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Versione completa: Piegare le carte nautiche
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Dovendo trasportare la mia carta 5/D dall'aula dove si tengono i corsi a casa ho dovuto necessariamente piegarla, sebbene mi fosse stata venduta arrotolata e tenuta avvolta con un elastico. In barca mi è capitato fino ad ora di vedere dei KIT per il diporto, quindi, date le dimensioni delle carte in esso contenute, riposte senza necessità di essere piegate.

Mi sto rendendo conto che la marineria è un'arte molto antica, che ha avuto molto tempo per provare diverse soluzioni ai problemi comuni, lasciando sopravvivere solo quelle migliori.

Dovendo accingermi ad acquistare le prime carte nautiche, mi chiedo se queste vadano riposte arrotolate o piegate e, nel caso in cui sia meglio piegarle, come debba essere eseguita l'operazione.

La mia povera 5/D, a furia di essere piegata e spiegata, nelle pieghe è piuttosto rovinata.

Ahhh, ho cercato nei post precedenti ma nessuno mai ha fatto la domanda: è probabile che stia chiedendo una cosa piuttosto ovvia. In tal caso perdonate l'aspirante marinaretto ;-)
per piegare la carta nautica, è sufficente togliere il compasso che hai piantato sul tavolo di carteggio, spostare le squadrette, la gomma, il lapis(mai usare la penna!!!) e trovare il centro su un lato, prendere il lembo più vicino e accoppiarlo a quello più lontano, strusciando al centro con qualcosa di duro ma non tagliente, così pure per l'altro lato, continuando dai punti tre al cinque più volte fino a trovare il formato desiserato; una volta ridotta così la carta, la puoi tranquillamente buttare, tanto hai il GPS blututt e vifii.....
la risposta l'hai già scritta:

1) te l'hanno venduta arrotolata
2)l'hai piegata e si è rovinata

Ergo, è meglio tenerla arrotolata, se hai modo di conservarla, altrimenti se non hai altre soluzioni, la pieghi e la sotituirai quando si rovinerà.

Ciao
io le tengo appese con le mollette da cancelleria tra la paratia di prua ed il tavolo da carteggio. ci carteggi meglio e non si rovinano.
Il problema è che in alcuni tavoli da carteggio non ci stanno ...
Al corso per la patente ci dissero di non piegare mai la carta nautica ma di arrotolarla; io la arrotolavo con la parte bianca all'interno, in modo da poterla poi stendere più facilmente.

Con il tempo sono venuto a sapere -da più di una fonte autorevole- che la carta nautica si piega e non si arrotola.
A conferma di quanto sopra, come saprai, esiste tutta una serie di carte francesi -SHOM- che sono vendute 'già' piegate.

Ecco che mi sono messo in cerca del metodo 'giusto' per piegarla.
In rete non si trovano molte informazioni.

L'anno scorso a Caprera discutendo con gli istruttori ho trovato un metodo sicuramente valido e che 'dovrebbe' essere quello canonico; resto in attesa di essere corretto.

Dunque: innanzitutto tutte le pieghe che farai devono essere 'broken', cioè devono permettere alla carta di essere piegata in entrambi i versi.

Si piega la carta a metà per il lato corto: ottieni un rettangolo largo quanto tutta la carta ma alto la metà, OK?
A questo punto il lato lungo del rettangolo va piegato prima a metà, poi entrambe le metà vanno piegate di nuovo (verso l'esterno) in modo da ottenere un rettangolo più alto che largo, diciamo 'a fisarmonica' (tre pieghe in tutto).
Questo pacchetto 'può' essere piegato a metà in modo da ottenere -per il formato doppia cassetta'- l'ingombro di un normale A4.

Svantaggi: quello ovvio delle pieghe.
Vantaggi: hai sempre un facile accesso a tutta la carta nautica, specialmente se devi tenerla sulle ginocchia in pozzetto, perché la puoi far scorrere sia nella parte superiore sia nella parte inferiore, avendo al massimo l'ingobro di un normale foglio A3 (sempre per il formato doppia cassetta dell'IIM).

Non so se sono riuscito a spiegare il metodo, naturalmente provalo prima su un giornale o similare.
Ultima cosa: per avere pieghe precise quando faccio coincidere i lati della carta li fisso provvisoriamente con le graffette.

Se qualcuno sa per certo il metodo più correttamente marinaresco è pregato di correggere.
Citazione:redburn ha scritto:
Al corso per la patente ci dissero di non piegare mai la carta nautica ma di arrotolarla; io la arrotolavo con la parte bianca all'interno, in modo da poterla poi stendere più facilmente.

Con il tempo sono venuto a sapere -da più di una fonte autorevole- che la carta nautica si piega e non si arrotola.
A conferma di quanto sopra, come saprai, esiste tutta una serie di carte francesi -SHOM- che sono vendute 'già' piegate.

Ecco che mi sono messo in cerca del metodo 'giusto' per piegarla.
In rete non si trovano molte informazioni.

L'anno scorso a Caprera discutendo con gli istruttori ho trovato un metodo sicuramente valido e che 'dovrebbe' essere quello canonico; resto in attesa di essere corretto.

Dunque: innanzitutto tutte le pieghe che farai devono essere 'broken', cioè devono permettere alla carta di essere piegata in entrambi i versi.

Si piega la carta a metà per il lato corto: ottieni un rettangolo largo quanto tutta la carta ma alto la metà, OK?
A questo punto il lato lungo del rettangolo va piegato prima a metà, poi entrambe le metà vanno piegate di nuovo (verso l'esterno) in modo da ottenere un rettangolo più alto che largo, diciamo 'a fisarmonica' (tre pieghe in tutto).
Questo pacchetto 'può' essere piegato a metà in modo da ottenere -per il formato doppia cassetta'- l'ingombro di un normale A4.

Svantaggi: quello ovvio delle pieghe.
Vantaggi: hai sempre un facile accesso a tutta la carta nautica, specialmente se devi tenerla sulle ginocchia in pozzetto, perché la puoi far scorrere sia nella parte superiore sia nella parte inferiore, avendo al massimo l'ingobro di un normale foglio A3 (sempre per il formato doppia cassetta dell'IIM).

Non so se sono riuscito a spiegare il metodo, naturalmente provalo prima su un giornale o similare.
Ultima cosa: per avere pieghe precise quando faccio coincidere i lati della carta li fisso provvisoriamente con le graffette.

Se qualcuno sa per certo il metodo più correttamente marinaresco è pregato di correggere.

Mi sa che le carte nautiche che ho preso in Grecia (se non ricordo male della Imray) sono piegate esattamente come hai descitto tu
@lapo certo il GPS, ma voglio praticare anche con le carte: fa parte del mio gioco.

@Scott Grazie

@mckewoy Non ho capito dove le tieni, ma non avendo una barca mia, e noleggiando, le devo trasportare necessariamente.

@redburn Ho provato con un foglio di carta A4. Mi sembra un ottimo metodo, grazie Smile
Dopo mille dubbi e tentennamenti, io le piego in quattro e capita che poi per avere sul tavolo la zona ci aggiungo un'altra piega Blush
Arrotolate, quando le le spieghi, non ci stanno sul carteggio sia per dimensione, sia perchè tendono a ritornare nella loro posizione arrotolata.

Piegate stanno impilate nel mio carteggio e sono facilmente recuperabili.

L'importante è usarle con facilità e praticità. Se si rovinano si cambiano.
Citazione:francesco72 ha scritto:

@mckewoy Non ho capito dove le tieni, ma non avendo una barca mia, e noleggiando, le devo trasportare necessariamente.



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alla mezza paratia nella cabina di prua ( dietro alla polena della gitana ). le carte sono appese in orizzontale e davanti c'è il tavolo da pranzo ( multistrato di mogano ) con le zampe ripiegate.

in caso di carteggio ( pauco ), il tavolo va poggiato tra le due cuccette.

io mi metto a piedi larghi ( che con le cosce stò puntellato all'interno del trapezio ) con la schiena appoggiata al puntale. sopra la mia testa c'è l'osteriggio di prua che è vetrato e pertanto la zona è illuminata e ventilata.

se necessario, mi alzo in punta di piedi e guardo fuori.

mi fà fare le cose con più calma.

in piedi si carteggia meglio ( specie se sei un poco presbite )
Citazione:redburn ha scritto:
Al corso per la patente ci dissero di non piegare mai la carta nautica ma di arrotolarla; io la arrotolavo con la parte bianca all'interno, in modo da poterla poi stendere più facilmente.

Con il tempo sono venuto a sapere -da più di una fonte autorevole- che la carta nautica si piega e non si arrotola.
A conferma di quanto sopra, come saprai, esiste tutta una serie di carte francesi -SHOM- che sono vendute 'già' piegate.

Ecco che mi sono messo in cerca del metodo 'giusto' per piegarla.
In rete non si trovano molte informazioni.

L'anno scorso a Caprera discutendo con gli istruttori ho trovato un metodo sicuramente valido e che 'dovrebbe' essere quello canonico; resto in attesa di essere corretto.

Dunque: innanzitutto tutte le pieghe che farai devono essere 'broken', cioè devono permettere alla carta di essere piegata in entrambi i versi.

Si piega la carta a metà per il lato corto: ottieni un rettangolo largo quanto tutta la carta ma alto la metà, OK?
A questo punto il lato lungo del rettangolo va piegato prima a metà, poi entrambe le metà vanno piegate di nuovo (verso l'esterno) in modo da ottenere un rettangolo più alto che largo, diciamo 'a fisarmonica' (tre pieghe in tutto).
Questo pacchetto 'può' essere piegato a metà in modo da ottenere -per il formato doppia cassetta'- l'ingombro di un normale A4.

Svantaggi: quello ovvio delle pieghe.
Vantaggi: hai sempre un facile accesso a tutta la carta nautica, specialmente se devi tenerla sulle ginocchia in pozzetto, perché la puoi far scorrere sia nella parte superiore sia nella parte inferiore, avendo al massimo l'ingobro di un normale foglio A3 (sempre per il formato doppia cassetta dell'IIM).

Non so se sono riuscito a spiegare il metodo, naturalmente provalo prima su un giornale o similare.
Ultima cosa: per avere pieghe precise quando faccio coincidere i lati della carta li fisso provvisoriamente con le graffette.

Se qualcuno sa per certo il metodo più correttamente marinaresco è pregato di correggere.

Le carte le ho sempre piegate, in una barca a vela di piccole e medie dimensioni, non c'è il cassetto scorrevole per conservarle e non e non c'è un tavolo grande, per me è quasi obbligatorio piegarle.

Le carte si portano in pozzetto ed a volte si traccia seduta stante una rotta approssimata, con vento beccheggio ed altro, come si fa se non è piegata.
La tua indicazione mi sembra perfetta, la adotterò, grazie.
La carta se si piega, va fatto, che la cartografia sia interna, fuori è bianca si vede solo il numero, questo perchè non si rovini, la, dove cè la piegatura. pIEGARE LE CARTE è UN'OPPPPPINIONE.-
al corso patente ce le hanno fatte piegare avendo l'accortezza di tenere sempre ben visibile il titolo (il riquadro con la scala e gli altri dati). A chi proponeva il rotolo è stato detto che a tenerle arrotolate si imbizzarriscono con il risultato che c'è da inchiodarle al tavolo di carteggio per poterci lavorare e che piegate riposano comodamente nel cassetto..
le grandi unità hanno salette nautiche, stipetti e tavoli da carteggio dove si possono riporre e spiegare le carte senza piegarle
naturalmente ciò è improponibile per le unità minori e per la nautica

la carta nautica si piega, non si arrotola
ve lo vedete l' ufficiale di rotta che cerca tra i rotoli ?
e che una volta trovata la carta mette dei pesi agli angoli perchè non si arrotoli sbattendoci contro con le squadrette ?

no no, chiedete a qualsiasi (vero) marinaio, ossia ufficiale di marina mercantile o militare: la carta si piega con la grafica verso l' esterno

quale nota, a rigore, la carta non si porta in pozzetto, rimane sul carteggio, siete voi che presi i rilievi li riportate sulla carta
questo è il metodo corretto valido per tutte le circostanze
altrimenti con tempo cattivo o anche solo mare mosso la bagnereste rendendola inutilizzabile, il metodo è diverso dalle circostanze e, deve valere sempre

e chi non ha il tavolo da carteggio o, non ha neanche le carte ma usa solo l' elettronica - :sadsmiley:ce ne sono - mi spiace per lui Wink

saluti velici
sarastro

naturalmente il tavolo o meno è, cum grano salis, rapportata alla dimensione della barca, però le carte si piegano ugualmente
Le carte IMRAY della Grecia, SHOM di Francia e Cartas Náuticas Españolas del Mediterráneo y Atlántico le ho sempre comprate e/o trovate regolarmente piegate.
Citazione:redburn ha scritto:
Al corso per la patente ci dissero di non piegare mai la carta nautica ma di arrotolarla; io la arrotolavo con la parte bianca all'interno, in modo da poterla poi stendere più facilmente.

Con il tempo sono venuto a sapere -da più di una fonte autorevole- che la carta nautica si piega e non si arrotola.
A conferma di quanto sopra, come saprai, esiste tutta una serie di carte francesi -SHOM- che sono vendute 'già' piegate.

Ecco che mi sono messo in cerca del metodo 'giusto' per piegarla.
In rete non si trovano molte informazioni.

L'anno scorso a Caprera discutendo con gli istruttori ho trovato un metodo sicuramente valido e che 'dovrebbe' essere quello canonico; resto in attesa di essere corretto.

Dunque: innanzitutto tutte le pieghe che farai devono essere 'broken', cioè devono permettere alla carta di essere piegata in entrambi i versi.

Si piega la carta a metà per il lato corto: ottieni un rettangolo largo quanto tutta la carta ma alto la metà, OK?
A questo punto il lato lungo del rettangolo va piegato prima a metà, poi entrambe le metà vanno piegate di nuovo (verso l'esterno) in modo da ottenere un rettangolo più alto che largo, diciamo 'a fisarmonica' (tre pieghe in tutto).
Questo pacchetto 'può' essere piegato a metà in modo da ottenere -per il formato doppia cassetta'- l'ingombro di un normale A4.

Svantaggi: quello ovvio delle pieghe.
Vantaggi: hai sempre un facile accesso a tutta la carta nautica, specialmente se devi tenerla sulle ginocchia in pozzetto, perché la puoi far scorrere sia nella parte superiore sia nella parte inferiore, avendo al massimo l'ingobro di un normale foglio A3 (sempre per il formato doppia cassetta dell'IIM).

Non so se sono riuscito a spiegare il metodo, naturalmente provalo prima su un giornale o similare.
Ultima cosa: per avere pieghe precise quando faccio coincidere i lati della carta li fisso provvisoriamente con le graffette.

Se qualcuno sa per certo il metodo più correttamente marinaresco è pregato di correggere.

Il modo di piegare le carte e' lo stesso se si pone la domanda sia al comandante di un aereo che di una nave.
la piegatura deve essere tale da avere la descrizione della carta sulla ' prima facciata'.
Prendiamo ad esempio una carta nautica dell IIMM.
Questa va stesa sul tavolo con il verso della carta in modo da leggerla. Poi va piegata a meta' lungo il lato GRANDE, in modo da avere adesso la parte bianca (vuota) verso gli occhi. Fate bene le pieghe. Questo lato bianco adesso va ripiegato verso quello che e' il lato corto originale della carta. Ripetere dall' altro lato. Ripiegare tutto a meta'. Adesso avete un formato A4 con il titolo della carta legggibile.
A meno di avere un vecchio tavolo da carteggio dove si possono mettere le carte stese, ripiegare e' indispensabile per conservare dozzine di carte e porterle individuare rapidamente.
Immaginate in navigazione dover andare a cercare fra i rotoloni...
E poi le carte vissute e scarabocchiate (a matita) sono piu' belle.
Non è che in navigazione ti svegli e ti trovi catapultato senza preavviso in un'area sconosciuta e devi cercare al volo la carta giusta. Le rotte si programmano e tra queste selezionare le 4-5 carte interesanti sulle n a bordo fa parte della programmazione.
Mi piace tenerle arrotolate in tubi da disegno in plastica.

Citazione:mantonel ha scritto:
Immaginate in navigazione dover andare a cercare fra i rotoloni...
Citazione:BornFree ha scritto:
Non è che in navigazione ti svegli e ti trovi catapultato senza preavviso in un'area sconosciuta e devi cercare al volo la carta giusta. Le rotte si programmano e tra queste selezionare le 4-5 carte interesanti sulle n a bordo fa parte della programmazione.
Mi piace tenerle arrotolate in tubi da disegno in plastica.

Citazione:mantonel ha scritto:
Immaginate in navigazione dover andare a cercare fra i rotoloni...

a differenza di altri comportamenti e regole in barca, in queste cose fai come ti piace

tuttavia
- quando apri una carta arrotolata, questa tende irrimediabilmente a riavvolgersi
- la carta nautica è spesso sempre più grande del tavolo di carteggio (se sul tuo non è così, complimenti, hai un bastimento, non una barca a vela)
- quando apri una carta arrotolata su una superficie più piccola della carta, con bordi rialzati come deve essere una tavola da carteggio per evitare che compassi e matite si trasformino in missili, la superficie piana della carta sarà forzatamente molto ridotta ripetto alla superficie del tavolo

però per carteggiare la carta va tenuta aperta e piana in qualche modo

- se il tavolo è senza bordi e quindi non è da carteggio, forse appoggiandoci dei pesi agli angoli, ma a sua volta i pesi si trasformeranno in missili e le squadrette ci potranno sbattere contro durante il carteggio
- chiedendo a qualcuno di tenerla stesa
- usando tutte quattro le mani nel caso di quadrumani, , considerando che due sono impegnate a carteggiare e forse sarà necessario anche l’ aiuto di uno o due piedi

però la carta è così bella, senza neanche una piega

Big Grin

buon carteggio
buona navigazione
buon divertimento

saluti velici
sarastro
Citazione:BornFree ha scritto:
Non è che in navigazione ti svegli e ti trovi catapultato senza preavviso in un'area sconosciuta e devi cercare al volo la carta giusta. Le rotte si programmano e tra queste selezionare le 4-5 carte interesanti sulle n a bordo fa parte della programmazione.
Mi piace tenerle arrotolate in tubi da disegno in plastica.

Citazione:mantonel ha scritto:
Immaginate in navigazione dover andare a cercare fra i rotoloni...

dici bene, e cosi deve essere.
Capita pero' di dover consultare la carta in pozzetto, c' e' chi non ha spray hood e poco spazio sul tambuccio. Il tubo, la carta che si arrotola, nah....al massimo prendo quelle custodie di plastica molto larghe tipo A3 o ancora piu' grandi, ma le preferisco piatte.
purtroppo le carte dell'istituto idrografico italiane si sciupano più facilmente rispetto alle shom francesi o alle imray inglesi
queste ultime plastificate e piegate e messe in apposite bustine
io personalmente le arrotolo e scrivo sopra in lapis il numero e la zona interessata
poi sono appese in quadrato da appositi elastici
facili all,uso
buon vento e buon carteggio
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