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Versione completa: Settaggio pilota in funzione wind su apparente e reale
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Ho appena montato un Raymarine Evolution 400, e mi interessa che vada al meglio in funzione wind.
Per cui, come suggerito da Pepe, sto cercando di tarare bene i sensori che inviano i dati al computer. Per ora ho messo bene a posto la bussola, appena possibile taro il sensore vento e il log.
Mi sembra che era stato detto che su wind quando si va al lasco conviene utilizzare il settaggio sul vento reale invece che sull'apparente, pero' vorrei capire meglio il motivo.Chi è informato e ha provato le differenze tra i due settaggi? Cosi' ad occhio penserei che se sono sotto asimmetrico e il vento reale stringe repentinamente, evito di sdraiare la barca.Pero'se allarga non rischio di strambare?
Altri sapranno essere più precisi; la mia esperienza è che su barche "poco" plananti si può tenere sempre l'apparente.
Su barche che partono in planata facilmente, con forti accelerazioni, tenere il riferimento del reale aiuta ad evitare che il timone parta con correzioni moto brusche per effetto della modifica dell'angolo dell'apparente.

Ricordo che Soldini e Parlier dicevano che con le loro barche verso Lat 40 e 50 usavano il timone in modalità "routing" ossia che segue una rotta, lasciando che sulle planate da 30-34 nodi le vele sventassero.
Diversamente la barca finiva per non governare.



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Corro sui J da diversi anni, facciamo il circuito nazionale e alcune regate internazionali, posso spargere la voce e metterti in contatto con la classe se vuoi pubblicizzare la cosa.
Considera che di barche vincitrici del mondiale ce n'è una all'anno (in realtà meno, le vincenti spesso rivincono).
Quindi non ci sarà una gran risonanza.

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Dopo un po' di prove sono arrivato alla conclusione che in reale è più stabile, comunque le differenze sono minime.


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Grazie Fabento, il tuo è lo spunto giusto. Quello che sposta l'apparente e' un accelerazione rapida tipica delle barche plananti. Quindi con onda o con vento rafficato la barca planante se settata su apparente avrebbe continue correzioni alla poggia nel momento che accelera vistosamente spostando l'apparente più' a prua.
Andrea che ha provato su un 40' da crociera veloce è arrivato alla conclusione che le differenze sono minime proprio perché come bel mio caso si tratta di un cruiser con linee e pesi non proprio da Class 40.
Andrea pero' noterei che se vai su reale e gira a poppa si rischia di strambare. Sbaglio qualcosa?
(12-01-2020 22:52)FaBento Ha scritto: [ -> ]Corro sui J da diversi anni, facciamo il circuito nazionale e alcune regate internazionali, posso spargere la voce e metterti in contatto con la classe se vuoi pubblicizzare la cosa.
Considera che di barche vincitrici del mondiale ce n'è una all'anno (in realtà meno, le vincenti spesso rivincono).
Quindi non ci sarà una gran risonanza.

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Ho postato il messaggio nel filo sbagliato!!! Scusate la confusione

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Si, è vero, ma non credo che usare l'apparente ti salverebbe. Quando sei quasi in poppa piena l'apparente si muove moltissimo, specialmente con onda, e il pilota non reagirebbe abbastanza velocemente.
Comunque il pilota non è indicato per le andature estreme - eviterei di andare per 175 sotto pilota.
Hai anche un po' margine di configurabilità per la sensibilità ai cambiamenti del vento, ma ho visto che metterlo troppo reattivo ti fa perdere in velocità (corregge troppo).
Molto utile è anche l'allarme per i salti di vento.

In ogni caso il raymarine evo, pur essendo un pilota eccezionale (secondo me), non è da paragonare ad un nke che puoi trovare su un class 40 - avendoli visti entrambi all'opera ti posso dire che l'nke è quasi magico. Magari di lui ti potresti fidare anche in poppa piena...

(12-01-2020 23:16)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Grazie Fabento, il tuo è lo spunto giusto. Quello che sposta l'apparente e' un accelerazione rapida tipica delle barche plananti. Quindi con onda o con vento rafficato la barca planante se settata su apparente avrebbe continue correzioni alla poggia nel momento che accelera vistosamente spostando l'apparente più' a prua.
Andrea che ha provato su un 40' da crociera veloce è arrivato alla conclusione che le differenze sono minime proprio perché come bel mio caso si tratta di un cruiser con linee e pesi non proprio da Class 40.
Andrea pero' noterei che se vai su reale e gira a poppa si rischia di strambare. Sbaglio qualcosa?
Tutto vero e condivido quanto dite. Però credo sia giusto distinguere, come dice anche Andrea, tra modello e modello. Per barche da crociera e piloti piuttosto datati, e quindi non proprio evoluti, personalmente preferisco tenerlo settato sull'apparente (con tempo di reazione medio).
Con vento forte, dove pottebbero esserci problemi, stare al timone, permette normalmente di governare meglio. In andature strette, magari per prendere una mano, non ci sono particolari rischi se non qualche "orza" mentre in andature al giardinetto o fil di ruota è comunque rischioso affidarsi al pilota a meno che non si abbia un freno del boma.
Ben diversa l'esperienza con piloti di ultima generazione dove cambia tutto, tant'è che è difficile dire chi fa meglio tra noi è lui... spesso lui :-)
Ciao
io al timone di un class 40 ci ho strambato mentre il windex diceva "bolina larga".
sono gli effetti dell' apparente, sei veloce, viene da prua ma, magari sul reale sei gia quasi in fil di ruota, senti la raffichetta poggi ed e' stramba.

l' nke in modalita reale da questo punto di vista e' una certezza, la velocita di calcolo e' importante e non ti frega mai.
una delle cose che a me danno fastidio col pilota sull' apparente ai laschi e' che ti porta all' orza sulle raffiche.

comunque con la tua tutta sta velocita in poppa non dovresti farla, penso che del pilota sul reale te ne puoi anche
esempio di traccia (timone a vento/apparente) con l'effetto "ventaglio" del vento nella strettoia fra le isole, bella sembra fatta col compasso 81 , almeno fino a quando non ho messo il motore Smiley4

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senno', salvo avere tanta acqua tutt'attorno e nessuna barca in vicinanza, almeno in costiero sono praticamente sempre con pilota regolato per rotta (rotta magnetica semplice, mai usato il pilota asservito con un goto waypoint); fra isole costa barche scogli e accidenti vari, usarlo da soli regolato con il vento si prendono troppi rischi a lasciar andare la barca dove vuole.
Io ho un Simrad in board (serie AP) e in funzione wind passa dall'apparente al reale non appena passi dal traverso alle portanti. Lo fa di default, un motivo quindi ci sarà
La ragione secondo me è questa:
il vento apparente è una somma vettoriale del vento reale e del vento di velocità. In barca però percepiamo (windex) solo il vento apparente. La strumentazione calcola quindi il vento reale con un algoritmo.
Più ci si avvicina all'andatura in fil di ruota più il vento apparente e reale si avvicinano e a differenza delle andature strette pochi gradi di rotta cambiano di molto l'apparente. Tenere il reale permette quindi di avere minori variazioni di rotta.
Però c'è un'altro aspetto da considerare. L'algoritmo con cui viene calcolato il reale tiene conto della velocità fornita dal log (e non quindi il SOG) e, poiché l'elichetta è spessso incrostata o sporca, il dato del reale non è affidabile e quindi si aggiunge un ulteriore problema.
Alla fine per questo la differenza non è spesso così evidente e personalmente quando sono in andature prossime alla poppa piena preferisco tenere io il timone, soprattutto con onda formata. Una ritenuta o un freno del boma, a seconda delle circostanze, aiutano. Comunque per quella che è la mia esperienza con piloti di ultimissima generazione si apprezza una precisione che invita a fidarsi senz'altro più.
Per concludere credo che il pilota debba essere considerato sempre e solo d'ausilio alla navigazione e che stare al timone, oltre che essere un pacere, sia l'unico modo per migliorare le proprie capacità di timonieri. Thumbsupsmileyanim
Il pilota deve lavorare bene al mio posto quando ci vogliono due braccia in più per le manovre o mi devo spostare magari a prua o base albero. Andando sempre in due capita di regola.
. Non mi deve fregate nei momenti critici, é per questo che lo ho preso nuovo e surdimensionato e voglio tararlo al meglio. Il piacere di timonare: sicuro quando hai messo tutto a posto e puoi tornare alla ruota.
Anche io non mi fido troppo dell'autopilota settato in Wind quando il vento è tra il lasco e la poppa e preferisco settarlo in rotta bussola o Waypoint; così è più stabile.

898989
Allora diciamo che il pilota pur non essendo un corsaiolo NKE è di nuova generazione e surdimensionato, sia computer che attuatore, per il peso della barca.
La barca non è planante ma abbastanza pesante per la sua superficie velica.
Dovrebbero essere le migliori condizioni per via dell'elettronica moderna e della difficoltà a planare della barca.
Andrea ha la situazione più' simile alla mia come barca e come pilota, per cui mi è preziosa la sua esperienza:
su reale un po meglio che su apparente, settaggio non troppo sensibile, evitare di navigare troppo poggiati sotto pilota.
Concordo con tutti che sotto pilota è meglio non navigare poggiati piu' di tanto, diciamo 150° per stare ragionevolmente sicuri ( almeno con normali cruiser)
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