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Versione completa: Scossa a bordoooo
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Ciao a tutti:
domanda: quale può essere il motivo della scossa debole ma fastidiosa che si sente toccando pulpiti, salpaancora e altre parti metalliche con le mani bagnate? Filo non isolato a massa?
Grazie!!
Maglia di flanella?
Big GrinBig GrinBig Grin
Nooo, si sente anche ad agosto con trentacinque gradiBig Grin
Anche senza la 220v di banchina attaccata?


Citazione:Messaggio di edramon
Ciao a tutti:
domanda: quale può essere il motivo della scossa debole ma fastidiosa che si sente toccando pulpiti, salpaancora e altre parti metalliche con le mani bagnate? Filo non isolato a massa?
Grazie!!
Citazione:birimbao ha scritto:
Anche senza la 220v di banchina attaccata?


Citazione:Messaggio di edramon
Ciao a tutti:
domanda: quale può essere il motivo della scossa debole ma fastidiosa che si sente toccando pulpiti, salpaancora e altre parti metalliche con le mani bagnate? Filo non isolato a massa?
Grazie!!
Succedeva anche a me,
ho sei tu che scarichi con massa a terra (rivedere dove è la perdita) oppure è un tuo vicino
Si sente anche senza la 220 di banchina, e anche non in porto...quindi devo cercare il filo...nel pagliaio?
E' successo anche a me, ed è sempre stato per un contatto,
per cercarne l'origine staccai tutti gli interruttori e accendendone uno per volta facevo la prova con le mani bagnate sul pulpito, fino a trovare quello imputato.
Hai utenze collegate ai pulpiti?
Che so'....luci di via,ecc.?Blush
Citazione:miwiki ha scritto:
E' successo anche a me, ed è sempre stato per un contatto,
per cercarne l'origine staccai tutti gli interruttori e accendendone uno per volta facevo la prova con le mani bagnate sul pulpito, fino a trovare quello imputato.
Vacca boia che ricerca guasto professionale Big GrinBig Grin
Io punterei dritto sulle luci di via, magari il cavetto che passa interno al pulpito per finire sulle luci di via e poi il salpa.
Comunque se alzi un po' il voltaggio ed hai intenzione di andare in alcune zone caraibiche, potrebbe essere un buon sistema anti pirateria Big Grin
Ciao
é successo anche a me ed alla fine era il cavo della luce di fonda leggermente spellato che scaricava sul pulpito di poppa.
Citazione:miwiki ha scritto:
E' successo anche a me, ed è sempre stato per un contatto,
per cercarne l'origine staccai tutti gli interruttori e accendendone uno per volta facevo la prova con le mani bagnate sul pulpito, fino a trovare quello imputato.
Certo che come metodo di prova è infallibile ! Se tocchi con la lingua hai una sensibilità ancora maggiore..Big Grin
Citazione:vittorio ha scritto:
Citazione:miwiki ha scritto:
E' successo anche a me, ed è sempre stato per un contatto,
per cercarne l'origine staccai tutti gli interruttori e accendendone uno per volta facevo la prova con le mani bagnate sul pulpito, fino a trovare quello imputato.
Certo che come metodo di prova è infallibile ! Se tocchi con la lingua hai una sensibilità ancora maggiore..Big Grin
Comunque mi pare che fino ai 60Vcc non ci dovrebbero essere rischi per la salute. Detto questo, sempre meglio usare un buon tester Big Grin
I fili delle luci di via passano per i pulpiti, ma si sente anche a luci spente...e poi quelle le ho controllate...quale parte del circuito del salpa può far massa con i pulpiti?
Citazione:edramon ha scritto:
I fili delle luci di via passano per i pulpiti, ma si sente anche a luci spente...e poi quelle le ho controllate...quale parte del circuito del salpa può far massa con i pulpiti?
Prova a seguire i cavi... Il percorso potrebbe essere questo -> positivo>salpa>catena>musone>pulpiti>battagliola.
Basta un cavo che nel suo percorso sottocoperta venga fissato ad un candeliere, si spela un po' ed il gioco è fatto, oppure un problema interno al salpaancore. Se per errore al pannello è stato sezionato il negativo, invece che il positivo, anche con interruttore spento potresti avvertire il problema (mi riferisco alle luci di via).
Altrimenti rivolgiti ad un buon tecnico in loco.
Ciao
Prova a mettere un puntale del tester sul negativo della batteria, l'altro sul pulpito. Misurerai una tensione da <0 a 12V.
Seziona tutti i circuiti e man mano verifica se la tensione sparisce.
Tanto per capire :

1) si tratta di qualcosa di continuativo (intendo un certo 'disagio' nella parte del corpo che tocca per tutta la durata del contatto) oppure di una scossa breve (intendo dire solo nell'attimo in cui si tocca) ?
2) si percepisce anche (magari di piu') quando la coperta e' bagnata ? (es. quando piove)
3) e' piu' o meno percepibile in funzione di eventuali calzature/abbigliamento indossati ?
4) e' presente anche con batterie staccate (fisicamente ai morsetti) e TUTTA la strumentazione (talvolta ha batterie interne) spenta ? (oltre che i 220V disinseriti)

Con un'analisi sommaria e partendo dal presupposto che non vi siano sorgenti a 220V allacciate e neppure il solo cavo con spina inserita (cosi' e' stato detto citando : 'Si sente anche senza la 220 di banchina, e anche non in porto...') proviamo a tirare un po' di somme :

punto 1) se e' breve puo' trattarsi semplicemente di scarica dovuta ad elettricita' statica accumulata sul corpo in qualche modo strusciando contro o indossando qualcosa in plastica (calzoncini in sintetico, vele, vetroresina, ...) e non richiede ulteriori indagini essendo un fenomeno comune e non pericoloso ma se e' duratura il problema e' ben piu' complesso e si tratta innanzitutto di chiarire quali voltaggi sono in gioco per sapere se vi sono condizioni di pericolo : lo ragioniamo in seguito.
punto 2) se si percepisce anche con coperta bagnata ricadiamo nel caso della dispersione e lo vedremo insieme al precedente
punto 3) se cambia in ragione delle calzature/abbigliamento e' quasi certamente carica statica (condizionale sempre d'obbligo) ed e' poco rilevante
punto 4) in questo caso propenderei per cariche statiche e (vale per me stesso) non mi preoccuperei piu' di tanto, al piu' piazzerei un bel filo con in serie una coppia di diodi in 'antiparallelo' (cioe' collegati in parallelo ma con le polarita' contrarie uno rispetto all'altro, diodi di qualunque tensione ma da almeno 5 A) che vada dagli oggetti incriminati al negativo di batteria. Questo collegamento elimina le cariche statiche ma non consente il fluire di correnti 'galvaniche'

se dalle osservazioni risulta che la scarica e' continuata e si percepisce pure in condizioni di elevata umidita' e' poco probabile si tratti di energia statica che non sarebbe sufficiente a dare tale sensazione, in questo caso e' importante capire che tensioni sono presenti e, per fare questo, si puo' tentare di leggere l'indicazione di un tester ad alta impedenza (i digitali, anche economici, sulla portata 200V circa vanno bene) eseguendo due prove, una come suggerito da Edolo e una tenendo in una mano uno dei puntali (quello che prima stava al negativo di batteria) e toccando l'oggetto metallico fonte del problema con l'altro.
Se la tensione letta e' molto bassa (orientativamente fino a 12 Volt) si tratta di lievi dispersioni da qualche circuito (come nel caso citato da 'Rasputino') e, anche, di elevata sensibilita' personale alla tensione elettrica visto che, normalmente, e' difficile percepire qualcosa fino a 20 - 30 V (non e' male essere piu' sensibili della media delle persone, e' solo raro), va comunque indagata perche' sintomo che qualche cavo si sta danneggiando e ha l'isolante in cattive condizioni.
Se la tensione letta e' piu' alta di quella indicata le fonti possono essere varie ma frequentemente legate a dispersioni di apparecchiature riferendomi alle quali ricordo che molta strumentazione (pur alimentati a soli 12 V) generano al loro interno tensioni anche piuttosto elevate (nei radar tensioni da 250 V in su per il magnetron spesso trasportate nel cavo di collegamento all'antenna alle cui condizioni va dedicata molta cura), in questo caso l'indagine e' d'obbligo per sospetto di rischio di folgorazione.

La ricerca del guasto va eseguita con tanta (e santa) pazienza lasciando il tester collegato nel punto in cui si osserva l'anomalia e procedendo ad allacciare/slacciare una per una tutte le utenze ricordandosi anche di quelle che vanno direttamente alle batterie e fra queste ricordo :
a) il salpaancore (spesso collegato con cavi dedicati e un suo interruttore separato dallo staccabatterie principale)
b) il filo di 'sensing' di certi alternatori se presente un ripartitore di carica
c) il caricabatterie che spesso opera direttamente e pur sembrando isolato dallo staccabatterie ha un ritorno attraverso il suo cavo di terra
d) pannelli solari (se presenti) che, a vuoto, possono sviluppare anche tensioni piuttosto alte
e) elica di prua (se c'e' e' collegato come il salpaancore)

Una volta identificata l'utenza fonte dell'anomalia ne vanno separati i cavi fino a trovare quale e' il 'colpevole' avendo attenzione ad osservare anche che non vi siano tracce di residui, ossidazioni, incrostazioni o screpolature in prossimita' dei morsetti di collegamento che sono suscettibili con l'umidita' di essere ottime fonti di dispersione. Trovato il guaio sostituire e' d'obbligo (riparare o pretendere di isolare con spray, vernici ecc.. e' illusorio).

Senza vedere e da lontano mi e' difficile dire di piu' tranne : buon lavoro ! (e Buon Vento)
Diciamo che i metodi sopra riportati sono quasi tutti buoni, con l'unico particolare che per fare questi 'test ' di dispersione o più correttamente test di isolamento, bisogna usare lo strumento adatto, non unn semplice terster anche se molto buono, poichè le tensioni che produce sono scarse, bisogna usare un ' misuratore di isolamento' che però aimè costa parecchio ( lo si può prestare da un professionista) che ad impianto completamente staccato , permette di trovare in pochissimo tempo il cavo o circuito che crea il problema, sempre che l'impianto sia corretto, inoltre si può verificare che tutte le masse siano collegate fra loro questo per evitare che le correnti galvaniche creino danni alla barca, infatti tutto dovrebbe essere collegato e di conseguenza tramite gli zinchi, protetto, ma è indispensabile che tutto sia in buono stato di manutenzione e connessione.
Mangrovia, concordo solo in parte con cio' che dici in quanto, in questo caso e vista la descrizione data del fenomeno, non ci troviamo di fronte ad un caso conclamato di dispersione con quasi certe perdite dai cavi e, quindi, mi e' parso piu' importante capire prima se se tratti banalmente di cariche statiche non misurabili con lo strumento che indichi (in barca, grazie alla plastica che c'e' in giro, se ne accumulano e di scosse capita di sentirne) o di altro problema.
Per quanto riguarda i misuratori di isolamento questi richiedono che i collegamenti soggetti alla misura siano staccati dalle loro utenze perche', essendo queste a bassa impedenza (resistenza), la misura ne sarebbe enormemente falsata, la vedo quindi una via lunga e difficile per un utente che (visto il tipo di aiuto che chiede) non mi pare un esperto del ramo.
Mi e' parsa quindi piu' percorribile la via che ho indicata anche se non proprio 'canonica' soprattutto in quanto mi e' parso di capire che il problema sia spesso presente e, probabilmente, facile da misurare : se cosi' non fosse e le prove fatte non dessero risultati l'unica soluzione sara' di rivolgersi ad un tecnico locale che possa fare misurazioni in luogo (che su di un Forum non sono possibili, come non e' pure possibile fornire dettagli tecnici troppo complessi a chi non e' fisicamente presente !!).
Buon Vento
Citazione:edramon ha scritto:
Si sente anche senza la 220 di banchina, e anche non in porto...quindi devo cercare il filo...nel pagliaio?
in navigazione hai solo il 12Vcc della batteria o hai anche un inverter a 220Vca ?
nel primo caso il 12Vcc non si sente, anche in caso di mancanza d'isolamento, e cercherei la causa nelle cariche elettrostatiche causate dal vento sulle parti di plastica.
No, la scossa è continuativa, mi capita di sentirla risalendo dalla scaletta dopo il bagno e quindi completamente bagnato, o toccando il salpaancore sempre con le mani bagnate. Inoltre non ho inverter, nè radar o elica di prua.
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