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Versione completa: Help impianto per terza batteria
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Attualmente ho un classico impianto con 1-2-both e due batterie da 85 A che fanno tutto (motore e servizi).
Dopo aver letto molte discussioni sul forum mi sono deciso: Vorrei installare un partitore di carica, uno staccabatterie per ciascuna batteria (togliendo 1-2-both) e inserendo una terza batteria per il motore con il suo staccabatt.
Ho più o meno chiaro tutto: devo scollegare l'1-2-b e sostituirlo con 2 staccabatterie che collego al quadro servizi, devo scollegare dall'1-2-b il cavo da 35 mmq che va al motorino d'avviamento e, passato un nuovo cavo da 35 mmmq collegarlo alla nuova batteria dedicata al motore mentre il negativo della nuova batteria va in parallelo con le altre ecc.
Tuttavia oggi ho notato che tra alternatore e motorino d'avviamente c'è un cavetto rosso da 10 mmq (il motore è un Volvo penta 2030). A che serve? Come intervenire?
Inoltre: dall'alternatore (60A) al partitore (circa 1 metro di distanza) che sezione di cavo occorre? E da questo alle batterie?
GRAZIE!!!
Citazione:Messaggio di Paolos
Attualmente ho un classico impianto con 1-2-both e due batterie da 85 A che fanno tutto (motore e servizi).
Dopo aver letto molte discussioni sul forum mi sono deciso: Vorrei installare un partitore di carica, uno staccabatterie per ciascuna batteria (togliendo 1-2-both) e inserendo una terza batteria per il motore con il suo staccabatt.
Ho più o meno chiaro tutto: devo scollegare l'1-2-b e sostituirlo con 2 staccabatterie che collego al quadro servizi, devo scollegare dall'1-2-b il cavo da 35 mmq che va al motorino d'avviamento e, passato un nuovo cavo da 35 mmmq collegarlo alla nuova batteria dedicata al motore mentre il negativo della nuova batteria va in parallelo con le altre ecc.
Tuttavia oggi ho notato che tra alternatore e motorino d'avviamente c'è un cavetto rosso da 10 mmq (il motore è un Volvo penta 2030). A che serve? Come intervenire?
Inoltre: dall'alternatore (60A) al partitore (circa 1 metro di distanza) che sezione di cavo occorre? E da questo alle batterie?
GRAZIE!!!

l'impianto si può fare in molti modi, dipende dal budget.
la cosa più semplice è come hai detto tu, però il ripartitore di carica lo metterei a mosfet in modo da non avere cadute di tensione.
Fai attenzione ad una cosa che non tutti tengono in considerazione: l'alternatore deve avere un riferimento della tensione delle batterie per caricare, quindi bisogna fare attenzione ai collegamenti. Infatti, la batteria motore si carica subito, e se il riferimento di tensione arrivasse da li l'alternatore smetterebbe di caricare anche le altre batterie.
Il filo rosso: non so, bisogna vedere: ad esempio, ci sono altri cavi che arrivano al positivo del motorino di avviamento? E poi, il cavo va dall'alternatore DOVE? sulla uscita positiva, o su qualche altro piedino?
Comunque non me ne preoccuperei e lo lascerei dov'è.
l'argomento interessa anche a me ma vi giuro che dalle spiegazioni date non ci ho capito una beata fava! Smiley39
Citazione:cicciopettola ha scritto:
l'argomento interessa anche a me ma vi giuro che dalle spiegazioni date non ci ho capito una beata fava! Smiley39

IDEM Big GrinBig GrinBig GrinBig Grin4242SadsmileySadsmiley
Spiegarlo a voce (o per scritto) è un casino, meglio uno schema.
Che poi va interpretato ed adattato alle singole esigenze, ai cavi che ci sono, ai passaggi che ci sono, agli spazi per le batterie, alla voglia di spendere...
Io posso dare la mia opinione per l'energia elettrica di bordo.
Se ci sono pannelli solari, ad esempio (ben dimensionati) tutto il problema che riguarda l'alternatore passa in secondo piano.
Se invece tutta l'energia arriva da alternatore (unito al caricabatteria in banchina) a mio avviso il problema è che la batteria motore e quella dei servizi dovrebbero seguire logiche diverse di carica. Come fare? O si montano due alternatori (è una soluzione su molte barche) e allora i due circuiti sono completamente indipendenti, oppure con un solo alternatore bisogna ripartire la carica. La cosa più sensata è utilizzare un regolatore esterno. Alcuni regolatori esterni, come i NEXT STEP della ample, possono mettere in parallelo la batteria motore alle altre per il tempo necessario alla carica, e poi la batteria viene isolata. Questa soluzione però richiede di solito una modifica all'alternatore. Usando il regolatore interno funziona, ma i regolatori degli alternatori, di solito, hanno un concetto 'automobilistico' ovvero ricaricano la batteria per la carica dell'avviamento, e poi si limitano a tenere la batteria in 'tampone' durante la marcia, erogando una tensione più o meno fissa e lasciando fare al gioco delle tensioni il lavoro di regolazione (in pratica, più la batteria è carica e minore sarà il suo assorbimento dall'alternatore). Questo sistema non è il più efficiente per caricare le batterie, soprattutto se sono AGM o GEL. In ogni caso, un pacco batterie farà da 'master' e l'altro da 'slave'. Dato che di solito le batterie servizi sono quelle che si scaricano di più, la batteria motore sarà ricaricata 'di riflesso' ma se per caso avviene il contrario la batteria motore non si ricaricherà, o almeno non immediatamente.
L'argomento comunque è stato trattato varie volte sul forum, e ci sono anche opinioni diverse ad esempio sulla validità delle batterie AGM, GEL, sugli alternatori di potenza ecc.
Vai quì http://www.kenixmarine.com/items/item801.htm questo è quello che serve a te.
Gli AdV hanno lo sconto del 10% e niente spese di spedizione, ma te che si di Roma te lo puoi andare a prendere, così fai due chiacchiere con loro ed esci con le idee più chiare.
Quel coso, Pro ALT C, è un caricabatterie da alternatore, ha un ingresso per l'alternatore e due uscite, batteria motore e batteria servizi, più due sensori di temperatura della batteria servizi e dell'alternatore.
Pino
Io in realtà ho già preso un ripartitore di carica a diodi. Almeno per quest'anno me lo faccio bastare. Ho dei dubbi sullo schema e sulle sezioni dei cavi oltre che su quel famoso cavetto rosso che fa da ponticello tra alternatore e motorino d'avviamento. Nei vari libri e nell discussioni sul forum non ho trovato riferimenti ma sulo schema del motore è riportato. Lo devo lasciare ? Togliere?
E dall'alternatore al ripartitore con che cavo ci arrivo? E da questi alle batterie?
Disapprovazione
Citazione:Paolos ha scritto:
Io in realtà ho già preso un ripartitore di carica a diodi. Almeno per quest'anno me lo faccio bastare. Ho dei dubbi sullo schema e sulle sezioni dei cavi oltre che su quel famoso cavetto rosso che fa da ponticello tra alternatore e motorino d'avviamento. Nei vari libri e nell discussioni sul forum non ho trovato riferimenti ma sulo schema del motore è riportato. Lo devo lasciare ? Togliere?
E dall'alternatore al ripartitore con che cavo ci arrivo? E da questi alle batterie?
Disapprovazione
Da empirico pasticcione, e non da tecnico, il cavetto rosso lo lascerei dove sta.
Il cavo da alternatore a ripartitore il più grosso e corto possibile, analogamente da ripartitore a batterie.
Penso però, come altri più qualificati ti hanno detto, che il tradizionale alternatore di derivazione automobilistica non sia adatto a questo tipo d'impianto, anche perchè i ripartitori a diodi hanno sempre una caduta di tensione.
io da sei anni ho un impianto simile, su tre gruppi di batterie (servizi 1 - servizi 2 e motore), con un regolatore di tensione esterno che si autodefinisce 'intelligente', un normale alternatore da 80 A/h modificato ed un sensore di carica su servizi 1 che sono quelli maggiormente sollecitati.
L'impianto funzione egregiamenteSmile
B.v.
Grazie per i consigli ma non ho capito molto.
Kermit batti un colpo!
Se pubblichi lo schema elettrico completo, ti dico cosa fare del cavetto rosso... Potrebbe darsi che si deve lasciare dov'è, ma io temo invece che vada tolto per far fare un giro diverso al tutto, pena l'impossibilità di separare i circuiti.
Il partitore a diodi è out... ma ci sono dei trucchi per usarlo con gli alternatori diciamo da auto. Si tratta di dare all'alternatore la giusta tensione di riferimento, cosicché il regolatore alzerà la tensione dell'alternatore a compensare la caduta dei diodi. Per fare questo però bisogna assolutamente sapere su cosa si sta mettendo le mani. E' come una operazione chirurgica: il medico sa com'è fatto il paziente, di principio, ma non lo apre senza avere fatto radiografie, tac e quant'altro!!!
Ma scusate, io ho 1 2 e both, non basta per distinguere le batterie?
Cioè se metto su 1 scarico 1 se metto su 2 scarico 2 quindi quando mi fermo e uso solo servizi metto su 1 o 2 e ne scarico solo una così quando devo accendere il motore ho sicuramente quell'altra carica.

Penso io ma correggetemi se sbaglio.
Citazione:andre082 ha scritto:
Ma scusate, io ho 1 2 e both, non basta per distinguere le batterie?
Cioè se metto su 1 scarico 1 se metto su 2 scarico 2 quindi quando mi fermo e uso solo servizi metto su 1 o 2 e ne scarico solo una così quando devo accendere il motore ho sicuramente quell'altra carica.

Penso io ma correggetemi se sbaglio.

Il sistema del commutatore both è ormai un oggetto preistorico i principali inconvenienti sono:
1 - Devi sempre agire manualmente, se ti dimentichi di staccare la battreria destinata al motore, poi rischi di non partire piùSadsmiley
2 - Dopo che sei passato su una batteria per utilizzarla come servizi quando le metti in parallelo per caricarle ti troverai con due batterie disequilibrate (quella non usata si scaricherà su quella vuota), cosa che non piace affatto alle batterie e tanto meno garantisce una ricarica corretta.
3- Banco servizi e banco motore non debbono avere le medesime caratteristiche, le prime a scarica lenta, le seconde con molto spunto, non possono essere messe in parallelo.
Ma qui vi sono molti tecnici che ti risponderanno meglio, io sono solo uno che vive viaggiando in barca da molti anni e che non vuole assolutamente trovarsi al momento buono con la batteria motore scaricaSmile
B.V
Citazione:luigiotto ha scritto:

Il sistema del commutatore both è ormai un oggetto preistorico i principali inconvenienti sono:
1 - Devi sempre agire manualmente, se ti dimentichi di staccare la battreria destinata al motore, poi rischi di non partire piùSadsmiley
2 - Dopo che sei passato su una batteria per utilizzarla come servizi quando le metti in parallelo per caricarle ti troverai con due batterie disequilibrate (quella non usata si scaricherà su quella vuota), cosa che non piace affatto alle batterie e tanto meno garantisce una ricarica corretta.
3- Banco servizi e banco motore non debbono avere le medesime caratteristiche, le prime a scarica lenta, le seconde con molto spunto, non possono essere messe in parallelo.
Ma qui vi sono molti tecnici che ti risponderanno meglio, io sono solo uno che vive viaggiando in barca da molti anni e che non vuole assolutamente trovarsi al momento buono con la batteria motore scaricaSmile
B.V

Quoto tutto, e aggiungo:
se durante la commutazione con motore acceso l'alternatore resta per un istante senza carico, addio diodi!

Il commutatore 1-2-both tienilo come staccabatteria. Al massimo.
Devo fare anch'io lo stesso lavoro e per motivi di spazio vorrei montare una batteria d'avviamento il più piccola possibile. Ho anch'io un Volvo Penta 2030 che è un 1000 cc di cilindrata, ho visto batterie da 55 AH con 510 A di spunto raccomandate per auto con motore diesel fino a 1600 cc, possono andare bene o serve qualcosa di più?

Crazie e BV!
Citazione:Paolos ha scritto:
Io in realtà ho già preso un ripartitore di carica a diodi. Almeno per quest'anno me lo faccio bastare. Ho dei dubbi sullo schema e sulle sezioni dei cavi oltre che su quel famoso cavetto rosso che fa da ponticello tra alternatore e motorino d'avviamento. Nei vari libri e nell discussioni sul forum non ho trovato riferimenti ma sulo schema del motore è riportato. Lo devo lasciare ? Togliere?
E dall'alternatore al ripartitore con che cavo ci arrivo? E da questi alle batterie?
Disapprovazione
Il cavetto rosso, lungo 15/20 cm e di 10mm quadri di sezione, che va dall' alternatore al motorino di avviamento é il B+ cioé quello che porta corrente di ricarica dall' alternatore alle batterie.
Verifica che il simbolo B+ é stampigliato vicino al morsetto dell' alternatore.
Questo va scollegato dalla parte del morsetto del motorino di avviamento e collegato al morsetto (rosso) del partitore.
Io l' ho dovuto sostituire perché troppo corto ( e rigido) ed ho usato cavo in gomma rosso da 10mmq.
Il mio motore é un volvo d1-20 e l' alternatore é da 115 ampere.
Ho separati i circuiti avviamento e servizi.
Per avviamento uso 1 batteria da 80 Ah 640 A di spunto
Per i servizi 2 battreie AGM da 100 Ah cadauna in parallelo.
Ho uno solo staccabatterie per i servizi mentre il selettore mi serve sia come staccabatterie dell' avviamento sia per emergenza (usare le batterie dei servizi per l' avviamento oppure usare la batteria dell' avviamento per i servizi)

Saluti e B.V.

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Citazione:AIRONE ha scritto:
[quote]Paolos ha scritto:
Io in realtà ho già preso un ripartitore di carica a diodi. Almeno per quest'anno me lo faccio bastare. Ho dei dubbi sullo schema e sulle sezioni dei cavi oltre che su quel famoso cavetto rosso che fa da ponticello tra alternatore e motorino d'avviamento. Nei vari libri e nell discussioni sul forum non ho trovato riferimenti ma sulo schema del motore è riportato. Lo devo lasciare ? Togliere?
E dall'alternatore al ripartitore con che cavo ci arrivo? E da questi alle batterie?
Disapprovazione
Il cavetto rosso, lungo 15/20 cm e di 10mm quadri di sezione, che va dall' alternatore al motorino di avviamento é il B+ cioé quello che porta corrente di ricarica dall' alternatore alle batterie.
Verifica che il simbolo B+ é stampigliato vicino al morsetto dell' alternatore.
Questo va scollegato dalla parte del morsetto del motorino di avviamento e collegato al morsetto (rosso) del partitore.
Io l' ho dovuto sostituire perché troppo corto ( e rigido) ed ho usato cavo in gomma rosso da 10mmq.
Il mio motore é un volvo d1-20 e l' alternatore é da 115 ampere.
Ho separati i circuiti avviamento e servizi.
Per avviamento uso 1 batteria da 80 Ah 640 A di spunto
Per i servizi 2 battreie AGM da 100 Ah cadauna in parallelo.
Ho uno solo staccabatterie per i servizi mentre il selettore mi serve sia come staccabatterie dell' avviamento sia per emergenza (usare le batterie dei servizi per l' avviamento oppure usare la batteria dell' avviamento per i servizi)

Saluti e B.V.


Grazie Airone, molto chiaro. Però mi pare sotto dimensionato il cavetto da 10 mmq del quale parli in uscita dall'alternatore. Non sono pochissimi 10 mmq per 115 A?
Citazione:Willyfan ha scritto:
Citazione:luigiotto ha scritto:

Il sistema del commutatore both è ormai un oggetto preistorico i principali inconvenienti sono:
1 - Devi sempre agire manualmente, se ti dimentichi di staccare la battreria destinata al motore, poi rischi di non partire piùSadsmiley
2 - Dopo che sei passato su una batteria per utilizzarla come servizi quando le metti in parallelo per caricarle ti troverai con due batterie disequilibrate (quella non usata si scaricherà su quella vuota), cosa che non piace affatto alle batterie e tanto meno garantisce una ricarica corretta.
3- Banco servizi e banco motore non debbono avere le medesime caratteristiche, le prime a scarica lenta, le seconde con molto spunto, non possono essere messe in parallelo.
Ma qui vi sono molti tecnici che ti risponderanno meglio, io sono solo uno che vive viaggiando in barca da molti anni e che non vuole assolutamente trovarsi al momento buono con la batteria motore scaricaSmile
B.V

Quoto tutto, e aggiungo:
se durante la commutazione con motore acceso l'alternatore resta per un istante senza carico, addio diodi!

Il commutatore 1-2-both tienilo come staccabatteria. Al massimo.


Ciao Willy.....addio diodi vuol dire che l'alternatore non carica piu' giusto?
Citazione:Paolos ha scritto:

Grazie Airone, molto chiaro. Però mi pare sotto dimensionato il cavetto da 10 mmq del quale parli in uscita dall'alternatore. Non sono pochissimi 10 mmq per 115 A?
Si in effetti potrebbe essere sottodimensionato ma é la stessa sezione che monta in origine la volvo. Doppia dell' originale é invece la lunghezza (cca 50 cm) con conseguenti perdite di energia. Ma questo, solo nel mio caso, mi viene utile perché ho necessità di ridurre le eccessive correnti di carica.
B.V.
Citazione:Paolos ha scritto:
Io in realtà ho già preso un ripartitore di carica a diodi. Almeno per quest'anno me lo faccio bastare. Ho dei dubbi sullo schema e sulle sezioni dei cavi oltre che su quel famoso cavetto rosso che fa da ponticello tra alternatore e motorino d'avviamento. Nei vari libri e nell discussioni sul forum non ho trovato riferimenti ma sulo schema del motore è riportato. Lo devo lasciare ? Togliere?
E dall'alternatore al ripartitore con che cavo ci arrivo? E da questi alle batterie?
Disapprovazione

Se io ti parlo di un Alternator to Battery Charger e tu mi rispondi che hai già un partitore a diodi, significa che non ci siamo proprio capiti!
A sto punto, tieniti i tuoi diodi.
X Andri2baio: addio diodi vuole dire che l'alternatore non carica più, esattamente...
Il ripartitore a diodi l'avevo anch'io: l'ho staccato e buttato in mare.
piuttosto, usa uno staccabatteria a chiavetta per mettere la batteria motore in parallelo un poco mentre vai a motore, poi la stacchi. Vedrai come si caricano le batterie.
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