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Versione completa: Coppia serraggio dadi chiglia
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Da due anni ho una infiltrazione di acqua tra chiglia e scafo che si presenta durante le soste a terra come un trafilamento che esce dalla giunzione.

Ho provato a sigillare con sika, ma con risultati non perfetti (qualche goccia esce sempre).

Mi e' stato consigliato dal cantiere di controllare il serraggio dei dadi prigionieri della chiglia e di uniformarla e riportarla ai valori di fabbrica (ove ve ne fosse bisogno).

Vorrei seguire il consiglio, ma la coppia e' standard in base al diametro dei prigionieri oppure specifica in base alla barca ? (sun fast 32i anno 2002)

gommo
(29-04-2014 14:54)gommo Ha scritto: [ -> ]Da due anni ho una infiltrazione di acqua tra chiglia e scafo che si presenta durante le soste a terra come un trafilamento che esce dalla giunzione.

Ho provato a sigillare con sika, ma con risultati non perfetti (qualche goccia esce sempre).

Mi e' stato consigliato dal cantiere di controllare il serraggio dei dadi prigionieri della chiglia e di uniformarla e riportarla ai valori di fabbrica (ove ve ne fosse bisogno).

Vorrei seguire il consiglio, ma la coppia e' standard in base al diametro dei prigionieri oppure specifica in base alla barca ? (sun fast 32i anno 2002)

gommo

Credo non dipenda dal tipo di barca ma dalla misura del filetto dei tuoi prigionieri, altrimenti non avrebbe senso ad esempio, disporre di grossi diametri e stringerli poco o viceversa piccoli e stringerli oltre il loro limite di snervamento....seguirei pertanto fedelmente le coppie di serraggio riferite al diametro .
Ciao
mmmmmm..prova a stringere ma ho qualche dubbio;una volta che l'acqua entra non la tieni più fuori.
ma la domanda è:perchè entra\esce acqua?
si sono allentati i bulloni,perchè?
si sono stirati?
si è delaminata una porzione di carena?
hai preso uno scoglio?
hai preso una mareggiatona?
per scombinare la giunzione qualcosa è successo.
i bulloni sono inox?
(29-04-2014 19:10)andros Ha scritto: [ -> ]mmmmmm..prova a stringere ma ho qualche dubbio;una volta che l'acqua entra non la tieni più fuori.
ma la domanda è:perchè entra\esce acqua?
si sono allentati i bulloni,perchè?
si sono stirati?
si è delaminata una porzione di carena?
hai preso uno scoglio?
hai preso una mareggiatona?
per scombinare la giunzione qualcosa è successo.
i bulloni sono inox?

Andros, temo tu abbia centrato il problema. Lo scafo e' del tipo "piatto" con la pinna appesa sotto ed un siluro (scarpetta) in basso. Non c'e' laminazione tra scafo e pinna e l'unica cosa che li unisce sono i prigionieri con bullone oltre a (immagino) qualche mastice messo in cantiere.

Il tutto è contornato da un giro di "sika" tra scafo e pinna tutto intorno.

La barca inizia ad avere la sua età e due anni fa mi sono accorto che il "sika" di contorno era diventato cotto e molliccio: come se si fosse "depolimerizzato".

Quindi ho tolto tutto e fatto asciugare per tutto l'inverno. Poi a primavera ho ripulito e risigillato con il 291.

La barca è rimasta in acqua per due anni, ed ora dopo l'alaggio da uno dei due lati il sika ha tenuto, ma dall'altro si è di nuovo staccato con "copiosa" lacrimazione.

A parte questo la barca non ha mai avuto urti o preso mare grosso. All'acquisto era stata periziata da Zerbinati ed è sana. Quindi niente delaminazioni o segni strani. Anche il gelcoat intorno alle rondelle dei prigionieri è integro.

Il bulbo è tenuto da 5 prigionieri del 22 con dado 32 e da un prigioniero da 16 e dado da 24 (in coda).

Oggi ho provato a stringere con una chiave del 32. Con tutta la mia forza (causa la leva sfavorevole) sono appena riuscito a girare i dadi di meno di 10 gradi. In più tutti i dati hanno girato della stessa misura, per cui penso fossero già serrati bene.

Sotto, visivamente non è cambiato nulla. Penso che proverò ad asciugare ben bene, ri-sigillare con 291 e vedere come va.

Smiley57
Ho dovuto cambiare tre piastre,che stavano tra i dadi e la vetroresina, per svitarli ho dovuto costruire una chiave apposta e usare una leva da due metri, erano prigionieri da 30mm.
Se con una leva sfavorevole sei riuscito a muoverli erano sicuramente non serrati a sufficienza.
BV
(29-04-2014 21:47)ecotango Ha scritto: [ -> ]Ho dovuto cambiare tre piastre,che stavano tra i dadi e la vetroresina, per svitarli ho dovuto costruire una chiave apposta e usare una leva da due metri, erano prigionieri da 30mm.
Se con una leva sfavorevole sei riuscito a muoverli erano sicuramente non serrati a sufficienza.
BV

Sto iniziando a preoccuparmi. Ho usato una semplice chiave aperta del 32 (grossa, ma non più lunga di 35cm). Ho puntato i piedi contro i madieri e tirato con due mani. Diciamo 40kg su 35cm = 140Nm di coppia (ad occhio). Le coppie standard dicono da 180 a 940Nm (range piuttosto ampio).

Ricordi la misura dei dati e/o del prigioniero?
La barca era in acqua quando hai fatto il lavoro?

gommo
La misura 30mm diametro del prigioniero la barca era in secca.
La mia sentina è profonda ho dovuto saldare una bussola su di un tubo Innocenti lungo circa 1,5 mt con saldato a T un altro tubo in cui si infilava la leva da 2 mt.
940 N/MT sono cento chili con una leva di un metro.....fai un po' tu
BV
prima di serrare si dovrebbe conoscere il materiale di bulloni e dadi.
è chiaro che un 8.8 è più "tenero" di un 10.10. (probabilmente sul bulbo ci sono dei 10.10 e oltre per evitare elasticità)
i carichi di torsione sono diversi e una tirata sbagliata può fare danni.
non dici che barca è,non sappiamo il peso della pinna e non si sà di che materiale sono i tiranti.
una dinamometrica è utile.
Andros,

La barca è un sf32i. La chiglia pesa 1130kg. Non conosco il materiale preciso dei bulloni, ma non è inox di sicuro. Però non so il grado di acciaio utilizzato. Se dici che probabilmente è un 10.9, allora stiamo parlando di 785 Nm (!)

Non sono in grado di valutare se quesi sono valori "normali". Da profano mi sembrano una enormità.

Possiedo una dinamometrica "da auto" che uso per le ruote della macchina. Non arriverà mai a quei valori di coppia.

Sono sempre più perplesso. La mia paura è che i prigionieri siano volutamente sovradimensionati, per sicurezza e per resitere meglio a fattori di corrosione, ma che questo non si traduca automaticamente in una coppia di serraggio corrispondente. Anche se, pensandoci bene, quei prigionieri tengono la chiglia a 45 e passa gradi con una leva di pochi cm, quindi la trazione a cui sono soggetti sia loro che lo stampo deve essere enorme.
Sto leggendo un po' di cose in giro, ed ho notato che c'è una bella differenza tra serrare con lubrificante e serrare a secco. Per inciso, io ho usato del wd40 che è stato prontamente bevuto dai filetti.

La storia è sempre più confusa.
Per essere certo del giusto serraggio soprsattutto con dadi di quella dimensione occorre usare una chiave dinamometrica (evita anche di causare danni).
Mi rimane il dubbio sull'uso inevitabile della prolunga; il manuale della chiave raccomanda di non usare prolunghe pena l'errata misura dello sforzo.
Però non vedrei altre soluzioni
Scusami se entrò a piedi pari...ma non ho capito se l'acqua trafila anche dentro. Se si il problema potrebbe essere più complicato,se no invece basterebbe un bel raccordo di stucco epoxy ,dopo aver preparato ben bene la sede. Ci sono parecchie barche che hanno un po' di penetrazione esterna tra scafo e bulbo,tanto che non è raro vedere lacrimare ruggine da bulbi di ghisa ,e non necessariamente sono i prigionieri lenti. In ogni modo ( ma penso che non sia il tuo caso) il serraglio dei prigionieri va sempre fatto con la barca sul travel o gru ,con la deriva appoggiata a terra( Cum iudicio ) .in quel caso non è necessario scomodare Archimede e le sue leve,ma basta una pistola ad aria a cricchetto o una normale leva che ti permetta di sentire con la normale sensibilità se c'è davvero lasco,cosa di cui dubito.
Comunque resto del parere che certi lavori vanno fatti fare a personale specializzato e con le dovute attrezzature, questo a prescindere !!
Poi concordo anche io sul fatto che non siano lenti, ritengo che te ne saresti accorto anche non alando la barca, bastano i suoni o rumori innaturali che provocherebbe un movimento seppur minimo della pinna .....
non preoccuparti di intervenire. qualsiasi opinione è ben accetta.

La barca dentro è secca e non trafila acqua dai bulloni. Non è sulla gru, ma è poggiata su invaso con peso chiglia scaricato a terra. Il problema è la penetrazione tra scafo e chiglia, che alla lunga potrebbe corrodere i prigionieri nella parte che non si vede (nello spessore dello scafo).

Il discorso del serraggio è venuto fuori da un discorso che ho fatto in cantiere con uno dei "vecchi" che fa il mestiere da molti anni.

Secondo lui, una controllata al serraggio dei bulloni non mi avrebbe fatto male, ed anche lui è dell'idea di tirare i bulloni finché si può.

Ho chiesto anche direttamente alla Jeanneau, e ad un di concessionari Francesi ed Italiani. Vediamo se qualcuno si degna di rispondere.

Il mio problema è che non ho la "normale sensibilità" degli addetti ai lavori, per cui non so rendermi conto se sto per criccare la vetroresina stringendo troppo, oppure se invece stringo poco. I 140 nm (spannometrici) che ho applicato io sembrerebbero avvicinarsi ai 180-190 del grado 4.5, ma essendo dati con del wd40 potrebbero anche risultare giusti.

Oggi mi attrezzerò di bussole rinforzate del 32 e del 24 e proverò a stringere ancora con la chiave dinamometrica della macchina. Se non erro dovrebbe poter arrivare sui 250-300Nm che sono circa 30kg con una leva da 1 metro, ovvero ben distanti dalle coppia di 800+ che ho pure sentito in giro.

Queste coppie potrebbero essere dovute a serraggi fatti a secco, su bulloneria vecchia (arrugginita/bloccata/ecc) e quindi essere molto "indicativi".

Di certo una delle cose a cui devo stare attento è la compressione della vetroresina sotto alle piastre. Nel mio caso parliamo di normali rondelle e questo significa che la distribuzione della pressione è più concentrata che non nel caso di piastre larghe.

Scusa il romanzo che ho scritto. Sono sole alcune delle considerazioni che mi frullano in testa.
No ,hai fatto benissimo a specificare ( io per i cantieri ci lavoravo e ci progettavo) quindi pensare che sia vangelo non è bene ! Il tuo problema succede di solito quando nei cantieri industriali il mastice per l'accoppiamento ha in fase di serraglio qualche disomogeneità. Ripeto la mia esperienza,se il bulbo e' in appoggio stringi con decisione ma senza le famose leve di Archimede. Per me ti gioverai di più pulendo ,creando una bella sede pulita per mettere un cordone magari raggiato di stucco epoxy piuttosto che un elastomero. Se trafilasse.....ma così secondo me puoi ovviare !
Sono da poco tornato dalla barca. Non ho trovato la bussola rinforzata da 32, ma solo quella da 24 (per il bullone di coda). Così mi sono dovuto arrangiare.

Partendo dai due bulloni centrali, e lavorando verso l'esterno ho stretto i bulloni da 32 (prigioniero del 22) con una chiave di qualità ed una leva (il tranciacavi di bordo) per un totale di 1 metro. La forza è stata di circa 25-30kg, per cui diciamo 250-300Nm. I bulloni si sono mossi di circa 45° (1/8 di giro).
Sul bullone di coda ho potuto usare la chiave dinamometrica. La coppia era di 110Nm. L'ho portata a 140Nm.

Qualcosa devo aver fatto perché sotto la chiglia è uscito un leggero filo di umido. Non abbastanza da colare ma abbastanza da essere visto (prima era asciutta).

Con questo devo concludere che, ahimè, la diagnosi di mimita (che era anche il mio sospetto) è giusta: Il mastice tra scafo e chiglia deve avere qualche sacca che trattiene l'acqua. Sigillare ora ha poco senso e sarebbe più un fattore estetico che altro. Visto che non ho trafilamenti in sentina, aspetterò il momento per disalberare e calare la chiglia (forse questo inverno).

Ultima cosa: sui prigionieri non c'è nessuna sigla. Sui bulloni invece c'è scritto 2H e poi B0 (oppure 80? oppure BG? )

Andros, ci sei? che ferro è ?

gommo.
2H = altezza dado.
8.0 durezza= è il primo nella scala degli acciai ad alta resistenza,a seguire 10.0 12.0

se il dado è un 8.0 presumo che anche il prigioniero sia della stessa classe.
da qui (durezza e nr di chiave ) puoi risalire alla tensione dinamometrica
ricercando nelle tabelle UNI.

http://it.wikipedia.org/wiki/Bullone
(30-04-2014 22:10)andros Ha scritto: [ -> ]2H = altezza dado.
8.0 durezza= è il primo nella scala degli acciai ad alta resistenza,a seguire 10.0 12.0

se il dado è un 8.0 presumo che anche il prigioniero sia della stessa classe.
da qui (durezza e nr di chiave ) puoi risalire alla tensione dinamometrica
ricercando nelle tabelle UNI.

http://it.wikipedia.org/wiki/Bullone

Grazie Andros. Il 2H torna (sono piuttosto alti infatti).
Riguardo al grado, potrebbe essere un A4-80 ? Chiedo perché l'8 è un 8.8 (ma non so come viene marchiato sul dado).
(01-05-2014 00:55)gommo Ha scritto: [ -> ]Grazie Andros. Il 2H torna (sono piuttosto alti infatti).
Riguardo al grado, potrebbe essere un A4-80 ? Chiedo perché l'8 è un 8.8 (ma non so come viene marchiato sul dado).

come non detto. ho scoperto che l'a4-80 in pratica è un 316 e quei bulloni non sono davvero 316.
Vista la barca da fuori sembrava una piccola colatura....

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Il pagliolato in sentina tutto sigillato....

Apriamo....

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Dopo....

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