malfunzionante, ma non e' stato ricevuto nessun segnale via satellite.
La loro posizione reale e' stata determinata dopo che hanno sparato dei razzi: sono stati visti dalla costa, e' stato avvisato il CROSS che ha fatto uscire una seconda salva di mezzi di soccorso verso la seconda posizione, quella "vera". Recuperati, constatazione del decesso (signora di 46 anni), evacuazione della persona ferita e degli altri tre in stato di shock.
Qualche rimugino a ruota libera
. La posizione "vera" e' stata identificata grazie alla pirotecnia tradizionale, complice la botta di fortuna che ci fosse qualcuno sull'isola che ha visto i razzi; visto il tempo difficile immaginare alle 2100h d'inverno uno che stia alla finestra a guardare il mare. Quid se fosse stato uno dei "razzi elettronici"?
. Panne di elettricita' totale (eh si' succede). Obbligati a navigazione in atterraggio alla cieca, impossibilita' di indicare una posizione anche approssimativamente corretta. I due fari abbastanza potenti, entrambi rossi, scambiati (?).
. Impossibilita' di comunicare salvo con il telefono portatile. Nella costa qui un gps portatile porta molto piu' lontano di un telefono.
. Vento forte, senza elettricita' quindi forse anche senza pilota. Grande stress generale, incidente, forse tutti fattori che hanno contribuito a precipitare la disgrazia. Un articolo di stampa parla di barca che si e' fatta abbattere piu' volte, un 50 piedi.
Spunti, al netto delle condizioni psico-fisiche dell' equipaggio:
-Doppio o triplo vhf con batterie indipendenti? Anche un portabile.
-Comunicatore satellitare
-Bussola da rilevamento per traguardare i fari.
-Lista dei fari / carta nautica cartacea, cosi' se l'elettricita' va' in panne si capisce che faro e'.
-EPIRB, mi sembra logico.
Prezzo pagato molto molto alto.
La barca sembra fortemente danneggiata: i superstiti potranno raccontare la catena di eventi, se un disalberamento ha preceduto i frangenti o viceversa o prima c'erano altre avarie (timone?).
Non si può escludere che avessero strumenti portatili ma la catena di eventi potrebbe averne reso impossibile la reperibilità/utilizzo.

Epirb a parte - forse un gps+whf carichi in sacca stagna e reperibili...ma nella circostanza non avrebbero cambiato il corso degli eventi...
le condizioni impossibili del mare, quella della barca disalberata, per non dire dell'equipaggio non ti permettono di essere lucido e di pensare a navigare.....unica salvezza è pigiare quel benedetto tasto sperando che la catena dei soccorsi funzioni

traversare il golfo di biscaglia in quelle condizioni, senza il necessario equipaggiamento è come giocare con la roulette russa
il gps dei cellulari dovrebbe funzionare anche fuori della portata dei ponti radio e con una cartografia installata dovrebbe aiutare in assenza del cartografico di bordo, Rob mi ha fatto però sorgere un dubbio con il suo suggerimento di un GPS portatile a pile.
c'è qualcosa che non so?
grazie
bv
Un defibrillatore a bordo forse avrebbe evitato la tragedia
(10-01-2020 20:08)megalodon Ha scritto: [ -> ]il gps dei cellulari dovrebbe funzionare anche fuori della portata dei ponti radio e con una cartografia installata dovrebbe aiutare in assenza del cartografico di bordo, Rob mi ha fatto però sorgere un dubbio con il suo suggerimento di un GPS portatile a pile.
c'è qualcosa che non so?
grazie
bv
Ci sono dei cellulari che hanno un gps che non funziona senza rete. Un gps portatile di solito e' stagno e ha almeno 8-10 ore di autonomia.
(10-01-2020 20:08)megalodon Ha scritto: [ -> ]il gps dei cellulari dovrebbe funzionare anche fuori della portata dei ponti radio...

Mah! E' anche vero che ad un certo punto ha agganciato e hanno chiesto soccorso. In quel momento avrebbero comunque potuto - a grandi linee, anche senza un cartografico ma con una app generica "mappe" - vedere che NON erano a Belle Île...
Non credo che il disalberamento sia avvenuto in seguito ai problemi elettronici, quindi la vera domanda e' che cosa ci facevano con un forza 7 in pieno inverno probabilmente con andatura al traverso nel Golfo di Biscaglia ..ops Guascogne per i francesi Smiley53, uno dei peggiori posti per navigare sotto burrasca.
Provenienti dal Portogallo avevano tutte le possibilita' fermarsi per tempo e far passare il fronte, naturalmente poi c'e' la follia dell'avere tutto elettronico..ma neanche un vecchio ipad di prima generazione di millanni fa' con Navionics ?
Poi uno e' libero di suicidarsi come vuole.
Mi sa' che lo skipper se la vedra' davvero brutta a dover spiegare tutto cio'.
Bv Angelo
(11-01-2020 00:05)Stranizzadamuri Ha scritto: [ -> ]la vera domanda e' che cosa ci facevano con un forza 7 in pieno inverno probabilmente con andatura al traverso nel Golfo di Biscaglia..

Già... tutto il mio dispiacere per la tragedia, ma così vuol dire proprio cercarsela.
Strano davvero l'assenza o il non-uso dell'Epirb, ma forse in una situazione del genere o qualcuno ti guida da fuori oppure qualunque pensiero è troppo complesso.
uh, la condizioni della barca recuperata

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Qui, in fondo pagina, parlano delle condizioni meteo: stato del mare 5 e forza del vento 5 dal settore ovest. Per un 51', sano, non mi pare fossero condizioni dure. Smiley57
Se guardi i grafici sul blog di Rob, e' sicuramente un forza 7, in tutti i casi e' un grave errore basarsi solo sulla intensita' del vento in particolare in posti ad alto rischio come il Golfo di Biscaglia dove il mare ha un fetch enorme e si scontra con i bassi fondali creando la famosa onda quadra che spezza anche le mega petroliere, figurati un 50 piedi.
(11-01-2020 10:43)rob Ha scritto: [ -> ]uh, la condizioni della barca recuperata

Esatto...Un evento molto violento (disalberamento o frangente) può aver reso la situazione estremamente difficile in poco tempo...
(11-01-2020 10:47)Franc Ha scritto: [ -> ]Per un 51', sano, non mi pare fossero condizioni dure.

Beh, insomma, cerchiamo di capire:
- inverno
- golfo di Biscaglia
- brutto tempo
- notte
- barca disalberata
- black-out elettrico
- un membro dell'equipaggio in arresto cardiaco
- mancanza di posizione certa
a me basta e avanza!

(La barca è devastata!)
(11-01-2020 10:47)Franc Ha scritto: [ -> ]https://www.premar-atlantique.gouv.fr/co...e-groix-56

Qui, in fondo pagina, parlano delle condizioni meteo: stato del mare 5 e forza del vento 5 dal settore ovest.

penso si tratti di un refuso, ci sono svariate stazioni di rilevazione i cui dati concordano su 7-8 bft in tutta la zona, con "raffiche" (in termini ufficiali, picchi +10/+15nodi rispetto al vento medio). Più del vento, penso siano state le condizioni del mare, la boa dava attorno a 6m di altezza significativa, il periodo iniziale era attorno ai 10s (quindi mare "giovane", ripido, con percentuale significativa di frangenti), roba molto seria, poi passato/invecchiato nel corso della notte a 14-15s. La zona della Pointe des Chats è piena di bassifondi, ci si fa sballottare anche con 2-3m d'onda lunga...

È in corso l'inchiesta della Prefettura, poi molto probabilmente incaricheranno anche il BEA per l'inchiesta tecnica (BEA = equivalente francese del MAIB britannico).
quando succedono cose come questa io avrei piacere che il comandante venisse, anche in italia, immediatamente indagato e messo agli arresti.
anche trovando un vizio strutturale quando succedono cose come questa intanto si inquisisce il comandante per omicidio colposo, poi si cerca di capire se titoli e certificazioni a parte avesse le capacita tecniche e la stabilita emotiva necessarie a qestire l' evento, nel caso negativo altro processino, a lui e a chi gli ha dato la patente.

di "schettino" a giro per il mare ce ne sono un po troppi, capisco che beccarli prima sia impossibile ma spesso dietro a questi "incidenti" c'e' superficialita, incoscienza, presunzione.

l' unica cosa seria fatta da questo forum in tal senso e' quel corso che ha messo su quel caz-zone di @Falanghina qualche anno fa, cosa serve e come ci si prepara a tali evenienze? cosa ci stanno a fare tutte quelle vele in coperta? pure l' albero pare ancora attaccato alla barca, tutti sotto schok gli altri? equipaggio o ospiti, magari paganti? non si ragiona di un solitario che muore appeso al suo ombellicale per una caduta fuoribordo, si ragiona di gente che uccide e che per un cavillo la fa franca.

era forse la barca piu grande che si poteva permettere, non ha noleggiato il mese di agosto e ha deciso di rimandare la manutenzione? scommetto un euro che e' cosi!

con tutti i telefonini che c'erano a bordi non e' stato capace di fare un punto nave? io quando mi devo incontrare con qualcuno spesso gli mando il wats up col punto, tre secondi e precisione 6 metri.

epirb? gli incedenti veri sono al 99% nelle 6 miglia.... e questo direi e' una conferma
(11-01-2020 14:17)rob Ha scritto: [ -> ]...ci sono svariate stazioni di rilevazione i cui dati concordano su 7-8 bft in tutta la zona, con "raffiche" (in termini ufficiali, picchi +10/+15nodi rispetto al vento medio). Più del vento, penso siano state le condizioni del mare, la boa dava attorno a 6m di altezza significativa, il periodo iniziale era attorno ai 10s, quindi mare "giovane", ripido...

Considerando che erano in traversata lunga da Lisbona con atterraggio sud Quiberon, riguardando carte sat e meteo tra mercoledì e venerdì, si ha l'impressione che formazione e avvicinamento del minimo da Irlanda che poi si è infilato nella Manica siano stati veloci e abbiano creato in effetti una dinamica al suolo molto violenta da W in termini di vento e mare per poche ore (30 fissi con raffiche 40 e 6m onda), poi buio e prossimità costa non semplificavano certo, anzi...
E considerate le successive condizioni a bordo estreme (feriti gravi)...troverei prudente e rispettoso sospendere il giudizio...
I disalberamenti però si gestiscono, si pulisce la coperta, si buttano le ancore galleggianti... Senza uno straccio di carta nautica fatta di carta, navigare in inverno, di notte, a dispetto del meteo in una delle zone che invece merita il più grande rispetto possibile... è poi inevitabile che i pensieri vadano tutti in una direzione. Chissà poi se è venuto giù prima il palo o se è stato il ravaldone antisole caricabatterie a finire per primo in testa a chi era al timone. La tragedia così come riferita non dà esattamente l'idea di essere stata causata dal disalberamento ma innescata da stime inconsistenti della situazione complessiva, delle capacità dell'equipaggio e da un conseguente inevitabile panico di bordo.
Quanto all' importanza ed alle possibilità di salvataggio offerte da un telefono, lo ha raccontato nel suo libro la magnifica Arthaud con quello che le successe al largo di Capo Corso.
(11-01-2020 14:17)rob Ha scritto: [ -> ]È in corso l'inchiesta della Prefettura, poi molto probabilmente incaricheranno anche il BEA per l'inchiesta tecnica (BEA = equivalente francese del MAIB britannico).

Spero che siano cosi' trasparenti come il MAIB e che al tempo opportuno rilascino i risultati dell'inchiesta, da dove son sicuro si impareranno un sacco di cose da NON fare.
Rob se e quando ne hai notizia sarebbe interessante pubblicarla.
Bv Angelo
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