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Versione completa: Semplice modifica impianto elettrico
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Buongiorno a tutti,

questo è lo schema del mio impianto elettrico (First 27.7):

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Vorrei modificarlo inserendo un caricabatterie da banchina, un diodo di potenza ed eventuale staccabatterie per il 'parallelo' come descritto in questo schema modificato:

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Che ne pensano gli 'elettronici' a proposito del diodo? Diodo di potenza al silicio? Quanti Ampere?

Saluti.

Francesco

Spostata da Edolo per ristrutturazione forum
Ma le due linee non fai prima a controllarle con un selettore stile: 1 o 2 o Both o Off?

Senza avere degli satcca batteria?
E' più comodo.
Con un entrobordo batterie rigorosamente separate, una motore, una servizi.
Citazione:Montecelio ha scritto:
Con un entrobordo batterie rigorosamente separate, una motore, una servizi.

Infatti, il diodo servirebbe proprio a questo.
Adesso ho tre staccabatterie, uno per il negativo generale, uno per la batteria A ed uno per la batteria B. Utilizzabili indifferentemente per servizi e/o motore.
Un impianto del genere non è ben gestibile, e soprattutto non posso installare batterie dedicate per i servizi.

Con la modifica che vorrei fare, senza stavolgere il tutto ed installando solamente un diodo, avrei una batteria dedicata al motore ed una batteria (o più) servizi.

Che ne pensate?

Saluti.

Francesco
Citazione:andre082 ha scritto:
Ma le due linee non fai prima a controllarle con un selettore stile: 1 o 2 o Both o Off?

Senza avere degli satcca batteria?
E' più comodo.

Questo è l'impianto di serie. Se lo devo modificare, cercherei di ottimizzarlo...

Saluti

Francesco
Citazione:Rihanna ha scritto:
Citazione:Montecelio ha scritto:
Con un entrobordo batterie rigorosamente separate, una motore, una servizi.

Infatti, il diodo servirebbe proprio a questo.
Adesso ho tre staccabatterie, uno per il negativo generale, uno per la batteria A ed uno per la batteria B. Utilizzabili indifferentemente per servizi e/o motore.
Un impianto del genere non è ben gestibile, e soprattutto non posso installare batterie dedicate per i servizi.

Con la modifica che vorrei fare, senza stavolgere il tutto ed installando solamente un diodo, avrei una batteria dedicata al motore ed una batteria (o più) servizi.

Che ne pensate?

Saluti.

Francesco
Sai che un diodo ti frega almeno 0,7 V?
OK per il caricabatterie. Invece, il diodo messo lì non lo capisco proprio... in questo collegamento, il diodo carica la batteria servizi male per via della caduta di tensione (0,6 volt), e la batteria motore sarà sempre collegata ai servizi.
Per com'è il circuito, come la batteria servizi cade di 0,6 volt per via della normale scarica, la batteria motore inizierà a scaricarsi insieme ai servizi.
Oltre al fatto che serve un diodo da 100 A...
Io temo che per fare una cosa giusta bisogna fare qualche intervento in più, ovvero:
1) separare la linea del motorino di avviamento e del quadro motore (che può rimanere collegata come ora) dall'uscita dell'alternatore
2) inserire un separatore a mosfet (senza caduta) o se proprio si vuole uno con due diodi tra l'uscita dell'alternatore e le due batterie (positivi), lasciando completamente separati i due circuiti.
[/quote]
Sai che un diodo ti frega almeno 0,7 V?
[/quote]
io sapevo 0,2... ricorderò male.
ciao
Citazione:Edolo ha scritto:
io sapevo 0,2... ricorderò male.
I diodi al germanio, che si usavano negli anni '60 avevano cadute di 0,2V, ma quelli odierni al silicio è di 0,6 - 0,7 V.
Naturalmente, hanno molti altri vantaggi, costi, potenza ecc.

Io insisto che esistono dei partitori attivi, a Mosfet, che non perdono nulla o quasi. Anche i MOSFET in realtà sono di silicio e perdono 0,6 volt, ma avendo un piedino in più (il gate) possono essere 'polarizzati' per compensare la caduta di tensione.
Citazione:Willyfan ha scritto:
Citazione:Edolo ha scritto:
io sapevo 0,2... ricorderò male.
I diodi al germanio, che si usavano negli anni '60 avevano cadute di 0,2V, ma quelli odierni al silicio è di 0,6 - 0,7 V.
Naturalmente, hanno molti altri vantaggi, costi, potenza ecc.

Io insisto che esistono dei partitori attivi, a Mosfet, che non perdono nulla o quasi. Anche i MOSFET in realtà sono di silicio e perdono 0,6 volt, ma avendo un piedino in più (il gate) possono essere 'polarizzati' per compensare la caduta di tensione.
Grazie per la spiega. Eppure non sono così vecchio Big Grin
ciao
Non è questione di età, io negli anni '60 ero un bambino, ma mi sono capitati tra le mani vecchi componenti...
Tra le altre cose, a essere precisi, la caduta di tensione di un diodo varia a seconda della corrente che lo attraversa.
0,6 volt è la caduta con poca corrente, ma con forti correnti può andare abbondantemente sopra il volt.
In parte si può risolvere mettendo dei diodi in parallelo in modo da ripartire la corrente tra vari diodi, ma sotto 0,6 non si scende mai.
Citazione:Willyfan ha scritto:
...
In parte si può risolvere mettendo dei [u]diodi in parallelo[u] in modo da ripartire la corrente tra vari diodi, ma sotto 0,6 non si scende mai.
Io sapevo che ce n'è sempre uno che si innesca prima, e che quindi si becca tutta la corrente, e che prima o poi....
Citazione:Willyfan ha scritto:
OK per il caricabatterie. Invece, il diodo messo lì non lo capisco proprio... in questo collegamento, il diodo carica la batteria servizi male per via della caduta di tensione (0,6 volt), e la batteria motore sarà sempre collegata ai servizi.
Per com'è il circuito, come la batteria servizi cade di 0,6 volt per via della normale scarica, la batteria motore inizierà a scaricarsi insieme ai servizi.
Oltre al fatto che serve un diodo da 100 A...
Io temo che per fare una cosa giusta bisogna fare qualche intervento in più, ovvero:
1) separare la linea del motorino di avviamento e del quadro motore (che può rimanere collegata come ora) dall'uscita dell'alternatore
2) inserire un separatore a mosfet (senza caduta) o se proprio si vuole uno con due diodi tra l'uscita dell'alternatore e le due batterie (positivi), lasciando completamente separati i due circuiti.

Vi ringrazio per le risposte,

semplicemente volevo ripartire l'utilizzo delle batterie, una servizi e l'altra per il motore. Ma ragionando poi sullo schema, è decisamente evidente che non è proprio così semplice.

Speravo di trovare una soluzione 'economica-veloce' per sistemare l'impianto prima dell'estate, ma come vedo non c'è altra soluzione che inserire un ripartitore di carica (ok quello mosfet).

L'installazione del ripartitore di carica comporta un intervento a monte di questo circuito, quindi fra l'alternatore ed il motorino di avviamento. Credo quindi che l'affronterò quest'inverno con calma.

Saluti

Francesco
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