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Versione completa: Rifacimento Coperta
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Ho una barca con la coperta riverniciata a pennello dal vecchio proprietario, con evidenti segni lasciati dal pennello, qualche sfogliatura e ammattita dal sole.
Volendo ridargli un aspetto gradevole ho deciso di portarla a casa dove ho la possibilita di lavorarci vicino con trnquillità.
Il mio dubbio è sul tipo di intervento da fare: gelcoat oppute vernice?
Premetto che ho la disponibilità di tutta l'attrezzatura sia per l'eventuale sabbiatura che per la verniciatura.
Quale è la soluzione tecnico-economica più appropriata?
Citazione:Messaggio di Bliz
Ho una barca con la coperta riverniciata a pennello dal vecchio proprietario, con evidenti segni lasciati dal pennello, qualche sfogliatura e ammattita dal sole.
Volendo ridargli un aspetto gradevole ho deciso di portarla a casa dove ho la possibilita di lavorarci vicino con trnquillità.
Il mio dubbio è sul tipo di intervento da fare: gelcoat oppute vernice?
Premetto che ho la disponibilità di tutta l'attrezzatura sia per l'eventuale sabbiatura che per la verniciatura.
Quale è la soluzione tecnico-economica più appropriata?
bisogna capire perché il vecchio proprietario l'ha verniciata se lo ha fatto per nascondere magagne come ragnatele o altro ,come spesso succede, bisogna arrivare al gel diversamente basta levare la vecchia vernice e dare la nuova
Il vecchio gelcoat e ingiallito, per quanto riguarda lo stato struturale della coperta è buono, presenta sono due piccole zampe di gallina, inoltre ha l'antiscivolo del tipo stampato a piramide rovesciata direttamente nella vetroresina
Citazione:Bliz ha scritto:
Il vecchio gelcoat e ingiallito, per quanto riguarda lo stato struturale della coperta è buono, presenta sono due piccole zampe di gallina, inoltre ha l'antiscivolo del tipo stampato a piramide rovesciata direttamente nella vetroresina
vedi tu l'antisdrucciolo di quel tipo più lo vernici e più scompare secondo me grattare e rivernicire con magari la vernice antisdrucciolo sui punti critici è l'ideale
posso chiedere che sabbiatrice usi per una coperta? una portatile o un bidoncino di quelli che ho visto su ebay? scusa ma non ho mai sabbiato nulla e devo fare un lavoretto con la sabbiatrice.
Mi sono collegato e questo intervento mi ha dato lo spunto.
Grazie
Sabbiatrice Protech mod. scx 120 e compressore Axeco VS76
In questi giorni ho fatto esperienza con il gelcoat. Ho imparato a catalizzarlo, ho aggiunto paraffina per gli ultimi strati, ho imparato come si puliscono gli attrezzi, come si colora ecc. Se ben catalizzato ed è paraffinato in poche ore indurisce ed è carteggiabile. Puoi passarlo con un rullino e viene bene, ma se lo vuoi liscio e lucido ci vuole olio di gomito. Il risultato però è garantito e ti dura sicuramente quanto la barca. E' duro, non sfoglia, puoi ottenere qualsiasi colore con pazienza. Vendono inoltre delle maschere con i disegni di parecchi antiskead (diamantati ecc) se dopo averli opportunamente trattati con distaccante li poggi sul ponte con il gelcoat fresco potrai ottenere un perfetto antiskead in gelcoat senza nulla dover fare appreesso.
Aprofitto della discussione,
sto pensando di rinfrescare la coperta, a gel coat diamantato, che da qualche segno di stanchezza, ragnetti e porosità
A buon senso dare del Gelcoat a rullo, lo strato che si ottiene e decisamente più spesso di una vernice ed è moltoduro, dandolo con rullo appropriato (tipo spugna) si creano dei 'dentini' che fanno grip.
Questo in teoria, non avendolo mai fatto. Chiedo quindi lumi mupix.

Che spessore si ottiene per ogni mano?
Se dò + mani, solo l'ultima va paraffinata? altrimenti mi ritro vo a stendere la seconda sulla paraffina che quindi non attaccherebbe?

Se hai altri consigli.....

grazie
Citazione:Bliz ha scritto:
Sabbiatrice Protech mod. scx 120 e compressore Axeco VS76
Grazie
io la mia, che aveva qualche serio problema di verniciatura e l'antisdrucciolo stampato l'ho fatta a mano..
rotorbitale nei punti lisci e spazzola di ferro sul piramidale...
2 mani di epoxy primer a rullo e 2 mani di poliuretanica bicomponente..
tanto sudore ma buon risultato
l'antisdrucciolo ha perso un pelo di efficacia, ma tiene ancora, prevedo comunque in un future di dargli una ripassatina con poliuretanica addizionata con microsfere.

occhio alla sabbiatrice che porta via piu' di quello che e' realmente necessario togliere in un attimo...
Citazione:mhuir ha scritto:
Aprofitto della discussione,
sto pensando di rinfrescare la coperta, a gel coat diamantato, che da qualche segno di stanchezza, ragnetti e porosità
A buon senso dare del Gelcoat a rullo, lo strato che si ottiene e decisamente più spesso di una vernice ed è moltoduro, dandolo con rullo appropriato (tipo spugna) si creano dei 'dentini' che fanno grip.
Questo in teoria, non avendolo mai fatto. Chiedo quindi lumi mupix.

Che spessore si ottiene per ogni mano?
Se dò + mani, solo l'ultima va paraffinata? altrimenti mi ritro vo a stendere la seconda sulla paraffina che quindi non attaccherebbe?

Se hai altri consigli.....

grazie

Per Mhuir: Se non metti la paraffina ti rimane appiccicoso a vita e quindi non carteggiabile. Potresti usare il gelcoat paraffinato in ogni passata facendo precedere la mano successiva da una carteggiatura, in questa maniera la mano successiva attacca sulla precedente. Se lo passi a rullo la superficie sarà lucida (perchè paraffinata), ma la buccia d'arancia dovuta al rullo sarà visibile e questa non potrai eliminarla se sotto hai il diamantato come antiskead. Credo che il tuo antiskead se passi sopra con il rullino si ridurrà di spessore ma in maniera minima. L'ideale sarebbe darlo a spruzzo ma è necessaria un'attrezzatura diversa (compressore, uggello 4 ecc). Per fare un lavoro perfetto passare il gelcoat e sopra comprimere la maschera con il negativo dell'antiskead.
P.S. La paraffina si dispone in superficie ed evita il contatto della parte più superficiale del gelcoat con l'aria permettendone la solidificazione,se con una leggera carteggiatura rimuovi questo strato superficiale di paraffina lo strato successivo aderisce bene.


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Questa è una ventolina solare sulla quale ho passato il gelcoat a rullo. Successivamente è stata carteggiata e lucidata perchè a me serviva liscia.
grazie mupix
Quindi, se procedo con una passata leggera di sabbiatrice per rimuovere la vecchia vernice e rendere la superficie ruvida, potrei dare il gelcoat a spruzzo.
Senza avere la pretesa di avere qualcosa da insegnare, posso almeno segnalare alcuni errori che non ripeterei se dovessi affrontare nuovamente la ripresa, con il gelcoat, della coperta (attività che mi sta impegnando da diverse settimane e che attendo di completare, lavorando all’aperto, appena avrò un fine settimana con tempo clemente).
1) Lavorare piccole quantità di materiale (il rischio è di buttare più il gelcoat di quanto se ne stenda). Una buona strategia può essere quella di cominciare da una parte piccola ed “asportabile”. Io ho iniziato dalla copertura del gavone dell’ancora su cui ho sperimentato sia il colore che (soprattutto) le possibili modalità di stendere il prodotto (rulli di vario tipo e natura e pistola a spruzzo), e procedere conseguentemente per limitate porzioni della coperta;
2) Per preparare la superficie, su indicazioni di un addetto al reparto carrozzeria di un rinomato cantiere nautico, ho dapprima aperto le lesioni superficiali per circa un centimetro oltre la loro estensione per riprenderle con piccole strisce di mat e resina, rifinendo con stucco poliestere. Salvo che le lesioni non siano veramente profonde è un lavoro (a parer mio) del tutto inutile. Per ripristinare la continuità della superficie in corrispondenza di scheggiature o regnatele (sempre a parere del sottoscritto) è sufficiente fresare lo strato di gelcoat sino al poliestere sottostante e riprenderle con stucco c.d. metallico a base poliestere. In sostanza, in corrispondenza delle micro fratture (ragnatele) mi sono preso la briga aprirle con la fresetta a pallina del (simil) Dremel, badando ad allargare di qualche millimetro la fresatura in corrispondenza delle estremità. Dubito che in cantiere lo facciano perché comunque sia con la verniciatura che, a maggior ragione, con la stesura del gelcoat, le lesioni più piccole si coprono con equivalente risultato estetico (sul fatto che poi non rifioriscano ho dei dubbi);
3) Dare il gelcoat sull’antisdrucciolo ne riduce il grip. Suggerirei di non esagerare dandone non più di una-due mani con rullo a pelo corto o di spugna a poro piccolo, stendendo pochissimo prodotto per volta, dopo aver pulito e sgrassato la superficie con acetone e spazzolato (senza aggressività) con spazzola metallica. La sabbiatura mi sembrerebbe una procedura eccessivamente aggressiva che riserverei per l’alternativa, assai più gravosa, del rifacimento dell’antisdrucciolo, sul cui procedimento mi rimetto agli esperti. È comunque vero che la riduzione del grip è in parte compensata dalle micro asperità lasciate dalla stesura con il rullino quasi asciutto per cui la soluzione indicata potrebbe risultare un accettabile compromesso;
4) Dare il gelcoat con la pistola è difficile ma non impossibile. Lo sforzo vale la pena solo sulle superfici lisce, dove le rugosità lasciate dalla stesura a rullo debbono essere spianate per poi lucidare, il che costituisce un impegno assai oneroso. Tanto più che il gelcoat a senso darlo per spessori di alcuni decimi di millimetro (5-6) carteggiarne via più della metà duole alle mani, alle ginocchia ed .. al portafoglio. Un aspetto positivo c’è, il gelcoat difficilmente cola, per cui si può darne uno spessore adeguato anche con un’unica ripresa (anche se lo sconsiglio). Quanto all’attrezzatura, non disponendo di una pistola adatta, mi sono arrangiato con una con l’ugello da 1,8 trovando un compromesso riducendo la pressione dell’aria intorno alle 3 atmosfere.

Tutto quanto ho detto vorrei fosse preso per quello che è: la descrizione delle esperienze sul campo di un “malato” del fai da te che, anche quando sbaglia e deve rifare daccapo, intanto soddisfa la propria passione ben sapendo che pagherà di persona per i propri errori e mette in conto le possibili inca…..ture.
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