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Versione completa: Zef in cantiere
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Visto che il discorso sullo Zef l'avevo iniziato io mi sembra giusto comunicarne l'epilogo almeno per quanto mi riguarda personalmente.

Dopo una lunga ricerca infruttuosa di un posto barca vicino a dove vivo, un posto che mi consentisse di varare e alare senza dover dipendere dall'aiuto di altre persone, devo dare forfait.

Il posto più vicino che ho trovato, neppure ancora sicuro al 100%, si troverebbe ad una trentina di km di distanza e giustamente anche mia moglie mi ha fatto notare che non è certo l'ideale considerato che il mare lo abbiamo a poche centinaia di metri da casa.

Prendo ancora una volta atto che purtroppo la situazione da noi è questa ed allora ho deciso di vendere lo Zef o di scambiarlo con una derivetta di dimensioni e peso ancor più contenuti, tipo il vecchio Tabur di cui un amico che lo ha avuto mi ha più volte tessuto le lodi per l'utilizzo sbarazzino che consente.

Quindi senza mai averlo provato in mare la mia avventura con lo Zef si conclude prima ancora d'iniziare, mi resta solo la soddisfazione di aver contribuito a creare un mini prontuario illustrativo dello stesso che potrà tornare utile a chi avrà la fortuna di entrarne in possesso e di poterlo utilizzare in maniera confacente.

Sadsmiley
Tutto ciò è assolutamente inverosimile. Anzi, è pazzesco. Stento veramente a crederci. Ma siamo sicuri che ti sia dato vermente da fare nella ricerca? Ripeto, ma temo di apparire saccente e presuntuoso: NON MI PARE POSSIBILE!
Comunque, extrema ratio, esiste sempre la possibilità del gancio traino e rimorchio.
Sono veramente desolato.
Non mollare. Eccheccavolo abiti al mare e non puoi usufruirne? Mi pare inverosimile. Non c'è un circolino un cantiere un angolino?
In ultima ratio anche a 30 km è sempre meglio che niente.
mi sono dato da fare? ho girato tutti i circoli che esistono sulle varie spiaggette del levante, tutti i posti occupati da barche e gozzi che magari non si muovono da anni oppure si muovono solo per la canonica uscita di ferragosto
quando sentono che parli di una barca a vela già storcono il naso, sono al 98% pescatori
un posto lo avevo trovato, sui tubi, per tirarla giù ci vogliono 4 persone e quasi mai trovi gente disponibile
alla fine qualcosa potrebbe saltar fuori ... a S. Margherita, 30 km da casa, con il traffico estivo che c'è in quella zona nella bella stagione, praticamente impossibile trovare anche un posteggio

se devo essere sincero un altro posto l'avevo trovato,comodo e ad una distanza sopportabile da casa, a Camogli ... mi hanno chiesto 'solo' 3000 euro

se conoscete la zona dovreste sapere che qui non siamo come in Sardegna o sui laghi, spiaggette ce ne sono veramente pochine ed inoltre se non stai con le antenne drizzate alla prima mareggiata ritrovi solo i cocci della barca

non parliamo poi delle difficoltà ad uscire e rientrare appena si leva una lecca di mare

in quanto al carrello per il trasporto, ci avevo anche pensato ma, oltre a dovermi anche attrezzare l'auto per il traino, vorrebbe dire un traffico enorme ogni qual volta decidessi di uscire, gli scivoli d'alaggio sono distanti, per entrare ed uscire dal mio box devo percorrere una stradina in salita con curve molto strette ed ostruite da auto parcheggiate

per me la barca deve essere un divertimento, non è sensato dover fare le sette fatiche di Sisifo per godersela, finisce che non la usi più ed allora ...
Io la tengo a 50 km da casa in un circolo velico che mi chiede 200 euro, comoda da varare scomoda da raggiungere insomma. La uso se va bene una volta all'anno, ogni tanto passo sulla statale e guardo giù, quando sono li per qualche regata tolgo il telo e gli do una passata con lo straccio, sapere che c'è mi basta.

Il mio primo zef lo prestai ad un circolo velico, in cambio lo tenevano loro e io lo usavo quando ero a Genova, in effetti mai usato se non una volta in Sardegna Wink. Certo se la spesa è 3000 euro è un altro discorso.
Io la tengo a Laveno Mombello sul lago Maggiore,70 km da casa.Un po' piu' lontano di Paddy.
Ma scusa ,hai provato a vedere nelle varie sedi della L.N.I ,a genova ce ne sono 3 o 4 se hanno posto?Se vai sul sito http://www.leganavale.it a sinistra nelle sezioni trovi i dati e puoi chiedere.Al massimo ti iscrivi alla L.N.I e paghi il posto barca.IO a Laveno pago 145 euro.
la LNI di GE Quinto è sotto casa mia, nel passato ero iscritto e sono pure stato responsabile della sez. vela, so come funzionano le cose in spiaggia, un posto in alto sulle impalcature esistenti magari riesco pure a farmelo dare, ma non voglio un monumento allo Zef, vorrei poterlo usare tutte le volte che ne ho voglia senza dover programmare giorni prima ogni singola uscita

capisco che chi vive lontano dal mare o dal lago trovi naturale dover fare 50 o 100 km per arrivare alla propria barca ma nel mio caso, sono a 300 mt. in linea d'aria dal mare, credo che sia veramente una assurdità dover fare tanta strada per trovare un posto fruibile, senza parlare dei costi connessi

stamattina, continuando il mio peregrinare lungo il litorale ho avuto conferma della possibilità di ricovero in una minuscola insenatura con piccola spiaggetta e scivolo in cemento con una certa pendenza, però è l'ideale per una barchetta che pesi non più di 50 kg., oltre il varo e l'alaggio diventano una vera sfacchinata

per questo avrei deciso di orientarmi su qualcosa di ancor più piccolo e meno pesante dello Zef, anche se mi piange il cuore rinunciarvi
Senti Naslap, ma un verriccello in cima allo scivolo? Sarebbe possibile? Un circolo dell'imperiese ha risolto in questo modo la forte pendenza. Ho potuto constatare di persona come il sistema consente varo e alaggio senza aiuto alcuno. FORZAAAA.... NON MOLLAREEE! Diversamente mi vedrò costretto darti ospitalità nel giardino di casa mia, accanto l'Audace!
Citazione:Franzi ha scritto:
Senti Naslap, ma un verriccello in cima allo scivolo? Sarebbe possibile? Un circolo dell'imperiese ha risolto in questo modo la forte pendenza. Ho potuto constatare di persona come il sistema consente varo e alaggio senza aiuto alcuno. FORZAAAA.... NON MOLLAREEE! Diversamente mi vedrò costretto darti ospitalità nel giardino di casa mia, accanto l'Audace!

una deriva come lo Zef tirata su con il verricello? mi vengono i brividi a pensarci

mi sa che dovrò accontentarmi di questa

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oggi ho preso lo scafo sperando che l'ex proprietario riesca ha recuperare il resto dell'attrezzatura

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Vedo che sei già passato alle vie di fatto. Prima che il varo avvenga hai già tradito. E per di più già esposto alla pubblica asta nel ritrovo dei mercanti del Tempio, Giuda Iscariota!
Scherzi a parte, se hai preso una tale drastica decisione, avrai certamente i tuoi irrremovibili convincimenti sui (presunti?) benefici di questo Tabur.
Se vuoi, ti faccio acquistare lo Zef da un mio collega di Imperia: ne cercava uno in decenti condizioni senza interventi drastici da affrontare.
Salve a tutti, ho finalmente portato a casa la mia nuova Zef, dall'etichetta vedo che è del 1972.
Anche se è verniciata di blu si vede dalle scrostature che originariamente era di colore giallo, come quella di Naslap, ma con piccole differenze.
Elenco le mie perplessità:

-Dal sito deriveurzef ho visto il circuito della scotta randa originale, ma nel mio caso c'è uno strozzascotte centrale alla fine della cassa di deriva (presuppongo che la scotta fia fissata con rinvii a centro boma e non alla fine) qualcuno può suggerirmi come è fatto?

-La deriva è smontata e nei fori di fissaggio sulla cassa, ci sono residui di tasselli di plastica; vanno bene?

-A poppa sulla pinna c'è un foro che presuppongo serva a svuotare l'acqua della sentina, ma essendo sotto la linea di galleggiamento probabilmente dovrà essere chiuso mettendo un tappo.

Ho fatto delle foto, ma non sono capace ad allegarle, e poi probabilmente per la loro definizione sono un pò pesanti, pottrei eventualmente inviarle a qualcuno di voi per mail?

In attesa di spiegazioni per il momento saluto.
La prima serie aveva la scotta randa su un trasto in tessile a poppa, tipo laser, poi hanno spostato il rinvio sulla scassa e 2/3 del boma, oltre ad essere più comodo per il timoniere sopperisce in parte la mancanza del vang.

Della deriva non so.

La serie in plastica ha un controstampo, c'è quindi un doppio foro per far defluire l'acqua uno sullo stampo e uno verso l'esterno che non è fuori dall'acqua io chiudo tutti e due in navigazione. Per vuotarla devi per forza alarla in secco.

Quasi sicuramente è un problema di peso. Se vuoi mandale pure a me barcapolacca AT gmail.com
Citazione:Franzi ha scritto:
Vedo che sei già passato alle vie di fatto. Prima che il varo avvenga hai già tradito. E per di più già esposto alla pubblica asta nel ritrovo dei mercanti del Tempio, Giuda Iscariota!
Scherzi a parte, se hai preso una tale drastica decisione, avrai certamente i tuoi irrremovibili convincimenti sui (presunti?) benefici di questo Tabur.
Se vuoi, ti faccio acquistare lo Zef da un mio collega di Imperia: ne cercava uno in decenti condizioni senza interventi drastici da affrontare.

purtroppo il solo convincimento che ho è quello che dalle mie parti se voglio poter andare in mare con una barchetta l'unica soluzione è che questa pesi pochissimo
lo so che tra lo Zef ed il Tabur la differenza è tanta, il primo è una barca, piccola ma tale a tutti gli effetti mentre il secondo è un giocattolino e basta ma di necessità si deve far virtù

se il tuo amico imperiese è interessato digli pure di contattarmi ma prima si assicuri di averlo almeno lui un posto agevole per utilizzarla
Citazione:barcapolacca ha scritto:
La prima serie aveva la scotta randa su un trasto in tessile a poppa, tipo laser, poi hanno spostato il rinvio sulla scassa e 2/3 del boma, oltre ad essere più comodo per il timoniere sopperisce in parte la mancanza del vang.

Della deriva non so.

La serie in plastica ha un controstampo, c'è quindi un doppio foro per far defluire l'acqua uno sullo stampo e uno verso l'esterno che non è fuori dall'acqua io chiudo tutti e due in navigazione. Per vuotarla devi per forza alarla in secco.

Quasi sicuramente è un problema di peso. Se vuoi mandale pure a me barcapolacca AT gmail.com

Grazie per le spiegazioni, invierò le foto al tuo indirizzo.
Citazione:barcapolacca ha scritto:
La prima serie aveva la scotta randa su un trasto in tessile a poppa, tipo laser, poi hanno spostato il rinvio sulla scassa e 2/3 del boma, oltre ad essere più comodo per il timoniere sopperisce in parte la mancanza del vang.

Della deriva non so.

La serie in plastica ha un controstampo, c'è quindi un doppio foro per far defluire l'acqua uno sullo stampo e uno verso l'esterno che non è fuori dall'acqua io chiudo tutti e due in navigazione. Per vuotarla devi per forza alarla in secco.

Quasi sicuramente è un problema di peso. Se vuoi mandale pure a me barcapolacca AT gmail.com

La mail non è corretta.
Ti ho mandato una mail da ADV così puoi rispondermi
Citazione:barcapolacca ha scritto:
Ti ho mandato una mail da ADV così puoi rispondermi

Non mi giunge. Se tu non hai ricevuto la mia c'è qualcosa che non va nel motore di ADV.

Possibile che questa sia sbagliata? barcapolacca@gmail.com
Soltanto ierei mi sono concentrato sulla Zef, ho smontato tutte le parti in legno e come qualcuno ha rammentato, la derivetta di poppa presenta una bella botta che fa filtrare l'acqua contenuta nel controstampo; deve essere resinata e rinforzata.
Chiedo:
a) Dopo aver carteggiato e riportato al naturale i legni è preferibile usare impregnanti o altri prodotti? In ciascun caso
di che marca e come usarli.
b) Con quale tipo di resina esguire la riparazione della derivetta di poppa? E' sufficiente la sola resina o forse è meglio
aggiungere lana di vetro?
Citazione:barcapolacca ha scritto:
Citazione:barcapolacca ha scritto:
Ti ho mandato una mail da ADV così puoi rispondermi

Non mi giunge. Se tu non hai ricevuto la mia c'è qualcosa che non va nel motore di ADV.

Possibile che questa sia sbagliata? barcapolacca@gmail.com
Citazione:barcapolacca ha scritto:
Citazione:barcapolacca ha scritto:
Ti ho mandato una mail da ADV così puoi rispondermi

Non mi giunge. Se tu non hai ricevuto la mia c'è qualcosa che non va nel motore di ADV.

Possibile che questa sia sbagliata? barcapolacca@gmail.com

Ti ho inviato le foto all'indirizzo in calce il giorno 3 - aprile comunque se non le hai ricevute questa sera le spedisco di nuovo con quella della derivetta.
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