I Forum di Amici della Vela

Versione completa: autopilota fai da te video
Al momento stai visualizzando i contenuti in una versione ridotta. Visualizza la versione completa e formattata.
ciao a tutti, ho visto questo video http://www.youtube.com/watch?v=AdpxTa__YCw e vorrei sapere se qualcuno ci ha provato, oppure qualcuno che sa come funziona, vado per un idea

1) motore 12 v( assorbimento?)
2) centralina con relativi relè
3) pc
4) software con gps
beh,

se si considera cha a motore non hai problemi di assorbimento qualsiasi cosa va bene: il problema e' capire poi alla fine cosa ti costa il tutto, la sua affidabilita' e soprattutto cosa succede alla prima secchiata d'acqua (salata o dolce che sia e' lo stesso!).

forse un autopilota vero, magari usato, e' meglio ...

comunque ammirevoli l'inventiva e le capacita' manuali del costruttore: da provarci solo per la soddisfazione

BV
Sono daccordo. Per giocare va bene, ma non gli darei troppa fiducia.
Qualche anno fà ne ho costruito uno partendo da un pilota con la scheda elettronica guasta ma con la meccanica in ordine. Il motore veniva gestito da un ponte ad 'H' realizzato con dei power mosfet; il ponte veniva controllato da un micro PIC16F648 che leggeva le stringhe NMEA di un modulino GPS. Un display alfanumerico dava indicazioni sulla rotta impostata e quella reale, il delta fra le due veniva usato (tramite algoritmo tipo P.I.D.) per pilotare il ponte a d H in modo da far girare il motorino elettrico da una parte o dall'altra e minimmazzare così la differenza fra i due valori. Era un po' delicata la fase di setup che permetteva di settare il 'gain' (parametri del PID) ma su uno Sciuscià EC21,alla fine, funzionava bene... questo progetto fu anche pubblicato su Bolina.
Ciao Andomast. Grazie per la tua spiegazione precisa ma complicata passerò alla seconda opzione trovare una centralina di un vecchio autopilota collegata ad un motore che ho recuperato da una porta automatica ciao e grazie Pino
MOTORE e centralina base...
possono essere usati tranquillamente quelli per apricancelli, disattivando la funzione di chiusura automatica... oppure due semplici relais apri/chiudi

Per la funzione di lettura e controllo dati Andomast ne sa sicuramente di più Big Grin
Non sono sicuro che i motori per apri cancelli siano a bassa tensione... se non ricordo male si tratta di motori a 220V, il senso di rotazione dovrebbe essere determinato dalla relazione di fase fra tensione e corrente... una possibile alternativa (ma a 24V) potrebbe essere rappresentata dai motori (con relativo stantuffo) utilizzati per il puntamento delle parobole TV.
I relays hanno poca vita, infatti, a causa delle frequenti commutazioni si usurerebbero rapidamente, non a caso, per piotare dei motori a spazzole si usano i 'ponti ad H'.Wink
Citazione:Andomast ha scritto:
Qualche anno fà ne ho costruito uno partendo da un pilota con la scheda elettronica guasta ma con la meccanica in ordine. Il motore veniva gestito da un ponte ad 'H' realizzato con dei power mosfet; il ponte veniva controllato da un micro PIC16F648 che leggeva le stringhe NMEA di un modulino GPS. Un display alfanumerico dava indicazioni sulla rotta impostata e quella reale, il delta fra le due veniva usato (tramite algoritmo tipo P.I.D.) per pilotare il ponte a d H in modo da far girare il motorino elettrico da una parte o dall'altra e minimmazzare così la differenza fra i due valori. Era un po' delicata la fase di setup che permetteva di settare il 'gain' (parametri del PID) ma su uno Sciuscià EC21,alla fine, funzionava bene... questo progetto fu anche pubblicato su Bolina.

Ciao, io ho tutti i numeri di Bolina, ti ricordi su che numero è stato pubblicato?
questo è il motore costoso ma non piu utilizzabile

Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .

e questo è il pc con monitor al 70%

Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .

collegamenti elettrici e meccanicamente il problema è risolto ma come collegare il pc al motore relè a piedini su apposite basette ? cosi accelleri la sostituzione
Ciao Sono un po' disordinato e non trovo la rivista dove è apparso l'articolo sul pilota automatico, comunque dovrebbe essere un numero fra 2007 e 2008... a Febbraio 2009 (RIV.261) è apparso l'ultimo (credo) degli articoli che ho mandato alla rivista (vedi rubrica 'FAI-DA-TE'). Ovviamente dato il taglio della rivista, l'articolo del pilota automatico è stato impostato in modo descrittivo evitando di scendere nei dettagli tecnici del progetto. L'idea di recuperare un pc con schermo mezzo guasto non è malvagia, purtroppo i nuovi PC non dispongono più della porta parallela che era ideale per tirare fuori segnali logici utili al pilotaggio di motori e non solo... con i PC non me la cavo molto bene, ma credo che un 'softwerista' di buona volontà potrebbe sicuramente dare un contributo notevole!
Se trovo qualche foto la inserisco volentieri!Smile
Il sito di bolina ha una sezione cerca articoli...l'articolo dovrebbe essere:

Autopilota fatto in casa - Andrea Foti
pubblicato su Bolina n°: 229, pagina 89.
Rubrica: A bordo

E' lui? Ho vinto qualche cosa?Big GrinBig Grin Vabbè scherzo
Dovrebbe essere lui.... anche perchè il nome dell'autore coincide col mioBig Grin
Citazione:Andomast ha scritto:
Non sono sicuro che i motori per apri cancelli siano a bassa tensione... se non ricordo male si tratta di motori a 220V, il senso di rotazione dovrebbe essere determinato dalla relazione di fase fra tensione e corrente... una possibile alternativa (ma a 24V) potrebbe essere rappresentata dai motori (con relativo stantuffo) utilizzati per il puntamento delle parobole TV.
I relays hanno poca vita, infatti, a causa delle frequenti commutazioni si usurerebbero rapidamente, non a caso, per piotare dei motori a spazzole si usano i 'ponti ad H'.Wink

Scusa se rispondo solo ora ma ultimamente son parecchio assente... comunque i motori per apricancelli sono comunemente a 220 ed ottengono l'inversione tramite condensatore... ma ne esistono anche a 12V= con inversione della polarità... in alternativa la 'www.mingardi.it' produce ottimi attuatori a stelo elettromeccanici funzionanti a qualsiasi tensione richiesta... e per per tutta una serie di potenze e lunghezze operative... sia stagni che no... poi naturalmente ce ne sono anche di altre marche....
Ciao, ho dato un occhiata al sito e i pistoni motorizzati mi sembrano un 'overkill' per un progetto di questo tipo, secondo me bisogna trovare qualcosa più low cost. In ogni caso, per quello che è stata la mia esperienza nel realizzare un pilota automatico, ritengo che l'hardawere sia la parte meno complessa... posso anche girare dei disegni di una meccanica realizzata con un motore DC ed un sistema di pistone realizzato al tornio con due barre di alluminio pieno e una barra filettata da 12. La parte più complicata (almeno per me) è stata quella software relativa al recupero della barra del timone mentre la barca comincia a correggere. In pratica, quando sei tu che manovri, ti viene automatico recuperare la barra 'portandola dolcemente verso il centro' in modo da anticipare una eccessiva correzione che ti farebbe superare la rotta prescelta in senso opposto a quello che stai correggendo.... tieni presente che il pilota 'non ha idea' (frase non del tutto corretta) di dove si trova la barra mentre esegue la differenza fra rotta impostata e rotta misurata dal GPS... questa operazione viene riptuta circa 1 volta al secondo ed ogni volta il pilota deve decidere se deve correggere e quanto deve durare la correzione e in che direzione deve essere effettuata la correazione ... sarebbe tutto più semplice se ci fosse un sensore (tipo potenziometro) solidale alla barra del timone che rilevasse la posizione angolare del timone stesso, (credo si chiami trasduttore dell'angolo di barra), in questo caso, infatti, appena il delta fra rotta rilevata ed impostata diventa minore di un 'dead angle' prefissato (i.e. +/- 1°) il pilota recupera la barra facendola tornare al centro e smette di intervenire finchè la rotta rilveta è all'interno dell'angolo morto. Questo è solo l'inizio delle considerazioni che mi hanno tenuto sul progetto del pilota automatico per più di due anni... ovviamente si può (si deve) iniziare con un qualcosa di rudimentale per affinare via via il software in modo tale da renderlo quanto più semplice ed efficace.
URL di riferimento