I Forum di Amici della Vela

Versione completa: RIPARTITORE vs REGOLATORE & Other
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Ciao a tutti,
come accennato in altro post, provo ad aprire questo nuovo sul tema in oggetto, magari di interesse di molti. Ho avuto l’impressione che i 2 termini vengono spesso usati in modo indifferente ma guardandomi intorno per capire (sui temi elettrici ho molto da imparare) ho avuto la netta impressione che vi siano importanti differenze.

Prendo spunto e quoto anche frasi che ho trovato in giro per provare a dare delle definizioni. Se ho scritto cavolate prego correggermi senza esitazione.

Senza entrare nel dettagli si parte dal presupposto che si vuole rendere più efficiente e rapida la carica delle batterie (servizi e motore).


RIPARTITORE DI CARICA: E' quel dispositivo che permette di ripartire 'unidirezionalmente' una corrente verso più destinazioni senza che la medesima possa ritornare indietro.
Applicazione tipica è la ripartizione della corrente di carica di un alternatore o carica batterie verso più batterie.
Ripartizione unidirezionale: ovvero, la corrente può andare solo dall'alternatore o carica batterie verso le batterie e non viceversa o vicendevolmente tra le batterie.Vi sono diversi modi per ottenere questo 'servizio' e il più comune è il sistema passivo…ossia la frapposizione di diodi sui cavi che dall'alternatore o carica batterie vanno verso le batterie da ricaricare.
Questo modo, offre una certa resistenza al passaggio della corrente. Resistenza che si traduce in caduta di tensione (tipicamente 0,4>0,7V), con conseguente riscaldamento del dispositivo; e relativa riduzione del livello di carica di tutte le batterie collegate (per la ricarica) a quella sorgente.
Quindi, l’impego di ripartitori fornisce evidenti vantaggi, ma la caduta di tensione che genera ai morsetti della batteria è sufficiente a ridurre ulteriormente la capacità di ricaricarsi delle batterie.

Dimensionamento Ripartitore: almeno pari alla corrente massima dell’alternatore, meglio 1,5 volte


[u]Un altro modo di sicura e miglior resa in termini di carica sono i sistemi attivi, ovvero i REGOLATORI DI CARICA.[u]

I REGOLATORI DI CARICA compensano le varie cadute di tensione e provvede a fornire alle batterie la giusta tensione di ricarica utilizzando algoritmi sofisticati. Con questi apparati è possibile sfruttare in modo appropriato le capacità di carica dei normali alternatori. Tramite il regolatore l'alternatore riesce a erogare molta più energia riducendo i tempi di carica di 4-8 volte Inoltre il controllo della tensione e della temperatura sia delle batterie che dell'alternatore assicurano un ottimale funzionamento del sistema (il regolatore “sente” le batterie e destina loro corrente necessaria alla perfetta ricarica).

Dimensionamento Regolatore: almeno pari alla corrente massima dell’alternatore, meglio 1,5 volte


Per imprimere al sistema di ricarica di bordo a mezzo alternatore un vero miglioramento qualitativo, l’approccio ideale sarebbe accoppiare un alternatore di potenza ad un regolatore di carica.

Due parole sull'ALTERNATORE DI POTENZA.

Alternatore di Potenza: partendo dal presupposto che gli alternatori comunemente installati sulle imbarcazioni sono di tipo “automobilistico” con curve di potenza pensate più per ricaricare la batterie motore e quindi poco votati alla massima efficienza di carica per impianti batterie più sofisticati (con pacchi servizi e motore), gli alternatori di potenza hanno come loro caratteristica base quella di erogare forti correnti già ad un basso numero di giri, potendo così effettuare una ricarica completa delle batterie di bordo nel minor tempo possibile e con la minima potenza assorbita dal motore.
Tipicamente gli alternatori di potenza non sono ditati al loro interno del dispositivo ripartitore/regolatore in quanto deve essere montato esternamente.

Dimensionamento Alternatore di Potenza: almeno pari al 30-40% del totale delle batterie da caricare (es.: se si ha un totale di 400A, necessario alternatore di minimo 100A).


Se tutto vi torna sarebbe bello mettere in chiaro anche come si installano (collegamenti).

Ciao
Citazione:Messaggio di Madinina II
Ciao a tutti,
come accennato in altro post, provo ad aprire questo nuovo sul tema in oggetto, magari di interesse di molti. Ho avuto l’impressione che i 2 termini vengono spesso usati in modo indifferente ma guardandomi intorno per capire (sui temi elettrici ho molto da imparare) ho avuto la netta impressione che vi siano importanti differenze.

Prendo spunto e quoto anche frasi che ho trovato in giro per provare a dare delle definizioni. Se ho scritto cavolate prego correggermi senza esitazione.

Senza entrare nel dettagli si parte dal presupposto che si vuole rendere più efficiente e rapida la carica delle batterie (servizi e motore).


RIPARTITORE DI CARICA: E' quel dispositivo che permette di ripartire 'unidirezionalmente' una corrente verso più destinazioni senza che la medesima possa ritornare indietro.
Applicazione tipica è la ripartizione della corrente di carica di un alternatore o carica batterie verso più batterie.
Ripartizione unidirezionale: ovvero, la corrente può andare solo dall'alternatore o carica batterie verso le batterie e non viceversa o vicendevolmente tra le batterie.Vi sono diversi modi per ottenere questo 'servizio' e il più comune è il sistema passivo…ossia la frapposizione di diodi sui cavi che dall'alternatore o carica batterie vanno verso le batterie da ricaricare.
Questo modo, offre una certa resistenza al passaggio della corrente. Resistenza che si traduce in caduta di tensione (tipicamente 0,4>0,7V), con conseguente riscaldamento del dispositivo; e relativa riduzione del livello di carica di tutte le batterie collegate (per la ricarica) a quella sorgente.
Quindi, l’impego di ripartitori fornisce evidenti vantaggi, ma la caduta di tensione che genera ai morsetti della batteria è sufficiente a ridurre ulteriormente la capacità di ricaricarsi delle batterie.

Dimensionamento Ripartitore: almeno pari alla corrente massima dell’alternatore, meglio 1,5 volte


[u]Un altro modo di sicura e miglior resa in termini di carica sono i sistemi attivi, ovvero i REGOLATORI DI CARICA.[u]

I REGOLATORI DI CARICA compensano le varie cadute di tensione e provvede a fornire alle batterie la giusta tensione di ricarica utilizzando algoritmi sofisticati. Con questi apparati è possibile sfruttare in modo appropriato le capacità di carica dei normali alternatori. Tramite il regolatore l'alternatore riesce a erogare molta più energia riducendo i tempi di carica di 4-8 volte Inoltre il controllo della tensione e della temperatura sia delle batterie che dell'alternatore assicurano un ottimale funzionamento del sistema (il regolatore “sente” le batterie e destina loro corrente necessaria alla perfetta ricarica).

Dimensionamento Regolatore: almeno pari alla corrente massima dell’alternatore, meglio 1,5 volte


Per imprimere al sistema di ricarica di bordo a mezzo alternatore un vero miglioramento qualitativo, l’approccio ideale sarebbe accoppiare un alternatore di potenza ad un regolatore di carica.

Due parole sull'ALTERNATORE DI POTENZA.

Alternatore di Potenza: partendo dal presupposto che gli alternatori comunemente installati sulle imbarcazioni sono di tipo “automobilistico” con curve di potenza pensate più per ricaricare la batterie motore e quindi poco votati alla massima efficienza di carica per impianti batterie più sofisticati (con pacchi servizi e motore), gli alternatori di potenza hanno come loro caratteristica base quella di erogare forti correnti già ad un basso numero di giri, potendo così effettuare una ricarica completa delle batterie di bordo nel minor tempo possibile e con la minima potenza assorbita dal motore.
Tipicamente gli alternatori di potenza non sono ditati al loro interno del dispositivo ripartitore/regolatore in quanto deve essere montato esternamente.

Dimensionamento Alternatore di Potenza: almeno pari al 30-40% del totale delle batterie da caricare (es.: se si ha un totale di 400A, necessario alternatore di minimo 100A).


Se tutto vi torna sarebbe bello mettere in chiaro anche come si installano (collegamenti).

Ciao
Bene, già qualcosina hai modificato.Smile
Applicati di più.Wink
Mi sa però che ti sei messo in un vespaio....Smile
No dai, ho detto così tante boiate???
No, qualche peletto da sistemare.Smile
E' che su argomenti del genere ci si sguazza, anche se al momento le acque si mantengono tranquille.Wink
il ProSplitR della sterling, è un ripartitore intelligente? un quasi regolatore?

un ripartitore (dimenticato da solo) sulla linea dell'avviamento (cfr precedente post sui ripartitori) comporta problemi oltre a non far accendere il motore?
Citazione:wind e sea ha scritto:
il ProSplitR della sterling, è un ripartitore intelligente? un quasi regolatore?

un ripartitore (dimenticato da solo) sulla linea dell'avviamento (cfr precedente post sui ripartitori) comporta problemi oltre a non far accendere il motore?

E' un ottimo ripartitore SENZA caduta di voltaggio.
Tiene separati i (due) banchi di batterie e gli indirizza automaticamente la corrente in arrivo dall'alternatore.
Non ricarica le batterie col ciclo a 3 o 4 stadi (riconosciuto universalmente come miglior modo di ricaricare la batteria).
Non 'stimola' l'alternatore a lavorare al pieno delle sue capacità.

Queste ultime due cose, oltre alle prime, le fa un buon regolatore.

Alla seconda domanda non so rispondere.
Ciao
matteo
Mi viene da domandare: i caricabatterie Quick, per esempio, hanno un regolatore interno che gli permette di caricare in modo ottimale, giusto?
Se io ho un caricabatterie 'antico', senza cambiarlo, potrò aggiungere un regolatore di carica a 'valle' che mi gestisca la carica da 220V e da alternatore?

Caricabatterie Hydra con regolazione Auto o Manuale (a sinistra) ed 1,2,3,... (a destra). Non so in base a cosa scelga gli Ampere quando è in auto: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . 41,14 KB
Si, i Quick fanno ricarica a tre stadi. Almeno quelli della serie SBC AVD (io ho il 250 plus)

Si. Almeno così fa lo Sterling. Prende la corrente in arrivo da alternatore o da altro caricabatterie, la rielabora e la manda alle batterie secondo il suo modello di ricarica.
Lo schema semplificato di montaggio è questo:
Immagine: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . 118,01 KB
Ho atteso, invano, ma vedo che l'argomento non stà generando grossi consensi...ma questi concetti sono così chiari a tutti ? Se si, qualcuno condividerebbe con me la sua luce? O tutti sono al buio e nulla da commentare?

A me questi concetti non sono poi così tanto chiari e visto l'importanza del tema pensavo utile aprire un 3D specifico.

Dai su, non siate timidi... Smile
mi pare che hai detto chiaro e giusto. quale è la domanda?
Kriss, leggi il primo post...
...scusa Kriss, ho riletto la tua domanda ed ora ne capisco il senso (sorry)...quindi tu pensi i concetti siano corretti? E' solo una casualità l'uso indifferente dei termini ripartitore/regolatore?
Si Marco, i concetti che hai espresso sono corretti e penso sia questo il motivo per cui il thread si sia bloccato.
Anche io fino a un paio di ann fa non facevo differenza tra ripartitore e regolatore. Poi mi sono informato da solo e tramite diversi amici del forum (ricordo in particolare Straulino, oggi 'fantasma').
Bella la tua barca. E' mica quella appena alata nel cantiere di Alassio?
Ciao
matteo
Dietro il mio alternatore c'è una scatoletta applicata, che sono riuscito a fotografare.
E' marcata Bosch, può essere un regolatore esterno? Se volessi mettere un separatore di carica per gestire le 2 batterie devo bypassare quella 'scatoletta' oppure non serve?



Immagine: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . 27,57 KB
@Stout:
Si è un regolatore e... No non lo puoi bypassare.
Il regolatore serve per far si che l'alternatore fornisca corrente.

Ciao
Marco
se prendi un separatore prendi quello a mosfet senza caduta di tensione. lo sterling costa di più ma è molto meglio. entrambi si montano allo stesso modo (un filo dall'alternatore e due alle batterie, o banchi batterie, motore e servizi. negativo in comune
ok, grazie. Smile
'se prendi un separatore prendi quello a mosfet senza caduta di tensione'

ma io avevo capito che c'è per questo tipo una caduta di 'almeno' 0,25 v (?) se fosse vero è tanta o poca?
0,25 è ancora un bel pò (fra batteria tutta carica e tutta scarica c'è meno di 1 volt) , però il ripartitore a diodi perde 0,40
Forse andrebbe aggiunto che il problema della caduta di tensione sui ripartitori a diodi si può eliminare su alcuni alternatori collegando semplicemente il 'sense voltage' o feedback del regolatore.. a valle del ripartitore direttamente sul polo positivo delle batterie servizi, in questo modo si ottempra anche alla caduta di tensione dei cavi e sezionatori. Per esempio sui motori Volvo P. questo filo lo trovate sul retro degli alternatori(giallo di solito) collegato direttamente sul positivo, invece su motori Yanmar non è accessibile. Fino al 2005 i cantieri stessi lo ignoravano, poi un pò alla volta hanno iniziato a cablarlo correttamente.
Buon lavoro
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