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Versione completa: Coibentare Frigorifero
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Salve a tutti, siccome l'inverno sta finendo, stanno iniziando a rimettersi in moto le rondelline nella capoccia che ci suggeriscono di sistemare questa e quell'altra cosa per per evitare di arrivare alla bella stagione e rimanere in banchina a fare i lavoretti mentre i tuoi vicini con grandi sorrisoni si vanno a godere quelle belle giornate di sole e 10-15 nodi di vento.
Uno dei primi lavori che vorrei fare è quello di coibentare il mio frigorifero.
il mio show 29, preso per la prima volta questa estate, ha un frigorifero che funziona molto bene come motore, (il pannello interno in pochi minuti diventa freddissimi, addirittura ghiacciato), però il vano non si raffredda tanto perchè non è coibentato e quindi il motore non si spegne mai.
pertanto non utilizzabile se non in porto.
sto pensando ora di fare una coibentazione.
la mia idea è quella di utilizzare quegli schiumogeni che si usano in edilizia e rivestire tutto l'esterno con abbondante strato di materiale.
qualcuno potrebbe dirmi se è una buona idea?
Il rivestimento esterno funziona o è meglio un rivestimento interno?

Grazie a tutti per le risposte e i suggerimenti.
se riesci a mettere all'interno una ventolina da pc (basta una di quelle che raffreddano la cpu) a 12V in prossimità della piastra evaporatore, verrà meglio distribuito il freddo e l'efficienza del frigo migliorerà assai.
verifica anche che il termostato funzioni bene e non dipenda da lui il mancato spegnimento del motore e che la chiusura sia ben aderente.
per la coibentazione ulteriore con la schiuma, non so se è appropriata però io la feci così anni fa.
Grazie, per la ventolina posso rimediare, per la coibentazione non è che vorrei metterne dell'altra, il problema è che attualmente non c'è proprio.
ci sta soltanto lo spessore di pochi mm della vetroresina.
quindi dovrei farla.
il modo più semplice sarebbe fare un buono strato di schiumogeno esterno, ma non so se è efficiente.
Ciao Enrico, a me la schiuma non piace perchè, se non sei abituato a lavorarla, finisce dovunque e non sempre dove vuoi tu. Puoi usare anche un pannello di polistirene, ma bisognerebbe vedere come è fatto il frigo.
Citazione:sergiolino ha scritto:
se riesci a mettere all'interno una ventolina da pc (basta una di quelle che raffreddano la cpu) a 12V in prossimità della piastra evaporatore, verrà meglio distribuito il freddo e l'efficienza del frigo migliorerà assai.
verifica anche che il termostato funzioni bene e non dipenda da lui il mancato spegnimento del motore e che la chiusura sia ben aderente.
per la coibentazione ulteriore con la schiuma, non so se è appropriata però io la feci così anni fa.

mi son sempre dimandato se il calore ceduto dal motore della ventolina bilanci o meno il miglioramento legato alla circolazione dell'aria
Materiali e metodi per fare o migliorare la coibentazione sono stat discussi tante volte, cerca meglio.
Comunque non dentro e non schiuma,meglio il pelestirolo che non beve.
Ciao.
Grazie a tutti, per i consigli.
Il problema è che il frigo ha una forma irregolare, ha un lato che segue la forma dello scafo e uno spazio molto ridotto tra esso e lo scafo. pochi cm.
Debbo vedere come riuscire eventualmente a infilare il polestirolo.
Se uso il polestirolo, sapreste indicarmi come incollarlo e come trattare le finiture tra pannello e pannello o negli spigoli?
Citazione:scud ha scritto:
Citazione:sergiolino ha scritto:
se riesci a mettere all'interno una ventolina da pc (basta una di quelle che raffreddano la cpu) a 12V in prossimità della piastra evaporatore, verrà meglio distribuito il freddo e l'efficienza del frigo migliorerà assai.
verifica anche che il termostato funzioni bene e non dipenda da lui il mancato spegnimento del motore e che la chiusura sia ben aderente.
per la coibentazione ulteriore con la schiuma, non so se è appropriata però io la feci così anni fa.

mi son sempre dimandato se il calore ceduto dal motore della ventolina bilanci o meno il miglioramento legato alla circolazione dell'aria
mi sembra che quel tipo di ventoline non funzionino con un vero motorino che sviluppa calore, ma con qualche strana forza elettrica che non so bene.
ci vorrebbe qualcuno che spiegasse.
di sicuro son o dei brushless e quindi scalderanno poco ma qualcosina scaldano pure loro
Citazione:scud ha scritto:
di sicuro son o dei brushless e quindi scalderanno poco ma qualcosina scaldano pure loro
e quindi giusta la tua precedente osservazione.
... vuol dire che restiamo col dubbio Smile
dovro' provare per credere. Certo che se lo faccio ruotare lentamente la dispersione dovrebbe essere trascurabile rispetto all'effetto benefico.
Fatto 16 anni fa su una barca del 1983 e da quello che so è ancora in esercizio.
Ho comperato per pochi euro i pannelli coibentanti dalla MATISOL a Roma, via Idrovore della Magliana, che ho posizionato con resina epossidica.
Citazione:ITA-16495 ha scritto:
Fatto 16 anni fa su una barca del 1983 e da quello che so è ancora in esercizio.
Ho comperato per pochi euro i pannelli coibentanti dalla MATISOL a Roma, via Idrovore della Magliana, che ho posizionato con resina epossidica.

ma li hai messi all'interno o all'esterno?
vorrei prendere un rotolo di poliuretano espanso a cellule chiuse da un cm. e mezzo.
magari ne facci 2 strati, ma poi che dite debbo rivestire il tutto con qualcosa?

per le ventoline non ci sono problemi, quelle del pc vanno a corrente e non scaldano praticamente nulla.
io ne dovrei avre un paio tocca vedere il voltaggio.
Ritengo, da un pò di esperienze fatte, che in una superficie irregolare o in un vano difficilmente accessibile l'uso della schiuma poliuretanica sia consigliabile. Certo è un animale un pò bizzoso, se non la si conosce si scopre che si espande sempre molto più di quanto ci si aspetti; però..... mascherando bene per non sporcare, lasciando spazi di sfogo all'espansione del materiale e sopratutto con qualche prova preliminare avrai un buon riempimento intorno al tuo frigo. Per contro non credo che le cellule siano chiuse come il polistirolo e con un uso continuato e non solo per le nostre sempre troppo brevi uscite(ci piacerebbe!!) potrebbe bagnarsi di condensa, ma... dopo quanto tempo, i frigoriferi di casa sono coibentati così e non mi sembra ci siano problemi di condensa che invece vedrei probabili in vaso di mancata adesione tra cella frigo e coibente. Comunque con un uso da diportista medio avrebbe tutto il tempo di asciugarsi qualora....
A proposito di adesione per far aderire il poliuretano servono superfici pulite, per evitare l'adesione olio o polvere ma c'è scritto tutto sulla confezione. Sopratutto fai le prove e non applicarlo alla superficie inferiore senza che abbia un piano su cui poggiare.
Buon lavoro e birra fresca
ora si che ho le idee chiare ...[:142]

ho capito che questo w.e. scenderò ad Acciaroli per votare (sperando di non votare sbagliato) e andrò a fare un buon sopralluogo per capire quale sia il sistema migliore.

scusa paolo Maylander ma cosa intendi quando scrivi che per applicarlo alla superficie inferiore bisogna avere un piano di appoggio?
Citazione:paolo maylander ha scritto:
...Per contro non credo che le cellule siano chiuse come il polistirolo e con un uso continuato e non solo per le nostre sempre troppo brevi uscite(ci piacerebbe!!) potrebbe bagnarsi di condensa, ma... dopo quanto tempo, i frigoriferi di casa sono coibentati così e non mi sembra ci siano problemi di condensa ... Comunque con un uso da diportista medio avrebbe tutto il tempo di asciugarsi qualora....

Ho fatto un intervento molto importante al frigo circa 10 anni fa con risultati spettacolari (consumi ridotti a meno di 1/4 di prima...).
Innanzitutto consiglio le 192 pg in inglese di un puntuale libretto di Nigel Calder sulla costruzione/manutenzione di frigoriferi da barca:
http://www.amazon.it/Refrigeration-Pleas...0071579982
Ciò detto almeno due consigli personali:
1. La coibentazione conta molto, deve essere presente, più spessa possibile (anche a costo di una riduzione di capienza se il frigo è grande e non c'è modo di isolare da fuori) e soprattutto DEVE essere a cellule chiuse. Sono a cellule chiuse sia le migliori schiume poliuretaniche bicomponenti (NON la bomboletta monocomponente tipica per l'edilizia; online si trova tutto, anche se la bicomponente non è economica), sia i fogli poliuretanci a cellule chiuse. I migliori (per lavorabilità e isolamento) che ho trovato sono quelli con una o entrambe le superfici coperte in alluminio, con cui vengono costruite le condotte di aria condizionata industriali. BISOGNA avere le cellule chiuse perchè altrimenti la schiuma assorbe l'umidità e NON è vero che è ininfluente perchè asciuga con l'uso tipico diportistico. Se salite in barca d'estate SEMBRA asciutta, ma anche con l'80% di umidità in barca (normalmente i valori sono più alti!) e 25-30°C, appena il frigo comincia a raffreddarsi (e quindi linearmente a scendere la temperatura negli strati di coibentazione) si ha sicuramente condensa nelle celle con drammatico calo dell'isolamento termico. Per quanto riguarda la lavorazione raccomando di usare pannelli ovunque possibile, e poi riempire gli interstizi rimasti con la schiuma.
2. SE si ha il classico compressore ermetico elettrico raffreddato ad aria è imperativo che l'aria 'aspirata' dalla ventola sia 'fresca', ovvero non sia a contatto/mischiata con quella già scaldata dalla serpentina. Quindi, per quanto dotato di bocchette, è poco efficiente mettere semplicemente il gruppo in un piccolo vano, che quasi certamente raggiungerà temperature 'importanti'. Con pochissimo lavoro in più conviene fare un piccolo 'divisorio' (magari coi ritagli dei fogli di poliuretano di isolamento) che SIGILLI il lato del vano a monte del radiatorino/ventola di raffreddamento da quello a valle (ovviamente servira almeno una bocchetta per parte... se possibile quella a valle -lato 'caldo'- più in alto, per farci aiutare dai moti convettivi nel ricircolo). Risultato: l'aria che investe lo scambiatore sarà di massima alla temperatura interni (raramente più di 30° ad altezza paglioli perchè siamo sotto il galleggiamento e l'acqua di mare raffredda lo scafo). Assicuro che fa davvero molta differenzaSmile
Ti spiego il lavoro che ho fatto io sulla mia barca del 1982.

Premetto, il vano ghiacciaia è rivestito con vetroresina grezza all'asterno(cioè nascosta alla vista) ed all'interno ha uno strato di vetroresina liscio, tra i due strati di VTR vi è isolamento da 4 cm, questo da cantiere.

Appena comprata la barca nel 2010, ho applicato un compressore Danfoss con relativa piastra all'interno della ghiacciaia, tutto bene, raffreddava parecchio con consumi accettabili.

Poi vista la posizione scomoda della ghiacciaia (infilata sotto la seduta pozzetto), e la relativa confusione che regnava all'interno della ghiacciaia, guarda caso tutti gli alimenti piccoli finivano sul fondo sotto alle bottiglie...ho deciso di modificare ampliare la ghiacciaia, prima era così(ghiacciaia sotto la cassetta attrezzi)


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poi una volta tagliato e tolto il lavello, ho costruito con un pannello di polistirene da 5 cm il vano frigo per gli alimenti, più piccolo e diviso dall'altro vano dalla piastra di raffreddamento.


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Una volta che ho costruito il vano frigo, l'ho rivestito con uno strato di alluminio goffrato anch'esso un pò isolato, in quanto è applicato a del polistirolo, l'ho incollato con del silicone.

La parte difficile è stato sagomare i fogli per costruire il vano, e anche applicare il foglio di alluminio.
Citazione:enricopisani ha scritto:
Citazione:ITA-16495 ha scritto:
Fatto 16 anni fa su una barca del 1983 e da quello che so è ancora in esercizio.
Ho comperato per pochi euro i pannelli coibentanti dalla MATISOL a Roma, via Idrovore della Magliana, che ho posizionato con resina epossidica.

ma li hai messi all'interno o all'esterno?
vorrei prendere un rotolo di poliuretano espanso a cellule chiuse da un cm. e mezzo.
magari ne facci 2 strati, ma poi che dite debbo rivestire il tutto con qualcosa?

per le ventoline non ci sono problemi, quelle del pc vanno a corrente e non scaldano praticamente nulla.
io ne dovrei avre un paio tocca vedere il voltaggio.

Li ho messi all'interno.
A causa di un trafilaggio di acqua di condensa del frigo, era marcito il coibentante sul fondo e oltre a perdere il freddo (che va in basso) puzzava anche di marcio.
Ho quindi tagliato con una fresa il primo strato interno (il frigo come sai è un pozzetto a sandwich a doppia pelle di vtr o plastica col coibentante all'interno), poi rimosso tutto il vecchio coibentante, ho riposizionato il nuovo e rifatta la pelle interna con l'epoxy data a pennello.
Un lavoro di un fine settimana.
Poi teneva benissimo e soprattutto non puzzava

Se invece non hai perdite ed hai spazio all'esterno, nulla vieta di farlo da quel lato e senza togliere il vecchio. La differenza è che all'interno li ho semplicemwntw poggiati, mentre se lo fai dall'esterno li devi tenere in posizione (incollare?) prima di resinarli.
grande,Big Grin
Grazie mille ragazzi, ora comincio a capire bene, Nick mi ha convinto ad usare puliuretano espanso a cellule chiuse, vicino casa mia ne vendono dei rotoli da 2 mt x 1 di spessore 1,5 cm. secondo voi se ne metto due strati uno sull'altro possono bastare?
ITA-16495 secondo te debbo poi resinare esternamente il tutto o posso anche lasciare il coibente a vista? (naturalmente non proprio a vista perchè visibile soltanto dall'interno del vano)

come direbbe renzi: questo forum è una fihata!Cool
Se resini tiene ulteriormente meglio il freddo e non si usura il materiale isolante.
Poi vedi tu la fattibilità.
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