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Versione completa: potenziare alternatore
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discutendo con il meccanico della darsena dove ho la barca, in fatto di batterie, che non bastano mai, pannelli fotovoltaici, eolico ecc. mi dice che e' possibile potenziare o taroccare l'alternatore (bosch 70 ah )montato sul motore volvo md 2030.
qualcuno di voi lo ha mai fatto o ne ha mai sentito parlare?
se si, in cosa consiste il taroccamento per aumentare l'amperaggio?
non ne ho maimsentito parlare che sia vero?
apriamo la discussione.......
Usa la funzione 'Cerca' e metti 'alternatore di potenza', usciranno un mucchio di discussioni sull'argomento.
Una fra le tante : http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=48864
Vai qui http://www.kenixmarine.com/items/item801.htm e tieni presente che gli AdV hanno lo sconto del 10% e niente spese di spedizione oltre i 100 euro.
Secondo me l'Amico Bettin voleva sapere se l'Alternatore che lui monta è 'elaborabile' facendolo camminare di più (come si faceva sui cinquantini a cui si cambiava il getto nel carburatore)...a meno che non gli stiate implicitamente dicendo 'lassa stà' e prenditi un alternatore di potenza o un power slit Sterling.
Citazione:Messaggio di bettin.nicola
discutendo con il meccanico della darsena dove ho la barca, in fatto di batterie, che non bastano mai, pannelli fotovoltaici, eolico ecc. mi dice che e' possibile potenziare o taroccare l'alternatore (bosch 70 ah )montato sul motore volvo md 2030.
qualcuno di voi lo ha mai fatto o ne ha mai sentito parlare?
se si, in cosa consiste il taroccamento per aumentare l'amperaggio?
non ne ho maimsentito parlare che sia vero?
apriamo la discussione.......
Ritengo che la maggior parte degli alternatori di serie permettano interventi anche con risultati significativi.
Cosa si può fare:
- isolare il regolatore di serie e montarne uno esterno (tipo Balmar, Ample Next...): questo può portare il rotore al massimo (cioè fornirgli anche la tensione d'uscita - circa 14V- mentre la corrente al rotore ovviamente dipenderà dalla sua resistenza interna). Questo Non porterà l'alternatore a erogare correnti superiori a quello di 'targa', ma permette di avere correnti molto più significative di quanto dato dal regolatore standard, soprattutto quando a giri più ridotti. Fortemente consigliato comperare un regolatore con rilevazione della temperatura dell'alternatore (o montare una termocoppia che inibisca il regolatore sopra gli 80-90°C perchè il limite più forte degli alternatori standard è di non essere costruiti per reggere a lungo alte temperature);
- sostituire la puleggia dell'alternatore con una un pò più piccola: la puleggia è infatti dimensionata per permettere all'alternatore di rimanere ampiamente entro i giri massimi quando il motore è al regime massimo. In termini reali un diesel veloce (giri max 3600) avrà un rapporto-pulegge 2:1, e l'alternatore girerà confortevolmente a 7200 (il max per la maggior parte è intorno ai 9000). Se mettiamo un puleggia con diametro 20% più piccolo, avremo rapporto circa 2,4:1. I giri massimi saranno 'forse' al limite (9000), ma non verranno praticamente mai raggiunti (perchè raramente il diesel gira al massimo, e probabilmente avrà montato un'elica che lo tiene non sopra i 3400). Nell'uso reale non lo usiamo mai sopra i 3000 giri (alternatore a 7200, ampiamente in progetto) mentre il più delle volte chiediamo forti cariche all'alternatore al regime di crociera (2600-2800) o al minimo in rada (1000 giri). Qui la puleggia piccola effettivamente fa sforzare meno l'alternatore a parità di corrente in uscita (minore corrente al rotore e migliore ventilazione di raffreddamento). Per aumentare più significativamente i giri bisogna avere la fortuna di un alternatore 'base' con le bronzine reggi albero facilmente sostituibili con cuscinetti di qualità (peraltro utili perchè la tensione della cinghia dovrà probabilmente essere un pò più alta se si spremono maggiori correnti a parità di giri).

Si possono anche sostituire i diodi con diodi di qualità per renderli più resistenti all'extra lavoro... Blush
Qualche tempo fa in US si leggeva che con i vecchi Delco e simili(uso automobilistico) si arrivava a 'economici upgrade' sostituendo i particolari critici con i kit ricambi degli alternatori di potenza Bamar e Ample (perchè alcuni derivavano proprio da quelli) In sostanza: nuovi cuscinetti, pacco diodi, spazzole, statore...
Ovviamente bisogna sapere esattamente da che alternatore deriva il 'marino di potenza', e di massima non possono essere montati su motori a benzina (la normativa qui richiede anche l'isolamento anti scintilla per la estrema infiammabilità dei vapori di benzina).
Di buono quando ci si è 'fatti' l'alternatore di potenza si sa dove mettere le mani per riparazioni!Smiley14
Citazione:Montecelio ha scritto:
Vai qui http://www.kenixmarine.com/items/item801.htm e tieni presente che gli AdV hanno lo sconto del 10% e niente spese di spedizione oltre i 100 euro.
Mi è scappato l'occhio su un Ample venduto su ebay da Mercanautic.
Se le misure della staffa di montaggio corrispondono ed effettivamente è stato revisionato da Zerbinati, anche se è un modello vecchio, a quel prezzo, compreso di regolatore esterno, ci farei un pensierino.Wink
grazie nik 6 stato chiarissimo e hai centrato il problema, la necessita' di batterie e' sempre al secondo o terzo giorno di rada, anche accendendo il motore x scaldare l'acqua per la doccia dopo un po' siamo al punto di prima. so benissimo che e' il frigo ma,a chi piacerebbe sorseggiare una birra calda al calar del sole?
appena vedo il meccanico chiedo cosa avrebbe in mente di fare.
grazie
Ma in fin dei conti conviene veramente sostituire l'alternatore di serie con un alternatore ad alto rendimento? E' vero che con questo tipo di alternatore si ottiene una ricarica delle batterie in metà tempo?
Citazione:charly2 ha scritto:
E' vero che con questo tipo di alternatore si ottiene una ricarica delle batterie in metà tempo?



assolutamente *no*


Smile
Citazione:rob ha scritto:
Citazione:charly2 ha scritto:
E' vero che con questo tipo di alternatore si ottiene una ricarica delle batterie in metà tempo?



assolutamente *no*


Smile
Be...dipende!
In primis dipende fortemente dalle batterie installate, perchè chiaramente risparmia tempo in funzione di quanti ampere fornisce in PIU'... ma fino a quanti ne possa assorbire il banco (servizi, di massima).
Poi bisogna capirsi su cosa significa 'ricaricare':
- se intendiamo dire portare le batterie assolutamente al 100%... allora fornisce una modesta riduzione di tempi perchè comunque ci vogliono minimo 6 ore a finire l'ultimo 5% di carica...
- se intendiamo passare dal 50% di carica al 90% ( quanto basta per arrivare alla sera successiva senza problemi.. e stiamo tenendo il motore in moto solo per questo...) allora può dimezzare i tempi Big Grin
(..lo so... se facciamo sempre così le batterie sono destinate a solfatarsi rapidamente perchè non vengono ricaricate completamente... ma se accade 10 volte l'anno, e ogn 2 -3 giorni le carichiamo del tutto è okSmile)

Caso pratico:
Impianto originale: Banco servizi di 2 FIAMM marine piombo acido da 100Ah. Alternatore Valeo 60Ah di serie .
Dopo una giornata (consumo 70-80Ah)ricarica max 25A (in rapida discesa, mantenendo i 14,1V) con motore in crociera, 10A alla fonda (motore a 1500RpM... già troppi per star in pace).
Dopo il 90% di carica... comunque sotto i 10A... sotto 1A in almeno 2 ulteriori ore

Impianto attuale (risparmio gli step intermedi con Valeo drogato e regolatore esterno..), .
Banco servizi di 2 Concord AGM da 108AH. Alternatore Lestek (105Ah su base Delco, poi modificato) con regolatore Balmar 612:
Nelle stesse condizioni, dopo un probabile MAGGIORE uso batterie, a regime di crociera carica iniziale 125A, costante discesa dopo 10-15'; in rada a 1500RpM intorno ai 50 A da subito.
Dopo 20' si scende sotto i 50A (Dopo circa 40' in rada a 1500). Dopo altri 30' sotto i 20A (in entrambi i casi, ovviamente, perchè siamo in Absorption, V costante, il limite sono le batterie).
Probabilmente per arrivare comunque quasi al 100% (il regolatore scende ai valori di 'float' in anticipo) ci vorranno minimo un'altro paio d'ore.
Io onestamente non me ne curo se sono in crociera a motore (certo non stacco l'alternatore!) mentre se sono in rada ne 'ho abbastanza' al più tardi quando scende sotto i 10A.

Si tratta chiaramente di valori indicativi.
Ad esempio il regolatore cambia le tensioni in funzione della temperatura delle batterie. Quando fa molto caldo, soprattutto quando si scalda molto anche il vano motore, bisogna togliere una decina di A ai valori citati.
In ogni caso se lascio la rada con regime di crociera per 20' e tengo il motore in moto per altri 30' sono sicuramente a posto per un giorno. Prima dopo IL DOPPIO DEL TEMPO a pari regimi ero meno tranquilloBig Grin
Sicuramente non smetto di caricare 'così presto' per giorni e giorni... faccio crociera d'estate e quindi ogni 2-3 giorni una lunga smotorata per la bonaccia mi capita di sicuro, peraltro un paio di volte a settimana imbonisco l'equipaggio facendo una notte in marina...Wink

Con questo uso le batterie sono ancora in ottime condizioni (ogni anno faccio 1 o 2 cicli di scarica completa come da istruzione Concord e misuro la capacità residua): sono del 2003 e con scarica costante 10A forniscono ancora sopra i 90Ah ciascuna Smiley14
Come ti hanno già risposto, sistema prima le batterie, facendo un mini calcolo dei consumi.In genere ti fregano:frigo, pilota (dipende anche da quanto la barca tiene la rotta) e autoclave.Le luci se sono al led contano poco,idem gli strumenti eccetto il radar.

Se vai molto a vela allora l'alternatore standard non basta,perchè lui hai bisogno i tempo. Puoi taroccare l'esistente solo se è nuovo, altrimenti devi revisionare spazzole e diodi e valutare lo statore il rotore...ho visto troppi alternatori in fiamme...Evita poi che ci finisca dell'acqua da autoclave o altri tubi, spesso installati poco lontano.
Noi disabilitiamo il regolatore interno e abbiniamo un next step.

Un alternatore di potenza, abbinato ad un regolatore intelligente, genera più ampere in minor tempo e regola la carica in funzione della temepratura. E' ovvio che devi avere cavi proporzionati,altrimenti ti fumi degli ampere. Il concetto è che in 20-30min tra che esci da un porto devi ricaricare il più possibile.

A tutto questo si abbina un pannellino solare per mantenere sempre efficienti le batterie, sopratutto di inverno e per aiutarti a compensare un po' i consumi giornalieri.

In genere la configurazione radaiola/navigatore è così:
Pacco batterie GEL (meglio delle AGm, più gestibile etc etc) (Almeno 400Ah, più piccolo soffre e lavora molto)
Batteria dedicata e isolata per il motore
Pannelli solari per minimo 100W (in pratica 2 flessibili da 50W o 1 rigido da 100W, anche se spesso questo numero raddoppia se permani molto nelle rade o vai a latitudini più alte)
Eolico da 350-400W (buono in navigazione, soffre la poppa e lavora meno in rada, ma è molto efficiente)
Alternatore di potenza con regolatore da 120-160Ah e poi a salire a seconda di consumi e pacco batterie

LE barche che abbiamo sistemato/fornito girano con le stesse batterie in media per 10 anni, quindi non male.
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