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Versione completa: mini autoclave tarocca
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Mi trovo costretto a consultare qualke velista esperto in elettrotecnica per via di un problema metafisico che mi fa trascorrere notti insonni e giornate dedicate a noiosi contatti con un negozio online di prodotti per la nautica. Il problema riguarda una minuscola autoclave che, assieme ad una succhiarola col buco tappato, ho acquistato poco tempo fa. Collegata all'impianto della barca pompava davvero, tuttavia mi mandava in allarme la strumentazione di bordo: collegando il tester all'impianto ho scoperto che il funzionamento dell'autoclave faceva aumentare la tensione dell'impianto da 12 a più di 13/14 volts. Per essere sicuro che non si trattasse di qualche allucinazione ho collegato direttamente l'oggetto alla batteria: continuava tuttavia a verificarsi il misterioso fenomeno. A questo punto ho contattato il negozio online che, dopo una complessa prassi e una non breve attesa, mi ha inviato (assieme alla succhiarola stavolta non tappata) una nuova autoclave, identica alla prima. Provata con un alimentatore a 12 V pure issa faceva aumentare di un paio di volt la tensione. Non la installerò in barca, non voglio mettere in pericolo l'integrità della strumentazione di bordo e del resto dell'impianto, preferisco buttarla via, prima però chiedo a qualcuno più esperto di me se può dare qualche credibile spiegazione al fenomeno, tanto da convincere il fornitore che non voglio un'altra autoclave e che ho motivi validi per chiederne il rimborso e per invitarlo a non venderne altre facendogli evitare qualche altra figuraccia.
Puoi dirci di quale modello si tratta? perchè questa è la prima volta che sento una cosa del genere.
mmmmmmmmmmmm ho capito male sicuramente

se vero quel che ho capito avresti trovato una fonte inesauribile di energia.
l'oggetto è made in china (come tutto, ormai) marca Nautiline # FL-2202, 4,3 l/min press. max 35 psi, 12v dc a 2.5 A.
In effetti per pompare, pompa. ho controllato l'assorbimento che è di circa 2 A e, purtroppo, non ho trovato una fonte inesauribile di energia (il moto perpetuo non l'ha ancora trovato nessuno) xkè è solo la tensione che sale durante il funzionamento: la batteria, una volta staccata la pompetta, mostra che si è un pochino scaricata, com'è logico ke sia. Devo dire poi ke a bordo ho una autoclave ITT - Jabsco più grande ke non mi ha mai dato fastidi del genere. Alla fine il problema consiste nel fatto ke la mia strumentazione di bordo (log, vento, bussola) B&G spara un allarme quando attacco la maledetta autoclave e mi resetta pure i valori memorizzati. Temendo di danneggiare la strumentazione credo ke l'autoclave la butterò via oppure la azionerò solo con la strumentazione off. Il mistero, tuttavia, permane in tutti i suoi sinistri aspetti...
Citazione:alessandro alberto ha scritto:
Il mistero, tuttavia, permane in tutti i suoi sinistri aspetti...
Per swtabilire che la pompa fa aumentare la TENSIONE va misurata la differenza di potenziale in Volts (con uno strumento AFFIDABILE) PRIMA di collegare l'oggetto, quando non ci sono utenze collegate, poi una seconda volta con le altre utenze collegate, infine con la pompa collegata.
Come certamente sai le batterie quando sono cariche danno tra i 13 ed i 14 volts e tecnicamente per avere un innalzamento del voltaggio il tuo oggetto dovrebbe essere un trasformatore DC/DC che eroga lavoro (innalza il voltaggio) senza consumare energia: mi permetto di dubitare.

Potrebbe invece, accadere che, a pompetta spenta, il voltaggio del sistema sia di circa 12,5 /13 Volts, che all'accensione della pompetta la ECCELSA qualità del motore elettrico provochi un forte assorbimento di CORRENTE che, forse anche per cavi di alimentazione sottodimensionati, si traduce in un crollo della TENSIONE (es.: 11,5 Volts) ed a quel punto la strumentazione elettronica segnala ANOMALIA e si spegne.

Con i compressori frigo è un classico (per cavi sottodimensionati, non per assorbimenti anomali del gruppo).
Però da quanto scrive Alessandro la tensione sale DURANTE il funzionamento, è questo che è strano.

Propenderei per un effetto di tipo induttivo provocato della scarsa qualità del motore.

Potresti fare una prova molto semplice: mettere un diodo (che regga almeno 5A) in serie alla alimentazione, ovvero dal positivo della batteria al positivo del motore. Eventuali impulsi elettrici generati dal motore verrebbero filtrati.
Aggiungo un'altra considerazione, legata questa volta allo strumento di misura. Presumo tu abbia utilizato un tester digitale; probabilmente con uno strumento analogico non rileveresti l'aumento di tensione.
In pratica uno strumento digitale effettua una misura basata sul campionamento ad intervalli regolari, se gli impulsi dovuti alle interferenze provocate dal motore sono significativi potrebbero falsare il valore medio della misurazione.

Per tagliare la testa al toro, trova un amico che dispone di un oscillloscopio per visualizzare la forma d'onda ai morsetti della batteria (in teoria dovrebbe essere piatta, ma con la pompa collegata dovresti visualizzare una serie di impusi).
Altra prova 'della serva': avvicina una radio sintonizzata sulle onde medie, dovresti sentire interferenze alla grande.

Per ultimo, oltre al diodo piazza anche un bel condensatore elettolitico in parallelo al motore, potrebbe aiutare a filtrare.

Al di là del costo dell'oggetto, farei queste prove anche solo per togliermi la curiosità. Se poi il filtraggio ha effetto ancora meglio.
Poi basta: si usa anche mettere il diodo in parallelo al motore (okkio alla polarità).
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