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Versione completa: Alternatore, come regola la tensione?
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Salve a tutti, ho cambiato l'alternatore su Volvo MD22. Il nuovo, uguale al vecchio è un Valeo 14V 60A nominali. Prima di sostituirlo, con una pinza amperometrica ho misurato la tensione in uscita: al minimo 18 - 20 A; accellerando la tensione invece di aumentare scende a 7 - 8 A e aumentando ancora i giri 4A; stesso discorso sulle due uscite del ripartitore.
Ho messo il nuovo ed anche un nuovo ripartitore: stesso funzionamento, al minimo uscita alternatore 20 A ripartitote 8-10 su un'uscita, 6 - 8 sull'altra; accellerando uscita alternatore 7 - 8 A, sgassando scende a 4A . Strano non dovrebbero aumentare? Intensità alternatore 14,7 V, sulle batterie, sulla 1 (motore) in ascesa fino a 14,7 per poi ridiscendere e stabilizzarsi intorno a 14,3; sulla 2 (servizi) in ascesa fino a 13,8 e ancora oltre ma ho spento il motore.
Perché all'aumento dei giri gli A diminuiscono?
Beh ti dico una cosa ovvia ... che il comportamento dovrebbe essere l'opposto anche guardando una qualsiasi curva A/RPM di un alternatore.

pero' mi sono perso... con la pinza amperometrica tu misuri non una tensione ma una corrente ... attorno a quale cavo l'hai messa la pinzza? negativo? o positivo?

Scud
Citazione:Messaggio di Moby Dick
Perché all'aumento dei giri gli A diminuiscono?

ovvietà Blush , non è che le batterie sono praticamente cariche ? all'inizio dopo l'avviamento ti dà più corrente anche al minimo perché recupera la corrente spesa per far partire, se acceleri qualche minuto dopo sono già ricaricate quindi la corrente scende


cioè se da metà regime con 5A riporti il motore al minimo ti ridà di nuovo 20A ?
Pinza sul cavo positivo; se riporto il motore al minimo ritornano i 18 20A.
Citazione:rob ha scritto:
Citazione:Messaggio di Moby Dick
Perché all'aumento dei giri gli A diminuiscono?

ovvietà Blush , non è che le batterie sono praticamente cariche ? all'inizio dopo l'avviamento ti dà più corrente anche al minimo perché recupera la corrente spesa per far partire, se acceleri qualche minuto dopo sono già ricaricate quindi la corrente scende
concordo
sull'alternatore non c'è nessun regolatore di tensione, questa si adatta alla tensione della batteria e dà più o meno corrente
Ma a valle dell'alternatore (magari incorporato) non dovrebbe esserci un regolatore di carica per non friggere le batterie?
La tensione dovrebbe aumentare con l'aumento dei giri fino a stabilizzarsi alla prevista tensione di ricarica.
La corrente dovrebbe essere conseguente alla richiesta delle batterie entro i limiti stabilit dal regolatore.
Prova ad escludere dal circuito il ripartitore e verificare con collegamento diretto ad una sola batteria cosa succede.
Sull'alternatore il regolatore ci dovrebbe essere e se non c'é metticelo e comunque la sua assenza non spiega quanto rilevato.
La ragione per cui ho chiesto maggiori dettagli e che magari la pinza (che immagino adatta a misure in DC) fosse stata messa sul negativo. Nel qual caso i valori di lettura più alti (10A e passa) iniziali potevano essere assorbimenti. Poi aumentando i giri l'alternatore iniziava ad erogare e la corrente si invertiva e diventavano 6 o 8 A di carica e non assorbiti.

Inoltre un alternatore standard al minimo motore (800 RPM) non carica proprio. Si inizia a vedere algo dopo i 1200 RPM (ovviamente dipende dai rapporti delle due pulegge ma più o meno sono standard)

Scud
L'alternatore funziona secondo la legge di Faraday - Lenz secondo la quale il campo magnetico rotante generato dal rotore induce negli avvolgimenti statorici un forza elettromotrice (leggi tensione) proporzionale ad esso e alla velocità di rotazione. Il campo magnetico del rotore dipende a sua volta dalla corrente di eccitazione che il regolatore fa circolare sull'avvolgimento rotorico. E' quindi possibile controllare la tensione di uscita dell'alternatore andando a modificare la corrente di eccitazione. Di seguito lo schema elettrico generico di un alternatore:
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Nei tre avvolgimenti dello statore viene indotta una tensione alternata quasi sinusoidale che deve essere raddrizzata dal ponte di diodi a destra per poi essere inviata, tramite il contatto B+, alla batteria. Altri tre diodi raddrizzano la stessa tensione alternata sul contatto D+ a cui sono collegati il regolatore e la lampadina spia sul cruscotto. Il regolatore viene alimentato dal contatto D+ e in base al valore della tensione di questo contatto modifica la tensione del contatto DF (immagino che F stia per 'flottante' - 'floating') modificando di conseguenza la corrente che circola sull'avvolgimento rotorico. Il contatto D- va collegato alla carcassa dell'alternatore a sua volta collegata al negativo della batteria.
Il contatto W, non sempre presente negli alternatori, consente di prelevare un segnale alternato la cui frequenza è proporzionale ai giri dell'alternatore e quindi del motore. Questo segnale viene usato dai contagiri elettronici per mostrare i giri del motore. Molti alternatori hanno il regolatore internamente.
Al momento non ho altri rilievi da aggiungere a quanto già scritto. Solo che le batterie dei servizi sono arrivate e sto aspettando quelle nuove in sostituzione.
I rilievi sono stati fatti con una pinza amperometrica collegata ad un computer e l'amico elettricista che li ha eseguiti mi sembrava un pò in imberazzo nel suo uso. Mi riprometto di rifare le misure prendendo contemporaneamente la tensione e l'intensità.
Se vuoi ho una pinza amperometrica in barca e da stasera sono a Salivoli
Io appoggio l' idea di rob: prova a rimisurare la corrente tornando giu al minimo. La tensione, sperabilmente, non dovrebbe variare. Quanto al suo valore corretto, mi sono gia scornato in un paio di thread. Smile
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