I Forum di Amici della Vela

Versione completa: riparazione chiglia
Al momento stai visualizzando i contenuti in una versione ridotta. Visualizza la versione completa e formattata.
molte barche per vari motivi subiscono danni evidenti a causa di svariati motivi >

urti su scogli - caduta da un invaso - danno sulle fiancate in regata.

secondo voi se il lavoro di ripristino della VTR e' eseguito a regola d.arte e' possibile considerare la barca perfettamente in sicurezza oppure rimarra' una barca declassata e a rischio...

una riparazione dello scafo in Vetroresina puo essere sicura al 100 % ?

saluti.
Passo...
matteo lo so che è una risposta del ZZo ma ti dico dipende, ovvero se la riparazione l'ha fatta mia nonna forse no se è stato riparato da un cantiere o da uno che di resine ha esperienza ..forse è meglio del nuovo!

comunque c'è da stare moolto attenti e chiamare in causa un perito ....e aspettare quello che scrive, NON fidarti di cosa ti dice ma dello scritto (già successo detto una cosa scritta un'altra)
Citazione:AlfredoC ha scritto:
matteo lo so che è una risposta del ZZo ma ti dico dipende, ovvero se la riparazione l'ha fatta mia nonna forse no se è stato riparato da un cantiere o da uno che di resine ha esperienza ..forse è meglio del nuovo!
comunque c'è da stare moolto attenti e chiamare in causa un perito ....e aspettare quello che scrive, NON fidarti di cosa ti dice ma dello scritto (già successo detto una cosa scritta un'altra)
Un Perito attesta lo 'stato di fatto' di uno scafo. Difficilmente di una riparazione.
lo so che puo sembrare un post retorico ma quando si parla di riparazioni nella vetroresina ci sono sempre pareri discordanti..

e quasi sempre le barche che hanno subito riparazioni vengono messe nella categoria con riserva,,

cosa che non accade nei refitting di scafi fatti con altri materiali ( legno - acciaio ad esempio ).

non capisco perche' guest passi la palla Big Grin , mi piacerebbe sentire il tuo parere..
Citazione:matteo11 ha scritto:

lo so che puo sembrare un post retorico ma quando si parla di riparazioni nella vetroresina ci sono sempre pareri discordanti..

e quasi sempre le barche che hanno subito riparazioni vengono messe nella categoria con riserva,,

cosa che non accade nei refitting di scafi fatti con altri materiali ( legno - acciaio ad esempio ).

non capisco perche' guest passi la palla Big Grin , mi piacerebbe sentire il tuo parere..
Perché ne abbiamo parlato diverse volte. Big Grin

Prova a cercare un pò. Altrimenti stasera dopo il lavoro cerco io.
Io comunque sostengo che la vetroresina aggiustata non bene ma con 'cognizione di causa' é anche meglio del nuovo.
E con 'cognizione di causa' intendo molti fattori da tenere conto prima, durante e dopo la riparazione.
Le mie riparazioni sono fatte con cura certosina e verificate più volte.

Ma se leggi vedrai che altri hanno pareri discordanti. Da tenere sicuramente in conto.

Ecco la prima che ho trovato (TNX Matteo per la ricerca avanzata!) http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=42924
ciao guest,

il mio dubbio e'molto semplice..

vediamo chi mi riesce a rispondere ...Smile

l.adesione tra la parte danneggiata e la FRP nuova applicata e'identica a quella che si ottiene tra i tessuti durante la laminazione sullo stampo ?

per intenderci durante la laminazione nello stampo la stampata polimerizza in un blocco unico mentre nella riparazione andiamo a laminare su una parte gia polimerizzata e solida.

questo e'il punto che vorrei capireSmile
non so cosa accade chimicamente, tuttavia considera che la resina poliuretanica ha ottimo poteri adesivi anche su altri materiali, quindi sicuramente prende piu che bene sulla parte danneggiata (inoltre si aggrappa benissimo anche alle parti di vetro...)
se il lavoro viene fatto bene, usando la giusta quantita di mat e stuoie (e sistemandole al posto giusto), magari rinforzando la zona con un paio di strati aggiuntivi di tessuto l'insieme puo venire piu solido di prima!
tieni presente inoltre che solo per barche piccolissime si riesce a laminare tutto in un solo giorno...

secondo me è importantissimo in questi casi dichiarare l'evento straordinario e far seguire i lavori da un perito o da un ente tecnico... cosi si ha la garanzia (per iscritto) che il lavoro è stato fatto a regola d'arte e che la barca è solida come prima!
qualunque acquirente con un po di testa preferisce un venditore che mostra il rinnovo di idoneità alla navigazione sulla licenza e magari spiega l'accaduto rispetto ad uno che fa finta di non essersi mai accorto che in quel punto la barca era stata riparata (di qui la necessita di una accurata ispezione, che deve durare varie ore poiche non e facile raggiungere tutti i punti critici)
e chi lo sa ..
quoto la risposta ... dipende se il lavoro è fato bene

guarda , so quasi per certo che la mia barca è caduta dall'invaso con danni suppongo estesi Occhio nero
ti dico che la riparazione è stata fatta almeno 8 anni fà e non si vede
lo scafo è solido e corre .Big Grin
Citazione:matteo11 ha scritto:
l.adesione tra la parte danneggiata e la FRP nuova applicata e'identica a quella che si ottiene tra i tessuti durante la laminazione sullo stampo ?

per intenderci durante la laminazione nello stampo la stampata polimerizza in un blocco unico mentre nella riparazione andiamo a laminare su una parte gia polimerizzata e solida.

questo e'il punto che vorrei capireSmile
Se il punto é semplicemente questo, ti assicuro che l'adesione tra il materiale composto da resina e stuoia catalizzato [u]anche da molto tempo[u], e nuovi strati in laminazione é perfetta.
Il materiale stesso é concepito anche per questo. Come ha detto Aldesap, spesso le laminazioni vengono eseguite in fasi e tempi successivi.
Sarebbe da parlare anche dell'influenza dello stirene, ma complicheremmo un pò troppo il discorso.

Analizzando i 'provini' (pezzi costruiti per essere analizzati poi in prove distruttive), non si rilevano differenze apprezzabili.
La giuntura può essere teoricamente individuata solo con gli ultrasuoni. Un pò come la saldatura ad arco o ossiacetilenica dei metalli.

Il problema semmai é il contrario... riparazioni TROPPO rigide, e quindi controproducenti.
Citazione:aldesap ha scritto:
non so cosa accade chimicamente, tuttavia considera che la resina poliuretanica ha ottimo poteri adesivi anche su altri materiali, quindi sicuramente prende piu che bene sulla parte danneggiata (inoltre si aggrappa benissimo anche alle parti di vetro...)
se il lavoro viene fatto bene, usando la giusta quantita di mat e stuoie (e sistemandole al posto giusto), magari rinforzando la zona con un paio di strati aggiuntivi di tessuto l'insieme puo venire piu solido di prima!
tieni presente inoltre che solo per barche piccolissime si riesce a laminare tutto in un solo giorno...

secondo me è importantissimo in questi casi dichiarare l'evento straordinario e far seguire i lavori da un perito o da un ente tecnico... cosi si ha la garanzia (per iscritto) che il lavoro è stato fatto a regola d'arte e che la barca è solida come prima!
qualunque acquirente con un po di testa preferisce un venditore che mostra il rinnovo di idoneità alla navigazione sulla licenza e magari spiega l'accaduto rispetto ad uno che fa finta di non essersi mai accorto che in quel punto la barca era stata riparata (di qui la necessita di una accurata ispezione, che deve durare varie ore poiche non e facile raggiungere tutti i punti critici)
[?] scusa, resina poliuretanica ????
@ guest ,

questa risposta mi piace...

pero per favore inserisci anche l.influenza dello stirene,, voglio arrivare a capire bene...

hai parlato di test in laboratorio, hai dei risultati da postare?

saluti..
semmai resina poliestere o epoxy... oppure vinilestere..

poliuretanica solo per coating esterno...Smile
I'm sorry... un lapsus!
certo poliestere o epossidica (ma fatta bene pero...) anche se a meno di casi particolari ritengo sia meglio usare sempre lo stesso materiale di cui e fatta la barca anche per le riparazioni... se non altro si spende meno Cool

saluti
alessandro
......noto perito ha certificato di recente che una riparazione fatta sul fasciame attorno al bulbo di imbarcazione, probabilmente andata a scogli con gravi danni, e riparazione eseguita a regola d'arte, garantsce 'almeno' la stessa solidità del manufatto iniziale se non di più. Indagine eseguita con ultrasuoni.

Unico problema, il deprezzamento dell'imbarcazione, poichè per il mercato è imbarcazione modificata .

La tecnica per 'collegare' la vecchia laminazione alla nuova, è 'tirare fuori' dalla vecchia laminazione le fibre di vetro , per ricreare continuità.(vedete anche un articolo di Cobau su Bolina)
Resina epossidica e sottovuoto fanno il resto.
Ovviamente bisogna affidarsi a cantiere molto specializzato.
Le carene vengono stampate in tempi diversi....ossia a strati separati....senno' parte tutto.Quindi uno strato iniziale...e poi magari un paio alla volta tutti gli altri.Quindi non tutti assieme non ci sarebbe il tempo.Diverso se parliamo di epoxi...vuoto...infusioine...ma anche li tempi separati senno' brucia tutto.Per il restoquoto Guest.
ho visto in Svezia riparazioni di danni notevoli, certo su barche NON controstampate. Impossibile rilevare la differenza. Il lavoro e'possibile anche su barche controstampate, se si ha la forza di sbarcare il mobilio, tagliare il constrostampo, riparare e risaldare il controstampo. Sempre che i mobili siano rimontabili...Insomma non dipende solo da chi fa il lavoro, che deve essere specializzato, dipende anche dalla barca e...dalla assicurazione.
Citazione:mantonel ha scritto:
ho visto in Svezia riparazioni di danni notevoli, certo su barche NON controstampate. Impossibile rilevare la differenza.

idem in bretagna, ero andato a chiedere a vari cantieri se avevano posto in secco per l'inverno e a ottobre mi hanno detto 'no nessun posto perché da ottobre a dicembre ripariamo i bulbi di quelli che sono andati a scogli durante l'estate', mostrandomi una serie di barche dalle più scacie alle più blasonate, con bulbi staccati e buchi in carena

in genere dicono facciamo delle riparazioni tali che nessuno ritorna, neanche se si incaglia sbammm a 15 nodi

vero o no, non so, ma sembra un ciclo riparativo che non preoccupa nessuno Palla 8
La vetroresina si ripara senza nessun problema e dove è stata riparata se il lavoro è eseguito con COGNIZIONE DI CAUSA è più robusta del nuovo.
In aereonautica dove la quasi totalita degli alianti è costruita in vetroresina le riparazioni sono fatte esclusivamente da personale certificato che esegue la riparazione con una procedura certificata da una universita che ha fisicamente fatto una prova di tenuta della varie riparazioni.
Ti garantisco che ho assistito alla prova del carico di rottura di un'ala e la cosa è inpressionante.
Io penso che la domanda che ci si dovrebbe porre di fronte ad una riparazione non è quanto era rotta ma solamente da chi è stata riparata.
URL di riferimento