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Versione completa: far lavorare periodicamente le batterie
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Ho sempre le batterie cariche; in inverno quando la barca si usa meno ogni due tre giorni attacco il caricabatteria per due/tre ore.
Di estate, che in barca ci vado ed esco quasi quotidianamente, il caricabatterie con la barca all'ormeggio è quasi sempre attaccato.
In questo modo tranne in poche occasioni (crociera di 20 gg in Grecia ad Agosto e brevi crociere nelle vicinanze di due tre giorni) le batterie vengono leggermente scaricate per essere poi immediatamente caricate (e mi sembra di aver letto da qualche parte che questo a lungo andare può essere deleterio x le batterie).
Ieri lasciando la barca ho lasciato invece il frigo attaccato senza mettere in funzione il caricabatterie. Lo collegherò oggi verso le 14 così da far lavorare un po di più le batterie servizi (2 x 140A) prima di ricaricarle (direi che in 24 ore col frigo acceso andranno via almeno 100A).
Secondo voi è giusto ogni tanto far lavorare le batterie oppure quello che ho detto e fatto non ha senso?
Avere le batterie sempre cariche è la condizione ideale per farle durare. Invece stare sempre con il caricabatteria attaccato parliamone, se sono le classiche batterie a liquido e controlli sempre il livello dell'acqua distillata ok, se trascuri questo check fai attenzione
Citazione:Messaggio di kitegorico
(direi che in 24 ore col frigo acceso andranno via almeno 100A).

Se fosse vero il tuo frigo avrebbe qualche problema al termostato 42

A meno che non l'hai lasciato anche aperto.

BV
Direi che non è una buona idea. Le batterie della barca non sono come la batteria del cellulare: il carica-scarica-carica le ammazza.
La situazione ottimale è tenerle sempre cariche, come già detto da Kermit.

Ma come hai fatto ad installare il frigo di casa dentro la barca? Big GrinBig GrinBig Grin

Scherzo, non te la prendere, è che un frigo nautico ben funzionante consuma decisamente meno anche se lo tieni al massimo.
Il problema delle batterie al piombo é la solfatazione delle piastre. Se queste sono sempre sotto tensione e non lavorano la solfatazione avviene in maniera piùttosto rapida. Solfatandosi, ovviamente, diminuisce la superfice di scambio e quindi la capacità di immagazzinamento della batteria. Quindi, una batteria che lavora poco ha grossi problemi legati a questo fenomeno che ne limita la capacità e la vita stessa della batteria. Quindi far lavorare la batteria non é mai un male assoluto. Una volta solfatata l'unico modo per liberare le superfici solfatate é operare con delle scariche rapide seguite da delle ricariche che nello shock fanno staccare il solfato...peccato che questi shock non sono molto salutari e rovinano la batteria, per cui sono indicati in casi estremi e comunque da utilizzare con moderazione. A tal proposito esistono dei caricabatterie 'speciali' che hanno questa funzione. Inutile dire che far lavorare la batteria non significa portarla a completa scarica perché la danneggia e anche che il consumo e la successiva ricarica non sia troppo rapida così da evitare il surriscaldamento delle piastre e quindi la loro deformazione. Ciao ciao
Il mio frigo consuma in media 4.2 A (3.5 min, 5.2 max e per poco tempo) e, a regime, parte 2' e riposa 4'. Vuol dire che lavora 20' all'ora e quindi consuma circa 35A al giorno (4.2 A*(24/3)h. Tu, kitegorico, devi avere una cella frigorifero Smile
Con due batterie AGM 90AH cad (il massimo che entra nel gavone) in parallelo ricaricate bene (ho regolatore/ripartitore Sterling) non ho problemi a tenerlo acceso 24 h/24 e stare pure 2 gg in rada senza toccare il motore.
ciao
matteo
Citazione:magicvela ha scritto:
Il problema delle batterie al piombo é la solfatazione delle piastre. Se queste sono sempre sotto tensione e non lavorano la solfatazione avviene in maniera piùttosto rapida. Solfatandosi, ovviamente, diminuisce la superfice di scambio e quindi la capacità di immagazzinamento della batteria. Quindi, una batteria che lavora poco ha grossi problemi legati a questo fenomeno che ne limita la capacità e la vita stessa della batteria. Quindi far lavorare la batteria non é mai un male assoluto. Una volta solfatata l'unico modo per liberare le superfici solfatate é operare con delle scariche rapide seguite da delle ricariche che nello shock fanno staccare il solfato...peccato che questi shock non sono molto salutari e rovinano la batteria, per cui sono indicati in casi estremi e comunque da utilizzare con moderazione. A tal proposito esistono dei caricabatterie 'speciali' che hanno questa funzione. Inutile dire che far lavorare la batteria non significa portarla a completa scarica perché la danneggia e anche che il consumo e la successiva ricarica non sia troppo rapida così da evitare il surriscaldamento delle piastre e quindi la loro deformazione. Ciao ciao
Mah!!!! Ovvio dissento su quanto evidenziato
Citazione:kermit ha scritto:
Citazione:magicvela ha scritto:
Il problema delle batterie al piombo é la solfatazione delle piastre. Se queste sono sempre sotto tensione e non lavorano la solfatazione avviene in maniera piùttosto rapida. Solfatandosi, ovviamente, diminuisce la superfice di scambio e quindi la capacità di immagazzinamento della batteria. Quindi, una batteria che lavora poco ha grossi problemi legati a questo fenomeno che ne limita la capacità e la vita stessa della batteria. Quindi far lavorare la batteria non é mai un male assoluto. Una volta solfatata l'unico modo per liberare le superfici solfatate é operare con delle scariche rapide seguite da delle ricariche che nello shock fanno staccare il solfato...peccato che questi shock non sono molto salutari e rovinano la batteria, per cui sono indicati in casi estremi e comunque da utilizzare con moderazione. A tal proposito esistono dei caricabatterie 'speciali' che hanno questa funzione. Inutile dire che far lavorare la batteria non significa portarla a completa scarica perché la danneggia e anche che il consumo e la successiva ricarica non sia troppo rapida così da evitare il surriscaldamento delle piastre e quindi la loro deformazione. Ciao ciao
Mah!!!! Ovvio dissento su quanto evidenziato

Forse mi sono espresso male....Non ho detto che tenerle cariche sia un male...ho detto che non farle lavorare può aumentare il fenomeno. Cioé, se io le tengo sotto tensione costante le piastre non lavorano e questo non gli fa bene per la solfatazione, per esempio, i gruppi di continuità in zone dove praticamente l'energia non manca mai. In questi casi, quelli progettati bene, hanno dispositivi che di tanto in tanto fanno uno o più cicli di scarica e ricarica. Certo che é comunque meglio mantenerle sotto tensione che farle scaricare troppo ( sotto il 60-70 % della loro capacità ). Questo (la tensione costante) nelle nostre barche praticamente non succede mai, poiché anche utilizzando sistemi di ricarica integrati come i solari o gli eolici e la banchina, le nostre batterie non rimangono mai costantemente sotto tensione e qualche volta vengono fatte lavorare. Infatti per periodi più o meno lunghi esse rimangono senza tensione in carica e anche se non utilizzate dalle utenze cominciano un processo di autoscarica che poi viene ripristinato alla prima occasione utile di fonte energetica (il sole, il vento o la banchina). L'importante e non farle scendere sotto la soglia che ho già indicato prima poiché li si innesta un processo pressoché irreversibile. Ciao
nelle batterie piombo/acido è nel processo di scarica che si formano molecole di solfato di piombo che, detto in parole povere, 'si attaccano alla lamina' riducendone progressivamente la 'differenza di potenziale'

per fortuna il processo è reversibile e l'operazione di ricarica provvede a far ritornare la soluzione e gli elettrodi allo stato iniziale. dopo cicli e cicli di carica/scarica le lamine si 'rovinano' e non generano più il differenziale di potenziale necessario per creare 'energia'

quindi, come già detto, una batteria pb/acido mantenuta sempre carica con il livello del liquido costante non subisce nessun danno ed è sempre pronta a rilasciare la sua energia

in altre parole, una batteria ha in 'portafoglio' una serie 'limitata' di cicli di carica /scarica: meno ne fa, e meno profondi ne fa, più ti dura

IMHO

bv
Ero convinto che un frigo consumasse 4 A ad ora, quindi 4Ax24h = 96A. Mi sbagliavo, cosa non tanto infrequente sui problemi di elettricità...Blush

Tornando al post quindi, se non ho capito male, devo evitare di farmi altri problemi e continuare a fare come ho sempre fatto....
Citazione:kitegorico ha scritto:
Ero convinto che un frigo consumasse 4 A ad ora, quindi 4Ax24h = 96A. Mi sbagliavo, cosa non tanto infrequente sui problemi di elettricità...Blush

Bhè in effetti credo consumi 4ah quando è acceso.
Però un frigo ben isolato e messo non troppo freddo lavora 1/3 od 1/4 del tempo, vuol dire che in un'ora lavora per 15-20 min, assorbendo di conseguenza 1ah o poco più.

Quindi in un giorno consuma da 25 a 35ah più o meno.

...almeno è quello che ho capito io, BV
suggerisco un articolo sintetico ma esaustivo che puoi trovare sulla rivista La mia vela di Giugno
ciao
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