I Forum di Amici della Vela

Versione completa: amuchina in serbatoio acciaio, va bene?
Al momento stai visualizzando i contenuti in una versione ridotta. Visualizza la versione completa e formattata.
Pagine: 1 2 3
non credo che l'H2O delle piscine sia trattata con amuchina, con quello che costa... credo che il prodotto sia volgare candeggina. ci lavo anch'io i serbatoi e mi trovo ancora in vita
Citazione:croket ha scritto:
Il problema del serbatoio abbandonato per un lasso di tempo abbastanza lungo è il proliferare delle muffe che in ambiente umido si sviluppano con gran piacere.
Le muffe vengono debellate solo dal cloro liberato dalla 'candeggina' (ipoclorito di sodio) o da prodotti simili. L'unica vera alternativa è oggi la crotonaldeide che non è utilizzabile in barca (una volta si poteva usare l'aldeide formica o formalina, ma ahimè è cancerogena per cui...).
Quindi se non c'è un ispezione attraverso la quale asciugare l'interno del serbatoio è meglio riempirlo a tappo con acqua e amuchina (o candeggina) e poi risciaquarlo ad inizio stagione.
Quanto sopra deriva dalle esperienze fatte nei reparti di produzione di farmaci che richiedono la sterilità dell'ambiente di lavoro.

bv
forse non hai letto più sopra dei problemi dello ione cloro sull'inox.
Se a qualcuno può interessare... per l'inverno ho sempre lasciato i serbatoi pieni al massimo (per ridurre la superficie di contatto con l'aria ai tre cm2 in prossimità dello scarico del troppo pieno, in modo da mantenere un ambiente sostanzialmente anaerobico) ed in fondo ai serbatoi ho sempre lasciato abbandonata qualche vecchia posata in argento spaiata.
Non v'è alcuna necessità di svuotare nè pulire i serbatoi, se si segue questa pratica: per circa mille o duemila anni quell'acqua sarà potabile come fosse appena versata, e la carica batterica inferiore a quella dell'acqua del rubinetto.
Faccio presente che l'argento, prima della scoperta nell'ultimo secolo degli antibiotici prima e dei chemioterapici poi, è sempre stato noto per le eccezionali capacità antimicrobiche.

Scrive Wikipedia (alla voce 'antimicrobico'):

[u]Sebbene i batteri non fossero conosciuti, gli effetti purificatori e curativi di alcune sostanze erano noti fin dall’antichità. Per esempio, l’utilizzo dell'argento come agente purificante è riconosciuto da circa seimila anni quando gli Egizi lo utilizzavano per purificare l'acqua che dovevano conservare per lunghi periodi di tempo. Gli stessi fenici utilizzavano l'argento per mantenere inalterate le caratteristiche dell'acqua, del vino e dell'aceto durante il trasporto. (...)
In tempi più vicini a noi, dal 1300 la stessa Chiesa cattolica scelse specificatamente l'argento per i suoi calici e per le vaschette per l'eucaristia per prevenire il diffondersi di malattie tra preti e praticanti. Nel 1884 il medico tedesco F. Crade fermò la malattia che causava la cecità in generazioni di neonati, utilizzando un medicinale la cui efficacia quale principio attivo fu attribuita all'argento.
[u]

Amuchina o altre sostanza che basano il loro effetto antimicrobico sul cloro, sono del tutto inutili per quello specifico uso: il cloro è assolutamente volatile (l'acqua del rubinetto contiene cloro perchè, non venendo in contatto con l'aria finchè non fuoriesce dal rubinetto, mantiene all'interno il cloro fino a quel momento... ma se la lasciate in una bacinella, dopo un'ora di cloro non c'è nemmeno l'ombra, ed è quello che avviene nei vostri serbatoi ancorpiù se non sono pieni fino all'orlo, con conseguente massima superficie dell'acqua in contatto con l'aria).

Tra parentesi, il 'trucco' dell'argento, è ben noto a tutti quelli che i serbatoi li riempiono con i dissalatori.
L'acqua dei dissalatori ha, appena prodotto, una carica batterica molto bassa, ma non contiene nessuna sostanza disinfettante, e di conseguenza tende a deteriorarsi molto più rapidamente dell'acqua che si fa in banchina: ecco perchè più o meno tutti nei serbatoi hanno... l'argenteria della nonna (o qualche vecchia moneta d'argento)... pensavo fosse una cosa nota a tutti... le riserve di acqua dolce delle navi si sono riempite d'argento per almeno 5.000 anni, fino al 19° secolo!
P.S. curiosando sul web (dato che sono rimasto un po' sconvolto per il fatto che nessuno sembra conoscere questo banale trucchetto dell'argento) ho scoperto che fino all'inizio del 900 si metteva una moneta d'argento persino nel latte fresco, per allungarne la durata (al tempo non c'erano frigoriferi, pastorizzazione o microfiltrazione).
E soprattutto che anche al giorno d'oggi, pesino nelle stazioni spaziali (sia la ISS che la MIR), si utilizza l'argento per la preservazione dell'acqua potabile...
In altre parole... manco la NASA consosce soluzioni migliori... altro che amuchina!!!
Io spendo un pò di più ed utilizzo Acquaclean che contiene appunto argento (non sono chimico: se dico alogenuri, magari sbaglio) e devo dire che funzia benissimo: dopo un anno ho usato il serbatoio di prua lasciato vuoto e l'acqua era perfetta.

P.s. la confezione + comoda + facile da dosare e alla fine economica è quella in polvere, quella in liquido è difficile da usare e in proporzione costa di più.
Citazione:Piervittorio ha scritto:
...
In altre parole... manco la NASA consosce soluzioni migliori... altro che amuchina!!!


strafico!
Citazione:stevenit ha scritto:
Io spendo un pò di più ed utilizzo Acquaclean che contiene appunto argento (non sono chimico: se dico alogenuri, magari sbaglio) e devo dire che funzia benissimo: dopo un anno ho usato il serbatoio di prua lasciato vuoto e l'acqua era perfetta.

P.s. la confezione + comoda + facile da dosare e alla fine economica è quella in polvere, quella in liquido è difficile da usare e in proporzione costa di più.

E' sostanzialmente la stessa cosa: essendo in forma salina, basta poco argento in quanto viene rilasciato più rapidamente in acqua.
Questo è il vantaggio ed anche il limite (dopo pochi mesi l'effetto finisce).
Solo che la vecchia posata spaiata della nonna non costa nulla, e sei a posto per qualche secolo, data la diversa quantità d'argento contenuta, ed i tempi lunghi di rilascio dell'argento metallico....
Nel caso della vecchia posata d'argento indicata da Piervittorio si possono fare alcune osservazioni, la prima e' che questa 'tecnica' funziona benissimo ma richiede del tempo per attivarsi a pieno perche' l'argento metallico deve prima disciogliersi (reagendo con gli ioni acidi presenti in tracce in tutte le acque) fino a raggiungere la concentrazione attiva, si puo' abbreviare questo tempo aggiungendo,insieme all'oggetto, una dose di argento gia' disciolto o in forma solubile, la seconda osservazione e' che l'argento delle posate non e' puro ma contiene percentuali piu' o meno alte di altri metalli di cui il piu' comune e' il rame che e' anch'esso un discreto biocida (pensiamo alle antivegetative) che aiuta a mantenere sterile l'acqua (per il controllo della Legionella nelle acque si addiziona all'Argento Cloruro una quantita' quasi decupla di Rame Cloruro) e questo non e' male, anzi!
L'unico inconveniente puo' essere la presenza di Nikel o Piombo nella lega, metalli che possono dare rispettivamente problemi di reattivita' nei soggetti allergici il primo e tossicosi nel caso del secondo ma si tratta di problemi molto rari vista la bassissima concentrazione cui possono arrivare (cautela va usata se per esempio il manico della posata fosse in Peltro).
Citazione:IanSolo ha scritto:
Nel caso della vecchia posata d'argento indicata da Piervittorio si possono fare alcune osservazioni, la prima e' che questa 'tecnica' funziona benissimo ma richiede del tempo per attivarsi a pieno perche' l'argento metallico deve prima disciogliersi (reagendo con gli ioni acidi presenti in tracce in tutte le acque) fino a raggiungere la concentrazione attiva, si puo' abbreviare questo tempo aggiungendo,insieme all'oggetto, una dose di argento gia' disciolto o in forma solubile, la seconda osservazione e' che l'argento delle posate non e' puro ma contiene percentuali piu' o meno alte di altri metalli di cui il piu' comune e' il rame che e' anch'esso un discreto biocida (pensiamo alle antivegetative) che aiuta a mantenere sterile l'acqua (per il controllo della Legionella nelle acque si addiziona all'Argento Cloruro una quantita' quasi decupla di Rame Cloruro) e questo non e' male, anzi!
L'unico inconveniente puo' essere la presenza di Nikel o Piombo nella lega, metalli che possono dare rispettivamente problemi di reattivita' nei soggetti allergici il primo e tossicosi nel caso del secondo ma si tratta di problemi molto rari vista la bassissima concentrazione cui possono arrivare (cautela va usata se per esempio il manico della posata fosse in Peltro).

Tutto correttissimo... tuttavia il classico argento 925 (basta vedere il punzone per averne certezza) delle posate della nonna credo abbia il 92.5% di argento ed il 7.5% di rame, mentre non vi dovrebbero essere tracce di zinco o di piombo, se non in superficie quale residuo di attività di 'lucidatura'...
L'acqua prodotta dai dissalatori mi pare sia abbastanza acida (ph basso), dunque ipotizzo che l'effetto biocida si inneschi prima. Forse con l'acqua del rubinetto potrebbero essere effettivamente necessari tempi più lunghi... ma iniziare a lasciare un vecchia posata sul fondo del serbatoio dovrebbe essere una pratica che ogni vecchio marinaio effettua un minuto dopo l'acquisto della barca!
In ritardo ( e mi scuso )il cloro (ione) crea problemi sul AISI304 non sul 316. Se ci sono problemi arrivano da saldature fatte male o con elettrodo sbagliato.

Comunque in assenza di aria,o in presenza di poca aria , come si ha con il serbatoio pieno il problema dovrebbe essere minore perchè non c'è la sinergia con il processo di ossidazione.
Prima volta che passo da mia madre le frego un cucchiaino del mio servizio da battesimo.
(02-01-2013 08:26)Piervittorio Ha scritto: [ -> ]Se a qualcuno può interessare... per l'inverno ho sempre lasciato i serbatoi pieni al massimo (per ridurre la superficie di contatto con l'aria ai tre cm2 in prossimità dello scarico del troppo pieno, in modo da mantenere un ambiente sostanzialmente anaerobico) ed in fondo ai serbatoi ho sempre lasciato abbandonata qualche vecchia posata in argento spaiata.
Non v'è alcuna necessità di svuotare nè pulire i serbatoi, se si segue questa pratica: per circa mille o duemila anni quell'acqua sarà potabile come fosse appena versata, e la carica batterica inferiore a quella dell'acqua del rubinetto.
Faccio presente che l'argento, prima della scoperta nell'ultimo secolo degli antibiotici prima e dei chemioterapici poi, è sempre stato noto per le eccezionali capacità antimicrobiche.

Scrive Wikipedia (alla voce 'antimicrobico'):

[u]Sebbene i batteri non fossero conosciuti, gli effetti purificatori e curativi di alcune sostanze erano noti fin dall’antichità. Per esempio, l’utilizzo dell'argento come agente purificante è riconosciuto da circa seimila anni quando gli Egizi lo utilizzavano per purificare l'acqua che dovevano conservare per lunghi periodi di tempo. Gli stessi fenici utilizzavano l'argento per mantenere inalterate le caratteristiche dell'acqua, del vino e dell'aceto durante il trasporto. (...)
In tempi più vicini a noi, dal 1300 la stessa Chiesa cattolica scelse specificatamente l'argento per i suoi calici e per le vaschette per l'eucaristia per prevenire il diffondersi di malattie tra preti e praticanti. Nel 1884 il medico tedesco F. Crade fermò la malattia che causava la cecità in generazioni di neonati, utilizzando un medicinale la cui efficacia quale principio attivo fu attribuita all'argento.
[u]

Amuchina o altre sostanza che basano il loro effetto antimicrobico sul cloro, sono del tutto inutili per quello specifico uso: il cloro è assolutamente volatile (l'acqua del rubinetto contiene cloro perchè, non venendo in contatto con l'aria finchè non fuoriesce dal rubinetto, mantiene all'interno il cloro fino a quel momento... ma se la lasciate in una bacinella, dopo un'ora di cloro non c'è nemmeno l'ombra, ed è quello che avviene nei vostri serbatoi ancorpiù se non sono pieni fino all'orlo, con conseguente massima superficie dell'acqua in contatto con l'aria).

Tra parentesi, il 'trucco' dell'argento, è ben noto a tutti quelli che i serbatoi li riempiono con i dissalatori.
L'acqua dei dissalatori ha, appena prodotto, una carica batterica molto bassa, ma non contiene nessuna sostanza disinfettante, e di conseguenza tende a deteriorarsi molto più rapidamente dell'acqua che si fa in banchina: ecco perchè più o meno tutti nei serbatoi hanno... l'argenteria della nonna (o qualche vecchia moneta d'argento)... pensavo fosse una cosa nota a tutti... le riserve di acqua dolce delle navi si sono riempite d'argento per almeno 5.000 anni, fino al 19° secolo!
Sondaggio su quanti hanno inserito nel serbatoio pezzi di argento
seguo
Pagine: 1 2 3
URL di riferimento