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Versione completa: Collegare motore elettrico: batteria o alternatore
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ciao a tutti, come ho accennato in un altro post ho preso un motorino elettrico da testare come ausiliario (600 watt), il cavo in dotazione era 1 metro quindi per arrivare alle batterie ho dovuto comprare un altro pezzo di cavo di 6mm diametro (anche se credo non lo usero' perche' mi sembra abbia piu' guaina che rame..e sulla guaina c'e' stampato 'speaker cable' :/ )

Visto l'alto assorbimento (50 ampere) pensavo di collegarmi appunto diretto alle batterie, pero' partendo dalla poppa dove sta il motore mi chiedevo se non fosse piu' comodo percorrere solo 2 metri e collegarsi all'alternatore, quindi ai morsetti dove arrivano i 2 grossi cavi delle batterie che penso supportino 50 ampere. Sarebbe fattibile o l'ho sparata grossa ? Big Grin
In questo modo il cavo sarebbe piu' corto, che non guasta quando l'assorbimento e' alto, inoltre avendo due batterie collegarmi ad una sola batteria mi dispiacerebbe, e collegarmi ad entrambe in parallelo non mi piace molto (preferisco usarne una alla volta).

Ho cercato nel forum ma non ho trovato punti dove si parlasse dei collegamenti all'alternatore, quindi ho preferito chiedere, anche perche' onestamente non ho mai toccato i morsetti dal lato motore, e non e' che mi senta molto sicuro al riguardo.

grazie per qualsiasi consiglio
La regola vuole che i cavi siano dimensionati, generalmente e per tratti brevi come in questo caso, per circa 6 Ampere al mm quadro (di rame non di cavo !) : in questo caso avendo nominalmente 50 Ampere a 12 Volt ci serve un cavo da 50/6=8,3 mm quadri (di rame) pari ad un diametro di 3,3 mm (di rame) circa e, non esistendo un cavo con proprio quella sezione, andra' scelto quello immediatamente superiore ossia 10 mm quadri (diametro del rame 3,6 mm).
Questo per consentirti di valutare se il cavo da '6mm diametro' che ti hanno fornito possa essere adeguato : a mio parere senz'altro no in quanto (da cio' che ho capito) la sezione del rame non e' adeguata (puoi misurarne il diametro) trattandosi di un cavo per altoparlanti (speaker cable) previsto per ben altro utilizzo e prestazioni.
Per quanto riguarda il collegamento ai cavi dell'alternatore dipende dal circuito perche' se l'alternatore alimenta direttamente le batterie (sia pure attraverso staccabatteria) senza alcun ripartitore o altro aggeggio in mezzo la cosa si puo' ragionevolmente fare (a me non piace ma non riesco a trovare obiezioni valide) in quanto i cavi dell'alternatore sono normalmente dimensionati per correnti del genere.
Se il collegamento non fosse diretto (il dubbio c'e' visto che si parla di due batterie e potrebbe esserci un ripartitore di carica) e' meglio non provarci nemmeno (non si sa mai !).
Naturalmente il ragionamento presuppone che la corrente venga fornita dalle (o dalla) batterie e non dal solo alternatore : voglio dire che le batterie (siano o no in carica con l'alternatore o altro) DEVONO essere inserite.
Dal punto di vista elettrico ti ha risposto ottimamente JanSolo.
Quello che lascia perplessi è l'usare un motore elettrico della potenza di meno di un cavallo ( 1 CV= 735 Watt) come ausiliario.
Forse andrebbe bene per una deriva, carica però di batterie e di quelle buone per reggere una corrente di 50 A.

Big GrinBig GrinBig Grin
Grazie mille per i consigli, non credo che il motore abbia ripartitori per le due batterie, perche' entrambe passano per l'1-2both e vanno all'alternatore con 1 solo positivo.
Ho controllato anche il manuale e non sembra citato il ripartitore (yanmar 2gm20 18hp)

Grazie anche per la precisazione riguardante la superficie in mm2 del cavo, intesa come rame e non come rame + guaina, in effetti puo' creare confusione, soprattutto in questo caso in cui la guaina e' spessa (forse per non dare disturbi all'audio essendo un cavo audio !!!) ma il rame mi sembra molto poco rispetto al cavo originale di 1m. Ne comprero' sicuramente uno migliore e possibilmente specifico.

Per quanto riguarda il presupposto che ci siano le batterie confermo che l'intenzione era di averle collegate, quindi ad esempio a motore eb fermo la corrente la prendo solo dalle batterie, mentre se per qualche motivo l'eb fosse acceso, credo che la corrente venga fornita dall'alternatore e se non e' sufficiente anche dalle batterie.
Giusto?
In pratica andrei a collegarmi al morsetto dell'alternatore da dove parte il cavo grosso che va alla batterie, il cavo piu' sottile che va al motorino avviamento, etc. Andare invece a collegarmi nel quadro elettrico mi verrebbe un po' piu' complesso, e comunque non mi lascerebbe tranquillo far passare in mezzo agli altri cavi uno che assorbe 50 ampere magari per un'ora di fila.

Una terza alternativa sarebbe quella di sistemare una terza batteria (che non guasta mai) nel pozzetto di poppa, proprio a 1m dal motore, cosi' da evitare problemi di cavi e collegamenti, tanto essendo per il motore d'emergenza non dovro' ricaricarla spesso. Poi, piu' avanti, potro' sempre collegare la batteria all'alternatore o ad un ripartitore di carica, con i 2 metri di cavo adeguato che comprero'.
Inoltre in questo modo, se dovessi portarmi il motorino sul gommone (in rada o in caso di emergenza), avrei gia' a portata di mano la relativa batteria, mentre se uso le batterie di bordo sarebbe difficile.

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Per quanto riguarda la potenza del motorino elettrico, mi pare se ne sia gia' discusso ampiamente in altre discussioni, la conversione watt->cv non vale per i motori elettrici come per quelli a scoppio, questo da 600-700w dovrebbe corrispondere infatti a un 2,3 cv, che stando alle testimonianze pratiche nel forum dovrebbe spostare, in porto, senza troppa onda, giusto per l'ormeggio, la mia barchetta di 2,5 tonn, che e' quello che io cerco.
Un motore classico fuoribordo come dicevo nell'altra discussione non posso metterlo perche' la mia plancetta occupa tutta la poppa ed e' alta 80 cm dall'acqua, lo scivolo non basterebbe.
Quindi ho preferito un motorino elettrico da 2,3 cv (con gambo di 1metro, peso 7 kg) piuttosto che spendere 1000 euro in piu', incasinarmi con il problema del supporto motore, posizionare 25 kg di motore in caso di emergenze, sperare sempre che non ci siano problemi meccanici, fare la manutenzione, portarmi dietro benzina, etc. per avere un 5cv che servirebbe comunque poco fuori dal porto con mare e vento. Se proprio risultasse sottodimensionato, visto il minimo ingombro, la manutenzione nulla, il peso ridotto a 7kg, ed il costo di 200 euro, vorra' dire che ne compro un'altro cosi' da ottenre 5 cv Big Grin ma non credo che farebbe molta differenza dentro il porto.
2,5tonn con un motorino da 600W?
424242
Io non sono certo che l'unico limite di quei motori sia la capacità della batteria. Non penso siano progettati per restare accesi, per dire, un paio di ora di fila, a parte il fatto del dimensionamento del pacco batterie. IMHO.
Ciao
Citazione:IanSolo ha scritto:
La regola vuole che i cavi siano dimensionati, generalmente e per tratti brevi come in questo caso, per circa 6 Ampere al mm quadro (di rame non di cavo !) : in questo caso avendo nominalmente 50 Ampere a 12 Volt ci serve un cavo da 50/6=8,3 mm quadri (di rame) pari ad un diametro di 3,3 mm (di rame) circa e, non esistendo un cavo con proprio quella sezione, andra' scelto quello immediatamente superiore ossia 10 mm quadri (diametro del rame 3,6 mm).
Questo per consentirti di valutare se il cavo da '6mm diametro' che ti hanno fornito possa essere adeguato : a mio parere senz'altro no in quanto (da cio' che ho capito) la sezione del rame non e' adeguata (puoi misurarne il diametro) trattandosi di un cavo per altoparlanti (speaker cable) previsto per ben altro utilizzo e prestazioni.
Per quanto riguarda il collegamento ai cavi dell'alternatore dipende dal circuito perche' se l'alternatore alimenta direttamente le batterie (sia pure attraverso staccabatteria) senza alcun ripartitore o altro aggeggio in mezzo la cosa si puo' ragionevolmente fare (a me non piace ma non riesco a trovare obiezioni valide) in quanto i cavi dell'alternatore sono normalmente dimensionati per correnti del genere.
Se il collegamento non fosse diretto (il dubbio c'e' visto che si parla di due batterie e potrebbe esserci un ripartitore di carica) e' meglio non provarci nemmeno (non si sa mai !).
Naturalmente il ragionamento presuppone che la corrente venga fornita dalle (o dalla) batterie e non dal solo alternatore : voglio dire che le batterie (siano o no in carica con l'alternatore o altro) DEVONO essere inserite.

Tutto molto corretto, attenzione solo alla lunghezza dei cavi che incide molto per la caduta di tensione e quindi al surriscaldamento dei cavi, il principio di dimensionamento lo si può derivare da un qualsiasi impianto salpaancore che dispongono di potenze dai 500 ai 1000w che usano i cavi diretti dalla batteria dei servizi ma di dimensioni decisamente superiori a quelle indicate ( solitamente sono distanti dalle batterie) e l'azionamento è permesso tramite un relais di potenza magari termico per evitare cortocircuiti indesiderati e pericolosi, da evitare il collegamento diretto con l'alternatore che non è esattamente una sorgente di energia vera e propria per le caratteristiche da utilizzare in questo caso.
grazie ancora per gli ulteriori suggerimenti, volevo collegarmi all'alternatore (che dista 2 m circa passando da sotto il gavone), anche per evitare di arrivare alle batterie o pannello elettrico che saranno almeno 4 metri.
Il salpaancore essendo molto a prua forse supera di molto queste distanze e forse per questo i cavi sono decisamente piu' grossi, mi pare di aver letto che fino a 4-5 metri la sezione del cavo si possa lasciare cosi'.

Per ora evitero' il collegamento all'alternatore come consigliato, anche se mi sembra che arrivi tranquillamente a 60 ampere, pero' forse e' da valutare anche il modo in cui eroga corrente, e quindi eventuali spunti che il motore dovesse richiedere. Sicuramente non voglio danneggiare l'alternatore entrobordo a favore del motorino d'emergenza ! Smile Smile

Per ora faro' come ho ipotizzato, una bella batteria da 70ah facilmente accessibile a poppa a cui attacco il motorino, e poi eventualmente nel caso la usassi (quindi in caso di emergenza) vedro' di ricaricarla con collegamenti volanti. Cosi' la coppia motore+batteria sono vicini (anche in vista di utilizzo sul tender) e uso il cavo da 1 metro in dotazione, senza altri collegamenti, prolunghe, etc, che di certo sono un rischio per surriscaldamenti, corti, etc.

Anch'io non credo siano motori progettati per lavorare delle ore, anche perche' le batterie non basterebbero, credo che la userei al massimo per 30-40 min, giusto dentro il porto.

La scheda tecnica e le esperienze pratiche di alcuni confermano la possibilita di 'spostare' anche 2,5 tonn. di barca (nel porto!), quindi sono fiducioso, ad ogni modo appena provo postero' sicuramente il risultato, sono anch'io come tutti curioso sull'effettivo funzionamento. Credo comunque che, perlomeno a marcia indietro, non ci sia tanta differenza tra la mia elichetta bipala con motore a bassi giri (pena: cavitazione) che impiega 5 minuti a dare abbrivio Smile, e la tripala del motore elettrico a pieni giri, senza contare che viste le dimensioni contenute potrei girare proprio il motore andando quindi indietro con la marcia avanti del motorino elettrico Big Grin
bah..vedremo!

grazie ancora a tutti
Uso da piu' di 10 anni un motore elettrico per il tender (che da allora vista la silenziosita' fu battezzato 'Ottobre Rosso' come il sottomarino del film) e non mi risulta assolutamente che ci siano problemi per funzionamento continuato : i motori elettrici hanno pochissime parti meccaniche che (stagne) non necessitano di lubrificazione e (almeno i fuoribordo) lavorano immersi in acqua senza problemi di raffreddamento (e vorrei anche vedere !).
Ho usato il motore continuativamente anche un paio d'ore (porto con me sempre una batteria di scorta perche' e' possibile solo stimare a spanne quanta carica e' disponibile).
Unico neo (si fa per dire visto che per un tender non e' cosi' importante) e' la velocita' perche' per avere autonomia lunga non si puo' esagerare con la potenza ma dovendo solo andarci a terra e fare qualche giretto e' soddisfacente (ho l'equivalente di 1,5 cavalli).
Un appunto ai costruttori : negli anni ho dovuto cambiare alcune piccole parti quali le pinze dei cavi, spinette di arresto e fascette metalliche che erano realizzate con materiali non adatti all'ambiente marino.
A me risulta che 1 cv corrisponda a 753 W, per cui non capisco i 2,5 Cv con 600 W
Citazione:martics ha scritto:
Grazie mille per i consigli, non credo che il motore abbia per .....Per quanto riguarda la potenza del motorino elettrico, mi pare se ne sia gia' discusso ampiamente in altre discussioni, la conversione watt->cv non vale per i motori elettrici come per quelli a scoppio, questo da 600-700w dovrebbe corrispondere infatti a un 2,3 cv,

L'affermazione che fai è sconvolgente! Apre la strada al moto perpetuo!

Purtroppo la potenza sviluppata da un motore termico o da uno elettrico si può esprimere in W o in CV ma il rapporto è sempre 735 w/CV.

Per una barca di 2,5 t ti consiglierei piuttosto di lasciar perdere tutto e di ricorrere con molto maggior affidabilità per le manovre in porto ad un bel remo a bratto.
Big GrinBig GrinBig Grin
Citazione:RMV2605D ha scritto:
L'affermazione che fai è sconvolgente! Apre la strada al moto perpetuo!

Purtroppo la potenza sviluppata da un motore termico o da uno elettrico si può esprimere in W o in CV ma il rapporto è sempre 735 w/CV.

Per una barca di 2,5 t ti consiglierei piuttosto di lasciar perdere tutto e di ricorrere con molto maggior affidabilità per le manovre in porto ad un bel remo a bratto.
Big GrinBig GrinBig Grin

Apprezzo l'ironia seppur un po' troppo facile nella fattispecie! Smile
La conversione classica watt->cv la conosciamo tutti e porterebbe ad un cv scarso, come avevo gia' specificato prima, ma a quanto mi risulta, e da quanto ho letto in decine di pagine web e forum con considerazioni (e obiezioni) identiche a quelle appena riportate, la spinta del motore elettrico, a parita' di cv, e' superiore a quella del motore a scoppio, quindi non significa che la conversione w->cv sia cambiata ma soltanto che 1 cv nel motore elettrico darebbe, ripeto darebbe, una spinta paragonabile a quella di uno a scoppio di 2,3.

Ad ogni modo, piu' che le formule e le considerazioni simili o per sentito dire che si possono trovare su centinaia di pagine web e non e' il caso di duplicare, mi sono basato sulle testimonianze pratiche che ho trovato qui nel forum e sul web, c'e' anche qualche video in rete di barche a vela che nel porto usano solo motore elettrico, anche con dislocamento superiore alle mie 2.5 tonn. (video amatoriali, non promozionali)

comunque è davvero inutile che tutti perdiamo tempo ad incaponirci su questa discussione, se non dovesse essere sufficiente come spinta saro' il primo a dirlo qui per evitare che altri si basino su false speranze.

Sul fatto di usare i remi potrei anche concordare, ma e' anche vero che come ho gia' detto, a marcia indietro, mi converrebbe usare i remi pure adesso col mio Eb da 18cv, vista la velocita' e la spinta con elichetta bipala non orientabile, eppure il motore lo si usa lo stesso, un motivo ci sara' Smile comunque i remi li ho gia', la casa madre forniva di serie pure gli scalmi!

ps. dato che al quesito iniziale direi che abbiamo gia' risposto sarebbe meglio non uscire dal topic e casomai continuare questo discorso nella discussione analoga sui motori elettrici gia' presente nel forum, forse piu' di una.
Consiglio di interrompere il circuito con un interruttore idoneo in modo da non avere tensione per forza nei cavi che vanno al motore elettrico quando non lo usi. Con l'acqua bisogna essere prudenti!
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