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Versione completa: Riprendere e verniciare i legni
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Probabilmente per alcuni è un ovvietà ma magari ad altri può interessare. Ecco il mio metodo per riprendere i legni malconci (esperienza derivata dalla sistemazione di portoncini d'entrata). Come prima cosa se è possibile smonto i legni dalla coperta, in questo caso si tratta di tienitibene. Purtroppo non ho una foto del prima, ma sapete tutti come possono diventare i legni dopo alcuni anni di incuria (precedente armatore). Come prima cosa rimuovere gli strati vecchi di vernice e legno ormai marcio, per far questo consiglio l'uso di una rasiera e non della cartavetrata. In assenza della rasiera potete anche usare un coltello ben affilato appoggiato perpendicolarmente al legno da trattare. Ma se possibile procuratevi una rasiera ed il suo brunitore, perché il lavoro viene molto meglio. Con la rasiera si asporta facilmente e con poca polvere sia la vernice che il legno, contrariamente alla carta vetrata che spesso perde in fretta il suo potere abrasivo a causa della vernice combinata alla polvere di legno che in breve ostruisce i pori, costringendoci a cambiare disco. Arrivati al legno sano carteggio velocemente con grana 320. Asportare completamente la polvere con più passaggi di un panno. A questo punto per la prima mano uso un flatting nautico extra marine prodotto da una nota azienda italiana. La prima mano la do con una diluizione al 30 % con acquaragia (70% flatting) in modo da impregnare per bene il legno (il produttore consiglia un suo diluente specifico). Lascio seccare per almeno 24 ore. Levigo leggermente con paglietta d'acciaio fine (e non con carta vetrata) e rimuovo la polvere. Applicato nuovamente il flatting questa volta diluito solo con il 10% di acquaragia (90% flatting) Dopo l'asciugatura, levigo nuovamente con paglietta e rimuovo la polvere. Se necessario applico nuovamente il flatting diluito al 10%, altrimenti passo alle mani di finitura con flatting diluito al 30% (70%flatting), sempre levigando con la paglietta tra una mano e l'altra e rimuovendo la polvere. Per ottenere buoni risultati a mio parere la chiave è quella di dare pochissimo flatting per volta e nella maniera più uniforme possibile. Per far questo conviene intingere il pennello e "strizzarlo", dobbiamo avere l'impressione che non vi sia quasi flatting sul pennello. A questo punto invece che appoggiare il pennello e iniziare a pitturare, meglio appoggiare il pennello in diversi punti in modo da distribuire in maniera omogenea la quantità di flatting prrsente sul pennello.

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A questo punto distribuire la vernice con il pennello a 90° rispetto alla venatura (a volte risulta più comodo farlo a 45°)

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Ora si può andare a uniformare il tutto nel senso della venatura.

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È importante procedere speditamente perché se il flatting inizia a seccare quando andiamo ad uniformare facciamo più danni che altro. Per grandi superfici procedere a piccoli pezzi. Non intingere nuovamente il pennello a meno che questo non sia completamente "scarico", altrimenti rischiamo di trovarci con colature e altri problemi. Per mantenere nel tempo il risultato basterà una volta all'anno una passata di paglietta d'acciaio e una mano di flatting diluito al 30%. Nei prossimi giorni foto del risultato.

Ps: le foto precedenti si riferiscono alla prima mano di finitura
IO raschio con il vetro. La prima mano la diluisco con l'impregnante. Il pennello non lo tengo mai diritto ma lavoro di polso e fa meno di 45° rispetto alla tavola da pitturare.-
Se ben capisco Bullo diluisci il flatting con l'impregnante ? Mai fatto,usato sempre
acquaragia inodore.Come viene il lavoro con l'impregnate? Se migliora sarebbe una
buona idea.
io uso impregnante, magari di tipo cerato e/o mordenzato, più mani e non uso il pennello, ma uno straccio imbevuto nel colore, non lascia segni delle pennellate
Garibaldi le prime due mani su consiglio di chi faceva le pitture l'amico Baseggio. Per non lasciare segni di pennello che si vedono solo a 30 cm. di distanza usa un dilatante tipo Ovatrol e pennello adatto con setole fini e naturalmente vernice buona Epifani.-
Io do più mani di impregnante prima del flatting.
Sarebbe meglio solo una mano di impregnante. Non diluito. Le ulteriori filmano e rischi che poi sfogli. Le vernici moderne. Specie se sintetiche (checché ne dica il pianeta sin le migliori) non andrebbero mai mischiate tra loro ma al massimo diluite e mai più del 15 per cento. Al limite per farle più liquide si mettono a bagnomaria non oltre i 60 gradi. La temperatura di stesura è importante. Mai sole diretto. (Quindi gli esterni lì verniciate o all'ombra o di notte.) Due mani di impregnante. Entrambe diluite. Si possono dare solo su legni estremamente secchi e assolutamente non a fibra troppo compatta(faggio) o oleosa ( teak) va bene ad esempio sul rovere. E poi va carteggiato leggermente per levare eventuale film localizzato.
Argo dove trovi il faggio su una barca? A venezia facevano i remi, anche il tagliere.-
Proprio per evitare le problematiche che segnala Argo74 lavoro nel modo descritto nel primo post. Inoltre si ha il vantaggio di fare tutto con un solo prodotto, senza preoccuparsi di eventuali incompatibilità. La mano di flatting diluita con il 30% di acquaragia si comporta da impregnante ( chi la produce scrive nero su bianco che è diluibile anche al 40% ) La mano diluita al 10 % invece riempie bene eventuali fessure. Le mani seguenti diluite al 30% invece depositano man mano un leggero film senza lasciare i segni del pennello. Il risultato finale è una via di mezzo tra una finitura a impregnante e un flatting che risulta molto piacevole al tatto perché da ancora la sezione di toccare legno. Nel caso in oggetto ho usato flatting opaco. A mio parere la finitura lucida va applicata solo su legni perfetti perché altrimenti i riflessi mettono troppo in evidenza eventuali difetti. I legni trattati hanno 45 anni e per farli tornare perfetti avrei dovuto asportare troppo materiale, ormai queste sono le conseguenze dell'incuria.Questo weekend spero di poterli rimontare e postare qualche foto.
Christian ti ringrazio del tuo intervento,hai relazionato professionalmente.Infatti a me piace lucido il flatting anche se come dici mette in evidenza eventuali difetti(con il tempo) scompaiono a mano a mano che si passa con spray per legno quando si fanno pulizie per eliminare anche la polvere che si deposita nelle pareti.
@bullo Mai parlato di faggio in barca. Era una digressione tecnica sulle vernici. Il flatting diluito non si comporta da impregnante.
Flatting una vernice impregnante un'altra cosa.
appunto.
Il "lustro fin" è bello ma richiede tanta manuntenzione, specialmente se esposto al sole, al sale. Se il legno si scurisce non c'è più niente da fare bisogna portar a legno, 2 mani resina epossidica, 5 di pittura epossidica, 2 di smalto e per 20 anni più nessun problema.-
Ecco montati i tienitibene. Vedremo per quanto tempo resisterà il trattamento.

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Gli altri legni e una bella lavata alla barca saranno per il prossimo weekend.
Belli dal punto di vista stilistico a livello tuga ma pessimo per tenersi agguantarsi praticamente, è la prima volta che li vedo pitturati di solito sono in IROKO TEACK Africano, quello Indiano del Siam non si trova, ma sono belli senza pittura basta lavarli e spazzolarli, consiglio con acqua salata, e sono molto belli lasciati a legno nudo.-
Legno larice trattato con impregnante due tre mani antisdrucciolo al quarzo. Va per cinque sei anni.
Come si fa a vedere dalla foto se è legno Larice? Antisdrucciolo fatto con sabbia al quarzo in coperta l'ho visto, sui tientibene mai. Per fare l'antisdrucciolo con la sabbia al quarzo si usano pitture epossidiche, una prima a mano poi cospargere il quarzo e dare la seconda mano di epossidica, altre 2 mani di smalto poliuretanico bianco e veramente non si scivola più, inconveniente se vuoi stenderti in coperta devi usare l'asciugamano perchè gratta.-
Io ci sto per fare il nuovo tavolo in dinette in faggio....pare che sia diventato difficile trovare impregnanti e finitura, magari vetrificante, sintetici...so quasi tutti all'acqua...che marca mi consigliate, compatibili, da usare per una mano di impregnante per dare colore e finitura dopo? O meglio direttamente finitura colorata? Tra l'altro vorrei evitare di usare il flatting...non c'ho simpatia
Ma io li ho sempre trovato tranquillamente, per dire a Nautica pontemagra ne hanno una ampia selezione, e vendono anche online.
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