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Versione completa: Installazione Batterie in parallelo - fai da te
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3d eliminiato
La prossima volta, se non hai la crimpatrice adatta, usa un bulino grosso con la punta a cono: due martellate e la crimpatura è fatta.
Stringere con la morsa non fà un buon bloccaggio.
Fatta la crimpatura fai scorrere un tubetto di termoretraibile (che avrai infilato prima) fino sul codolo del terminale (se sei pignolo ce ne sono anche rossi oltre ai neri).
L'ideale è partire dal morsetto della batteria con un solo filo, andare al fusibile sul negativo e allo staccabatteria sul positivo e poi fare la distribuzione su due barrette di rame con fori filettati da cui alimentare le varie partenze.
Mi sembra che hai un buon margine in altezza, la prossima volta, ti auguro fra più di dieci anni, valuta anche le batterie da 6 V in serie: ce ne sono con la stessa pianta delle 12 V ma più alte, io al posto di due batterie 12 v in parallelo per i servizi da 100 Ah ne ho messe due da 6 V in serie da 270 Ah.
Comunque adesso basta lavori che arriva la primavera e si torna a navigare sul serio.

BV Big GrinBig GrinBig Grin
Bel lavoro Marco e, come sempre, ben documentato.
Intenzioni serie di crociere e rade?
Io con un pacco batterie servizi 'simile' adeguatamente ricaricato (regolatore a 4 stadi) ho raggiunto una soddisfaciente autonomia.
Mi incuriosiscono le tue due batterie completamente anonime.
Le ricarichi solo da banchina? Da quello che vedo direi di si.
Saluti a tutta la famiglia
matteo

P.S. finalmente avremo un bel we. Già ieri e oggi ponentino fresco. Voi scendete? Noi a sciare domani, domenica vela e pescasub Smile
IO avrei saldato i terminali con lo stagno....non mi soddisfa molto quel tipo di fissaggio per interposizione....poi forse sbaglio..ma hai 180 A...non A/h.....secondo me ne hai solo 90A/h...42
Sul Sigma, vero?Big Grin.....lo spazio che ho io è analogo (credo) e dentro ho 2 batterie da 120A in parallelo, dovro aggiugere quella esclusiva motore.....ma non ho ancora deciso dove....
lo split lo monti sempre lì nel vano?

ciaoSmile
per il salpa-ancora ho usato cavi da 25mmq che fissato ai terminali come i tuoi.
prima due taccature con la parte a tagliare della normale pinza, ma poi tutte assolutamente saldate usando un piccolo saldatorino a gas

mario
Colando lo stagno nel buco.42
Senza offesa Marco, non vorrei che pensassi che ce l'abbia con te, ma mi sembra un lavoro da pollice verso per non dire altro.
Per fare due crimpate se non hai la pinza trovi di sicuro chi può prestartela. La crimpata con la morsa (ammesso che quella che vedo si possa definire morsa) non ha efficacia e tra qualche tempo rischi che i terminali ti diventino roventi per lo scarso contatto tra cavo e terminale.
Poi vedo troppi colori nei cavi che non c'entrano nulla, il giallo-verde sulle batterie ad esempio non si può proprio vedere, poi ci sono dei neri sul positivo, vedo anche cavi azzurri....
Ok scusami ma sui lavori elettrici ho altri concetti. BV
Difficile non essere d’accordo con Kermit Big Grin e, se posso esprimere le mie opinioni, che non vogliono essere critiche ma indicazioni, aggiungo quanto segue, sperando che tu non te la prenda. 42

- Se non puoi crimpare bene i terminali meglio saldarli a stagno;

- i termoretraibili è meglio che coprano anche il collo del terminale;

- i colori dei cavi rispondono a delle norme che li codificano, mischiarli non è il massimo, tuttavia, se per risparmiare usi i cavi che ti ritrovi (magari regalati, è successo anche a me), è opportuno usare termoretraibili del colore giusto coprendo almeno 5 cm. di cavo alla partenza ed all’arrivo e ripetere ogni 10 cm. la codifica (non so se l’hai fatto ed i termoretraibili esistono di molti colori, li vendono nei magazzini di elettrotecnica o elettronica), poi redigere un accurato schema elettrico dettagliato, non un semplice unifilare, con specificati i colori, le partenze, gli arrivi e gli utilizzi;

- sul cavo che collega il positivo delle due batterie era meglio mettere un fusibile ritardato poco maggiore della capacità della singola batteria, questo perché se una delle due va a zero (sempre possibile) la violenta scarica dovuta al travaso di energia, lo fa squagliare e non ti frega anche l’altra, ma e soprattutto ti avvisa subito del guasto;

- cosa che ritengo ancor più importante, sulla partenza del positivo che va al quadro avrei messo un altro fusibile ritardato di capacità poco superiore alla somma delle capacità delle due batterie;

- come li vedo, i cavi mi sembrano un po’ scarsi, mi pare siano (almeno) da 35 quadri, per le partenze e fino al quadro io avrei usato un 50;

- i cavi per la ricarica, in arrivo dal generatore, sarebbe meglio impegnassero il negativo di una batteria ed il positivo dell’altra, così lavorano alla pari entrambe le batterie, diversamente una lavora più dell’altra;

- un lavoro del genere meritava che sui terminali delle batterie fossero usati morsetti multipli, di quelli che hanno il collare per il morsetto e di fianco un altro morsetto per collegare le utenze;

- per l’innesto dei cavi nei morsetti è sempre meglio crimpare un terminale senza asola (sono fatti apposta), in mancanza e bene stagnare il cavo per il centimetro impegnato nel morsetto.

Questo per quanto ho potuto vedere, sul resto dei collegamenti e dell’impianto non posso dire, non sapendo cosa precisamente è stato fatto.


Nota per il post sul verricello salpa ancora:

il motore sullo spunto assorbe ben di più degli Ampere nominali, e se il percorso è un po’ lungo c’è anche una caduta di tensione, personalmente avrei uso un 50 quadri, a meno che non sia un motore davvero piccolo ed una batteria lì vicino.
Citazione:kermit ha scritto:
Senza offesa Marco, non vorrei che pensassi che ce l'abbia con te, ma mi sembra un lavoro da pollice verso per non dire altro.
Per fare due crimpate se non hai la pinza trovi di sicuro chi può prestartela. La crimpata con la morsa (ammesso che quella che vedo si possa definire morsa) non ha efficacia e tra qualche tempo rischi che i terminali ti diventino roventi per lo scarso contatto tra cavo e terminale.
Poi vedo troppi colori nei cavi che non c'entrano nulla, il giallo-verde sulle batterie ad esempio non si può proprio vedere, poi ci sono dei neri sul positivo, vedo anche cavi azzurri....
Ok scusami ma sui lavori elettrici ho altri concetti. BV

Alla peggio senza pinza crimpatrice si puo' picchiare con un punteruolo facendo attenzione che il cavo non si giri .
Effettivamente una cattiva terminazione del cavo potrebbe invalidare la sezione che c'è a valle, essendo minore la superficie che viene a contatto con il terminale.
Per la stagnatura esistono dei saldatori più grossi dei soliti saldatorini.
Non vedo del grasso sui morsetti, indispensabile per evitare ossidazioni quindi falsi contatti, ma forse l'hai messo ma non fotografato.
Ciao
E' emerso nei vari passaggi ma...il caricabatterie lo collegate direttamente alle batterie ?
ed aggiungo:

[/quote]
Da ultimo una precisazione sul post in generale.
Il motivo di questa documentazione è proprio quello di prendere un lavoro, con tutti i suoi difetti e tirarne, insieme, qualcosa di utile a chi, non avendo mai fatto questo lavoro, potrà avere un riferimento su cosa fare e [u]non fare[u]. So ben io per primo che il non usare cavi certificati per nautica è la prima, e forse più grave inadempienza alle norme ma, secondo me, chi leggerà potrà decidere cosa prendere, cosa scartare e cosa migliorare.
Io, in passato, per tanti lavori se avessi avuto un 'guida for dummies' mi sarei sentito più tranquillo.
Giudicare pessimo il mio lavoro, mi tocca proprio poco, mentre lo ritengo interessante quando si entra in discussione e si migliora per gli altri.

Grazie, comunque dei suggerimenti
Ciao
Marco
[/quote]

trovo corretto quello che dice Gedeone ed apprezzabile che abbia voluto mostrare il suo operato, per confrontarsi ed imparare da chi ha più esperienza e dare qualche buon consiglio per migliorare.
Tutto questo viene messo a beneficio di coloro che devono imbattersi nel medesimo lavoro (e, come si può intuire, io sono interessato perchè ho in piano intervento simile...e sono gnurant!).
Personalmente ho letto con attenzione questo 3D anzi,m spero che continui....
Giudicare un lavoro solo da foto e descrizione non è un buon sistema, si rischia di non vedere o non capire, toccare e guardare da vicino è l'unico buon sistema.
Infatti il mio non era un attento esame del tuo impianto, era una specie di copia incolla tratto da appunti ed altri post, con lo scopo di trascrivere alcune osservazioni generali, utili a molti, traendo spunto dai tuoi lavori; aggiungo alcune cose.
Saldare i terminali con un saldatorino da elettronica non è possibile.
Il cavo di partenza, se lo hai dimensionato calcolando la somma degli assorbimenti e la caduta di tensioni, va bene come lo hai messo, ma non sapendo quanto è la somma di tutti gli assorbimenti non si può dire se è corretto.
Il fusibile in partenza è la prima cosa da mettere, per questo ho osservato che non c'era.
Il fusibile tra le due batterie è buona norma metterlo per evitare che una delle due batterie in avaria freghi anche l'altra; oltretutto se c'è intervenendo ti avvisa del guasto che diversamente potresti notare quando è tardi; sugli impianti industriali non c'è per vari motivi, per esempio per non interrompere l'alimentazione (impianti di sicurezza o di back up), perché hanno utilizzi e manutenzioni differenti da quelli d una barca, ecc.
I morsetti a cui alludo si trovano per pochi euro nelle forniture nautiche, di fianco al collare che abbraccia il polo della batteria hanno una specie di piastrina con un bullone (da 8MA per il negativo, da 10 per il positivo) e permettono di usare i terminali crimpati con asola, accettandone anche tre o quattro. I tuoi non sono sbagliati, sono più scomodi.
Personalmente, dovendo staccare tutto staccherei anche le batteria tra loro, ma dipende dal perché stacchi tutto.
Dire sugli impianti di bordo equivale a non mettere mai la parola fine. Cool
Riguardo la saldatura dei terminali sopra un certo diametro l'unico modo efficace per evitare saldature 'fredde' è usare il micro saldatore a gas.
Ho notato una cosa però: se non si spalma bene il filo con pasta disossidante è molto difficile far attecchire lo stagno, viceversa una volta scaldati bene cavo e terminale, si spalma come burro.

Approvo anche il suggerimento di utilizzare guaine del giusto colore, perchè nel caso in cui si debba staccare e ricollegare i cavi dopo qualche tempo, è un attimo distrarsi e invertire le polarità. Allora sì che sono dolori!! Sad((
MA scusate , perchè è stato elimanto il 3d? Così non si capisce che lavoro ha fatto!
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