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Versione completa: Astuccio asse alpa 11.50
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Un'amico ha appena acquistato un'alpa 11.50. La barca è in acqua a Brindisi e manca un perno di tenuta dell'astuccio (?) dell'asse. Dato che deve navigare fino a Chioggia ci chiedevamo se fossa una pericolosa via possibile d'acqua. Da tener presente che la barca è stata acquistata a Fiumicino e fino a Brindisi ha navigato senza problemi. grazie in anticipo


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Cerca nel forum gli interventi relativi alla linea d'asse Nanni.

I cortechi, ovvero la tenuta all'acqua sono all'interno della flangia imbullonata, dunque se per qualsiasi motivo cedesse l'altro prigioniero e la flangia (che forse sta la' perche' incollata col sigillante) si dovesse staccare dall'astuccio, la via d'acqua e' sicura e se comunque si potra' tamponare la falla con mezzi di fortuna non si andrà più a motore......

Ciao.
Da quello che si vede dalla prima foto dovrebbe essere un premitreccia,basta mettere un prigionero da 8 mm con dado é controdado.
Citazione:maurotss ha scritto:
Da quello che si vede dalla prima foto dovrebbe essere un premitreccia,basta mettere un prigionero da 8 mm con dado é controdado.

In realtà se così fosse sarebbe meno grave, ma non è un premitreccia.
Probabilmente qualcuno l'avrà invece pensato, come te, e quando ha visto trafilare dell'acqua dall'asse a causa dei cortechi consumati, ha tentato di serrare il dado pensando ci fosse dentro la baderna, e così ha tranciato il prigioniero o spanato la filettatura dell'astuccio.

Urge dunque un intervento per ripristinare prigioniero e dado.

Ciao
Prova a vedere o a sentire che cosa c'è in corrispondenza al foro della flangia; se senti la testa di un bullone sono dolori perché è stato tranciato e ripristinare il prigioniero non è uno scherzo. A barca alata devi tirar via la flangia, trapanare il moncone del bullone fino a rimuoverlo completamente e a riposizionarne uno nuovo magari in un foro maggiorato incollandolo con resina epossiddrica e usando la flangia come dima.
'I cortechi, ovvero la tenuta all'acqua sono all'interno della flangia imbullonata, dunque se per qualsiasi motivo cedesse l'altro prigioniero e la flangia (che forse sta la' perche' incollata col sigillante) si dovesse staccare dall'astuccio, la via d'acqua e' sicura e se comunque si potra' tamponare la falla con mezzi di fortuna non si andrà più a motore......'
quoto
Citazione:albert ha scritto:
Citazione:maurotss ha scritto:
Da quello che si vede dalla prima foto dovrebbe essere un premitreccia,basta mettere un prigionero da 8 mm con dado é controdado.

In realtà se così fosse sarebbe meno grave, ma non è un premitreccia.
Probabilmente qualcuno l'avrà invece pensato, come te, e quando ha visto trafilare dell'acqua dall'asse a causa dei cortechi consumati, ha tentato di serrare il dado pensando ci fosse dentro la baderna, e così ha tranciato il prigioniero o spanato la filettatura dell'astuccio.

Urge dunque un intervento per ripristinare prigioniero e dado.

Ciao

Confermo che non è un premitreccia.
Probabile che sia successo come dice Albert.
Non è una cosa grave se si sa come intervenire, per esempio togliendo i giunti a crociera e sfilando l’asse, poi togliendo il coperchio e, se si vede la testa del bullone tranciato, con una pinza a scatto cercare di svitarlo per sostituirlo.
Oppure incidendo per circa un centimetro la vtr in giro all’astuccio, in modo da ricavare una sede e mettere una cuffia Volvo, rifacendo l’asse più lungo e togliendo uno dei giunti, mettendo un mancione.
Difficile trapanare il mozzicone per estrarlo.
Oppure ci sarebbero altre soluzioni, ma non in mare e non da affidare al primo venuto; bisognerebbe vedere in loco per poter dire e suggerire.
L’accoppiamento a me pare già abbastanza pasticciato, facilmente si è improvvisato parecchio.
Secondo me era una cosa già nota al precedente proprietario, perché mi pare di vedere qualche pasticciata di vecchia data, rimediata in qualche modo.
Io, se l’avessi visto (ed è una delle molte cose che si vanno a guardare bene su una barca usata) avrei chiesto la riparazione prima dell’acquisto, oppure una congrua riduzione di prezzo: se ti va male rischia di diventare un lavorone.
In ogni modo non è una riparazione delle più economiche.
Ma sei già in giro ed è troppo facile dire: “dovevi guardarlo prima”, o cose del genere.

Ora:
se non sei di primo pelo e non ti agiti subito;
se ti piace il rischio calcolato;
se cerchi di camminare il più possibile a vela;
se non fai una tratta unica, ma randeggi abbastanza sottocosta;
se stai attento e lo guardi spesso, ma non lo tocchi;
se al minimo trafilaggio fermi tutto, rifletti su come sigillare (potrebbe tenere della pasta epossidica, carteggiando la vtr e lasciandola prendere prima di sfotterla);
se sai già che se dovesse cedere non affondi, ma devi fare parecchie cose ed in fretta, per esempio dare un po’ di giri di canapa ingrassata (da tenere molto ingrassata) tra il gambo del giunto e il coperchio, per ridurre parecchio il trafilaggio e fare in modo che il coperchio sia tenuto più o meno in posizione dalla spinta del gambo: basso numero di giri e costante controllo;
se sai dove fermarti per alare la barca in caso si grippi l’asse nell’astuccio (se incomincia a sfarfallare è facile);
se sai già che, alla lunga, righi l’asse e fotti le boccole, ma è facile immaginare che l’asse e le boccole siano già da cambiare;
potresti tentare e, secondo me, ce la fai.
Ma non voglio spingerti a un rischio e senza alcuna responsabilità da parte mia, ti dico che io verrei su, ma io sono molto fortunato.
D’altro canto lì, che fai?
Se si crea una falla, chiama Sasuke e ti fai mandare un scatola di pasta turafalle. Io farei aggiustare prima di partire.
Citazione:mantonel ha scritto:
Se si crea una falla, chiama Sasuke e ti fai mandare un scatola di pasta turafalle. Io farei aggiustare prima di partire.

Aggiustare vuol dire:
alare la barca,
smontare tutto l'improbabile accrocchio di giunti;
togliere il dado di fermo dell'asse (e già qui sono c. amari perché non è come dirlo);
sfilare l'asse (togliendo l'elica perché sulla 11.50 se non la togli l'asse non viene giù);
togliere il coperchio dell'astuccio, che se è stato su fino a adesso vuol dire che è ben cementato;
togliere quel che resta del filetto del bullone (non è un prigioniero ma un bullone, al quale dai e dai hanno spezzato la testa, e che morde nel filetto sul corpo dell'astuccio);
se non si riesce tentare, con un punto di saldatura, di fare una specie di codolo per estrarlo;
se non si riesce tentare di trapanare col rischio di rovinate l’astuccio dei corteco, rovinato il quale, si può solo o mettere una tenuta Volvo o simili, o sradicare tutto e cambiare l’astuccio: lavoro da gente con attributi grossi, virili, tosti e magari con gli spigoli;
senza contare che, riuscendo a fare qualcosa, c’è da rettificare l’asse (cosa che ritengo non sufficiente) o rifarlo in funzione della nuova soluzione, cambiare le boccole, rimontare (meglio rivedere con una soluzione migliore i giunti);
altre piccole amenità di cui taccio per non demoralizzarlo troppo.
Il tutto richiede:
gente fine, che sappia cosa sta facendo e abbia già messo le mani su qualcosa di simile (difficile improvvisare questi lavori);
posto comodo: per alare e lasciare lì per un po’ la barca, e per lavorare;
ricambi a portata di mano;
tempo;
denaro.
Tutto questo a Brindisi, dove c’è gente di prim’ordine, ma la si deve conoscere (soprattutto riconoscere), da solo, dove ad andar bene non conosce nessuno, con la fregola di tornare e con la rabbia di aver preso una fregatura?
Secondo me ce la fa ad arrivare a Chioggia: a casa tutto sembra meglio, anche se poi è uguale.
Rettifico: io verrei su tranquillamente, ma io, che pago di tasca mia e rispondo sei miei danni, lui deve decidere dei suoi.
Big Grin
a Brindisi c' e' un porto ed una quantita' di barche e navi che un tecnico per fare quel lavoro lo trovi. Per il resto oltre a Mastercard...c' e' ADV.Smile
Fuor di dubbio che ci siano fior di meccanici.
Lui sta trasferendo: non credo che gli piaccia fermarsi una settimana lì, e ,sempre secondo me, arriva tranquillo a Chioggia.
Se non fa fesserie.
Grazie a tutti per le risposte. Adesso la barca è a Vieste. Riferirò all'amico Sadsmiley. Ci avete centrato in pieno. Dentro c'e il mozzicone di un perno tranciato, ho dimenticato di scriverlo nel primo intervento. saluti Smile
ciao abbiamo conosciuto Fausto all'arrivo a Vieste penso che stia facendo una bella esperienza, gli ho date delle dritte per altri lavori ma non mi ha parlato di questo problema bè se lo senti salutamelo ciao
Sembre a barca alata, se il pernio tranciato è in ferro inox o normale che sia purché non in ottone o bronzo, se sporge appena un poco, puoi provare ad avvitarci o presentarci un dado ( togliendo ovviamente la flangia ) e provare a saldarlo. Il calore sviluppato dalla saldatura e la torsione sul dado potrebbero permettere la rimozione del troncone.
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