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Versione completa: Cima del salvagente ... come la mettiamo?
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In una piccola colonnina di Bolina di ... gennaio (?) ho letto un consiglio molto giusto: meglio lasciare il salvagente per l'uomo a mare senza cima. I motivi vanno cercati soprattutto nella velocità della barca e nell'incapacità di reagire immediatamente alla situazione di pericolo sia da parte della ciurma sia da parte del malcapitato. Ricordo di aver letto qualcosa del genere anche sul manuale dei glenans.

Si consiglia di legare il salvagente invece all'asta IOR. (I glenans sembra abbiano 'inventato' il salvagente zavorrato).

Il ragionamento non fa una piega ma, mentre le manovre possono essere imparate per superare l'esame e poi scordate (ricordate le manovre per l'uomo a mare?), come la mettiamo con eventuali ispezioni della CdP, se mi trovano con la cima sciolta dal salvagente?
Stavo penando ad un piccolo filo idrosolubile tra i due ... 42
La cima la lascio al salvagente, non vincolata alla barca... Ossia vincolata con un nodo occhiellato che si disfa in fretta prima di lanciare il tutto... Se il MOB é lontano dal salvagente la cima galleggiante potrebbe aiutarlo a recuperare il salvagente più in fretta... Ottima anche l'alternativa dell'asta IOR
... dicono che sarebbe meglio attaccare un capo alla ciambella e lasciare libero l'altro ... in questo modo si ottengono tre risultati.
1 - se non si è pronti a manovrare, non si porta via il salvagente al malcapitato
2 - se non si lancia il salvagente vicino al naufrago, per quest'ultimo potrebbe essere di aiuto raggiungere prima la cima e poi tirare a sè il salvagente
3 - tornando indietro per recuperare l'uomo a mare è meno rischioso avvicinarsi alla cima e recuperare quella (con il naufrago all'altro capo) ... (ma è proprio vero oppure si rischia di fare una matassa attorno all'elica?)
Citazione:Messaggio di bradipo
In una piccola colonnina di Bolina di ... gennaio (?) ho letto un consiglio molto giusto: meglio lasciare il salvagente per l'uomo a mare senza cima. I motivi vanno cercati soprattutto nella velocità della barca e nell'incapacità di reagire immediatamente alla situazione di pericolo sia da parte della ciurma sia da parte del malcapitato. Ricordo di aver letto qualcosa del genere anche sul manuale dei glenans.

Si consiglia di legare il salvagente invece all'asta IOR. (I glenans sembra abbiano 'inventato' il salvagente zavorrato).

Il ragionamento non fa una piega ma, mentre le manovre possono essere imparate per superare l'esame e poi scordate (ricordate le manovre per l'uomo a mare?), come la mettiamo con eventuali ispezioni della CdP, se mi trovano con la cima sciolta dal salvagente?
Stavo penando ad un piccolo filo idrosolubile tra i due ... 42
mi pare che glenans consigliano di legare la cimetta:un estremo al alvagente, riporla alla rinfusa dentro in tubo fissato al pulpito di poppa, e quindi l'altro estremo al salvagente ; cosi, in caso di necessità, si lancia per prima la boetta, che anche in caso di vento forte, non devia dalla direzione di lancio;la cimetta, sisvolge con rapidità uscendo dal tubo, e quindi si lancia il salvagente, che è legato alla cimetta;
la cimetta ,a volte la vedo arrotolata ad una bobina fissa al pulpito a poppa: questo non mi sembra una buona cosa, perchè quando si dovrà srotolare, lo farà ma non con la rapidità necessaria nel momento dell'emergenza
volete sapere, secondo i dati raccolti dal Centro Studi, quante volte il mob ha raggiunto il salvagente lanciato da bordo a seconda che fosse legato o no?

fatti 100 casi di salvagente legato 0%
fstti 100 casi di salvagente slegato 0%
Sempre tenuta la cimetta attaccata solo al salvagente e messa alla rinfusa in una bottiglia d'acqua ( vuota e legata al pulpito ) con il collo tagliato a petali ( dopo aver asportato la parte rigida dove si avvita i tappo ).
Facendo la prova di lancio la cimetta si svolge senza problemi e senza frenare il lancio: chi ha il salvagente con la cima avvolta ad un rocchetto avrà mai provato lanciare il salvagente?

Sto pensando di installare, collegata allo scafo, una seconda cima galleggiante, con una galleggiante d'estremità per favorire il recupero, una volta tornato indietro.
Questa seconda può essere avvolta su un rocchetto perchè si può svolgere in acqua durante la manovra di ritorno, srotolata e distesa dalla sola resistenza del galleggiante sull'acqua.
Salvagente circolare regolamentare (da non lanciare sul naufrago per non accopparlo) con legata boetta luminosa, basta sfilare dal supporto e tirare la cimetta per averer tutto pronto al lancio.

Sull'altro lato della poppa sacca Lalizas con cintura di sicurezza salvagente morbida con altra boetta e 50 m di cima galleggiante antitorsione adugliata nella sacca e terminale fissato a poppa per tornare sul naufrago e riportarlo a bordo, eventualmente passando la cima in una pasteca sulla varea del boma, da qui in altra pasteca in falchetta e quindi al winch.

Il boma viene così manovrato come il picco di una gruetta, la cima di recupero tesa in avanti verso la falchetta lo tiene fuori bordo mentre la scotta randa permette di rientrarlo a bordo con il naufrago appeso.

Vedo di provare il tutto ogni volta che ho a bordo un ospite antipatico (fà il naufrago).


Big GrinBig GrinBig Grin
Citazione:AlessandroKirie ha scritto:
Citazione:Nastro Azzurro ha scritto:
volete sapere, secondo i dati raccolti dal Centro Studi, quante volte il mob ha raggiunto il salvagente lanciato da bordo a seconda che fosse legato o no?

fatti 100 casi di salvagente legato 0%
fstti 100 casi di salvagente slegato 0%

poco incoraggiante...
però, tutto ciò che aiuta ad identificare la zona, serve negli istanti successivi, quando il timoniere torna sulla sua rotta. Infatti, oltre al salvagente tutto ciò che galleggia può essere lanciato per questo scopo.

Infatti, parlandone proprio recentemente con Umberto si discuteva che forse una delle soluzioni più pratichr è l'asta IOR gonfiabile
Credo che la manovra giusta sia quella di RMV2605D solo che in teoria il naufrago il salvagente dovrebbe già indossarlo, pertanto: boetta luminosa e si lascia filare la cima con all'altro capo il salvagente, sperando di fermarsi prima della sua fine, e pertica IOR. Il naufrago bisogna vederlo in ogni condizione di tempo e mare.
io: tubo di plastica attaccato all'ultimo candeliere ( non ho pulpito di poppa ). il capo della cimetta rossa esce da sotto ed è fissata alla barca con un nodo ganciato. il resto della cima viene 'rincalcato' dentro il tubo. attaccata all'altro capo della cimetta c'è la boetta che, all'occorrenza e dopo aver buttato all'orza, è la prima cosa che lancio ed anche la più comoda e quella che va più lontano. il resto come da copione
io ne ho uno libero e uno con cima. quello con cima potrebbe, forse, servire per eseguire una rapida manovra di 'accerchiamento' del mob. così se non prende il salvagente è comunque vicino all'anello formato dalla cima in acqua.
... piuttosto ... pensavo che la normativa è sempre stata molto lenta, tantopiù al giorno d'oggi che l'evoluzione tecnologica è tanto rapida che spesso fa diventare obsoleti i dispositivi di ... un anno prima e di qualche mese prima.
Certo, la burocrazia (se avesse un minimo di senso pratico), al posto del salvagente, potrbbe indicare un generico 'dispositivo di salvataggio' compreso nell'elenco apposito ... e poi sarebbe piuttosto semplice aggiornare l'elenco ... giusto?
Questa introduzione per sottolineare che il salvagente, come confermato dalle statistiche, non serve una cippa di miiiiiinnkya. Molto più concreto è capire che ci sono delle condizioni in cui è di rigore indossare PREVENTIVAMENTE il giubbetto ... e allora il discorso si sposta sul 'come' deve essere fatto un giubbetto:
a - non ingombrante da indossare, in modo che lo si faccia con largo anticipo sulle possibili 'condizioni d'obbligo'
b - che faccia sicuramente il suo dovere nel 'malaugurato caso che' ...
c - che sia facilmente individuabile nella notte ... e qui la tecnologia mette a disposizione aggeggini piccoli che emettono lampi di forte intensità e che consumano pochissima energia ...

... ho scoperto l'acqua calda?
Citazione:RMV2605D ha scritto:
Salvagente circolare regolamentare (da non lanciare sul naufrago per non accopparlo) con legata boetta luminosa, basta sfilare dal supporto e tirare la cimetta per averer tutto pronto al lancio.

Sull'altro lato della poppa sacca Lalizas con cintura di sicurezza salvagente morbida con altra boetta e 50 m di cima galleggiante antitorsione adugliata nella sacca e terminale fissato a poppa per tornare sul naufrago e riportarlo a bordo, eventualmente passando la cima in una pasteca sulla varea del boma, da qui in altra pasteca in falchetta e quindi al winch.

Il boma viene così manovrato come il picco di una gruetta, la cima di recupero tesa in avanti verso la falchetta lo tiene fuori bordo mentre la scotta randa permette di rientrarlo a bordo con il naufrago appeso.

Vedo di provare il tutto ogni volta che ho a bordo un ospite antipatico (fà il naufrago).


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Utlizzo anche io gli stessi dispositivi e procedure: anulare senza cima + rescue sling per il recupero
In più ho a disposizione 25 (?) metri di cima in sacco da lancio.

Il tutto dopo aver osservato in una prova che non riuscivo a lanciare il salvgente a più di 7-8 metri, del tutto insufficienti a raggiungere il malcapitato.
Citazione:Blu ha scritto:
In più ho a disposizione 25 (?) metri di cima in sacco da lancio.

Il tutto dopo aver osservato in una prova che non riuscivo a lanciare il salvgente a più di 7-8 metri, del tutto insufficienti a raggiungere il malcapitato.

prova a lanciare la sola boetta.

lanciata sottovento a volte chiama tutta la cimetta e cade oltre il buon uomo che si aggrappa e torna sottobordo.

se non si aggrappa tiri il capo ganciato e lasci tutto sul posto insieme all'anulare e sai dove tornare da sottovento

Piero, inventa qualcosa tipo tiro al piattello per un lancio efficace.
Citazione:Scarabocchio ha scritto:
io ne ho uno libero e uno con cima. quello con cima potrebbe, forse, servire per eseguire una rapida manovra di 'accerchiamento' del mob. così se non prende il salvagente è comunque vicino all'anello formato dalla cima in acqua.

sagge parole ... non capisco voi e le vostre cime galeggianti lasciate in acqua per andare nell'elica
bravo Scarabocchio!!!
I glenans hanno un salvagente con cima ma zavorrato, per evitare che l'inerzia della cima, inevitabilmente soggetta all' spostamento della barca, possa rimoschiarsi il salgavente gettato in acqua.

C'è un disegno sul manuale e forse sarebbe semplice anche realizzarlo, sembra un telo (come i poggiatesta che si vedono in aereo) con un peso cucito sotto.
Con mare calmo tutto è possibile, con mare agitato un uomo in mare si perde dietro una qualsiasi onda più alta di 30 cm.. Dopo l'esperienza Atlantico e navigazioni con mare formato e venti oltre i 30 nodi ho attrezzato la mia barca,HR 352, così:
200 ml di cima galleggiante arrotolata su un tamburo libero di girare e srotolare la cima legata con un capo al salvagente e l'altro alla barca. All'evenienza getto in mare il salvagente e giro la barca intorno al naufrago, il cerchio si chiude avvicinandosi all'uomo in mare senza danneggiarlo anche se non visto.
Citazione:Pastabianca ha scritto:
Con mare calmo tutto è possibile, con mare agitato un uomo in mare si perde dietro una qualsiasi onda più alta di 30 cm.. Dopo l'esperienza Atlantico e navigazioni con mare formato e venti oltre i 30 nodi ho attrezzato la mia barca,HR 352, così:
200 ml di cima galleggiante arrotolata su un tamburo libero di girare e srotolare la cima legata con un capo al salvagente e l'altro alla barca. All'evenienza getto in mare il salvagente e giro la barca intorno al naufrago, il cerchio si chiude avvicinandosi all'uomo in mare senza danneggiarlo anche se non visto.
Questa mi sembra una buona idea.
Citazione:NoLe ha scritto:
Citazione:Pastabianca ha scritto:
Con mare calmo tutto è possibile, con mare agitato un uomo in mare si perde dietro una qualsiasi onda più alta di 30 cm.. Dopo l'esperienza Atlantico e navigazioni con mare formato e venti oltre i 30 nodi ho attrezzato la mia barca,HR 352, così:
200 ml di cima galleggiante arrotolata su un tamburo libero di girare e srotolare la cima legata con un capo al salvagente e l'altro alla barca. All'evenienza getto in mare il salvagente e giro la barca intorno al naufrago, il cerchio si chiude avvicinandosi all'uomo in mare senza danneggiarlo anche se non visto.
Questa mi sembra una buona idea.

se lanci la sola boetta la vedi illuminata anche a mezzogiorno di agosto contro il mare nero.

è importante andare subito all'orza e fermare la barca a secco di vele. se il mare è formato il buon uomo ha indosso il giubbetto e non serve l'anulare, serve non perdere il punto. la boetta.
Fra tutti gli ADV qualcuno ha sfortunatamente avuto esperienza reale e diretta in merito? Sarebbe interessante sapere come sono andate le cose.
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