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Versione completa: Seatalk 'multiplexer'
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Qualcuno mi sa dire se esiste una specie di piccolo hub seatalk. Ho finito le uscite seatal, nel senso che tutte le uscite degli strumenti sono usate. Pensavo ad un aggeggio che facesse entrare un segnale seatalk e consentisse l'uscita di due segnali. Non so se mi spiego.
Buon vento
Citazione:Messaggio di Gundam
Qualcuno mi sa dire se esiste una specie di piccolo hub seatalk. Ho finito le uscite seatal, nel senso che tutte le uscite degli strumenti sono usate. Pensavo ad un aggeggio che facesse entrare un segnale seatalk e consentisse l'uscita di due segnali. Non so se mi spiego.
Buon vento

Ecquequà:
SeaTalk 3-Way Junction Block
[ZRAYD244

Incollato da <http://www.raydirect.co.uk/product_info.php?products_id=89>


SeaTalk hs Network Switch
[ZRAYE55058]

Incollato da <http://www.raydirect.co.uk/product_info.php?products_id=336>


Il network switch costa solo quasi 300 sterline.WinkSmile
In quei casi (con seatalk1) solitamente viene consigliato di montare una rete Seatalk2 passante dove attaccare in conversione i cavi tripolari del seatalk1. Assomiglia un pò alle vecchie reti BNC.
Il Seatalk Hs non é nient'altro che una rete LAN normalissima, come lo switch.
Tral'altro in Seatalk1 non 'dovrebbe' esserci problema di 'finire' i connettori perché é una connessione per essere concepita in modo seriale.
Ovvero ogni strumento ha un ingresso ed una uscita (semplicemente 2 connettori seatalk, per essere corretti).
Comincio collegando l'alimentazione e poi cavallotto tutti gli strumenti tra loro con i cavi seatalk.
Se gli strumenti sono parecchi l'ultimo della fila eventualmente lo ricollego all'alimentazione nel connettore 'vuoto' che gli rimane.
assolutamente si....esiste un oggettino che ha 3 ingressi....è semplicemente uno 'stampato'...non c'e' niente di attivo....
lo vendono i negozi che hanno assistenza raymarine....
è molto utile quando devi isolare uno strumento....

ciao.
Beh grazie mille... Quindi spendo 19 sterline, mi compro un cavo seatalk, gli collego il multiplexer nmea e al multiexer ci attacco USB del portatile e voiila ho tutto su pc...giusto vero?
Come dice Monetaio il bus Seatalk e' previsto per essere normalmente cablato in cascata (fino e talora oltre 12 strumenti) nel senso che il cavo entra ed esce da ogni strumento (hanno, salvo pochissime eccezioni, due connettori identici : uno per entrare l'altro per uscire) e prosegue verso il successivo, non e' normalmente necessario eseguire derivazioni.
Nulla vieta pero' di collegarsi 'a stella' invece che 'in cascata' e Raymarine vende dei derivatori che, come osserva Etabeta 1°, non sono altro che tre spine poste in parallelo senza nulla di attivo tanto che nel caso di 'Seatalk 1' (tipico ad es. della serie ST50 e ST60) la stessa cosa puo' essere realizzata molto piu' economicamente giuntando i cavi (vista la bassa velocita' di comunicazione) con dei comuni morsetti a vite di solito chiamati 'mammuth' avendo la sola cura di rispettare i colori dei fili e proteggere dall'acqua.
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Beh grazie mille... Quindi spendo 19 sterline, mi compro un cavo seatalk, gli collego il multiplexer nmea e al multiexer ci attacco USB del portatile e voiila ho tutto su pc...giusto vero?
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Attenzione ! per passare NMEA verso un PC ci vuole un'interfaccia RS232 sul PC, non si puo' andare direttamente su USB !
Questo oggetto : http://www.raydirect.co.uk/product_info....ucts_id=89 non e' un multiplexer ! e' solo la giunzione di cui ho parlato nel messaggio precedente.
Fra l'altro, se c'e' un plotter fra gli strumenti questo (solitamente) ha un'uscita dati NMEA che converte la maggior parte delle informazioni SeaTalk e non serve nulla di aggiuntivo.

Mi pareva che la domanda iniziale fosse un'altra, oltretutto attenzione che SeaTalk sono tre (non compatibili fra loro) :
SeaTalk1 - il piu' vecchio e il piu' comune : a bassa velocita'
SeaTalk2 - nuovo, molto veloce : derivazione dl CanBus e molto simile a NMEA2000 (ma non uguale)
SeaTalk HS - recente, simile ad Ethernet (ma non uguale) per far comunicare strumenti con grafica
Lo scopo ultimo e' usare un portatile con macEnc per Apple che affianchi il mio chart plotter ( un raymarine rc435). MacEnc può dialogare con inavx per iPad e dovrei avere tutto sotto controllo.

Il sistema che avevo in mente era:
- collegamento di un multiplexer USB alla rete seatalk... Di qui la necessita della junction box
- collegamento del mio macbookpro con macEnc installato al USB del multiplexer

In tal modo posso usare il portatile come cartografico e impostare rotte e comandare il pilota della barca...st6001+... Oltre ad avere i dati della strumentazione di bordo...

Questo e' il film che mi sono fatto....

Il rc435 ha un nmea poower cable che come dici già ha entrata ed uscita dati nmea... Ma non credo di poterlo usare per lo scopo che ho illustrato. Almeno cosi ho capito....

Ciao
Con questi desiderata la faccenda e' ancora diversa : il plotter RC435 (da solo) consente in/out di dati via NMEA (fra questi i Waipoints) ma non e' possibile impostare rotte e cose simili perche' permette solo l'interfacciamento (tramite NMEA appunto) con strumenti non SeaTalk anche di marca diversa da Raymarine, per avere le 'funzioni estese' (chiamiamole cosi' per capirci) e' necessario utilizzare qualcosa che parli correttamente con il protocollo SeaTalk.
Una soluzione (limitata e un po' costosa a mio parere) e' l'impiego per l'hardware di un'interfaccia apposita la 'Scatola di interfaccia PC/SeaTalk/NMEA ' cod.E85001 (http://www.raymarine.it/products/raytech...face-box/) al prezzo di £131.95 Inc VAT (http://www.raydirect.co.uk/product_info....ts_id=150) e del software 'RayTech' cod.ZRAYE112111 al prezzo di £469.94 Inc VAT ( http://www.raydirect.co.uk/product_info....ts_id=8531 che non so se gira su un 'Mac' ) piu' un'interfaccia RS232/USB per il PC che si trova ad una ventina di Euro.
La combinazione indicata consente di trasferire bidirezionalmente Waipoints e alcune (poche) altre informazioni oltre ad inviare comandi dal PC a strumenti ma non permette di vedere le immagini del plotter o inviargli comandi evoluti in quanto (vedi manuale http://www.raymarine.com/GetFile.aspx?fi...egoryId=3) esso e' privo dell'interfaccia SeaTalkHS prevista per questo scopo (che, fra l'altro, avrebbe permesso di evitare le due interfacce sopra elencate perche' collegabile direttamente Ethernet con un suo cavo dedicato).
Caro IanSolo
Ti ringrazio per la risposta davvero esauriente.

Allora: la soluzione che proponi era la prima cui a evo pensato se avessi utilizzato un portatile windows... di fatto sono un mac convinto e MacEnc è un software che non ha nulla da invidiare a quello della raymarine ed inoltre sarebbe in grado di comunicare wireless con il mio ipad dando una soluzione integrata.

detto questo, ho sempre un certo timore quando devo usare interfacce rs232-->usb... non sempre funzionano a dovere... ergo pensavo ad un multiplexer tipo shipmodul usb che potesse in maniera nativa supportare il seatalk.

la mia idea, sarebbe cioè di usare il pc per impostare le rotte e passarle al pilota tramite il multiplexer della shipmodul.

il plotter rc435 sarebbe un backup

se capisco bene, sulle rete seatalk ho tutti i dati della strumentazione, del gps e del pilota....il software di navigazione per mac darà i segnali necessari a mantenere la rotta impostata e comunicata al pilota grazi ai dati raccolti sulla rete seatalk.

in questa maniera, con 100 euro mi compro software per mac e ipad con relativa cartografia elettronica e con 300-350 euro il multiplexer della shipmodul.
aggiungo qualche decina di euro per un cavo seatalk abbasta lungo per arrivare al tavolo di carteggio dove posiziono il multiplexer e il gioco dovrebbe essere fatto

costo totale diciamo 600 euro

che ne pensi?

Ciao
Non si tratta di una questione di software da invidiare o no : quello che pensi di utilizzare e' migliore, in generale, di quello della Raymarine ma non e' in grado di generare (non lo fa solo per una questione di diritti) le sentenze proprietarie di Raymarine che consentono il comando dell'autopilota e in questo caso e' un grosso limite (risolvibile solo con una discreta complicazione usufruendo della proprieta' dell'autopilota che citi di connettersi anche via NMEA183 ma serve una seconda interfaccia, altri cavi, ecc.). Va inoltre considerato che l'interfaccia che proponi non trasferisce tutte le 'sentenze' che gli strumenti si scambiano sul bus : forse quelle che manipola sono sufficienti ma e' bene farne un accurato elenco per vedere se bastano.
Un altro problema sono le carte visto che dovranno essere presenti sia per l'RC435 che per il MacEnc non potendo in alcun modo essere condivise tramite il bus.
Con questo non voglio distruggere gli entusiasmi ma solo mettere in evidenza che non ci si possono attendere risultati miracolosi senza accurata analisi vista la complicazione della faccenda (da 'smanettone' ci sono gia' passato e la cosa non e' stata semplice nonostante i miei molti decenni professionali in elettronica molto sofisticata).
fammi dire una bischerata, ma se uso il cavo nmea che arriva al RC435 e lo uso per il portatile? o meglio, prendo spelo da quel cavo i 4 fili per in/out nmea li porto su una seriale e tramit e il rs323-->usb lo porto al portatile... non dovrei risolvere il problema e senza spendere un euro di attrezzatura elettrnica varia...

unico inconveniente non uso più il rc435 contestualmente al portatile...
Citazione:Gundam ha scritto:
fammi dire una bischerata, ma se uso il cavo nmea che arriva al RC435 e lo uso per il portatile? o meglio, prendo spelo da quel cavo i 4 fili per in/out nmea li porto su una seriale e tramit e il rs323-->usb lo porto al portatile... non dovrei risolvere il problema e senza spendere un euro di attrezzatura elettrnica varia...

unico inconveniente non uso più il rc435 contestualmente al portatile...
son 3 i fili non 4
Gundam (e anche ad altri).

Io a questo punto posso solo esprimere il mio punto di vista relativamente all'integrazione sulla strumentistica di bordo di apparti informatici standard...

Essendo un 'informatico' professionista ormai da oltre 20 anni (ed un neo armatore) dopo lunghe riflessioni e ricerche, oltre che a test 'pratici', sono giunto alla conclusione che mi é molto più sicuro e a conti fatti quasi conveniente acquistare materiale costruito ad hoc.

So bene che a prima vista può sembrare strano visti i costi degli apparati marini ma, credimi, le rogne di compatibilità, resistenza software ed haardware degli apparati informatici standard per quanto buoni possano essere, alla media distanza te le paghi tutte. Sia in termini di efficenza, sia in termini economici.

Insomma, io alla fine mi sono comprato C90W per integrare i dati in un posto unico e pilotarli da li.
Se cerchi un pò in giro li trovi anche dai 1500 ai 1800€ e fine della storia.

Un portatile in barca, seppur in molti utilizzino questa soluzione, come centro per il comando elettronico non é certo una soluzione sicura... Tantomeno comoda. Legarlo poi ad un IPAD in WIFI da usare in esterno (al sole o alla pioggia poi...) é tutto un dire.

L'unico vantaggio apparente, a mio modo di vedere, é la 'poca' spesa iniziale possedendo già gli apparati per altri usi.

Ma se si posseggono già gli apparati per 'altri usi' il rischio di rottura o malfunzionamento degli apparati stessi é enorme: insomma il concetto di base di security server.

Ecco, ho detto la mia, scusate se vi ho tediato.
Ci mancherebbe anche che tu mi abbia tediato.

E' che se e' correttissimo quanto affermi, una volta che hai i dati sul pc ci fai tante belle cosine.

Poi ho il problema del quadro.. Sul mio gs40 non ho molto spazio. Dovrei molto probabilmente montare il chart plotter esterno alle due pareti della strumentazione ed allora preferisco il portatile. Il macbookpro l'ho di già, non e' nuovo ed e' inutilizzato a casa.

Comunque mi sto sempre piu convincendo, a malincuore, di comprare l'e85001... Tornare sui miei passi e seguire i suggerimenti di iansolo

Buon vento

Ps gli errori di ortografia sono di sto caspiterina di correttore ortografico dell'ipad che non funziona una cippa
Citazione:Monetaio ha scritto:
Gundam (e anche ad altri).
Ecco, ho detto la mia, scusate se vi ho tediato.
Quoto.
Della serie : 'chi più spende meno spende'.
Citazione:umeghu ha scritto:
Citazione:Monetaio ha scritto:
Gundam (e anche ad altri).
Ecco, ho detto la mia, scusate se vi ho tediato.
Quoto.
Della serie : 'chi più spende meno spende'.
o... chi non può spendere, si arrabatta con quel che può. Big Grin
Coi soldi ti fai un sistema completo come dice il monetaio (e con un nick così c'è da credergli Big Grin) e ci accoppi un bel pc, uno back-up dell'altro.
IMHO
Gundam, e' cio' che dissi nel mio secondo messaggio : si, ci si puo' collegare direttamente al plotter e si hanno a disposizione tutte le informazioni di navigazione fra cui posizione, rotta, waypoint e simili, non si hanno pero' altre informazioni, che RC435 non trasmette (vedi pag. 112 del manuale di cui ho dato il link), quali vento, direzione del vento, profondita', prora bussola, velocita' sull'acqua, ecc. per le quali e' necessaria la conversione dal bus SeaTalk a NMEA.
Io ti suggerisco di fare un'operazione per passi (richiede un po' piu' di tempo ma ci si orienta meglio) collegandosi all'inizio attraverso il plotter tramite un'interfaccia RS232/USB (direttamente il modello con due porte RS232 che magari la seconda sara' utile in futuro) e vedere cosa se ne ricava utilizzando il programma che indichi nella versione di prova cosi' non costa nulla (non puo' salvare i dati ma le altre funzioni ci sono tutte e per provare va benissimo). Se le cose girano bene ci si puo' muovere in un secondo tempo verso un interfacciamento piu' completo estendendo le funzionalita' (se si e' certi dei risultati le spese danno meno fastidio ...).

Edolo, i fili sono 4 :

NMEA Input (-ve) : Verde (collegamento comune) ---> collegare al pin 5 del connettore a 9 contatti o al pin 7 del connettore a 25
NMEA Input (+ve) : Bianco ---> collegare al pin 3 del connettore a 9 contatti o al pin 2 del connettore a 25

NMEA output (-ve) : Marrone (collegamento comune) ---> collegare al pin 5 del connettore a 9 contatti o al pin 7 del connettore a 25
NMEA output (+ve) : Giallo ---> collegare al pin 2 del connettore a 9 contatti o al pin 3 del connettore a 25

ma (e qui dici giusto) sono riducibili a 3 unendo i due 'collegamenti comuni' (tanto vanno allo stesso pin).

Monetaio, non tedi per niente ! l'esperienza e' sempre benvenuta. A proposito di cio' che giustamente rilevi posso solo commentare che in questo particolare caso esistendo una completa strumentazione di base specificamente nautica (plotter, autopilota, ecc.) penso si possa concordare sul fatto che Gundam non corra rischi particolari aggiungendo delle 'funzioni' (HW o SW) anche non adatte all'ambiente.
Monetaio, qui esco un po' di tema ma, se il caso, si puo' aprire un altra discussione o sentirci via MP : ho il problema di far girare contemporaneamente piu' programmi sullo stesso PC , tutto va bene con programmi recenti o scritti e compilati con prodotti recenti ma possiedo un programma 'antico' (dell'epoca del DOS) che mi costringe ad usare un secondo PC o a farlo fastidiosamente girare in foreground lasciando gli altri (che cosi' funzionano) in background, se inverto l'impostazione il programma 'anziano' si ferma fino a che ripristino l'impostazione. Sono programmi che uso in barca per gestire la mia centralina meteo, la ricezione delle carte Meteofax, il Navtex, il LOG, la previsione di marea, ecc. , mi piacerebbe (per una questione di consumi elettrici) togliere di mezzo uno dei due PC.
Mi hanno parlato di Macchine Virtuali ma non ho mai affrontato l'argomento, ne sai qualcosa?
Citazione:IanSolo ha scritto:
Mi hanno parlato di Macchine Virtuali ma non ho mai affrontato l'argomento, ne sai qualcosa?
Peciso come sempre Ian!! In effetti io mi riferivo ai fili che inevitabilmente si riducono a 3 una volta giunti alla seriale. Chiedo venia.
Riguardo alle macchine virtuali io conosco virtual box, che mi pare sia freeware e disponibile sia per linux che per win. Ti permette di lanciare più sistemi operativi, non necessariamente lo stesso della macchina ospitante. Penso che potresti installare con virtualbox anche una vecchia versione di windows, leggera, che ti permetta di far girare il programmino dos, mentre sul SO ospitante fai il resto.
Altrimenti, in termini di leggerezza, potresti provare con una versione scarna di linux e lanciare il programmino dos con wine che è un emulatore per programmi windows.
Monetaio saprà senz'altro essere più preciso.
Ciao Guidone Smile
@IanSolo
Citazione:Mi hanno parlato di Macchine Virtuali ma non ho mai affrontato l'argomento, ne sai qualcosa?

Si, VMWare ha probabilmente + supporto per la compatibilità dei drivers sotto ambiente Windows.
Comunque montare una virtual machine con un xp ed un seven é roba da un paio d'ore di lavoro.
E' come avere 2 PC in uno con PRO e CONTRO (nel tuo caso).
I contro che vedo é che i dati che hai su un PC non li hai anche sull'altro in modo diretto e se ti infastidisce non poter avere le finesre dei vari programmi aperti contemporaneamente, il problema (circa) ti si ripresenta anche con una VM.
Comunque sia se mi scrivi in MP che programmi fai girare e su che SYSOP vedo se posso farti un'analisi degna di tal nome.
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