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Versione completa: Alternatori di potenza-ci si aspetta troppo!
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Dopo lo scambio di opinioni con altri ADV in recenti post in argomento mi ricordavo di aver letto qualcosa su un libro di tecnica nautica ma non rammentavo quale libro e stamane mi è tornato in mente. Lo riporto di seguito, è in inglese ma la maggior parte di noi lo legge senza difficoltà ma se qualcuno vuole degli approfondimenti può chiedere.



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Riassumo brevemente gli esempi riportati considerando la sostituzione di un alternatore di 50 A con uno da 100 A ed un banco dei servizi di 400 Ah
- Caso 1. Scarica delle batterie al 50 % (da evitare!!!) l'alternatore da 100 A va alla massima potenza per 10 prima dell'intervento del regolatore. Dopo un ora ha fornito alle batterie 70 Ah. Con l'alternatore da 50 A servono 25 minuti in più. la cosa importante è che per raggiungere una carica al 90 % l'alternatore grande prende 3 ore e 30 minuti quello piccolo ci mette 3 ore e 55 minuti

-Caso 2 (scarica del 30 % delle batterie) Questo è lo scenario più normale. Per farla breve in questo caso ci sono solo 5 minuti di differenza.

Altra cosa importante è che gli alternatori di bassa potenza al minimo danno molti ampere ed a volte più di quelli grandi e la cosa non è irrilevante quando si caricano le batterie in rada facendo meno rumore possibile.

Gli altri dettagli ve li leggete da soli, ciao
Grazie Marcello, nota significativa.
Da precisare che l'articolo evidenzia che tutto questo è valido per batterie standard ad acido, sembra cambiare un pò per AGM e GEL (ma non viene precisato il dettaglio della differenza); non si considerano eventuali accrocchi intelligenti tra alternatore e batterie.
A parità di condizioni, e negli esempi citati, appare che la sola differenza sia che l'alternatore con muscoli faccia ovviamente meno fatica a fare il suo mestiere e ci sono quindi le basi perchè duri di più; quello più esilino fà comunque egregiamente il suo lavoro anche se con pochi minuti di ritardo, ma viene messo più alla prova potenzialmente riducendo la sua vita utile.
Citazione:Madinina II ha scritto:
Grazie Marcello, nota significativa.
Da precisare che l'articolo evidenzi che tutto questo è valido per batterie standard ad acido, sembra cambiare un pò per AGM e GEL; non si considerano eventuali accrocchi intelligenti tra alternatore e batterie.
A parità di condizioni, e negli esempi citati, sembra apparire che la sola differenza sia che l'alternatore con muscoli fa meno fatica e dura di più, quello più esilino fà egregiamente il suo lavoro anche se con pochi minuti di ritardo, ma viene messo più alla prova potenzialmente riducendo la sua vita utile.
Madinina ovvio che ci possono essere delle differenze in base al tipo di batterie, elettronica ecc., ma quello che volevo evidenziare è riassunto nel titolo, ossia che spesso ci si aspettono vantaggi che all'atto pratico non esistono, ma da quello che leggo nei tuoi scritti non mi sembra il tuo caso. Ciao
Interessante lettura, grazie Marcello
Saluti
matteo
Citazione:kermit ha scritto:


Madinina ovvio che ci possono essere delle differenze in base al tipo di batterie, elettronica ecc., ma quello che volevo evidenziare è riassunto nel titolo, ossia che spesso ci si aspettono vantaggi che all'atto pratico non esistono, ma da quello che leggo nei tuoi scritti non mi sembra il tuo caso. Ciao

Informazione preziosa, grazie ancora.
se il motore lo consente io monterei un secondo alternatore comprato da un demolitore.
( la doppia camma sull'albero motore con un alternatore che ciuccia quasi 2 cv è d'obbligo),rimangono da comprare/fare le staffe.
la soluzione è forse più econimica, se fattibile , e consente di avere gli impianti separati.
(oltre che un valido backup per navigazioni più impegnative)
Sono d'accordo con Kermit sull'utlizzo di alternatori di potenza.
Buongiorno,
permettetemi di fare alcune precisazioni, quanto descritto nell'articolo è reale, ma il confronto non è tanto fra l'alternatori quanto fra i regolatori incorporati, che sono del tipo 'automotive' ed hanno come loro prerogativa quello non tanto di caricare le batterie al 100% in breve tempo bensì di evitare il surriscaldamento ed il consumo di acqua distillata delle batterie. I motori diesel spesso escono accessoriati nello stesso modo sia che vadano su una barca che su un compressore stradale, quindi il fine dell'alternatore è quello di mantenere la batteria per l'avviamento efficiente, cosa ben diversa dalle necessità di un armatore velico che desidera ricaricare al massimo le batterie servizi in breve tempo. La curva tensione/corrente dei regolatori tradizionali effettivamente prevede una veloce riduzione della corrente al salire della tensione che in alcuni modelli si ferma addirittura al di sotto dei 14 volt, che se da un lato sono insufficienti per le batterie servizi di bordo sono estremamente conservativi per una batteria da avviamento! Ecco quindi che è inutile aspettarsi dei miglioramenti proporzionali al valor massimo di corrente dell'alternatore se questo non è equipaggiato da un regolatore a tre o quattro stadi con retroazione in tensione e temperatura. Vi prego, perdonatemi la precisazione, ma è parte del mio lavoro e vi assicuro che la differenza c'è ed è enorme. Chi ha un Volvo P. verifichi il filo giallo che esce sul retro dell'alternatore e scoprirà che spesso è collegato sul positivo direttamente, quello è il 'sense voltage' che andrebbe posto direttamente sul polo positivo delle batterie servizi in modo da compensare eventuali cadute di separatori o semplicemente la resistenza dei cavi, ebbene la più prolifica marca di barche a vela fino a pochi anni fa non lo collegava alle batterie nonostante il separatore a diodi...questo la dice lunga sulla professionalità di chi si occupa di impianti anche nelle fabbriche.
Un caro saluto,
m
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